Assoconsumatori interviene sulla nuova bollettazione della societa' di gestione del servizio idrico integrato. In evidenza

Agosto 06, 2014 2634

 

“Siamo alle solite che la privatizzazione fosse un danno per i cittadini utenti era una cosa risaputa ma in provincia di Enna si passa ogni limite di umana sopportazione il tutto nell’assenza o forse nella complicità di chi dovrebbe garantire il rispetto delle leggi. Nelle bollettazioni del mese di maggio era inserito il deposito cauzionale nonostante i cittadini lo avessero già pagato all’atto della stipula dei vecchi contratti; oggi, nuovo balzello con “partite pregresse” (conguagli anni 2005-2010) nonostante contratti stipulati dai cittadini nel 2008-20010- 2012) certo qualcuno obietterà che si tratta di una rigidità del sistema di Acquaenna, ma ogni sistema esegue gli imput che vengono impartiti. Ci sembra proprio che ogni scusa è buona per far cassa a scapito dei cittadini che spesso pagano non sapendo se le somme richieste rispondono alle norme di legalità o siano degli abusi. I conguagli per partite pregresse è vero che sono state autorizzate dall’assemblea dei soci dell’ATO idrico n. 5 composto dal presidente della Provincia di Enna e dai Sindaci dei comuni con delibera n. 2 del 25.01.2012, ma è altrettanto vero che gli anni dal 2005 al 2009 sono caduti in prescrizione e, quindi, non dovute.

Altra situazione altrettanto anomala è la richiesta di anticipazione sui futuri consumi allorché si fanno pagare mq di acqua in seconda, terza o quarta fascia quando l’effettivo consumo risulta essere in prima e seconda fascia. Si tratta, magari, di piccole somme, ma queste richieste di pagamento risultano in contrasto con l’art. 3 c.4 della delibera dell’autority n.86/2013 che così recita: “Il gestore non può richiedere all’utente finale alcuna somma a titolo di anticipo sui consumi”. La provincia di Enna non fa regno a sé dove le leggi si applicano secondo il volere di qualcuno al quale è opportuno far presente che Enna si trova in Sicilia ed in Italia, la geografia fisica e giurisdizionale non è opinabile. Assoconsumatori da un decennio in difesa dei diritti dei contribuenti sottolinea l’illegittimità delle richieste avanzate da Acquaenna ed è pronta a tutelare gli interessi dei cittadini attraverso la consulenza dei propri legali restando a disposizione al 329-3131303.”

articolo tratto da vivienna.it
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Ultima modifica il Martedì, 16 Settembre 2014 18:18