<<Non c’è nulla che mi faccia sentir male come la porta chiusa di una biblioteca>>. La
sensazione di smarrimento dinanzi a un presidio culturale inaccessibile, così ben descritta in
questa frase della scrittrice statunitense Barbara Tuchman, è qualcosa che da tempo i cittadini
di Regalbuto, in provincia di Enna, conoscono bene.
La biblioteca comunale di Regalbuto, infatti, è chiusa da diverso tempo e per questo
motivo, attraverso la piattaforma Change.org, è stata lanciata una petizione che ne chiede
la riapertura. Alla base della richiesta c'è la necessità di avere a disposizione un presidio
fondamentale per l’accesso alla cultura.
La petizione, intitolata “Riapriamo la Biblioteca di Regalbuto per il Bene Comune”
(www.change.org/p/riapriamo-la-biblioteca-di-regalbuto-per-il-bene-comune),nel giro di
pochissimo tempo ha raccolto centinaia di firme. Segno di una forte esigenza collettiva. Il
gruppo locale “Nati per Leggere” , infatti, è in contatto costante con tante famiglie che
chiedono la riapertura della biblioteca comunale, percepita per quello che è: un cruciale
punto di accesso alla cultura e un prezioso spazio sociale dove riunirsi, apprendere e
crescere. Adulti e bambini, insieme.
Secondo i dati Istat, in Italia sono presenti oltre cinquemila biblioteche pubbliche, a
dimostrazione dell’ineludibile ruolo che queste istituzioni svolgono a favore del tessuto
sociale. Quello di Regalbuto, peraltro, non è un caso isolato: le petizioni volte a fare riaprire
biblioteche comunali chiuse sono diverse in tutta Italia. La chiusura di una biblioteca significa
impoverimento sociale: in quella che il sociologo Zygmunt Bauman ha definito “società
liquida”, fatta di uso compulsivo dei dispositivi tecnologici e incapacità introspettiva, un
libro può salvare letteralmente una vita. E anche un’intera famiglia.
Per tutti questi motivi, attraverso una petizione, si vuole sollecitare
costruttivamente l'amministrazione comunale di Regalbuto a superare le difficoltà esistenti.
Trovare locali idonei ad ospitare la biblioteca comunale, riaprire al pubblico questa
importante istituzione e mettere in sicurezza il patrimonio librario: questo è ciò che
cittadini, famiglie, adolescenti e bambini desiderano. Il diritto alla cultura non può aspettare.

Il dottor Mario Zappia ha assunto l'incarico di Commissario Straordinario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Enna oggi 1 febbraioMario Zappia e Francesco Iudica 2024, secondo quanto disposto dal Decreto dell'Assessore Regionale alla Salute, numero 1 del 31 gennaio 2024. Con 61 anni di età e originario di Bronte, il dottor Zappia è un medico con una vasta esperienza e una formazione accademica avanzata, includendo numerosi master universitari in ambito scientifico e manageriale.

Il suo curriculum prestigioso evidenzia incarichi di direzione presso Aziende Sanitarie di rilievo, come Agrigento, dove ha recentemente ricoperto la carica, e Siracusa, oltre a esperienze presso Ospedali nazionali ad alta specializzazione, l'IRCCS di Troina e diverse docenze universitarie.

Il dottor Zappia subentra al dottor Francesco Iudica, precedentemente Direttore e Commissario dell'ASP di Enna.

Si è tenuto ieri, a Enna, il congresso provinciale di Forza Italia, fondamentale momento di confronto politico nel corso del quale è stata confermata Coordinatore Provinciale di Forza Italia Luisa Lantieri.
Dopo l'acclamazione all’assemblea provinciale, l’onorevole Lantieri (attuale vice presidente all’Assemblea regionale Siciliana) ha costituito ufficialmente il coordinamento provinciale che guiderà Forza Italia nei prossimi 3 anni.
“Continuerò a lavorare con impegno in un partito che si riconosce in un area moderata – ha detto il neo coordinatore ennese – abbiamo bisogno di dare risposte concrete alle esigenze delle nostre comunità e l’organizzazione partitica ci permetterà di avere una crescita più capillare nel nostro territorio”.
All’interno del coordinamento, fortemente voluto da tutto il partito, i regalbutesi Giuseppe Carambia e Concetta Giaggeri hanno ribadito il loro impegno in Forza Italia insieme a tanti amici e consiglieri comunali con i quali hanno condiviso negli ultimi anni esperienze ed impegno.
Nominata all'interno del direttivo provinciale Concetta Giaggeri e delegati al consiglio nazionale entrambi.
Presente all’incontro ennese anche il deputato nazionale Alessandro Battilocchio (ex euro parlamentare F.I.) e attualmente responsabile dell’ufficio elettorale nazionale di Forza Italia e Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla sicurezza e lo stato delle città italiane e delle loro periferie.

