Il rispetto in democrazia è il sale di un concetto spesse volte non completamente praticato da molti. Specie prima,durante e particolarmente la fine di una consultazione popolare , quando cioè si è chiamati a scegliere chi governerà il paese. Il verdetto uscito dalle urne ha detto a chiare lettere che Francesco Bivona e la sua squadra per i prossimi 5 anni dovranno governare la città. Quindi va rispettata la volontà popolare riconoscendo al sindaco uscente la vittoria. Il rispetto è dovuto anche agli sconfitti o meglio alla lista che è arrivata seconda e sarà rappresentati da quattro consiglieri comunali negli scranni del palazzo di città ma anche alla terza lista dei 5 stelle che ha partecipato ma non ha eletto nessun consigliere. Riconoscere il valore degli avversari è quanto di più democratico possa esistere, soprattutto quando si deve ammettere la sconfitta ma anche nella vittoria chi ha vinto dovrà dimostrare con un gesto concreto il valore degli avversari. E' più facile che ciò avvenga nello sport, ma non tra i tifosi , ma tra i giocatori che scendono in campo. In politica non è detto che accada. Tendere la mano è indispensabile per ristabilire la pace, la serenità di un popolo che si è diviso per un lungo o breve periodo, ma è pur vero che tendendo la mano sarà possibile riuscire a far si che tutte le forze sociali,politiche,commerciali artigianali,sportive etc si uniscano per il bene che accomuna l'intera società civile di Regalbuto. Se non ci sarà questa spinta dal basso e se non si concretizzeranno certi gesti la città continuerà quel lungo e lento declino sociale ed economico che dura dall'indomani delle elezioni amministrative del 1988. Detto ciò, oggi più che mai è giusto che Bivona , per espressa volontà popolare, continui a percorrere la strada che aveva intrapreso nel 2012 dopo la sua prima elezione a sindaco. Il popolo , cioè l'apice della democrazia compiuta, ha dato un mandato preciso su argomenti controversi e dibattuti quali il cimitero comunale, l'irpef comunale, privatizzazioni impianti sportivi, acqua, spazzatura , alienazioni , diritto al lavoro ( e per diritto al lavoro intendo il rispetto verso tutti ( dico tutti ) coloro che sono costretti a chiedere purtroppo un lavoro ), che per anni hanno diviso le parti tra favorevoli e contrari, tra mozioni e comunicati stampa tra liti e vaffa ! . Riconoscere la sconfitta, anche da parte del nostro blog, è riconoscere il volere espresso dalla maggioranza dei cittadini regalbutesi. Il piano politico. La realtà indica che il Partito Democratico vince quando non c'è il proprio simbolo e nonostante qualche divisione interna il partito ha dimostrato ancora una volta l'unità di intendi riportando in consiglio comunale tre consiglieri comunali di cui un assessore già nominato e il presidente del civico consesso. Più di così.... I voti del PD , al pari di quelli provenienti da associazioni cattoliche sono stati determinanti per il successo finale. Il PD dunque rinasce e ritorna in una maggioranza rappresentato dal proprio leader indiscusso Bivona . Il flop dei 5 stelle è sotto gli occhi di tutti ed è generalizzato a livello nazionale. Le elezioni locali amministrative sono tutt'altra cosa rispetto ad altro tipo di elezioni ma il rispetto ai 500 voti espressi da altrettanti cittadini regalbutesi è dovuto. Infine rimanendo sul piano politico resta il dubbio su quali sarebbero stati i risultati se a contendersi la palma della vittoria ci sarebbero state due liste : due blocchi. Ma questa è un altra storia.
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