IL PAPA SI DIMETTE

Febbraio 11, 2013

Il Papa si dimette. Benedetto XVI lascerà il pontificato dal 28 febbraio. Lo annuncia l’Ansa. E’ stato Benedetto XVI ad annunciarlo personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell’incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa. Il pontefice ha chiesto che si indica un conclave per l’elezione del successore che si dovrebbe tenere già a marzo. “Un fulmine a ciel sereno” ha detto il decano del collegio cardinalizio, il cardinale Angelo Sodano. Benedetto XVI lascerà “il suo Ministero alle 8 pomeridiane del 28 febbraio” ha confermato padre Federico Lombardi, capo della sala stampa vaticana, a France Press. Da quel momento dunque inizierà la sede vacante, vale a dire il periodo in cui la Chiesa resta priva di guida.

“Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio – ha scandito papa Ratzinger, che compirà 86 anni ad aprile, ai cardinali – sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”. Le sue parole (qui il discorso integrale davanti al Concistoro) sono state pronunciate in latino: il Papa, raccontano i testimoni, aveva una voce solenne ma serena, e il volto un po’ stanco. Se un Papa si rende conto che non è più in grado “fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere ai doveri del suo ufficio – disse nel 2010 nel libro-intervista del 2010 “Luce del mondo” – allora ha il diritto e, in alcune circostanze, anche l’obbligo, di dimettersi”.

Il weekent pallavolistico appena trascorso ha fatto registrare in prima divisione femminile la quinta giornata di andata nella quale spiccava l’incontro tra due delle pretendenti alla promozione in serie D.Lupo mobili Agira e Tarblitz Enna. Entrambe le formazioni ad Agira hanno dato vita ad un incontro gradevole finito però per il sestetto di Agira il quale ha inflitto un perentorio tre a zero ( 25/8 ; 25/9 ; 25/22 ) che dice tutto sulle forze in campo. La Lupo mobili è squadra esperta che arriva addirittura dalla serie C e dunque in prima divisione si trova a suo agio. La squadra di Michele Gagliardo è completa in ogni reparto e la Tarblitz pur essendo una formazione piuttosto difficile da superare,ha dovuto cedere alle più forti avversarie. Sabato sera alle  si era giocato l’incontro tra  il Pietraperzia 88 e  Improlax Ameselon Volley. Le due formazioni ancora a secco di punti avevano bisogno di una vittoria soprattutto per il morale.Hanno vinto le padroni di casa allenate da Angelo Nicoletti , le quali avevano perso il primo set (19/25) con un Ameselon ordinato che però aveva approfittato di errori delle avversarie. Poi però le regalbutesi si sono disunite perdendo i tre successivi set ( 25/17 ; 25/22; 25/16 ) dimostrando poca freschezza atletica e idee poco chiare nel condurre i set. Entrambi le partite sono state arbitrate dall’attento e preciso Leonardo. Che dire della polisportiva Armerina che vince ancora a Enna contro la Kentron Volley allenata da Tino Pregadio. Il sestetto Piazzese è a punteggio pieno e fino ad ora non ha perso un set realizzando il migliore quoziente. Zero a tre il finale piuttosto scontato ( 12/25;10/25;14/25). Infine domenica sera a Regalbuto c’è stato l’esordio in campionato del città del grano Raddusa che si trovava di fronte il Meeting Troina di Alfio Linguanti. Le ragazze di Raddusa nulla hanno potuto fare contro il sestetto di Troina reagendo solo nel secondo set (15/25;20/25;16/25),ma commettendo errori che alla fine sono stati fatali nell’economia dell’incontro. Una prima divisione che dunque entra nel vivo degli scontri diretti per i play off e già domenica prossima a Piazza Armerina farà visita la Lupo mobili.

