Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

Venerdì, 07 Novembre 2014 13:32

L'opinione .

Soffiare e succhiare contemporaneamente non si può.  E’ un detto Ligure che si presta forse a molteplici traduzioni tra le quali la più appropriata potrebbe essere questa : “ non si può dire una cosa e contemporaneamente dire il contrario.” Nell’era del berlusconismo ieri e del Rezusconi oggi sembra essere il leitmotiv  della comunicazione di una certa generazione di neo politici/amministratori/guru che si fanno precedere da un cancelletto  o hashtag per abbreviare il loro pensiero e si compiacciono dal numero dei  “ mi piace” dei loro seguaci/tifosiadognicostoqualsiasicosadiceilcapo. La tattica  a tutti i livelli  della politica è sempre la stessa: oggi dico una cosa ( che fa piacere ad una parte di cittadini),poi la smentisco ( per accontentare la parte opposta),poi do la colpa ai sindacati che hanno rovinato l’Italia,ai giornalisti che disinformano,ai  gufi, ai populisti e successivamente si affidano a frasi del tipo : “ non mi fanno lavorare”  “ i poteri forti non mi comandano”  fino ad arrivare a considerarsi una vera e propria vittima di un’opinione pubblica che “non mi merita ( frase ripetuta da sempre) “ . Per non dire poi della  tattica dello scontro generazionale che Renzi ha introdotto in maniera più marcata a tal punto che oggi sta accadendo che un uomo o una donna appena compie cinquant’anni , per non essere considerato già oltrepassato si affretta a dire che di anni ne ha ancora quaranta e che ha una verginità politica e sindacale la qual cosa gli consente di poter aspirare a poter occupare tutti gli scranni del potere da quello di primo ministro a semplice consigliere comunale con la qualifica di “esperto” per distinguersi da tutti coloro che “ si sono mangiato l’Italia” : democristiani,socialisti,comunisti,sindacati,giornalisti,uomini di destra e di sinistra. Soffiare e succhiare contemporaneamente non si può. Nella generazione del sessantotto si sarebbe parlato di coerenza.  Conformità tra le proprie convinzioni e l'agire pratico.I giovani rifiutarono progressivamente  il mondo dei padri e degli adulti in genere innescando un conflitto generazionale liberatorio e benefico che portò ad una ventata di verità su  rapporti e legami incrostati di ipocresia e vuota retorica.  Il problema è che confondiamo oggi l’essere coerenti con i comportamenti esteriori , utilizzando spesso l’accusa di incoerenza ( populismo ) per indurre gli altri ad agire come noi vogliamo o ci aspettiamo. Come possiamo difenderci? L’arma ufficiale è il voto . La Costituzione gli affianca anche il diritto di sciopero ma l’arma migliore tra le due è quella del potere di influire con la parola e con l’esempio sugli altri votanti e scioperanti . E quando è l’ora non c’è scuola più grande che pagare di persona un’obiezione di coscienza. Cioè violare la legge di cui si ha coscienza che è cattiva e accettare la pena che essa prevede.( Don Milani). Almeno si avrà avuto il coraggio e la coerenza di dire ciò che si pensa.

agovit

Pubblicato in Prima Pagina

Ci è pervenuto il resoconto dell'incontro che il movimento Uniti Per Regalbuto ha avuto nei giorni scorsi con AssoConsumatori, a proposito delle bollette emesse da Acqua Enna. Di seguito la nota di UpR.

"Nell’interesse della cittadinanza abbiamo incontrato AssoConsumatori di Enna, affinché avessimo dei chiarimenti sul comportamento scorretto di AcquaEnna e si procedesse ad un coordinamento di attività, non solo con noi Movimento civico, ma con chiunque fosse interessato a fare fronte comune per tutelare gli utenti.

 

Dall’incontro è emerso come AcquaEnna sia stata scorretta nell’addebito del deposito cauzionale prima e delle partite pregresse poi. Per quanto riguarda il deposito cauzionale, chi non l’ha pagato non rischierebbe il distacco dalla rete, in quanto servizio essenziale di pubblica utilità, chi l’ha pagato sarà difficile che la società torni la cifra, ciononostante può chiedere il rimborso.

Per quanto riguarda le “partite pregresse” è appurato, dalla stessa società, come la voce si riferisca alla delibera n.2 del 25/01/2012 del consorzio ATO n.5 (vedete in bolletta nel foglio dov’è allegato il cedolino postale di pagamento in fondo a sinistra), la delibera in questione riguarda l’approvazione di un ripianamento di un buco di7.315.609,39 di euro,con il voto FAVOREVOLE di TUTTI i sindaci di allora. Dunque, come dice bene la stessa AssoConsumatori “ci stanno facendo pagare le somme che debbono restituire ai cittadini per la depurazione.

