Libri. " Lo scemo il coccodrillo e l'Udinese".
Dopo l’affettuoso tributo ad Agyrion, antichissima città del mondo che conobbe l’emiteos figlio di Alcmena e si inorgoglì per la Bibliotheca Historica del siceliota Diodoro, Gaetano Amoruso pubblica, finalmente con una casa editrice, la Bonfirraro, San Filippo di Agira, il santo miracoloso che guarisce il corpo e la mente. La città che si aggrappa al monte Teja, è il posto dove la sua psiche, vale a dire il principio invisibile e spirituale che governa le funzioni superiori della mente, ancora acerba ma curiosa e magmatica, inizia a pensare, a pensare oltre, e a elaborare le proprie prospettive. Quindi, sempre con Bonfirraro, Unikuore, il bellissimo libro che racconta storie di amicizia e di studio vissute da un cluster di persone, alcune giovanissime altre meno, che per seguire vertute e canoscenza si iscrivono all’Università e conseguono la laurea in Scienze della comunicazione. Un’arte, la comunicazione, difficile da applicare in questa società vociante, che per questa sua difficoltà necessita di regole e di paradigmi che molto spesso, però, si rivelano inutili o inappropriati. Annus horribilis è infatti questo nostro presente. Con il libro Lo scemo, il coccodrillo e l’Udinese, Amoruso, rerum scriptor o in ossequio al malcostume che privilegia le cacofonie del language english e snobba la musicalità di una lingua nata con la poesia di Ciullo d’Alcamo e di Lapo Gianni, writerversion pensante ed elegante, ci consegna la sua aristeia, ovvero la sua prova di valore, la più recente, certamente non l’ultima considerato il fuoco creativo che lo incendia, prometeo a cui auguriamo che le aquile dei cieli dove si costruisce l’aria che si deve respirare non scendano a rosicargli il fegato. Lo scemo, cioè colui (felice, infelice, chi può dirlo?) che la società di vergogna nella quale ci tocca vivere giudica pazzo, diverso, allogeno, stravagante, introverso, sbizzarrendosi nell’uso degli epiteti, molto caro alle odierne politiche dello scarto. Lo scemo, però, dai sette anni, cioè da sempre, innamorato dell’Udinese al punto da andare fuori tema quando, aggiungendo senza che ci trasiva nenti che l’Udinese è la sua squadra del cuore, diversamente dai condiscepoli, scrive di preferire non il giorno del Signore ma quello di Giove. Dai sette anni, alba della vita, è da sempre; i sette anni sono gli anni nei quali, secondo l’esperienza di molti e, come si apprende, anche del nostro artista, si comincia ad essere più attenti, a guardarsi intorno, a valutare, a interrogare e a interrogarsi.
GIACOMO PELLEGRINO SI LAUREA CAMPIONE REGIONALE DI KART
>karting sicilia e Campione ACI CSAI zona 11 con ben due gare di
> anticipo. Alla settima gara sulle nove in programma nell'anno 2015 era da diverso tempo che la Provincia di Enna non ospitava una gara ufficiale di kart ed era da anni che non si registrava un Campione proveniente dall'ennese.
Giacomo Pellegrino da Regalbuto si è laureato campione regionale e la pista Camatrice di Barrafranca è stato il teatro di questa splendida vittoria. Una gioia indescrivibile per il pilotino della CM Motorsport di Maurizio Capuzzo che con il suo kart marcato "Fernando Alonso" è riuscito a chiudere a suo favore le classifiche di entrambi i Campionati.
> Dopo la gara Pellegrino non aveva parole per ringraziare il Capo Team con il quale ha creato un ottimo rapporto confidenziale, lo stesso Capuzzo lo ha definito un "pilota completo", aggressivo, intelligente e
> corretto, forse se vogliamo trovare il pelo nell'uovo, un pò sporco nell' affrontare alcune curve, ma c'è tempo per crescrere ancora e perfezionarsi.
Il campioncino regalbutese di appena otto anni chiude così, aritmeticamente, una stagione sportiva che lo ha visto in testa ai Campionati già dalla prima prova di Castelvetrano (TP), per poi registrare ancora successi in giro per la
> Sicilia a Favara (AG), a Vittoria (RG), ad Ispica (RG), a Melilli (SR) e
> adesso a Barrafranca (EN). Nonostante il grandissimo handicap dovuto alla statura ed al peso, Giacomo non ha dato possibilità ai vari avversari, ricordiamo infatti che per la sua altezza è come se viaggiasse costantemente con una zavorra di ben 15 kilogrammi. Nel frattempo la scuola si è conclusa e Giacomo Pellegrino è stato ammesso a pieni voti alla classe quarta della scuola elementare di Regalbuto e adesso può, finalmente, godersi il meritato riposo.
talentuoso kartista regalbutese.
