Garanzia Giovani. Approvati già da tempo i bandi per i tirocini formativi, i centri per l'impiego stanno procedendo alla compilazione dei documenti necessari per l'assunzione da parte delle imprese dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che si erano registrati sul portale  al percorso dei tirocini formativi e che hanno sostenuto il secondo colloquio orientativo. Anche a Regalbuto lo sportello è aperto tutti i giorni e il mercoledì anche il pomeriggio e già sono in tanti che si sono presentati assieme alle ditte , anch'esse già precedentemente registrate, che vorrebbero assumere un tirocinante. Il tirocinio ha una durata di sei mesi ( 12 mesi in caso di disabili e svantaggiati).Al tirocinante verrà riconosciuta un'indennità mensile fino a 500 euro e quindi non superiore a 3.000 euro in tutto il periodo (fino a 6.000 euro per disabili e soggetti svantaggiati). Se il tirocinante sarà assunto con un rapporto di lavoro subordinato entro 60 giorni dalla conclusione del tirocinio, il datore di lavoro riceverà un incentivo economico. Il nostro blog assieme a Confesercenti Enna , patner del progetto Garanzia Giovani) ha seguito e continuerà a farlo tutto il percorso , sin dalla nascita , del progetto Garanzia Giovani organizzando persino una conferenza alla quale avevano a suo tempo partecipato parecchi giovani e imprese locali. Siamo quindi soddisfatti di aver contribuito con la nostra informazione a dare un aiuto ai giovani , molti dei quali si avvieranno al tirocinio formativo e poi ad una eventuale assunzione a tempo indeterminato.

Partite pregresse AcquaEnna . Il gruppo consiliare Uniti per Regalbuto da tempo è in prima linea assieme a Assoconsumatori  nel denunciare la voce “partite pregresse” inserite nelle bollette di AcquaEnna. Dopo aver partecipato ad incontri e fatto il giro nei quartieri incontrando la gente , emesso note e comunicati per rendere noto il problema e le soluzioni, ora il Movimento ha richiesto al presidente del Consiglio Comunale  Salvo Cardaci di inserire un ordine del giorno nella prossima seduta del civico consesso con la presenza del delegato provinciale di Assoconsumatori Pippo Bruno e i rappresentanti di Ato Idrico. Quello delle cosiddette “partite pregresse” è un argomento che sta coinvolgendo l’intera popolazione residente dell’ex provincia di Enna la quale il più delle volte paga le bollette senza leggere le voci inserite che fanno aumentare più del dovuto il costo dell’acqua potabile. Pippo Bruno del resto in più occasioni ha dichiarato che ““non esiste un sindaco in questa provincia che difende i cittadini. La battaglia si può vincere, occorre però un’azione unitaria dei sindaci”, aggiungendo: “Sborsare 25 euro per il deposito cauzionale è illegittimo. I cittadini l’hanno già pagato molti anni fa, quando hanno stipulato il loro primo contratto. Dove sono finiti questi soldi? Subentrato il nuovo gestore idrico, i soldi del deposito cauzionale sarebbero dovuti transitare nelle casse di AcquaEnna. Se così non fosse occorre chiederci chi ha preso questi soldi. Ci troviamo forse di fronte ad un caso di distrazione di somme? In ogni caso non tocca ai cittadini pagare una seconda volta il deposito cauzionale. Noi, come Assoconsumatori, abbiamo fatto una denuncia alla Procura della Repubblica di Enna”. E sulle “partite pregresse”. E che “Non possono essere gli uetnti a pagare il mancato ricavo derivante tra quanto previsto nel piano d’ambito e quanto realmente necessario per assicurare la copertura del servizio. Paghino gli enti locali”. In riferimento alla paventata minaccia di AcquaEnna , Pippo Bruno dice:

"Ora basta ! Ritorniamo a darci del lei . E' il modo migliore per mantenere le distanze. Tanto prima o dopo la ruota gira per tutti." Fu una frase che ogni tanto mi sovviene e che risale ai miei trascorsi sindacali quando mi trovavo ad affrontare una trattativa con il Direttore  della sede Inps presso la quale lavoravo e svolgevo il ruolo di responsabile provinciale sindacale della Cisl. Usai quella frase perché ritenevo che il Direttore avesse abusato di quella sorta di cordialità ed educazione che si era istaurata tra chi rivestiva diversi ruoli all’interno di un Ente che poteva contare su una forza lavoro di più di 150 impiegati ,per il proprio tornaconto o per il tornaconto dello stesso Ente. Quella frase trovò conferma in uno dei libri di Krishnamurti il quale più o meno affermava che è inutile perdere tempo con colui che non comprende o si rifiuta di comprendere il tuo linguaggio o peggio cercare di farlo elevare  perché se insisti questi prima o dopo ti tirerà verso il basso finendo al suo stesso livello. Ora quando i livelli delle discussioni tra persone si mantengono su due piani assolutamente diversi ,  è meglio non perdere altro tempo , meglio rientrare nei rispettivi ambiti mantenendo formali rapporti di cortesia o di educazione. E’ quello che in genere facciamo quando abbiamo deciso di troncare certi rapporti nel momento in cui ci accorgiamo che chi ci è davanti è un ipocrita o una persona intrisa di pregiudizi. “Ora basta !!! “ Non dobbiamo avere paura di  pronunciare queste due semplici parole anche e soprattutto con le persone che un tempo ritenevi a te care e alle quali avevi dato il tuo rispetto. Tanto prima o dopo la ruota gira per tutti specie quando si chiude il cerchio. Ma vedete la mia riflessione è appunto questa. Quando la ruota girerà quel rapporto sarà finito , seppellito ucciso dall’egoismo , dal proprio narcisismo e quel che rimane , dopo , sarà il dolore , il ricordo di ciò che poteva essere e non è stato  e spesse volte il pentimento di aver contribuito a troncare quel rapporto. Mi è capitato lo confesso. Mi è successo negli anni in cui ero accecato dal mio narcisismo politico che mi impediva a volte di valutare la persona , l’uomo , l’amico che ritornavo a cercare quando mi rendevo conto di aver sbagliato qualcosa. Di quella esperienza ricordo le divisioni,le lacerazioni , i litigi a volte le soddisfazioni appaganti ma anche il tempo perso alla ricerca di qualcosa che non capivo perdendo di vista chi invece mi era vicino e in silenzio assisteva alla mia autodistruzione.Ancora oggi quel che ritenevo un impegno politico mi pesa . Pesa il fatto che ogni mio gesto , ogni mia frase , ogni mia espressione venga vista in un contesto che non mi appartiene più perché ho capito che avere la fortuna alla mia età di continuare a crescere assieme alle ragazze e ai ragazzi della mia società sportiva alle quali o ai quali posso ancora dare qualcosa di me stesso che sia un gesto, un sorriso un consiglio , una opinione mi fa crescere e impedisce alla mia mente di invecchiare in inutili discorsi e con inutili persone che  tentano di tirarti verso il basso. Ho capito anche il grande valore della libertà interiore che nessuno mai potrà toglierci anche quando hanno fatto di tutto per farti tacere. Ora però dico basta. Ritorniamo a darci del lei. Vuol dire rimettere le distanze tra persone che ragionano su due piani diversi. Persone cioè che non hanno mai percorso le stesse  strade le quali a volte si   sono intersecate a volte allontanate ma mai insieme. E’ giusto così.

agovit

 