Pagheremo (tutta la provincia) le partite pregresse ininterrottamente fino a copertura di quell’importo.

Quello che bisogna aggiungere è che, come affermato da Assoconsumatori ed i suoi legali, le partite pregresse dal 2005 al 2009 sono prescritte, pertanto inesigibili, si devono pagare eventualmente solo quelle dell’anno 2010 (non prescritto).

Cosa fare dunque?

 

Pubblicato in regalbuto

Si è conclusa nel migliore dei modi la nona ed ultima prova del Campionato Regionale Aci/Csai FKS per il piccolo regalbutese Giacomo Pellegrino. Il giovane kartista di appena otto anni si è presentato nella nuovissima pista di Ispica con l'orgoglio di un leone. Sin da gara 1 si è vista la determinazione del piccolo pilota, ma è stato in gara 2 che Giacomo ha dato il meglio di se dimostrando a tutti il suo vero valore. Partito ancora dalle retrovie il piccolo ennese si è dato da fare subito rendendosi autore di vari sorpassi. Alla fine si concretizza un bellissimo quarto posto che vale ancora di più se si considera la grinta sfoggiata in pista. Orgogliosissimi, ovviamente, i genitori ed il team manager Maurizio Capuzzo della CM Motorsport.

Pubblicato in sport

Dopo quello di Mistretta, slitta anche il referendum del Comune di Santo Stefano di Camastra per l’adesione al Consorzio di Enna. Si sarebbe dovuto tenere nella giornata di ieri, ma in extremis è stato rinviato a data da destinarsi. Lo ha deliberato il Consiglio comunale e poi il sindaco ha emanato il provvedimento. “Pur ribadendo e confermando le ragioni della scelta di adesione al libero Consorzio di Enna – si legge nell’annuncio pubblico rivolto alla cittadinanza – e auspicando che possa intervenire, da parte del competente legislatore l’adozione di provvedimenti di legge che consentano la certa e puntuale facoltà di espressione in tal senso, si delibera la sospensione delle attività intraprese dal Consiglio”.

Sospesa dunque la consultazione referendaria, con nota a firma del sindaco Francesco Re. Il Consiglio aveva optato per l’adesione al Consorzio di Enna, previo ricorso alle urne per avere la conferma da parte dei cittadini, come previsto dalla normativa regionale, il 4 settembre scorso. Ma poi, come nel caso di Mistretta, sono sopraggiunti dei dubbi sull’effettiva attuazione della riforma siciliana, con riferimento anche a quella nazionale e al “vuoto” del governo di Palazzo d’Orleans in questi giorni. Non ultimo il problema finanziario, dover sostenere spese gravose, temendo di sprecare risorse. E così, prima Mistretta e ora Santo Stefano, fanno dietro front.

Pubblicato in Notizie
Domenica, 02 Novembre 2014 11:29

La ricorrenza dei defunti a Regalbuto

Si avvia a concludersi la due giorni della ricorrenza dei defunti anche nel cimitero di Regalbuto. Un flusso continuo di persone ha fatto visita ai propri cari ricordandoli con un lumino e un fiore. Il cimitero , come di consuetudine, si è presentato ancora una volta pulito e soprattutto ben organizzato dal personale del Comune.La compostezza dato il luogo,la preghiera , il ricordo delle persone scomparse hanno accumunato tutti. Cappelle e tombe anche nei prossimi giorni profumeranno di crisantemi e dall'odore della cera dei lumini accesi. Molte le tombe senza fiori e lumini. Tombe forse abbandonate o forse i cui parenti sono lontani da Regalbuto e tra queste quelle che a noi piace definire le più belle perchè anonime.Sono le croci dei defunti che sono stati sepolti nella nuda terra chissà quanti anni fa. Famiglie povere che non potevano permettersi di costruire una cappella o una semplice tomba di marmo o muratura per ricordare che li giace quel loro parente con la data di nascita e quella di morte e poche parole per definire chi fosse. Poi ci sono le  cappelle e le tombe gentilizie, veri e propri monumenti di personaggi del loro tempo famosi , ricche famiglie che governavano la città che si possono leggere tra le righe della storia di Regalbuto. Il vociare dei giochi dei ragazzi che ancora oggi , come ieri, si danno appuntamento tra le tombe del cimitero per i loro giochi sono le uniche voci che rompono quel silenzio degli adulti .