Casse vuote, incapacità di riscuotere le imposte, buchi enormi e debiti fuori bilancio che producono un deficit strutturale: sono già ventuno, in meno di un anno, i Comuni che non hanno superato l’esame della Corte dei Conti. I bilanci presentano ormai una situazione irrecuperabile con la gestione ordinaria e in due casi, Milazzo e Cefalù, le perdite sono così gravi da rendere necessaria la dichiarazione di dissesto, più o meno paragonabile al fallimento di un’azienda. Fotografia di una corsa verso il baratro degli enti locali che coinvolge rapidamente sempre più città e corrisponde a una mazzata per i cittadini, visto che il dissesto o il piano di salvataggio che può essere attivato in alternativa implicano un aumento fortissimo della pressione fiscale.

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Mons. Michele Pennisi lascia la Diocesi di Piazza Armerina. Il Santo Padre lo ha chiamato ad un nuovo impegno pastorale in una Diocesi bella, importante, ricca ma anche per certi aspetti difficile e nel passato al centro di dispute e discussioni. Il Papa non poteva scegliere meglio. Un uomo retto e mite, ma anche deciso. Un costruttore esperto nel recupero delle strutture ecclesiastiche, un organizzatore vicino ai giovani e alle famiglie.

Mons. Pennisi ha imposto un’impronta personale forte nella nostra Diocesi e lo farà anche a Monreale dove si dispiegherà per lui un impegno ancora più importante e complesso.

I suoi anni a Piazza Armerina dal luglio 2002 a oggi, sono stati scanditi da un infaticabile impegno a costruire una Chiesa moderna e ricca di valori; efficace nella comunicazione soprattutto tra i giovani e volta a scoprire e valorizzare talenti e carismi.

La venuta ad Enna di Pierferdinando Casini e di Giampiero D’Alia, coordinatore regionale, presenti i tre assessori regionali Caltabellotta, Bonafede e Valenti, gli onorevoli Lino Leanza e Giovanni Pistorio, il presidente dall’Ars Ardizzone ha portato nella sala congressi dell’Hotel Federico II, parecchie persone, provenienti da tutta la Sicilia. In chiave esclusivamente ennese si è notata la presenza del gruppo dei cinque consiglieri provinciali che hanno lasciato i rispettivi partiti per formare “Sicilia Futura”, vale a dire Franco Catania, che è stato nominato capogruppo, Giovanni Russo, Michele Sutera, Luca Faraci , e Giacomo Bizzini. Giovanni Russo e Franco Catania  hanno lasciato da parecchio tempo l’MpA, ne sono stati rappresentanti autorevoli, magari non ascoltati, non condividendo la gestione molto approssimativa e superficiale del partito in provincia di Enna e nel creare “Sicilia Futura” hanno ribadito che loro con l’MpA di Raffaele Lombardo hanno chiuso qualsiasi rapporto. Il contatto è con Giovanni Pistorio, che sembra voglia portarli all’interno dell’Udc ed essere già operativo a cominciare da queste elezioni nazionali, per poi ridiscutere la situazione prima delle elezioni provinciali. Presenti anche Pino Abbate ed il suo gruppo, avvicinatosi all’Udc, grazie all’intervento dell’ex assessore Lino Leanza, il quale pare che stia lavorando per una partecipazione attiva del gruppo alle elezioni nazionali. La situazione è in evoluzione e la prossima settimana ci dovrebbero essere degli incontri, prima di passare ufficialmente “al trasferimento politico”, proprio con Lino Leanza e Giovanni Pistorio. La presenza di questi due gruppi migliorerebbe di molto la situazione dell’Udc a livello di consensi . Mancano quindici giorni alle elezioni nazionali e si potrebbero registrare delle novità negli schieramenti politici.Intanto il segretario provinciale Lorenzo Granata ha dato degli incarichi, a Barrafranca coordinatore è stato nominato Alfonso Nicoletti, facente parte della direzione provinciale Sebastiano Dongarrà, Giuseppe Zuccalà; a Pietraperzia coordinatore Filippo Bevilacqua, a Regalbuto coordinatore Agostino Vitale, che ha lasciato Api.

