. Dopo la stagione dei record e dello scudetto il tecnico regalbutese e la Jomi Salerno si separano. La notizia era nell’aria ma da qualche giorno è diventata ufficiale. Salvo Cardaci, l’allenatore regalbutese che ha condotto Salerno nelle due ultime stagioni conquistando una serie di record storici, culminati con la vittoria dello scudetto, il prossimo anno non siederà nella panchina della formazione salernitana. Salvo Cardaci si è affidato ad una lettera di saluti e di ringraziamenti dove spiega pure i motivi della scelta condivisa anche dal sodalizio campano del presidente Pisapia. “Dopo due anni splendidi in un sodalizio nel quale ho realizzato i miei sogni da allenatore, è giunto il momento di affrontare un cambiamento nella carriera sportiva e di dedicare energia e attenzione alla mia professione di docente in Sicilia". - Quindi tornerà a Regalbuto? "Si è così. Per motivi di lavoro rientro a scuola full time e quindi non ho più la possibilità di dedicarmi alla mia passione sportiva. A dire il vero c'è stato un momento in cui ho pure pensato di mettermi in aspettativa, ma alla fine ho deciso di rientrare a casa". - Scelta difficile e coraggiosa dopo aver guidato una squadra vincente. "Effettivamente non è stato semplice lasciare questo gruppo di giocatrici così speciali, i collaboratori dello staff e i dirigenti (che sono diventati pure amici) con cui ho condiviso questa straordinaria esperienza. Sarò eternamente grato per tutto quello mi hanno dato". - Vuole ringraziare qualcuno in particolare? "Voglio ringraziare sicuramente il presidente Mario Pisapia, il vice presidente Paola Fiorillo, l'intera dirigenza ma anche l'amico Marcello Festa per la grande fiducia che hanno riposto in questo “allenatore con la valigia” (come amo definirmi) e, soprattutto, per il sostegno dimostratomi sin da subito. Un pensiero particolare va naturalmente anche ai tifosi che non finirò mai di ringraziare per l'affetto che mi hanno regalato". - Tornato in Sicilia da campione d'Italia ha pensato cosa farà nella prossima stagione? "Sinceramente ancora no è troppo presto e vorrei godermi ancora un pò il tricolore che poi era il mio sogno da bambino. La vita di un allenatore di pallamano purtroppo, a differenza di altri sport più ricchi, ci obbliga a fare determinate scelte di vita. E' chiaro che tra qualche settimana inizierò a pensare al da farsi anche perchè vorrei dedicarmi con più energia alla scuola di pallamano per giovani e magari, se ci sarà qualche progetto serio, potrei pure tornare a lavorare con un club ma non c'è fretta". - Voci di corridoio la vedrebbero prossimamente nello staff tecnico nazionale che ci dice? "E' una possibilità che andrebbe a coronare una carriera fatta da tanta gavetta. Al momento non c'è nulla di concreto ma è chiaro che per me sarebbe un vero onore poter collaborare con l'attuale staff di ottimi tecnici che vuole portare la pallamano italiana verso lidi più prestigiosi. Vedremo...".
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