Enna. Soddisfazione moderata quella dei dirigenti ed allenatore della Pallamano Haenna, che ha concluso il suo campionato di serie A2 maschile al secondo posto, a due punti dal Team Alcamo, che è stata battuto nell’ultima partita dei play-off per 41 a 22. L’obiettivo di inizio di stagione era quello di conquistare una salvezza tranquilla e soprattutto cercare di far maturare i giovani che l’allenatore Mario Gulino sta facendo crescere con pazienza, amore e tecnica. I risultati sono andati al di là delle previsioni perché la squadra gialloverde ha concluso al primo posto la stagione regolare, ed al secondo posto i play-off, a due punti dal Team Alcamo, causato da una sconfitta, quella di Scicli, che è maturata al di fuori del gioco e della partita, ma dagli episodi di violenza che si sono verificati in campo con gli arbitri che sono rimasti a guardare. Il secondo posto conquistato potrebbe anche portare la Pallamano Haenna a chiedere il ripescaggio nel campionato di serie A1, soprattutto per il suo curriculum, che l’hanno visto per otto anni partecipare al campionato di serie A1, ha partecipato anche alla Coppa delle Coppe, manifestazione internazione, ha dato diversi giocatori sia alla nazionale maggiore che alle nazionali giovanili, di cui Mario Gulino è stato anche allenatore per diversi anni, ha organizzato per più di vent’anni il Trofeo Italia con la partecipazione della nazionali più prestigiose.
Il problema di fondo è la situazione finanziaria perché la società da più di cinque anni non riceve contributi sia dal Comune che dalla Provincia e la Regione da tre anni si è dimenticata di elargire quei contributi che dava con la le leggi 8,18 e 31. Un campionato di serie A1 costa circa 60 mila euro perché ci sono 8 trasferta da circa 4 mila euro ciascuno (si viaggia in aereo), le tasse gare interne costano circa 1200 euro a partita (11 partite), quindi c’è la necessità di reperire uno sponsor che sia nelle condizioni di poter finanziare tutto il campionato, il che è un ‘impresa molto difficile. Sia Luigi Savoca, direttore amministrativo, sia Pippo Chillemi, direttore sportivo, stanno cercando di trovare qualche soluzione percorribile, ma è chiaro che tutto questo è molto difficile.
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