In tutto il continente europeo si aggrava progressivamente il problema dell’obesità, che oggi, a differenza del passato, viene riconosciuta come una vera e propria malattia. L’Italia è uno dei paesi Ue in cui mediamente incide di meno ma che registra il più alto tasso di bambini tra i 2 e i 4 che ne sono colpiti. Insieme ad altri stati membri del sud, in primis Grecia e Spagna.Ad aprile 2021, il parlamento europeo ha invitato gli stati membri ad agire concretamente, attraverso una migliore gestione e accessibilità dei trattamenti medici, per contrastare la diffusione dell’obesità. Una malattia che dal 1975 a oggi ha registrato un aumento dei casi di oltre il 100%. Con la presentazione, il 20 aprile, dell’intergruppo sull’obesità presso il parlamento europeo, l’organo legislativo Ue vuole che il trattamento di questa malattia cronica sia considerato prioritario per tutti i sistemi sanitari nazionali. Secondo l’Oms, il 39% dei maggiorenni nel mondo sono in sovrappeso, mentre il 13% di loro sono obesi. Dal 1975, il tasso di obesità è triplicato, e secondo Our world in data, il 22,82% della popolazione Ue era obesa nel 2016, un dato che nel 1975 si attestava al 9,3%. Malta, Ungheria e Lituania sono i paesi più colpiti da questa “epidemia di obesità”, con un tasso pari, rispettivamente, al 28,9% per Malta, al 26,4% per l’Ungheria e al 26,3% per la Lituania. Mentre Austria, Italia e Danimarca sono gli stati da questo punto di vista presentano le quote più basse. In confronto al 1975, comunque, sono Cipro, Irlanda e Portogallo ad aver registrato la maggiore crescita di questo disturbo. Nel corso di soli 40 anni, infatti, il tasso di obesità in questi paesi è quasi quadruplicato. I paesi in cui l’aumento è stato più contenuto sono stati invece Lituania, Lettonia (+67% e +76% rispettivamente) e Malta (+85%). Mentre la Francia ha registrato un aumento del tasso di obesità pari al 145%, passando dall’8,8% nel 1975 al 21,6% nel 2016.
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