Al primo posto, fra le cose importanti della vita, i giovani pongono oggi il lavoro che – per la prima volta – supera con il 91% il primato duraturo della variabile “famiglia”; fra le priorità delle nuove generazioni: l’occupazione è ritenuta condizione ineludibile per la progettazione del futuro. Pesa, sempre di più, l’incertezza sull’avvenire: meno di un quarto dei giovani italiani si immagina tra 5 anni con un lavoro stabile e ben retribuito. Il 78% dei giovani è convinto che nel nostro Paese per entrare nel mondo del lavoro, più che la preparazione, serva soprattutto la rete di relazioni, “conoscere persone che contano”.

Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’indagine sui giovani fra i 18 ed i 34 anni dal titolo "Il futuro delle nuove generazioni in Italia", promossa dallo Ial Nazionale in sinergia con la Cisl e realizzata dall’Istituto di Ricerche Demopolis.

La 66^ edizione del carnevale di Regalbuto da oggi entra nella fase finale con le sfilate che si protrarranno fino alla notte di martedì prossimo. Nel pomeriggio di oggi come di consueto sfileranno le maschere a gruppo adulti e quelle adulte in cartapesta.E’ forse la giornata più “colorata” perché a sfilare saranno centinaia di persone che in gruppo sono al lavoro già dal mese di settembre scorso.Lunedì sarà la volta della contradanza bambini e adulti,le maschere individuali bambini,le maschere a gruppo bambini,le individuali adulti,le individuali adulti in cartapesta e i carri allegorici. Martedi invece ci saranno le sfilate conclusive di tutte le maschere che hanno partecipato al concorso. Il monte premi deliberato dalla giunta comunale quest’anno ha subito un taglio significativo di quasi il 50% rispetto alle passate edizioni , ridotte anche le altre voci in bilancio per un impegno totale di spesa che supera di poco i 50 mila euro.Tutte le sfilate saranno riprese da una televisione privata di Agira, e saranno trasmesse in differita su un canale satellitare. Le sfilate saranno organizzate dalla pro-loco di Regalbuto la quale ha organizzato il concorso fotografico “ colpo d’occhio” , il “carnevale in vetrina” e altre manifestazioni tra cui “ballando con le stelle” e gli “estrosi del carnevale”.  C’è da dire infine che non sono mancate le polemiche da parte del gruppo di opposizione in consiglio comunale a firma di Santina Todaro, “uniti per Regalbuto”, il quale in una  nota apparsa in questi giorni , critica le spese impegnate dall’amministrazione comunale “mentre – scrivono -vengono tagliati i fondi a discapito dei  cittadini regalbutesi più laboriosi”.

Pubblichiamo interamente il messaggio che ci è pervenuto dal sig. Salvatore Bova il quale sta completando tutto l'iter per lanciare un nuovo blog che nella nostra città si affianca a quelli già esistenti. Noi di Regalbuto Press siamo lieti di accoglierlo nel mondo dell'informazione perchè ne allarga gli orizzonti e perchè abbiamo modo di confermare ciò in cui crediamo fermamente e cioè che la pluralità dell'informazione è il sale di un paese che si dichiara democratico. L'ex sindaco Bova è uno " spirito libero" persone rare oggi a trovarsi e le sue opinioni certamente avranno l'effetto di dare un ulteriore contributo alla crescita della nostra città.

