Il 5 gennaio scorso si è svolta la seduta del Consiglio Comunale durante il quale si sono affrontati importanti punti all'ordine del giorno e tra questi alcune variazioni al regolamento per la rateizzazione per la riscossione coattiva delle entrate comunali , in vigore dall'1 gennaio 2020, regolamento che doveva essere adeguato alla normativa della legge 160/2019 con riferimento all'art.1 commi 792 e seguenti sugli avvisi accertamenti esecutivi . Come si ricorderà avevamo dato notizia sul fatto che la quasi totalità delle famiglie regalbutesi nel mese di dicembre dello scorso anno hanno ricevuto almeno un avviso di accertamento sulle imposte comunali Imu e Tasi relativi agli anni 2015 e 2016. Sul regolamento approvato all'unanimità durante il consiglio comunale del settembre scorso , si è incentrata la quasi totalità del tempo con la discussione degli emendamenti. Alcuni presentati dal gruppo consiliare Regalbuto Riparte relativi all'articolo 8 che riguarda la rateizzazione , la riduzione della sanzione del 30% sull'ammontare del debito. Dopo il Consiglio Comunale il gruppo Regalbuto Riparte ha pubblicato sui social il comunicato stampa che di seguito avrete modo di leggere. " Nel primo emendamento - scrivono sul Comunitato Stampa , abbiamo proposto che a tutti i cittadini fosse permessa la rateizzazione dei tributi locali per evitare che fosse così il responsabile della gestione del tributo a concedere la possibilità di rateizzazione." L'articolo 8 del regolamento approvato nel settembre 2019 ,prevedeva che fosse il Responsabile dell'Ufficio Tributi o quello delle entrate patrimoniali a concedere la ripartizione del debito previa presentazione dell'Isee inferiore a 15.000 euro. " Dopo ampia e accesa discussione - scrive Regalbuto Riparte - e grazie alla preparazione e sopratutto grazie all'insistenza argomentata dei nostri consiglieri si è ottenuto che chiunque può chiedere la rateizzare fino ad un massimo di € 10.000,00 con la sola dichiarazione di trovarsi per vari motivi in un momento di obbiettiva difficoltà, senza presentazione dell'Isee " Sul secondo emendamento - approvato anch'esso all'unanimità , Regalbuto Riparte proponeva " l’estensione da € 6.000,00 ad € 10.000,00 del debito da rateizzare senza che necessiti l'obbligo della produzione della polizza fideiussoria riducendo i già esagerati costi aggiuntivi per i contribuenti. " Sul terzo emendamento invece i consiglieri comunali dei vari gruppi e partiti si sono confrontati esprimento diversi pareri. In pratica il Gruppo Regalbuto Riparte proponeva la riduzione della pesante sanzione del 30% ( sembra sia un valore massimo previsto dalla legge n.d.r) fino al 15% del valore del debito per " tutti i contribuenti che chiedono la rateizzazione ed indipendentemente dal debito producono polizza assicurativa fideiussoria a mezzo di istituto di credito o assicurativo. Quest’ultimo emendamento - scrivono i consiglieri comunali di R.R. è stato votato favorevolmente solo ed esclusivamente dai consiglieri Romano, Todaro, Meli e Beninati e votato contro dai restanti gruppi e per tale motivazione ha avuto esito negativo. " Pertanto resta invariata la percentuale della sanzione del 30% a carico del contribuente debitore. " Nel proseguo della discussione il gruppo “Regalbuto Riparte” ha evidenziato che l’amministrazione è stata volutamente inerte nel far applicare l’art. 2 del regolamento della riscossione coattiva. Lo stesso infatti, prevede un l’avviso bonario senza l’aggravio di interessi e sanzioni dando al contribuente dopo l’avviso 15 gg. di tempo per regolarizzare il dovuto.Al comma 2 dello stesso articolo era previsto che gli accertamenti dovevano essere fatti entro l’anno successivo della scadenza del pagamento spontaneo, e non come è stato fatto dopo cinque anni, quasi vicina alla prescrizione . Così facendo, tanti contribuenti non trovando la ricevuta di pagamento sono “costetti” a ripagare con sanzioni ciò che hanno probabilmente già pagato.Tanti altri, vengono a conoscenza, del dovuto dopo cinque anni e viene spogliato della possibilità di regolarizzarsi e sono gravati nei restanti quattro anni di esagerate sanzioni. Per noi tutto ciò è ingiusto e iniquo nei confronti di tutti i regalbutesi. "