La Costituzione della Repubblica Italiana, all’Art. 3 sancisce l’uguaglianza dei cittadini, ma anche la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea riconosce al capo 3 l’uguaglianza dei diritti e ribadisce, all’Art. 21, la “non discriminazione” e, infine, le pari opportunità sono un principio giuridico basato sulla rimozione di qualsiasi forma di discriminazione.
Nonostante quanto detto in premessa nulla di tutto ciò accade nella nostra bella Sicilia.
Entrando nel merito del Programma Garanzia Giovani che dovrebbe rappresentare, di fatto, un’opportunità per agevolare l’ingresso lavorativo dei giovani siciliani finisce, invece, per discriminare coloro che vi hanno aderito poiché non tutti avranno la possibilità di completare il percorso.
Dei circa 55000 giovani (under 30) iscritti, soltanto 25000 circa sono stati presi incarico e profilati mediante un colloquio di I livello dai CPI della Regione e avviati al colloquio specialistico o di II livello, affidato agli operatori degli ex sportelli multifunzionali che ha la finalità di aiutare il giovane all’elaborazione di un progetto professionale da realizzare utilizzando le misure previste dal programma (Formazione, Accompagnamento al lavoro, Apprendistato, Tirocini, Servizio civile,
Sostegno all’autoimprenditorialità, Mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE, Bonus occupazionale per le imprese) oltre che a contribuire alla sua crescita personale e professionale. Questo servizio, però, non è un’opportunità di cui tutti gli iscritti potranno beneficiare, in quanto fra gli stessi giovani profilati ci sarà una parte che completerà l’intero percorso e un’altra, molto consistente, che non potrà mai usufruirne.
Questa disparità avverrà in quanto il percorso di II livello di fatto potrebbe essere eliminato con un colpo di spugna e, contrariamente a quanto previsto, nonostante l’indubbia validità, potrebbe interrompersi anticipatamente, tra meno di un mese, danneggiando tutti quei giovani che, per ragioni tempistiche, non vi rientreranno.

Alla fine dell’inverno, in previsione della rinascita primaverile, il contadino inizia a dissodare, a estirpare le erbacce, a potare gli alberi da frutto tagliando via tutto ciò che vi è di eccessivo, le male crescite, i rami che possono nuocere agli alberi vicini. Tutto ciò in funzione della rinascita della nuova stagione, della miglior accoglienza della nuova linfa che porterà i frutti sospirati.
È un lavoro duro ma necessario, perché la preparazione implica la fatica ed il sacrificio se ci si vuole trovare pronti quando tornerà la vita: è quello che chiamiamo rinnovamento, a cui non si può pensare di giungere all’improvviso, senza aver meditato, senza aver seguito un percorso rigoroso.
Questo tempo, per chi crede, per il Cristiano, è la Quaresima. E un tempo di predisposizione alla rinascita, non a caso è situato tra inverno e primavera, in modo quasi simbolico, così come la Pasqua di rinascita è effettivamente la primavera dell’ anima, la rinascita dello spirito, la risurrezione dall’inverno del peccato originale per tutta la Chiesa per intervento di Cristo, Colui che con il suo sacrificio coltiva noi, il suo campo ed il suo frutteto, che siamo chiamati al sacrificio di tagliare in noi tutto ciò che è superfluo, estirpare ciò che è cresciuto male, che dobbiamo essere disponibili al dissodamento al fine di essere pronti a rinascere con la Pasqua che sta per arrivare. Dobbiamo con gioia, non con tristezza, sottoporci a questo periodo di pulizia -purificazione- che ci predisponga a risorgere nella fede accogliendo Gesù che risorge per noi, siamo chiamati a riflettere per liberarci dalle nostre colpe ma anche per predisporci a gioire del rinnovato rapporto con Dio che verrà con la Pasqua di resurrezione.
La Quaresima è dunque il tempo che precede e dispone alla celebrazione della Pasqua. Tempo d’ascolto della Parola di Dio e di conversione, di preparazione e di memoria del Battesimo, di riconciliazione con Dio e coi fratelli, di ricorso più frequente alle “armi della penitenza cristiana”: la preghiera, il digiuno e l’elemosina (vedere Mt 6,1-6.16-18). Molti cattolici credono che rinunciare a qualcosa durante la Quaresima sia un modo per avere la benedizione da parte di Dio. La Bibbia non insegna che queste azioni potrebbero avere un qualche merito agli occhi di Dio verso la salvezza (Isaia 64:6). Infatti il Nuovo Testamento insegna che il digiuno e altre azioni non dovrebbero essere fatte per attrarre attenzione: “ Quando digiunate, non abbiate un aspetto malinconico come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità: questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia (cioè, sii “normale”, perché ungersi i capelli era norma abituale di ogni uomo civile del tempo di Cristo), affinché non appaia agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”, (Matteo 6:16-18). Non quindi una Quaresima di “apparenza” ma di intima “sostanza”: carità e misericordia verso gli altri, riflessione, preghiera e il digiuno –che in tutte le religioni monoteiste ha sempre avuto una importante funzione “purificatrice” e di “preparazione”- quanto meno inteso come temporanea rinuncia ad eccessi, rivalutazione dei piccoli sacrifici, predisposizione a quelli che da bambini chiamavamo “fioretti” ma, soprattutto, interpretato in positivo come sforzo a fare ciò che non ci è gradito ma è tanto grato a Dio: aprirci al prossimo, a quel “prossimo” scomodo che tutti tendiamo ad evitare, il parente con cui abbiamo interrotto i rapporti, lo straniero, il concorrente, l’avversario di tutti i giorni.

