Ha superato quota 15mila il numero di lotti aperti dalle amministrazioni pubbliche italiane a causa della pandemia da Covid-19. Si tratta di migliaia di forniture per le quali, al netto degli accordi quadro, sono stati indetti bandi per più di 19 miliardi di euro, di cui quasi 8 risultano aggiudicati. A metà settembre, inoltre, erano stati messi a bando 2,8 miliardi di euro per la campagna vaccinale. Sono alcune delle cifre più significative dell’ultimo aggiornamento dei dati del nostro osservatorio bandi Covid, attraverso cui vengono monitorati gli acquisti a partire dall’inizio dell’emergenza sanitaria. 16,64 miliardi di euro sono stati messi a bando attraverso procedure semplificate, dal 31 gennaio 2020 al 14 settembre 2021 (esclusi gli accordi quadro). L'86,9% degli importi totali è stato messo a gara attraverso tre modalità semplificate per la scelta del contraente: procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara, affidamento diretto in accordo quadro e affidamento diretto. Queste modalità vengono avvantaggiate dalla normativa quando è in corso lo stato di emergenza, con l'obiettivo di velocizzare i tempi, considerando la rapidità con cui è necessario approvvigionarsi di materiale e servizi utili al contrasto della pandemia. Per l'acquisto di mascherine e dpi sono stati messi a bando 8,8 miliardi di euro.
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