Calascibetta.Si è dimesso il Sindaco .
Carmelo Cucci, nel tardo pomeriggio di ieri, si è dimesso da sindaco di Calascibetta. Una decisione sofferta, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ma che certamente va rispettata. Dopo due anni Cucci lascia. Troppi gli attacchi personali e politici, l’ultima accusa in ordine di tempo è stata quella sferrata da una parte del Pd, il suo partito, che aveva già deciso di staccargli la spina. Un partito dilaniato, il Pd, che ha visto soprattutto negli ultimi sei mesi scontrarsi al suo interno i nuovi tesserati con i sostenitori dell’ex sindaco, tra questi i due assessori, Antonino Senofante e Stefania Di Stefano, e i consiglieri comunali, Alessandro Matina, Pinuccio Lo Vetri e la stessa Di Stefano che, sino ad oggi, ha ricoperto anche il ruolo di consigliere comunale. Nella sua lettera di dimissioni Cucci si è soffermato soprattutto su due punti: le accuse anche personali che continuava a subire da due anni dagli avversari politici e le difficoltà economiche causate dai minori trasferimenti sia dalla Regione Siciliana sia dallo Stato. Ma la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso- si è appreso da attendibili fonti politiche- sarebbe stato l’ennesimo attacco politico subito dalla componete avversa del Pd che si attesta al segretario Elio Librizzi. Dopo appena due anni, dunque, si chiude la pagina politica del sindaco Carmelo Cucci, il quale, prima di dimettersi, ha presentato un documento
A Regalbuto nasce il Comitato di Possibile, il nuovo soggetto politico del deputato Pippo Civati promosso a Roma lo scorso 21 giugno. Ad ufficializzarlo Valentina Spata - Referente regionale dell’On. Civati - molto legata al Consigliere Comunale Nicola Manoli che è il portavoce del Comitato. “La sfida di Possibile – dichiara la Spata – è quella di costruire un’alternativa credibile di sinistra non solo nel Paese ma ancor di più in Sicilia dove parole come “trasformismo” e “opportunismo” non bastano più a rappresentare lo stato di un partito, il Pd, che ha smarrito ogni identità, ha tradito la propria storia ed ha ceduto, anche e soprattutto, sul piano della dignità politica e personale”. “Il nostro obiettivo – continua la Spata – è quello di costruire un’alternativa con chi la crisi la vive tutti i giorni sulla propria esistenza, costruire un luogo comune in cui tante storie si intrecciano, le generazioni si mettono a confronto, i percorsi e le esperienze si confrontano. Insieme con la consapevolezza che uniti si è più forti che da soli”. Il gruppo di Regalbuto, guidato dal Consigliere Manoli e da Michelangelo Gammiddo, aveva già sostenuto alle scorse primarie l’On. Civati ottenendo un risultato discreto in città. A lui viene dedicato il nome del comitato. “Partiremo dal basso, dai piccoli territori-dichiara il consigliere- luoghi dimenticati dalle massime istituzioni, coinvolgendo tutti coloro che vorranno riconoscersi nel progetto di Pippo Civati. Il progetto vuole mettere al centro la persona e le esigenze dei territori. Tasse elevate e mancanza di opportunità di lavoro hanno fatto diventare la vita di tanti cittadini un inferno, daremo inoltre voce a chi chiede migliori servizi. A breve partiremo con iniziative di piazza e con una campagna referendaria su job act, sblocca italia e Italicum. Spinti da questa voglia di partecipazione – conclude il Consigliere – con Possibile costruiremo un’alternativa a Regalbuto e se ci sarà la possibilità andremo a gettare il seme del progetto “Possibile”anche in altri comuni.
Troina ospitera' l'Ercole D'Oro
E’ Troina la città prescelta per ospitare la dodicesima edizione dell’ambìto Ercole d’Oro, l’oscar allo sport ennese organizzato da Eventopoli, in collaborazione con il Coni e SiciliaNewsTv, e patrocinato quest’anno dal Comune di Troina. La cerimonia di premiazione delle società, dei tecnici e degli atleti che si sono distinti nel corso della stagione sportiva 2014/15, tenendo alto il nome del territorio ennese in competizioni di natura regionale, nazionale e persino internazionale, si terrà sabato 11 luglio in Piazza Matteotti.