Da quest’anno nel Cud 2015 redditi 2014 i contribuenti  regalbutesi  oltre all’addizionale irpef regionale troveranno la voce “ addizionale comunale all’irpef “ con le voci “saldo 2014 “ e  “ anticipo 2015 “ . L’addizionale comunale è stata votata dall’amministrazione comunale con la delibera n°44 del 3 settembre 2014 pubblicata il 17/10/2014 applicando l’aliquota dello 0,45% sul reddito imponibile senza fasce di esenzioni ( la proposta dell’ufficio economico di Regalbuto era dello 0,30% ). L’addizionale serviva per garantire il pareggio di bilancio 2014 alla luce dei tagli e trasferimenti erariali subiti dagli Enti Locali. Le addizionali regionali e comunali sono applicate per i lavoratori dipendenti e per tutti coloro che ne sono assoggettati nella buste paga di fine mese o direttamente nella dichiarazione dei redditi. Per fare un esempio, nel Cud 2015 di un pensionato il cui reddito imponibile ammonta a poco più di 28.500 euro annui , oltre alla ritenuta Irpef sulla pensione più o meno calcolata in 6000 euro,gli sono state applicate le seguenti ritenute: regionale ( circa 500 euro), saldo comunale ( 128 euro) e la ritenuta sull’anticipo 2015 di circa 38 euro.Per i titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati, e di pensioni, le addizionali regionale e comunale all’Irpef vengono determinate dai sostituti d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) all’atto dell’effettuazione delle operazioni di conguaglio relative a tali redditi.Per i possessori di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e assimilati, la determinazione e il pagamento delle addizionali avvengono in sede di dichiarazione dei redditi.

Per il secondo anno consecutivo nella categoria “giovanissimi” del calcio a cinque, il Rahl Butahi ha vinto la fase provinciale classificandosi al primo posto del campionato. Lo ha fatto a suon di gol domenica scorsa a Regalbuto  al palasport , davanti al pubblico di genitori e amici contro un Pietraperzia che nulla ha potuto contro la maggiore freschezza atletica e tecnica dei ragazzi che , lo ricordiamo,quest’anno sono stati allenati da Luca Vitale, Rosario Ferrante e Vito Cardaci i quali già dal mese di agosto 2014 avevano stilato un programma di allenamenti che ha dato i frutti sperati. Pronti e via Zaia e compagni dopo quasi un minuto sono già in vantaggio e a cinque minuti dall’inizio avevano portato a tre le reti a loro favore con il Pietraperzia che mai si era avvicinato nell’area di porta regalbutese. Primo tempo 12 a zero per i regalbutesi. Nel secondo tempo i ragazzi di Vito Cardaci si disuniscono subendo due reti anche perché i mister , giustamente, avevano mandato in campo , a turno, tutti ragazzi convocati per l’incontro ma nel corso del tempo comunque riuscivano a segnare altre 4 reti portando a 16 quelle segnate. Al fischio finale la festa con i ragazzi meritatamente felici per la qualificazione i genitori e la dirigenza del Rahl Butahi soddisfatti non solo per la qualificazione raggiunta ma per i lusinghieri risultati che la loro scuola di calcio nel corso degli ultimi due anni ha raggiunto. Adesso si aspetta di conoscere la vincente tra Agrigento e Caltanissetta contro la quale il Rahl Butahi dovrà vedersela ( andata e ritorno) per la qualificazione alla seconda fase regionale . L’anno scorso il Rahl Butahi si qualificò terzo nella final four che si disputò a Regalbuto il 25 e 26 aprile 2014.

