AGI - Fabbricare i tre milioni di banchi scolastici anti-Covid con rotelle per settembre? "Missione impossibile". Lo sostengono le aziende italiane di Assufficio, l'associazione che raggruppa le ditte specializzate nella produzione di arredi a uso scolastico. In una intervista a Il Sole 24 Ore, il presidente di Assufficio, Gianfranco Marinelli, spiega che "il bando e' leggermente cambiato, ma non siamo ancora soddisfatti, perche' rimangono in essere i due punti piu' critici, ovvero i quantitativi enormi e i tempi di consegna troppo stretti". Trattandosi di piccole imprese, "e dato che sono tutte aziende serie, molto probabilmente il bando andra' deserto", dice Marinelli. "Nessuna azienda italiana puo' farcela - dice l'ad dei Mobilferro, Stefano Bianchini -. Noi per dimensioni siamo anche tra i pochi che potrebbero partecipare, ma in ogni caso non saremmo in grado di rispettare i termini di consegna, con il rischio di incorrere in penali e di dover pure pagare i danni".
Della stessa opinione è anche Emidio Salvatorelli, titolare di Vastarredo, tra i maggiori fornitori scolastici che a Radio24 ha spiegato che manca la materia prima. "I tempi e le condizioni indicati nel bando sono insostenibili". La gara rischia di andare deserta. "Si può partecipare per lotti di almeno 200mila banchi per regione - prosegue - per costruirli serve 1 milione di chili di acciaio. In Italia nessuno ha una scorta di questo tipo. Ci vorrebbero 33 autotreni carichi di acciaio, 44 autotreni di pannello truciolare". "In un mese circa - afferma Salvatorelli - dovremmo provvedere ad approvvigionamento, costruzione e consegna. Ma in quanti posti dovremo consegnare? Non si sa. Insomma, si tratta di fattori da valutare nel definire l'offerta". E allora restano le domande: "I banchi in questione saranno prodotti da aziende cinesi? Va ritirata la vecchia merce?".