 

Monitoraggio delle attuali risorse idriche, individuazione di altre fonti di approvvigionamento, riduzione delle perdite, interconnessione tra le condotte degli invasi, utilizzo razionale dei quantitativi d'acqua disponibili, per alleviare la crisi determinata dalla ormai prolungata assenza di precipitazioni significative. Sono queste alcune delle misure adottate dall'Osservatorio regionale sugli utilizzi idrici, istituito per volontà del presidente della Regione, Renato Schifani, che è tornato a riunirsi ieri alla presenza di tutti i soggetti interessati alla gestione delle risorse nell'Isola e coordinato dal segretario generale dell'Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, Leonardo Santoro. Sono state illustrate dai tecnici dell’Autorità di bacino le proiezioni temporali relative alle precipitazioni degli ultimi mesi ed effettuati i raffronti statistici con i dati di piovosità storica che evidenziano la carenza rispetto ai dati rilevati negli ultimi decenni.

L'organismo, che ha confermato il livello di criticità idrica “media”, ha deciso di estendere a tutto il territorio regionale le misure di attenzione che, lo scorso dicembre, erano state già avviate per le province di Agrigento e Caltanissetta, ovvero quelle che, al momento,  presentano i problemi più importanti sia per quanto riguarda l'uso potabile che per quello irriguo. L'attuazione di queste misure ha già permesso l’aumento dell’autonomia temporale dei volumi idrici esistenti, anche attraverso l'interconnessione tra le condotte di diversi invasi e l’incremento delle dotazioni, garantito dalla riattivazione di pozzi esistenti.

Inoltre, nell’Osservatorio è stata coordinata l’azione degli uffici del Genio civile per il rilascio, con procedure snelle, delle autorizzazioni agli enti gestori per la perforazione di nuovi pozzi. Sono state individuate le misure necessarie per il riutilizzo delle acque reflue e quelle per la sensibilizzazione al risparmio idrico. Effettuata anche una ricognizione complessiva dei fabbisogni irrigui che, in tutta la regione, rimangono in forte sofferenza. Per questo l’Autorità di bacino ha autorizzato i trasferimenti tra i diversi invasi.

Parallelamente, con lo scopo di aumentare la capacità di accumulo, la Regione Siciliana chiederà al governo nazionale l’avvio di cinque interventi su alcune infrastrutture dell'Isola. Interventi che sono stati illustrati al Commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell'Acqua, che nei giorni scorsi ha effettuato un lungo sopralluogo in alcuni invasi siciliani, assieme ai tecnici dell'Autorità di bacino e ai rappresentanti di Enel, Consorzi di bonifica e dipartimento regionale Acqua e rifiuti. Al commissario è stata prospettata la necessità di effettuare azioni ritenute necessarie e prioritarie, già inserite nel “Piano Nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico” inviato al Mit dal dipartimento regionale dell’Agricoltura lo scorso 27 ottobre.

«Da parte del mio governo - afferma il presidente della Regione Renato Schifani - c'è massima attenzione al tema dell'approvvigionamento idrico. Seguiamo costantemente l'evoluzione della situazione legata alle scorte e stiamo programmando gli interventi nel breve e nel medio-lungo periodo. Abbiamo adesso un quadro concreto e preciso delle opere da attuare in collaborazione con il governo nazionale per contrastare gli effetti della mancanza di piogge. Riteniamo che il Piano nazionale possa essere lo strumento più idoneo per avere le risorse necessarie a migliorare la capacità di accumulo delle dighe e il riefficientamento delle condotte. In questo senso, abbiamo avviato un'interlocuzione con il commissario Dell'Acqua che ha avuto modo di verificare personalmente lo stato dei bacini in Sicilia».

