Dacci oggi la nostra acqua quotidiana. L'intervento di Giovanni Frassica direttore Mondo nuovo news In evidenza

Agosto 02, 2024 933

Nel “Padre Nostro” continuiamo a recitare: dacci oggi il nostro pane quotidiano. Si, perchè al tempo l’acqua era considerata risorsa illimitata e gratuita e si chiedeva il pane. Oggi invece, senza fare ironia, avere la certezza dell’acqua potabile è diventata una priorità. Da diversi mesi lo spettro della siccità si aggira sui cieli del Mezziogiorno d’Italia avendo come epicentro la Sicilia. Non si è trattato di un evento imprevedibile e immediato, ma di un processo lento, progressivo che è diventato inesorabile allorchè il prolungarsi dei fenomeni avversi di un surriscaldamento, straordinario per durata e per concentrazione territoriale, hanno raggiunto un livello tale da stressare la popolazione a tal punto da attrarre l’interessel dell’opinione pubbllica e della stampa nazionale e internazionale. Spesso però i riflettori puntati sul dramma che ha determinato la siccità in Sicilia non si sono tradotti automaticamente in solidarietà, talvolta invece hanno fornito spunti per alimentare la denigrazione dell’Isola anche al fine di indebolire il suo notevole potenziale turistico. Per alleviare una disperazione nerissima arriva nel porto di Licata la nave cisterna della Marina Militare Ticino che scarica un milione e quattrocentomila litri di acqua potatile. Un atto importante, ma non risolutivo, perchè se non diventa un intervento organico e sistematico, rischia di apparire come il classico gesto umanitario che “una tantum” viene fatto verso i Paesi del Terzo mondo preda di calamità. Da non sottovalutare inoltre il tema della distribuzione del prezioso liquido su cui andrebbe aperto un ampio capitolo per descrivere i movomenti delle autobototti, pubbliche e private, certificate e abusive, un autentico universo parallello che fornisce un servizio in nero e a pagamento, essenziale in alcuni territori e che rischia di espandersi se il fenomeno siccità è destinato a continuare. Ma c’è anche una forma di speculazione politico-istituzionale che si articola tra comuni, tra quartieri, tra condomini, tra esercizi cpmmercialil, ristoranti etc. Esempio emblematico il caso sollevato dai consiglieri comunali del Pd sull’acqua del Comune di Messina che saebbe stata dirottata verso il Comune di Taormina. Questo argomento è stato ripreso da un quotidiano nazionale e dall’on. Stefania Marino, parlamentare eletta nel collegio Enna-Messina nella lista Pd. Ecco cosa scrive l’on. Marno; “Interrogazione a risposta in Commissione ai Ministri per la Protezione Civile e delle Infrastrutture

Per sapere Premesso che:

  • Da molti giorni i cittadini di Messina registrano significativi disservizi nella erogazione idrica che comportano notevoli disagi soprattutto per coloro che abitano ai piani alti dei palazzi;
  • L’Amam società municipalizzata che gestisce il servizio idrico comunale attribuisce tale criticità allo stato di perdurante siccità che attanaglia il territorio siciliano da tempo;
  • Nonostante l’oggettiva condizione climatica sono stati sollevati una serie di dubbi, riportati anche a mezzo stampa, in merio alla gestione della risorsa acqua per la città in considerazione di due elementi sui quali va effettuato opportunamente un approfondimento;
  • Sembrerebbe infatti che una quota di acqua gestita da Amam venga indirizzata verso la città di Taormina e un’altra quota parte invece venga indirizzata per il cantiere di lavoro di Webuild per il raddoppio ferroviario della linea Palermo-Catania-Messina;
  • le giustificazioni rese note anche a mezzo stampa dall’amministrazione comunale e dalla società municipalizzata non hanno convinto l’opinione pubblica che lamenta continui disagi che purtroppo rischiano di aggravarsi per via dell’andamento climatico;

si chiede pertanto di sapere se quali iniziative per quanto di competenza il governo intenda assumere per ottenere dagli enti interessati la massima trasparenza rispetto alla gestione della risorsa idrica, in riferimento a quanto riportato in premessa, e per assicurare il minor disagio possibile ai cittadini di Messina”

Sicilia, una regione d’Europa dove, per cause e responsabilità diverse, si prega per avere l’acqua quotidiana.

Ultima modifica il Venerdì, 02 Agosto 2024 13:17