Inizio con il botto per la Futsal Regalbuto nella seconda fase del campionato regionale Juniores di calcio a cinque maschile. 
Al pala Urselluzzo di Agira la compagine del presidente Vito Contino e dei dirigenti Di Giunta e Politi batte i pari età dell'Argyrium e si porta subito al comando della classifica. 
Come si ricorderà al primo posto aveva chiuso anche la prima parte del concentramento davanti alle altre tre squadre che si sono qualificate al turno successivo. Come accenavamo, dunque, sono quattro le formazioni (nel girone Enna-Caltanissetta) rimaste a contendersi gli unici due posti utili per accedere agli ottavi di finale della prestigiosa manifestazione che vede al via ben 35 formazioni siciliane. Questa settimana sono state giocate le prime due gare in programma con il Città di Leonforte che in casa ha battuto 8 a 4 il San Cataldo mentre il Regalbuto ha espugnato il campo dei "cugini" dell'Argyrium per 9 a 3. Un match che i regalbutesi hanno iniziato in sordina andano subito sotto per 1 a 0 e rischiando a più riprese di subire il raddoppio dei padroni di casa trascinati da un folto e sportivissimo pubblico. Time out dalla panchina con mister Salvo Cardaci che per tutta la settimana aveva parlato dei possibili ostacoli di un derby considerato, ma solo sulla carta, agevole. Ottima la reazione di Fasciana, Saitta, Leanza,

Di Marco, Militello e compagni che trascinati dai due bomber Gabriele Capuano e Paolo Manno iniziavano a macinare gioco mettendo alle corde i pur bravi agirini guidati da coach Fiorenza. 
Al riposo in vantaggio per 7 a 1 nella ripresa erano le rteti di Andrea Vitale e Michale Rocchetta a chiudere definitivamente la contesa con il sempre più convincente Salvatore Trusso a parare con sicurezza i tiri da fuori degli agirini. Nel finale spazio anche alle seconde linee per un 9 a 3 rassicurante in vista dei due prossimi match interni che vedranno Vito Gamiddo e soci opposti a Leonforte e San Cataldo.
A fine gara ecco il commento del capitano regalbutese Tomhas Cardaci : "è stata una partita ben giocata da parte di tutta la squadra - dice l'esperto centrale regalbutese - probabilmente all'inizio non abbiamo iniziato con la giusta determinazione ma con il passare dei minuti è venuto fuori il nostro carattere e credo anche la differenza tecnica tra le due rose. Abbiamo bene in mente il nostro obiettivo - conclude il capitano regalbutese - e vogliamo giocarci al meglio le nostre chance per cercare di andare più lontano possibile in questa comunque splendida stagione sportiva". 

Ci viene da pensare che finalmente qualcosa di "sinistra" inizia a concretizzarsi anche a Regalbuto. La notizia apparsa sul Fatto Quotidiano e da noi riportata circa l'adesione del consigliere Manoli ad una struttura organizzata siciliana che vada oltre il "partito macedonia" ( così è stato definito il PD dai fondatori del movimento) oggi trova risposta nella dichiarazione dello stesso Manoli. Dopo il passaggio al PD del primo cittadino di Regalbuto, il consigliere di maggioranza Nicola Manoli va oltre lo stesso partito democratico concretizzando così assieme ad altri 499 siciliani uno "strappo" verso il partito di Renzi . Secondo noi ciò è un fatto positivo perchè sosteniamo da tempo che non solo in Italia ma anche nel resto d'Europa c'è bisogno di vera sinistra, la sinistra di Tsipras e di Podemos , la sinistra di coloro i quali in Italia non approvano la linea del partito imposta da Renzi. In questo senso pensiamo che Manoli a Regalbuto possa ben rappresentare quella sinistra non renziana o macedonia che sia. Di seguito la risposta del consigliere Manoli che ringraziamo per aver risposto al nostro invito circa un suo intervento e che speriamo di poter ospitare anche in altre occasioni.