Il Piano prevede una spesa di circa 150 milioni di euro, in particolare: per l'adeguamento del sistema di tenuta e dragaggio della diga Rosamarina (provincia di Palermo) e per il miglioramento delle opere utili alla sua gestione per un importo di 25,9 milioni di euro; per lo sfangamento dell'invaso "Madonna delle Grazie" sotteso alle dighe Scanzano e Rossella (provincia di Palermo) per il ripristino della capacità originaria, per 9,2 milioni di euro; per la manutenzione straordinaria del sistema di approvvigionamento primario della Sicilia centro-meridionale (diga Fanaco, provincia di Palermo) per un totale di 49,2 milioni di euro; per la manutenzione straordinaria del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto sul fiume Simeto (provincia di Catania) per l'alimentazione del sistema irriguo, per un importo di 48,8 milioni di euro; per la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca (provincia di Catania) con la quale vengono consegnati i volumi irrigui alle prese di distribuzione, per complessivi 23,5 milioni di euro.

L’Osservatorio per gli usi idrici tornerà a riunirsi a breve per accertare l’efficacia delle misure adottate e monitorare il livello di crisi idrica regionale.

Domenica scorsa in un noto locale di Enna si è svolto il Congresso Provinciale di Forza Italia durante il quale l'On. Luisa lLantieri è stata confermata quale coordinatrice del partito di Berlusconi. Nel direttivo fanno parte : Occhipinti Fracesco, Di Seri Massimo, Ferrigno Angelo, Cammarata Antonio, Altavilla Grazia Maria, Giacobbe Filippo, Cancarè Salvatore, Barbera Salvatore, Cimino Giuseppe, Carambia Gouseppe, Colianni Rosario, Amoruso Carmelo e Giaggeri Concetta.

Adnkronos) - "L'Italia ha sempre ribadito che il popolo palestinese ha diritto a uno Stato indipendente e sicuro: è una posizione che questo governo ha ribadito perché è una soluzione giusta e necessaria. Una soluzione sì nell'interesse dei palestinesi, ma a nostro avviso anche nell'interesse di Israele. Ed è la ragione per la quale posso dire che non condivido la posizione recentemente espressa dal primo ministro israeliano sulla materia". Così la premier Giorgia Meloni, rispondendo in Aula alla Camera a una interrogazione presentata da Nicola Fratoianni (Avs) sulle tensioni in Medio oriente. 

"Dall'altra parte, però, spero si convenga sul fatto che il riconoscimento non può essere richiesto unilateralmente. La precondizione per qualsiasi trattativa è il riconoscimento del diritto all'esistenza dello Stato ebraico e del diritto dei suoi cittadini a vivere in sicurezza", ha proseguito la presidente del Consiglio, mettendo in guardia "da una ambiguità sempre più diffusa in Occidente" che in Medio oriente "diventa addirittura rifiuto del riconoscimento del diritto all'esistenza di Israele". 

Meloni ha poi annunciato che "stiamo lavorando per portare minori palestinesi in Italia per essere curati nei nostri ospedali". "Dobbiamo rafforzare la nostra storica capacità di dialogare contestualmente con Israele e con il mondo arabo" e "lavorare per promuovere una ulteriore tregua, lavorare al rilascio degli ostaggi e rafforzare l'autorevolezza dell'Autorità nazionale palestinese che - ha rimarcato Meloni - è l'unico interlocutore possibile". 

( FONTE DEDALO MULTIMEDIA) L'Associazione Temporanea di Imprese (ATI) di Enna ha avanzato una richiesta formale ad Acqua Enna affinché sospenda immediatamente l'emissione delle bollette dell'acqua recapitate recentemente ai cittadini. Il presidente dell'ATI, Nino Cammarata, ha espresso forte dissenso riguardo a questa iniziativa, definendola un onere eccessivo per gli utenti, accentuato dalle responsabilità dirette del gestore del servizio idrico.