“L’amministrazione comunale di Troina aveva manifestato già da tempo il desiderio di poter ospitare il Gran Gala dello sport e spettacolo e siamo ben lieti di fare quest’anno per la prima volta tappa in una città, Troina, che ha <> negli anni diversi talenti sportivi – dichiara l’art director Emanuele Parisi, ideatore del premio nei primi anni 2000 con l’allora presidente provinciale Msp Antonio Cardaci – un particolare ringraziamento va all’assessore allo sport, Fabio Siciliano, che sta collaborando in prima persona nella realizzazione dell’evento, al delegato provinciale Coni Roberto Pregadio per la partnership e a tutti i giornalisti che stanno lavorando alla selezione dei premiati”. Come di consueto, anche quest’anno sarà infatti una giuria di giornalisti sportivi del territorio ennese a scegliere squadre, allenatori e atleti che saranno insigniti dell’Ercole d’Oro 2015 o del Premio al Merito Sportivo. “Abbiamo deciso di istituire questa sorta di Oscar dello sport ennese – prosegue Parisi – per regalare una vetrina, un giusto riconoscimento ai tanti talenti della nostra provincia che, nonostante i risultati di prestigio raggiunti, restavano spesso quasi anonimi, soprattutto nel caso dei cosiddetti sport minori”. Ancora una volta, la macchina organizzativa del Gran Gala dello Sport e Spettacolo (evento di punta della Festa dello Sport organizzata dal Comune di Troina per l’11 e il 12 luglio con diverse associazioni del luogo) ha pensato di abbinare alla cerimonia di premiazione grandi artisti della musica e dello spettacolo: già certa la presenza dell’imitatore di Insieme Alessandro Gandolfo, del tenore finalista a Italia’s Got Talent Salvo Randazzo e delle violiniste Grazia e Giuliana Grippaldi. A condurre sarà Sofia Minnì, con in regia audio Liberto dj.
"Decidera' il popolo Greco" di Giuseppe Civati
Ci sembra interessante aprire un "virtuale" dibattito sull'attuale situazione Greca e sul referendum a cui i greci sono stati chiamati il prossimo 5 luglio.Iniziamo da Civati .....http://www.ciwati.it/
"Deciderà il popolo greco, che molto ha già subito. E questo, per quanto mi riguarda, è certamente un bene, soprattutto perché chiara è la contrapposizione rispetto all’assunzione di decisioni da parte di banche e istituzioni la cui legittimazione democratica è quantomeno molto indiretta: a queste caratteristiche rispondono, infatti, i grandi creditori – Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale – sulla cui proposta si esprimeranno i greci. Lo faranno a seguito di una decisione del Parlamento, su proposta del premier Tsipras. Parlamento e premier scelti recentemente con un voto popolare.
Certamente, i referendum dovrebbero vedere domande provenienti direttamente dal basso (bottom-up), ma la situazione è indubbiamente particolare (e quindi, se la consultazione può vedere una connotazione top-down, è anche vero che il top in discussione è ancora più in alto).
A chi, d’altra parte, dice che si tratta di una questione molto complessa e che il referendum necessita di un consenso informato dico che ha ragione, ma ricordo che, in Grecia, della questione discutono da anni; di più: la vivono da anni.
Il mandato delle cancellerie europee, Italia compresa, è quello di dire che il no porterebbe all’uscita dall’euro.
Così lo ha spiegato il premier (con il solito tweet) e anche il Pse, purtroppo, ormai totalmente succube e incapace di aprire fronti diversi. Di fatto è come non averlo, un partito così, se poi la posizione è – alla prova dei fatti – quella della Merkel.
Ora, in Grecia, fossi greco – lo dico con molto rispetto per chi deve sovranamente assumere le decisioni subendone le conseguenze – voterei no: Tsipras ha già detto che se perdesse si dimetterebbe. E che se vincesse, non sarebbe un’uscita dall’euro, ma l’espressione della sovranità popolare: il suo non è un no all’Europa o all’euro, ma la posizione di una questione democratica imprescindibile. E la presa di distanza da soluzioni che non risolvono i problemi del suo paese.
Regalbuto. Nominato il Commissario. Deve recuperare 207000 euro da versare a favore dell'Ato EnnaUno.