IN RELAZIONE ALL' ARTICOLO PUBBLICATO DA "IL FATTO QUOTIDIANO" il 25 febbraio scorso e riportato da diverse testate giornalistiche anche nazionali desidero precisare quanto segue:

Non sono iscritto al Partito Democratico e non ne ho fatto mai parte co
me erroneamente è stato riportato nell’articolo, anche se ho diversi amici che militano nella struttura organizzativa siciliana a diversi livelli. Tra questi amici e amiche vi è anche la ragusana Valentina Spata, che seguo da vicino ormai da parecchio tempo, con cui ho condiviso varie esperienze, tra cui l’aver dato il mio sostegno “da esterno” a Pippo Civati durante le scorse primarie. Da quella esperienza è nata un’intesa che si è concretizzata con la mia iscrizione on line all’ associazione “E’ possibile” di Pippo Civati. Condivido inoltre le posizioni di questi amici fuoriusciti dal PD ed è mia intenzione, ora che anch’essi sono fuori della suddetta struttura politica, condividere e proseguire il mio percorso politico con loro. Cordiali saluti. 

Nicola Manoli.

Commissioni consiliari "fantasma", casi nei Consigli di tutta Italia: Regalbuto dice NO ai rimborsi delle commissioni consiliari. Nessun rimborso è percepito per partecipazione a commissioni, conferenze dei capigruppo, spese di viaggio etc.. Previsto solo un gettone di presenza di circa 70 euro per le sedute di consiglio comunale. Regalbuto - Dopo Agrigento e diversi altri consigli comunali siciliani, lo scandalo delle commissioni consiliari è di fatto scoppiato in tutta Italia. Le inchieste in queste settimane fioccano da nord a sud: a Torino, per esempio, la Guardia di finanza accusa consiglieri di circoscrizione di aver intascato il gettone senza aver partecipato alle commissioni; a Gravina di Puglia ben 17 consiglieri comunali sono stati indagati per la stessa ragione. Consiglieri comunali iperattivi anche a Bari, dove in pochi mesi ci sono state oltre 50 sedute a settimana. A Palermo, invece, i consiglieri si riuniscono anche il sabato (con gli uffici chiusi). Su questa delicata vicenda è voluto intervenire il presidente del consiglio comunale di Regalbuto Salvo Cardaci che interpellato da diversi cittadini ha voluto precisare: “personalmente ho appreso dai mass media le indennità o i gettoni di presenza, liquidati ai Consiglieri comunali e provinciali nelle sedute dei loro Consigli e nelle Commissioni consiliari. Un disagio diffuso e una forte curiosità hanno suscitato queste vicende anche da parte di diversi regalbutesi che hanno chiesto di sapere se situazioni di questo tipo si verificano anche nel nostro piccolo centro”. Si rileva con grande amarezza e alle volte anche con rabbia, purtroppo, la contraddizione fra il rigore delle spese e i sacrifici addossate ai cittadini e le spese pazze delle Istituzioni a tutti i livelli. “Regalbuto è assolutamente indenne da questa “moda” – continua il presidente Cardaci – infatti non è stato previsto alcun gettone di presenza per le riunioni dei capigruppo, un gettone simbolico di 0,90 centesimi (che nessuno ha chiesto di percepire fino ad oggi) per ogni riunione di commissione consiliare, né tantomeno missioni e rimborsi spese previsti dalla normativa”. Una sensibilità condivisa da tutti i gruppi consiliari presenti a Regalbuto che, in alcuni specifici casi in questa prima parte di legislatura, hanno addirittura rinunciato o devoluto il gettone di presenza del consiglio (circa 70 euro netti a seduta). “E’ mia intenzione – prosegue il presidente del consiglio regalbutese – pubblicizzare meglio tutte le attività del consiglio e per tale ragione ci siamo già messi in moto per arrivare a trasmettere in streaming le sedute e che nei mezzi di informazione ufficiale del Comune venga data puntuale comunicazione ai cittadini delle attività che vengono svolte anche nelle varie Commissioni consiliari”. Iniziative meritevoli che vanno evidenziate per chi rappresenta la collettività e che si spera possano contribuire alla riduzione al minimo delle cosiddette “spese istituzionali”, mettendo al servizio dei cittadini impegno e passione, senza essere strapagati per un servizio civico a disposizione della comunità amministrata.