"La giostra degli ascolti" sbanca l'Auditel radunando davanti allo schermo 11.386.000 telespettatori pari al 45,1 di share: il miglior risultato di sempre.Il prossimo episodio andrà in onda lunedì 19 febbraio. cco alcuni commenti : "Aspettavo con ansia la colonna sonora della Sellerio. Che meraviglia”, “Non c'è niente da fare, ogni volta che il commissario torna, di persona personalmente, con i nuovi episodi, NON ESISTE NIENT'ALTRO”, “#Montalbano è meglio di Mr Grey”, “Camilleri ci ha praticamente spoilerato tutto come sempre, lo adoro”, “E niente, la sigla di #Montalbano è un toccasana per il cuore e l'anima”, “#Montalbano dopo una settimana di #Sanremo è la salvezza”, “#montalbano. Nessuno più di Camilleri sa parlare prima ancora che scrivere. Le parole tutte esatte nè una di più nè una di meno”, “#Montalbano sono! ERA ORA!”, “#Montalbano che nuota unica costante della vita”, “A casa mia c'è un'agitazione che non si vedeva dai mondiali del 2006”, “Nella vita, per andare avanti, servono delle certezze! #Montalbano é una di queste”, “Che bello vedere #Montalbano in tendenza”, “#Montalbano mi mancasti”.

Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo che precede la Pasqua, ed è giorno di digiuno e astinenza dalle carni, astensione che la Chiesa richiede per tutti i venerdì dell’anno ma che negli ultimi decenni è stato ridotta ai soli venerdì di Quaresima. L’altro giorno di digiuno e astinenza è previsto il Venerdì Santo.  La celebrazione delle Ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. Dal punto di vista liturgico, le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche del mercoledì ma, avvertono i liturgisti, è opportuno indicare una celebrazione comunitaria "privilegiata" nella quale sia posta ancor più in evidenza la dimensione ecclesiale del cammino di conversione che si sta iniziando. 

Sondaggi elettorali | Elezioni politiche 2018 | Gli ultimi dati
Secondo gli ultimi sondaggi elettorali il M5s è ancora e di gran lunga il primo partito italiano, ma sarà difficile per i 5 Stelle arrivare a Palazzo Chigi. A  tre settimane dalle elezioni del 4 marzo 2018, i 5 Stelle vengono dati tra il 27 e il 28,3%, con la coalizione di centrodestra che invece si conferma non troppo lontana dalla fatidica quota del 40%. Il Pd invece non riesce a cambiare passo.  Vediamo i dati nel dettaglio.“ Sondaggi elettorali | Elezioni politiche 2018 | Gli ultimi dati
„Secondo le rilevazioni di Demopolis per La7, a tre settimane dal voto il M5s si conferma il primo partito con il 28,3% dei consensi, mentre il Pd è molto basso: solo il 22,8% degli italiani voterebbe per i dem. La coalizione di centrosinistra viene invece data al 27,8%. Contro il 37,2 del centrodestra. Forza Italia avrebbe il 16,3%, la Lega il 14%. Liberi e Uguali si attesta al 5,8%; Fratelli d’Italia al 4,7.“

 



 

E' andato al nostro Vito Massimo Catania il premio Premio Fair Play Nuccio Schillirò,durante la cerimonia di consegna delle targhe che si è svolta a Piedimonte Etneo il 6 febbraio scorso. Un meritato riconoscimento al nostro Massimo e a Giusy  ambasciatori del sorriso e portatori di ottimismo che sono distinti durante le corse nella quali Massimo ha corso spingendo  la carrozzina di Giusi , affetta da sindrome atassica, per tutti i 42,195 chilometri del percorso chiudendo la gara in tre ore e 38 minuti. 

