"Le cosidette " bombe" d'acqua , forse nel tempo potrebbero creare seri danni anche nel nostro territorio e i ragazzi della protezione civile della Misericordia , potrebbero non bastare. Dunque prevedere la costituzione di una cabina di regia territoriale per valutare i rischi e gli interventi necessari , progettarli e richiedere finanziamenti può essere una delle strade da seguire." E' quanto propone la Democrazia Cristiana di Regalbuto per cercare quelle forme di prevenzione che possano limitare rischi ancora maggiori nel nostro paese. " Le forti piogge- scrivono - e le inondazioni puntualmente ci ricordano quanto sia fragile il nostro territorio. E' accadduto anche a Regalbuto vivere due giorni durante i quali la quantità di pioggia è stata pari a quella che in genere cade in una intera stagione invernale. Solamente grazie al pronto intervento della protezione civile della freternita Misericordia si sono potuti evitare danni maggiori e le strade invase dal fango sono state riprestinate al traffico. E' in questi casi che non basta più interrogarsi sui cambiamenti climatici e sull'efficacia della prevenzione. Ed è proprio sulla prevenzione che bisogna puntare ma il solo livello Comunale non basta perchè seppur ci siano i progetti , quel che manca sono i finanziamenti. Ma è sempre così ? Il servizio studi della Camera dei Deputati , sul tema del dissesto idrogeologico ha emanato le Norme in materia di governance con l' istituzione di una cabina di regia, denominata "Strategia Italia" (a cui partecipa anche il Ministro dell'ambiente), avente il compito, tra gli altri, di verificare lo stato di attuazione degli interventi connessi a fattori di rischio per il territorio, quali dissesto idrogeologico e vulnerabilità sismica degli edifici pubblici." Il dissesto idrogeologico in Sicilia - secondo uno studio del 2022, presenta numeri preoccupanti perchè sono coinvolti circa 320 mila siciliani nelle aree a rischio. Numeri che posizionano l’Isola tra le regioni più fragili a livello nazionale, considerando che, proprio per le aree a livello di pericolosità più elevata, il numero di isolani è valutato tra i più alti d’Italia.