Riceviamo e pubblichiamo integralmente l'intervento del movimento politico Regalbuto Riparte i cui esponenti hanno partecipato al consiglio comunale aperto a Centuripe per dire No alla discarica.
" Consiglio comunale aperto ieri sera a Centuripe al quale abbiamo partecipato come consiglieri per portare ai vicini di casa la nostra solidarietà. Accolti con entusiasmo e ringraziati per la presenza abbiamo assistito ad un autentico plebiscito di cittadini donne, uomini,anziani e bambini uniti in un unico coro: NO DISCARICA!
E non per partito preso o per mera speculazione politica ( come sosteneva il primo cittadino) ma perché informati e consapevoli che una "piattaforma per la valorizzazione dei rifiuti" altro non è che una DISCARICA con il suo carico di morte e distruzione. Molti gli interventi sia tecnici che politici e, mentre i tecnici spiegavano in parole semplici e comprensibili la dinamica della separazione dei rifiuti ed il loro danno, i politici accusavano il Sindaco di incoerenza riguardo la partecipazione al PATTO DEL FIUME SIMETO che prevede nel suo statuto la valorizzazione delle risorse naturali delle zone facenti parte del territorio e abborrisce qualsiasi tipo di insediamento industriale( e una "piattaforma" lo è )pertanto questo sarebbe stato sufficiente al sindaco per dire no grazie! Così come avrebbe potuto dire il sindaco Bivona alla richiesta dell'impianto di Biogas in contrada Criscinà ( ma qui sono stati più bravi a nasconderlo ai cittadini). Qualcun altro ha parlato di TRADIMENTO politico da parte dei Sindaci Galvagno e Bivona i quali al candidato sindaco Scravaglieri di Catenanuova proponevano patti univoci per lo sviluppo del turismo incentrato sulle bellezze naturali nei tre comuni. Dalle parole ai fatti c'è il potere del denaro che cancella i buoni propositi per fare spazio nel portafogli. Ma i centuripini e i catenanovesi non ci stanno e, insieme, portano avanti un progetto di civiltà e legalità che altrimenti andrebbe inesorabilmente perduto insieme alla nostra amata terra. Noi consiglieri del movimento RegalbutoRiparte continuiamo a non credere ad una politica territoriale che vuole sostituire una comunità agricola florida e sana con un'appannaggio di sviluppo occupazionale fondato sulla desolazione dei rifiuti e sulla morte del suo territorio."