"Certamente abusando della cortesia di chi legge il presente “messaggio”, pregiomi comunicare che già da qualche giorno, anche se ancora in fase di  perfezionamento, all’indirizzo indicato nel titolo, è presente il mio
Blog.  Curarne la gestione sarà per me uno svago e nello stesso tempo un  modo per dare il mio modesto contributo -ormai da vecchio pensionato- alla vita di Regalbuto, e ciò, io mi auguro, in e con la collaborazione degli altri tre
blog del nostro Paese: “Comune di Regalbuto”, “La terra di mezzo” e “Regalbuto Press”.
       Il blog stesso -REGALBUTO. Blog di Salvatore  Bova- sta nascendo “per discutere, commentare e condividere testi e immagini  relativi alla storia di Regalbuto”, naturalmente secondo il mio punto di vista,
invito chiunque ritiene di darmi una mano o, comunque, di intervenire -sia in positivo che in negativo- di farlo liberamente, tenendo presente che lo ringrazio già in anticipo."
Regalbuto, 8 febbraio 2013
        Cari saluti
da
                                Salvatore Bova

M’illumino di meno, la celebre Giornata del Risparmio Energetico lanciata da Caterpillar, Radio2, e tutti i suoi sostenitori virtuosi“scendono in campo” per un futuro più illuminato, all’insegna della razionalizzazione dei consumi energetici.

Dopo la stesura dell’Agendina Verde, in collaborazione con le menti più brillanti della ricerca ambientale, Caterpillar continua la “campagna elettorale” per gestire in modo oculato le energie del paese con la diffusione di slogan, locandine e simbolo di M’illumino di meno.

Tutti gli ascoltatori sono invitati a coniare slogan che condensino l’ormai celebre decalogo di M’illumino di meno: “Yes we spegn”, “Il contatore è mio e me lo gestisco io”, “Rottama lo spreco” o “Liberté, égalité, risparmieté”.

Al consueto invito ad aderire al simbolico “silenzio energetico” il 15 febbraio 2013 dalle ore 18 in nome della sostenibilità, spegnendomonumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni hanno già risposto in molti. Tra adesioni già pervenute spiccano quelle di Milano, Bologna, Firenze, Torino, Bari, Padova, Valle dei Templi ad Agrigento, Genova, Pisa, Matera e altri ancora.

Adesioni illustri anche da parte del mondo dello sport: F.C. Internazionale è la prima squadra di serie A a scegliere M’illumino di meno, mentre il c.t. della nazionale di pallavolo Mauro Berruto sta preparando un discorso motivazionale per tutti gli aderenti all’iniziaitiva.

Maggiori informazioni.

Enna. A proposito dell’imminente riunione, prevista per domani 7 febbraio del Consiglio Europeo chiamato ad esprimersi sul Quadro finanziario europeo per gli anni 2014/2020 l’assessore provinciale alla Programmazione, Salvatore Zinna ,esperto in politiche economiche europee  a tal proposito dichiara:
“Il Quadro finanziario 2014-2020 e’ uno strumento fondamentale per gli obiettivi dell’Unione Europea fissati nella strategia ‘EUROPA 2020. Lla Commissione Europea ha presentato il 29-6-2011 la proposta iniziale del Q.F.P. denominandola ‘Un bilancio per la Strategia Europa 2020′, al fine di superare gli esiti deludenti della Strategia di Lisbona declinata nel decennio 2000-2010. Il nuovo progetto comunitario deve poter trovare una rispondenza nelle risorse disponibili e  in particolare nell’autonomia finanziaria dell’Unione Europea. Purtroppo la dotazione finanziaria prevista  inizialmente da parte della Commissione Europea con 1025miliardi di euro,ossia l’1,05 del RNI dell’UE, già’ si presentava insufficiente e adesso rischia di essere decurtata nella approvazione definitiva per il ruolo assunto da parte di 8 governi del Nord Europa con proposte penalizzanti di tagli consistenti per un ridimensionamento del  debole bilancio comunitario. E’ opportuno ricordare il monito del Parlamento Europeo che in un documento di lavoro su ‘come finanziare l’Agenda 2020 nonostante la crisi di bilancio sottolineava che ‘porre un limite massimo al bilancio significa mettere un limite alla fiducia nell’Europa vale a dire di bloccare la solidarietà’ tra gli europei’. Una tale impostazione dovrebbe poter prevalere in una fase di recessione dell’intera Unione Europea con contraccolpi drammatici nelle aree e nei territori più’ deboli.