Pubblicato in regalbuto

15. I cognomi dell’ennese: Incudine, Federico, Alessi,  Colaleo, di Francesco Miranda

INCUDINE

Incudine è un cognome molto raro, presente solo in pochi comuni di alcune regioni italiane, in Lombardia (Legnano, Milano), in Liguria (Genova, San Remo), in Lazio (Roma, Anzio), in Campania (nel napoletano, Sant’Agnello, Piano di Sorrento), in Basilicata, in Sicilia (Enna, Catania); deriva dal toponimo “Incudine”, piccolo comune  della Val Camonica, in provincia di Brescia, cognomizzazione probabilmente riferita a capostipite proveniente da quella località.

Tracce storiche e personaggi. Alcuni storici fanno derivare il nome di Incudine da “encosen” (incudine), il noto attrezzo usato dai fabbri; un’antica leggenda locale vuole che il paese sia stato fondato in epoca post -romana o nel basso medioevo, come campo di raccolta e di sorveglianza per schiavi (da cui il nome “incudine”  per indicare il grosso blocco d’acciaio su cui venivano ribattuti i ferri che incatenavano i condannati). Altri studiosi sono propensi verso una etimologia che fa riferimento ad “anchusa”, una pianta erbacea, o a “incudo” (= fatto con il ferro). Una  versione più recente  collega il nome alla conformazione o alla aridità del suolo, da “incusine” ( = terre incolte).

MARIO INCUDINE (Enna 2/6/1981), cantante, attore, musicista e autore di colonne sonore. La critica lo riconosce interprete di “un modo nuovo di cantare la Sicilia tra il cantastorie e il cantautore”. Vincitore nel 2009 del X “Festival  della Nuova Canzone Siciliana” organizzato da Antenna Sicilia al teatro ABC di Catania, l’anno dopo, nel 2011, ebbe il premio della critica. Nei vari anni si è esibito nei più prestigiosi festival di world music, in Italia e in molti paesi europei, ma anche in Cina, in Messico, negli Stati Uniti. In un anno ha tenuto più di cento concerti. Vanta varie presenze anche in televisione, su Antenna Sicilia, Rete 4, Rai2. Nel 2013 ha realizzato il videoclip “Li culura”, scritto e diretto da Davide Vigore. Attualmente è direttore artistico del Teatro Garibaldi di Enna

FEDERICO

Federico proviene dal nome germanico FRITHURIK, composto da FRITHU ( = pace, sicurezza) e RIKYA ( = potente), con il significato di “potente nell’assicurare la pace”. Si arriva all’attuale italiano Federico attraverso il latino medioevale Fredericus o Frederigus, tradotto nell’antico italiano Frederigo e Frederico. Il cognome Federico, presente in prevalenza nel centro-sud (Campania, Sicilia, Calabria, Lazio, Abruzzo, ecc.), ha come variante Federici, noto soprattutto nel centro-nord (Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio). In Sicilia Federico è diffuso in particolare nel palermitano (Caltavuturo, Alimena, Petralie, ecc.) e nel messinese (Messina, Spadafora, Villafranca Tirrena, ecc), ma ha nuclei abbastanza consistenti anche nelle altre province: nell’agrigentino (Licata, Cammarata. San Giovanni Gemini, ecc.), nel catanese (Caltagirone, Catania, Santa Venerina, ecc.),  nel nisseno (Gela, Acquaviva Platani, Butera, ecc.), nell’ennese (Agira, Pietraperzia, Enna)

Riferimenti storici e personaggi.  In Sicilia si ha memoria di una famiglia Federico fin dal XIII secolo con Guglielmo, cavaliere di Butera, e Raynaldo, cavaliere di Mineo. Un Federico nel 1370 acquistò il feudo di Cefalà e forse è lo stesso che nel 1367 tenne la carica di pretore di Palermo; un Antonino ottenne il diritto del grano (prelievo di una percentuale in moneta) sul caricatore (silos) di Sciacca. Tanti esponenti di questa famiglia ebbero cariche prestigiose, come Antonio Federico che fu conte di San Giorgio, “secreto interinale” di Palermo nel 1731, governatore della Compagnia della Pace nel 1715, primo conte di Villalta, deputato del Regno di Sicilia nel 1738/48.(Nobiliario di Sicilia).

