Con una delibera di giunta approvata nei giorni scorsi, il Comune di Centuripe aderisce alla campagna nazionale per il “Reddito di dignità”, proposta da Libera e dal Gruppo Abele, con la quale si chiede l’istituzione del “reddito minimo” o “di cittadinanza”. “Dal 2008 al 2014 – si legge nella delibera – la crisi in Italia ed Europa, secondo i dati Istat, ha raddoppiato e quasi triplicato i numeri della povertà relativa ed assoluta. Sono infatti 10 milioni i cittadini in povertà relativa, pari al 16,6% della popolazione complessiva, ed oltre 6 milioni, il 9,9% della popolazione, quelli in povertà assoluta”. “Si tratta di dati allarmanti – dice il sindaco di Centuripe Elio Galvagno –, che producono una crescita esponenziale delle disuguaglianze e di fronte ai quali è necessario intervenire con misure straordinarie di sostegno al reddito. Già nel 2012 Elio Galvagno era stato promotore e primo firmatario di un disegno di legge all’Ars per l’istituzione del Reddito di autonomia, con l’obiettivo di “aiutare le famiglie indigenti ad investire nel proprio potenziale umano”. “L’Italia e la Grecia – continua Galvagno – sono gli unici Paesi europei a non prevedere alcuna forma di reddito minimo, nonostante le rilevazioni dei principali istituti di ricerca dimostrino la ridotta efficacia delle misure di contrasto alla povertà adottate dal nostro Paese, soprattutto nel nuovo contesto sociale venutosi a determinare con la gravissima crisi economica ed occupazionale che stiamo attraversando”. “Per questo è necessario ed urgente intervenire per colmare questo gap, partendo da una precisa scelta valoriale: quella di mettere al centro i poveri, di considerare la povertà e l’esclusione sociale come temi prioritari nell’agenda politica”.
Il progetto di legge, che poi non venne approvato per la chiusura anticipata della legislatura, prevedeva un sostegno socio-economico agli appartenenti a nuclei familiari impossibilitati a provvedere al proprio mantenimento e a condurre una vita dignitosa, attraverso la corresponsione di un’erogazione monetaria a integrazione del reddito, unitamente ad una serie di interventi mirati a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, ridurre le disuguaglianze e, soprattutto, promuovere un nuovo modello di cittadinanza. “L’adesione alla campagna di Libera e del Gruppo Abele – continua il Sindaco di Centuripe – parte dalla profonda convinzione che la questione della lotta alla povertà, lungi dall’essere residuale, sia invece “costituente”, nel senso proprio del termine, perché su di essa prende forma il modello di welfare e, in generale, l’idea stessa di società”. Nella delibera si chiede, oltre all’istituzione del reddito di cittadinanza, l’impegno a realizzare sul territorio “azioni di promozione delle tematiche oggetto della campagna stessa, quali la legalità, la lotta alla criminalità e la promozione della coesione sociale, coinvolgendo associazioni, comitati, sindacati e movimenti”. “Più la povertà aumenta più le diseguaglianze si ampliano e le mafie si rafforzano. Per questo in Italia è necessario avere una misura come il reddito minimo o di cittadinanza, garantendo così a ciascuna persona – conclude Elio Galvagno – , indipendentemente dalla propria situazione lavorativa, anagrafica, religiosa o di cittadinanza, il “diritto all’ esistenza”, diritto che si esplica nella possibilità di fruire di un reddito minimo vitale”.