Così come riportato nei giorni scorsi anche a Regalbuto è stato nominato,inviato dalla Regione, il commissario ad acta per operare “d’imperio” i versamenti a favore dell’ATO EnnaEuno.Si tratta del dott Fabrizio Failla il quale dovrà procedere al recupero di 302.372 euro da versare all’Ato EnnaUno. I decreti di nomina sono già stati pubblicati a firma dell’Assessore regionale per l’energia Vania Contraffatto, quanto prima i Commissari ad acta entro 30 giorni dovranno completare i pagamenti dovuti dai comuni all’Ato, si sostituiranno alle giunte comunali, ed effettuare i versamenti di quanto dovuto fino al 31 marzo. Nessun problema per i Commissari nel reperire le somme, possono ricorrere alle variazioni di bilancio, stilare piani di rientro, ma anche a ricorrere a debiti fuori bilancio. Il decreto riporta anche l’importo dei debito di ciascun comune, a prima vista si tratta di cifre molto al di sotto di quanto quantificato dal Commissario straordinario dell’ATO ennese, Eugenio Amato. Molti i comuni che potrebbero rischiare il dissesto a seguito di questi prelievi “forzati”, qualche Sindaco ha già annunciato di annullare, in autotutela, la delibera del Commissario ad acta , rischiando un ulteriore commissariamento delle Regione.
I Comuni commissariati (90 in tutta Sicilia) per la provincia di Enna sono tutti presenti nel decreto, questi gli importi del debito verso l’ATO EnnaEuno:
Enna: 631.014 (Commissario Salvatore Gueli)
Agira: 36.754 (Commissario Rosario Musumeci)
Aidone: 171.565 (Commissario Rosario Sciacca)
Assoro: 78.678 (Commissario Rosario Musumeci)
Barrafranca: 1.155.000 (Commissario Daniela Siino)
Calascibetta: 56.630 (Commissario Rosario Sciacca)
Catenanuova: 26.333 (Commissario Antonio Morreale)
Centuripe: 143.040 (Commissario Fabrizio Failla)
Cerami: 143.040 (Francesco Lombardo)
Gagliano: 18.960 (Commissario Antonio Morreale)
Leonforte: 859.530 (Commissario Daniela Siino)
Nicosia: 1.343.000 (Commissario Giuseppe Carapezza)
Nissoria: 51.383 (Commissario Antonio Morreale)
Piazza Armerina: 287.306 (Commissario Salvatore Gueli)
Pietraperzia: 184.918 (Commissario Rosario Sciacca)
Regalbuto: 302.372 (Commissario Fabrizio Failla)
Sperlinga: 10.237 (Commissario Giuseppe Carapezza)
Troina: 209.525 (Commissario Natale Tubiolo)
Valguarnera: 40.019 (Commissario Rosario Musumeci)
Villarosa: 328.471 (Commissario Daniela Siino)
Notizia tratta da Vivienna
La mia opinione....
“ In Europa c’è bisogno di sinistra” . Lo scrissi parecchi mesi fa . Qualcosa di sinistra si muove in Italia.Grecia e Spagna ci stanno provando. Finalmente dico io. Lo dico da popolare come da sempre mi sono sentito di appartenere. Riferito cioè al popolo senza distinzioni di classe sociale o come insieme delle classi degli strati socialmente ed economicamente più deboli. Concetti oramai desueti , usati spesso però da Papa Francesco ma non dalla classe politica di oggi. I processi della “Coalizione Sociale” di Landini, di Possibile di Civati e persino di Sel che per la prima volta parla di scioglimento per avviare un processo di costruzione di una nuova sinistra,sono segnali che vanno in quella direzione. In Renzi non credo più. Ho quasi la certezza che egli sia rimasto quello dell’ “ Enrico stai sereno”. Qualche giorno fa aveva annunciato una grande conferenza aperta sulla scuola,stamane ha posto la fiducia sul maxidecreto che comprende anche la scuola. Dice una cosa e poi smentisce se stesso. E’ riuscito ad imbarcare nel carro del PD tutto e il contrario di tutto persino molti tra coloro che alle ultime elezioni politiche si opponevano a “ Italia Bene Comune”. Un mio carissimo amico che ora non c’è più avrebbe definito tutto ciò col termine “decolorare” a significare il fatto che a sinistra il colore rosso si è scolorito a tal punto da non capire da quale parte stare. Con gli industriali e non con i ceti popolari. Con il Jobs Act e l’abolizione del tanto vituperato art 18 che accontenta Confindustria. Con i Presidi padroni e non con una seria riforma didattica e più moderna della scuola che garantisca la scuola pubblica. Con l’Italicum ( nuova legge elettorale) delle non preferenze invece con il diritto del cittadino di scegliersi i propri governanti. Il percorso però mi sembra ancora lungo e difficoltoso ma è giusto avviarlo , così come mi sembra giusto che si avvii il percorso di unificazione di una vera destra ,anch’essa scolorita e adagiata verso percorsi a lei non congeniali perché solamente da questo confronto , mi auguro non violento e democratico e soprattutto rispettoso, possono nascere stimoli per non perdere di vista il senso popolare della democrazia. Quel senso che oggi appare perduto da quel 45% di astensioni. Dal 40% di disoccupazione giovanile. Due dati questi che favoriscono l’ascesa in politica di gente mediocre.