Ecocell Agira stabilmente in zona promozione, i Diavoli Rossi ritornano a vincere,il derby di serie D femminile tra Kentron e Naf vinto da quest'ultime a Enna. Sono questi i verdetti per gli appassionati del volley. La caratteristica delle squadre maschili di C è stata che in tutti gli incontri disputati a vincere sono state le squadre che hanno giocato in casa. Così è stato per Ecocell Agira e per i Diavoli Rossi. Detto che i ragazzi di mister Millauro avevano di fronte una squadra piuttosto ostica che già nel primo set era riuscita a mettere in difficoltà i padroni di casa vincendolo, da li in poi non hanno potuto resistere al ritorno del sestetto di Agira che ha avuto la meglio nei successivi tre set battendo nettamente il Giarre e archiviando così una gara prima della trasferta a Giarratana di domenica prossima. I " Diavoli " finalmente sono ritornati al successo. Al quinto set è vero. Ma per i ragazzi del presidente Campione era importante fare punti contro una diretta rivale alla zona retrocessione. Forse avrebbero potuto fare di più ma nel volley le sorprese non mancano. Diavoli vincenti nei primi due set e quando tutto sembrava mettersi al meglio, subivano il ritorno della Messaggeria Bacco che approfittando del calo dei padroni di casa si portava sul due pari. Tie break e finalmente Giovanni Lo Faro e compagni possono gioire al fischio finale vincendo il quinto set. Nella D femminile a Enna , giovedì scorso, si è disputato il derby tra Kentro Enna e Naf Nicosia. Vinto da quest'ultime per tre a uno. Con questo successo Diana Ferraloro e compagne agganciano in classifica Kentro Enna a 16 punti uscendo così definitivamente dalla zona bassa della classifica. In prima divisione maschile perdono sia Kentron che Tarblitz. La squadra di Enna con questa sconfitta contro Pallavolo Bronte perde la testa della classifica mentre Tarblitz perdendo a Misterbianco resta fanalino di coda ancora a secco di punti. Nella prima divisione femminile da registrare l'ennesimo successo delle ragazze di Agira a Troina contro il Meeting ed ora si preparano a disputare l'altro derby di prima divisione ad Agira contro Amèselon Regalbuto. 

Pur cedendo alle più forti avversarie di Agira , quasi tutte del 2005, il team della scuola di pallavolo Regalbuto, all'esordio in un campionato di categoria , ha dimostrato i progressi sia sul piano tecnico che emozionale. Se si considera che la media di età delle "lupette" di Regalbuto è di circa 11 anni, alla loro prima esperienza sono riuscite a mettere in mostra una "semplice" pallavolo fatta di passaggi e qualche timido attacco che in alcune occasioni ha persino messo in difficoltà le più esperte avversarie ben allenate da Luigi Lombardo. Al fischio finale tanta soddisfazione è stata espressa dalla mister Chiara Monacelli che coadiuvata da Letizia Stancanelli è fino ad ora riuscita a migliorare l'aspetto tecnico delle ragazze e soprattutto l'ordine in campo. Gara uno dunque a favore di Agira mentre si aspetta il risultato nell'altro incontro in programma tra Naf Nicosia e Tarblitz Calascibetta. 

Sono i giorni delle sfilate. I giorni cioè durante i quali il carnevale di Regalbuto per tradizione vive i giorni più allegri dell'anno tra colori,feste, sfilate e musica con le strade principali che si coprono di un tappeto di coriandoli e stelle filati. Le sfilate inizieranno già domenica pomeriggio fino a alle prime luci dell'alba di mercoledì 14 febbraio quando si spegneranno le luci dei veglioni. Regalbuto in questi giorni da il meglio di se nella fantasia dei costumi, nei lavori in cartapesta e nei temi in gara. Dunque che sia Carnevale !!! 

Esattamente tredici anni fa, nel 2005, gli italiani furono chiamati per la prima volta a celebrare il «Giorno del Ricordo», in memoria dei quasi ventimila italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe (le fenditure carsiche usate come discariche) dalle milizie della Jugoslavia di Tito alla fine della seconda guerra mondiale.La memoria delle vittime delle foibe e degli italiani costretti all'esodo dalle ex province italiane della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia è un tema che ancora divide. Eppure quelle persone meritano, esigono di essere ricordate.

 Per questo motivo proviamo a ricostruire quegli eventi drammatici,  e a capire come mai questa tragedia è stata confinata nel regno dell'oblio per quasi sessant'anni. Ma andiamo con ordine.

