Cala il sipario sulle società sportive dilettantistiche lucrative.

Luglio 09, 2018 742

Cala il sipario sulle associazioni sportive dilettantistiche a fine lucrativo. 

A pochi giorni dall'entrata in vigore della nuova disciplina - introdotta dall’ultima Legge di Bilancio e prevista per il 10 luglio 2018 - il Governo Conte, nel presentare il nuovo “Decreto Dignità”, assume una posizione decisamente netta:

 “Nell'ultima manovra di bilancio è stata introdotta la forma della società sportiva dilettantistica di carattere lucrativo, a nostro giudizio in maniera surrettizia e sbagliata” - ha spiegato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti – “noi pensiamo che lo sport dilettantistico non debba avere fine di lucro e quindi abbiamo abolito questa fattispecie, restituendo alle Asd vere meno burocrazia e la possibilità di operare senza le complicazioni che questa normativa, a partire dal prossimo 10 luglio, avrebbe comportato per tante decine di migliaia di volontari e appassionati”.

 L'introduzione delle ASD lucrative, contenuta ai commi da 353 a 361 della L. 205/2017, prevedeva che tali associazioni, per essere ritenute tali, avrebbero dovuto possedere una serie di requisiti (tra questi, la dicitura «società sportiva dilettantistica lucrativa» nella denominazione o ragione sociale, l'obbligo di prevedere nelle strutture sportive, in occasione dell'apertura al pubblico dietro pagamento di corrispettivi a qualsiasi titolo, la presenza di un «direttore tecnico» che sia in possesso del diploma ISEF o di laurea).

 L’ACSI ha sempre monitorato il fertile humus dello sport di base che costituisce un presidio valoriale di alto profilo, integrato nelle dinamiche del territorio, per attivare processi di promozione umana e di inclusione sociale. Le associazioni sportive dilettantistiche nascono per germinazione spontanea nelle grandi aree della sensibilità sociale. Costituiscono un considerevole patrimonio di idealità e di pragmatismo che opera in assoluta gratuità di servizio. Pertanto l’ACSI ritiene che questo straordinario sensore - in grado di ascoltare, interpretare e rappresentare le rapide trasformazioni della società complessa – debba mantenere integre le peculiarità distintive dello sport sociale.