In risposta a questa situazione, i vertici della società d'ambito sono stati convocati d'urgenza davanti all'assemblea dei soci dell'ATI, composta dai sindaci della provincia. La finalità di tale convocazione è ottenere chiarimenti e rendere conto della questione in discussione. Cammarata, che riveste la carica di sindaco a Piazza Armerina, si è espresso con fermezza, richiedendo la sospensione immediata della fatturazione e annunciando l'organizzazione di un'assemblea con Acqua Enna per affrontare la problematica.

Le informazioni suggeriscono che le bollette siano state recapitate in ritardo e, ulteriormente, presentino cifre considerevoli. Inoltre, si prospetta la possibilità per gli utenti di suddividere il pagamento in soli due rate. Cammarata ha condannato queste circostanze, definendole intollerabili e inaccettabili per la comunità. La richiesta di sospensione della bollettazione è stata formulata con fermezza, sottolineando l'importanza di una pronta risoluzione della problematica per evitare ulteriori disagi agli abitanti del territorio.

La notizia diffusa dal giornale La Nazione Siciliana, ha fatto in poco tempo il giro dell'isola. Totò Cuffaro potrebbe essere il capolista in Sicilia alle elezioni europee. Oltre a Cuffaro, dovrebbe farne parte la parlamentare europea uscente, Francesca Donato, vicepresidente nazionale del partito. E a seguire i due assessori regionali: il catanese Andrea Messina e la palermitana Nuccia Albano. E poi gli altri due deputati regionali: l’agrigentino Carmelo Pace e il ragusano Ignazio Abbate. Rimangono due posti. E dovrebbero andare alla Sardegna.

Una badante somala stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro quando è stata aggredita in pieno centro storico a Piazza Armerina..Indossava il tradizionale vestito e il copricapo, quando un gruppo di giovani ha cominciato ad insultarla, impaurendola. Prima che qualcuno del branco le desse un pugno in pieno volto, fratturandole il setto nasale, la donna, 38 anni, che da anni vive e lavora a Piazza Armerina, ha provato ad allontanare gli aggressori che si erano avvicinati brandendo un bastone. Durante l'aggressione ha anche subito insulti razziali. I carabinieri hanno sequestrato le telecamere di un esercizio commerciale .

La risposta dei piazzesi non si è fatta attendere. Il sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, accompagnato dall’assessore Di Salvo, ha visitato la vittima all’ospedale “Chiello”, portando la solidarietà di tutta la cittadinanza. “Siamo indignati da un gesto deprecabile già di per sé, ancora più riprovevole se dettato da profili di carattere razziale,” ha dichiarato il sindaco, sottolineando l’importanza dell’educazione al rispetto nelle famiglie e nella società.

Giorgia Meloni è ancora la leader più amata dagli italiani. È quanto emerge da un sondaggio Dire-Tecnè con interviste effettuate l’18 e 19 gennaio 2024. Con il 44,3% delle preferenze (+0,2 rispetto alla settimana precedente) la premier di Fratelli d’Italia si conferma al primo posto seguita dal segretario Fi Antonio Tajani al 33,6% (+0,1%). Chiude il podio, il leader M5s, Giuseppe Conte al 30,9% (-0,1%). Segue la segretaria Pd, Elly Schlein, al 29,2% (-0,2%), poi il leghista Matteo Salvini stabile al 29%. A seguire, Maurizio Lupi (24,2%), Emma Bonino (24,1%), Carlo Calenda (20,6%), Angelo Bonelli (15,8%), Nicola Fratoianni (14,9%), Matteo Renzi (14,6%).

Fratelli d’Italia è ancora il primo partito nelle preferenze degli italiani, con il 28,9% del consenso. È quanto emerge da un sondaggio Dire-Tecnè con interviste effettuate l’18 e 19 gennaio 2024. Alle spalle del partito di Giorgia Meloni che guadagna uno 0,1% rispetto ala settimana recedente, staccato di quasi 10 punti, si attesta il Pd, con il 19,3% (+0,1%). Al terzo posto l’M5s, con il 16,3% (+0,2%). A seguire gli altri due partiti della coalizione di Governo, con Fi al 9,3% stabile, 8,5% (+0,1%) per il Carroccio. Chiudono la classifica Azione (3,8%), Avs (3,3%), Iv (2,9%), +Europa (2,3%).

fonte Agenzia DIRE www.dire.it

 
Image
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale , ai sensi della legge n° 62 del 7/3/2001.