La prima ondata di violenza esplode subito dopo la firma dell'armistizio dell?8 settembre 1943: in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti. Torturano, massacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa un migliaio di persone. Li considerano 'nemici del popolo?. Ma la violenza aumenta nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l'istria. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenano contro gli italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici, liberal democratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. Lo racconta Graziano Udovisi, l'unica vittima del terrore di Tito che riuscì ad uscire da una foiba. È una carneficina che testimonia l'odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione prosegue fino alla primavera del 1947, fino a quando, cioè, viene fissato il confine fra l'italia e la Jugoslavia. Ma il dramma degli istriani e dei dalmati non finisce.

Nel febbraio del 1947 l'italia ratifica il trattato di pace che pone fine alla Seconda guerra mondiale: l'istria e la Dalmazia vengono cedute alla Jugoslavia. Trecentocinquantamila persone si trasformano in esuli. Scappano dal terrore, non hanno nulla, sono bocche da sfamare che non trovano in Italia una grande accoglienza. La sinistra italiana li ignora: non suscita solidarietà chi sta fuggendo dalla Jugoslavia, da un paese comunista alleato dell'URSS, in cui si è realizzato il sogno del socialismo reale. La vicinanza ideologica con Tito è, del resto, la ragione per cui il PCI non affronta il dramma, appena concluso, degli infoibati. Ma non è solo il PCI a lasciar cadere l'argomento nel disinteresse. Come ricorda lo storico Giovanni Sabbatucci, la stessa classe dirigente democristiana considera i profughi dalmati 'cittadini di serie B , e non approfondisce la tragedia delle foibe. I neofascisti, d'altra parte, non si mostrano particolarmente propensi a raccontare cosa avvenne alla fine della seconda guerra mondiale nei territori istriani. Fra il 1943 e il 1945 quelle terre sono state sotto l'occupazione nazista, in pratica sono state annesse al Reich tedesco.

Per quasi cinquant'anni il silenzio della storiografia e della classe politica avvolge la vicenda degli italiani uccisi nelle foibe istriane. È una ferita ancora aperta 'perché, ricorda ancora Sabbatucci, è stata ignorata per molto tempo?. Il 10 febbraio del 2005 il Parlamento italiano ha dedicato la giornata del ricordo ai morti nelle foibe. Inizia così l'elaborazione di una delle pagine più angoscianti della nostra storia.

Anche le lancette dividono l’Europa. Al Parlamento Ue c’è, infatti, chi sta portando avanti una risoluzione — che viene votata l'8 febbraio a Strasburgo — per abolire l’ora legale. I promotori dell'iniziativa chiedono alla Commissione di «condurre una valutazione approfondita» della direttiva comunitaria sull'ora legale. Il cambio di orario due volte all'anno, a ottobre e a marzo, oltre che essere «scomodo», può provocare anche dei danni sulla salute dei cittadini. Costretti a spostare in avanti o indietro di un'ora delle lancette dell'orologio, «possono provare malessere, stanchezza e irritabilità». «Fine del cambio biannuale d'ora» Secondo il testo in votazione, un regime orario unificato a livello Ue dovrebbe essere mantenuto anche se i cambiamenti d’orario verranno aboliti. I singoli stati dunque non potrebbero decidere in maniera autonoma il cambio di orario ma dovrebbero restare in linea con tutti gli altri Paesi membri. Si ricorda che l'ora legale è un'idea introdotta nel 1784 come espediente per risparmiare energia. A proporlo fu Benjamin Franklin, ma perché la sua idea potesse trovare seguito, si dovette attendere il 1916, quando a Londra la Camera dei Comuni istituì l'ora estiva nel quadro delle misure economiche necessarie per far fronte alla Prima Guerra mondiale. Una curiosità? In Medio Oriente vi è un solo orario valido per tutto l'anno, come in Russia.

ANSA "Ho deciso: niente nomine nel sottogoverno regionale in campagna elettorale. Voglio evitare qualsiasi tentativo di speculazione. La legge mi impone, com'è noto, l'esercizio della facoltà di sostituire i vertici di tutte le società partecipate entro novanta giorni dal mio insediamento. Poiché la scadenza coincide con la campagna elettorale, ho dato disposizione, d'accordo con la giunta, di procedere alla nomina 'transitoria' tra il personale degli uffici di diretta collaborazione, rimandando al dopo 4 marzo le scelte definitive, sulla base di oggettive valutazioni di competenze ed esperienze di ognuno". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a proposito dell'avvio dello spoil system nelle società partecipate della Regione.