In totale nel corso della domenica 18 marzo sono stati confezionati più di 600 pasti in occasione della Festa di San Giuseppe. Pasta con i ceci e piselli, baccalà e ricotta e cardi selvatici fritti, un arancia e un cannolo e stelle alla crema. Sono gli alimenti che compongono il " pasto di San Giuseppe" che nella tradizione antica invece si chiamava con il termine " I virgineddi" . Banchetto che in passato ( età feudale) veniva offerto dai ricchi borghesi in onore dei poveri. Ma che via via si è trasformato in un pasto offerto dalle famiglie in onore del Santo. Le famiglie che hanno ottenuto una grazia dal Santo, offrivano nella loro casa, aperta a tutti per l’occasione, un pranzo alle ragazze del paese (da qui il termine “virgineddi”). Ciò avveniva in tutti i quartieri di Regalbuto ma oggi si è persa la tradizione . Il momento di preghiera con padre Alessandro Magno ha preceduto la cena servita in un clima di serenità e pace tra tutti i presenti , dai tanti volontari che si sono prodigati per la riuscita del " pasto" grazie anche ai tanti comuni cittadini e commercianti che hanno voluto donare il pane,le arance e quant'altro per la cena.
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