agovit
Il sindaco di Centuripe Elio Galvagno rinuncia alla sua indennità di carica. A comunicarlo è lo stesso primo cittadino che così si esprime:” Rinuncio a quanto mi spetta di diritto per non pesare sulle casse del Comune e cercare, col mio modesto contributo di aiutare chi ne ha bisogno che a Centuripe purtroppo sono in tanti . E’ mia intenzione – dice ancora Galvagno –tagliare altre spese previste per la mia Giunta in modo che l’amministrazione sia all’insegna del risparmio.” A questo proposito c’è da ricordare che il neo sindaco di Centuripe ha nominato solamente due assessori tecnici invece di quattro, non solamente per attuare il risparmio ma soprattutto perché , data l’esperienza dei due assessori, vuol fare luce sui conti del Comune , dei debiti fuori bilancio, dei debiti riconosciuti,le somme da restituire alle regione in modo da avere un quadro completo della situazione finanziaria dell’Ente. Agli esperti assessori c'è da dire che si deve considerare la lunga esperienza amministrativa di Elio Galvagno che gli consente una approfondita conoscenza dei temi politico-amministrativi sia in ambito regionale che locale. I temi più scottanti saranno quelli dell'acqua e della spazzatura.Su quest'ultimo pare che la raccolta sia ritornata già alla normalità. Ma ad attendere Galvagno sono anche i problemi della viabilità interna ed esterna , la scuola oltre a quello del rilancio e conomico e turistico della città.
Dopo l’invio del commissario ad acta per l’igiene ambientale a Villarosa, Barrafranca e Leonforte, la Regione ha nominato i commissari in tutti i 20 Comuni dell’Ennese per i mancati pagamenti dei Comuni all’Ato rifiuti. Il decreto di nomina dei commissari conferisce loro il potere di effettuare direttamente i pagamenti dalle casse comunali e, ove non ci fosse la liquidità necessaria, autorizza a fare le anticipazioni di cassa sulla base delle norme del Tuel, il Testo unico degli Enti locali. I commissari hanno già i “conti” pronti, sulla base dei conteggi operati dal commissario straordinario Amato, contestati dai sindaci, secondo i quali non si terrebbe conto delle anticipazioni effettuate dai Comuni stessi per pagare gli stipendi ai dipendenti comunali comandati. Il debito complessivo dei Comuni ammonterebbe a 8 milioni di euro per il 2013, il 2014 ed i primi 2 mesi del 2015. Queste le cifre che i commissario straordinari potranno prelevare, anche ricorrendo alle anticipazioni di cassa, per versarli all’Ato in liquidazione: Enna 1 milione e 91 mila euro; Nicosia 1 milione 370 mila euro; Barrafranca 1 milione 323 mila euro; Leonforte 860 mila euro; Centuripe 730 mila euro; Regalbuto 480 mila euro; Villarosa 385 mila euro; Agira 322 mila euro; Piazza Armerina 298 mila euro; Troina 280 mila euro; Cerami 143 mila euro; Nissoria 110 mila euro; Valguarnera 104 mila euro ; Calascibetta 103 mila euro; Assoro 83 mila euro; Catenanuova 66 mila euro; Gagliano 65 mila euro. L’invio dei commissari era atteso, anche in considerazione che tra 10 giorni l’Ato dovrebbe definitivamente cessare di esistere per essere sostituito dalla Srr. Tuttavia i pesantissimi ritardi hanno spinto la Regione a cercare un soluzione per evitare il caos totale a partire dal primo luglio e per mercoledì prossimo è previsto un incontro a Roma per la firma congiunta Stato – Regione di una ordinanza che proroghi gli Ato rifiuti di 6 mesi e quindi fino al 31 dicembre 2015. In ogni caso tutti gli Aro sono “bloccati” ad eccezione di quelli per i quali è stata già aggiudicata la gara d’appalto come nel caso di Nicosia, dove ancora si esamina la documentazione dell’aggiudicataria provvisoria Multiecoplast. I sindacati che hanno diffidato Regione e Comune a procedere all’aggiudicazione, potrebbero decidere di adire al giudice del lavoro per violazione della norma e delle prescrizioni che imponevano la concertazione sindacale.
Sinatra, Sindaco di Leonforte: “Il commissario non può chiederci soldi come fosse l’unico problema.