Pubblicato in Cognomi
Al termine di una lunga  seduta è stato finalmente approvato il bilancio di previsione 2014 a Regalbuto. 
Presenti e votanti 12 consiglieri comunali su 15 con le assenze giustificate e per motivazioni personali del presidente Vito Maida e dei consiglieri Giusi Blasco e Santina Missorici, il civico consesso ha approvato il bilancio deliberato dalla Giunta il 22 settembre scorso. 
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Bivona per l'atto di stima nei suoi confronti e della Giunta espresse dal gruppo consiliare "Guardiamo al Futuro" e dal gruppo "Il Megafono" che in maniera responsabile hanno approvato l'importante strumento finanziario e tutti gli atti allegati che permetterà una serena conclusione del 2014 e una programmazione migliore per il nuovo anno oramai alle porte. 
Alla prima apparizione ufficiale anche il neo segretario del comune di Regalbuto dott. Giuseppe Romano (ex sindaco di Centuripe) che rivestirà il ruolo ricoperto fino al mese scorso dal dott. Andrea Varveri che è stato trasferito in altra sede e del neo revisore dei conti rag. Nunziatina Meli (ex dirigente dell'Ufficio di Ragioneria).Nella sua dichiarazione di voto a nome del gruppo Guardiamo al Futuro il capogruppo Salvo Cardaci ha espresso apprezzamento per la stesura del bilancio 2014 che " per delle scelte difficili da comprendere da parte di Stato e Regione Siciliana,- ha dichiarato Cardaci- ci troviamo purtroppo a discutere di un bilancio che veramente poco o nulla ha di previsionale, ma che si avvicina e di molto al rendiconto di una gestione utile, comunque, a dimostrare ed ufficializzare i risultati di questa amministrazione nell’anno 2014."
 
Per dovere di informazione riportiamo il comunicato stampa del gruppo consiliare Uniti per Regalbuto.
Pubblicato in regalbuto
Giovedì, 30 Ottobre 2014 13:29

Lo sport come momento di crescita

PALERMO (ITALPRESS) – Riportare lo sport al centro della Sicilia, con la collaborazione di Regione e Comuni. Ex segretario Cisl, in Parlamento prima con la Margherita e poi con l’Ulivo, dallo scorso giugno Sergio D’Antoni ha accettato una nuova sfida, “una fra le piu’ difficili della mia carriera”, confessa nel corso di un forum all’Agenzia Italpress. Presidente del Coni Sicilia, D’Antoni si e’ trovato davanti una situazione “non brillante”, con la popolazione dell’Isola che si gioca, suo malgrado, con la Campania il poco invidiabile primato italiano in termini di sedentarieta’ e obesita’. Guardando a certi dati, verrebbe da dire che in Sicilia non c’e’ spazio per lo sport ma D’Antoni si e’ gia’ rimboccato le maniche per quanto, “non avendo ne’ strutture ne’ risorse, bisogna mobilitare idee e cultura”. E il primo passo e’ “utilizzare gli impianti che esistono in maniera totale, superare gli ostacoli che ne impediscono l’uso e convincere i Comuni ad affidarli a societa’ e Federazioni che vi fanno attivita’. L’Anci e’ gia’ d’accordo, basterebbe una manutenzione modesta per renderli fruibili”. Dalla Corte dei Conti e’ arrivato il via libera per lo sblocco di 52 milioni di euro che serviranno alla copertura dei primi 40 impianti in graduatoria, un piccolo grande passo aspettando anche un aiuto dalla Regione. La speranza del massimo dirigente del Coni siciliano e’ che il nuovo governo sposi una concezione moderna “che vede lo sport come elemento decisivo per la crescita della Sicilia in termini di salute, sviluppo e occupazione”.  “Anche il Coni sta cambiando – spiega – Prima eravamo concentrati sulle medaglie ma queste medaglie si conquistano se c’e’ una rivoluzione culturale, se si entra nella logica di aumentare l’attivita’ motoria nelle scuole e negli impianti, di aumentare gli eventi e spero che l’Assessorato regionale allo Sport si faccia interprete di questa filosofia”. D’Antoni chiede anche un cambio di rotta dal punto di vista dei contributi economici. “Siamo passati dai 22,5 milioni del 2006 a zero – sottolinea – Dopo una lunga battaglia siamo arrivati a 1,8 milioni ma vorrei si arrivasse a 4-5, entrando nell’ottica dell’investimento”. Il numero uno dello sport siciliano considera “praticabile” anche la strada degli investimenti privati “ma dobbiamo anche fare i conti con la crisi economica che attraversa la regione, non e’ facile trovare soggetti disposti a destinare risorse sullo sport”.

Pubblicato in Prima Pagina

L’appuntamento con l’eccellenza gastronomica parte dal cuore della Sicilia e lo scenario che si prospetta è di carattere internazionale, con la partecipazione di Paesi e buyers stranieri e di decine di importatori del Made in Sicily nel mondo. Si presenta così “Expo Food and Wine”, il più importante Salone del buon cibo e del buon vino del Sud Italia, in programma alle Ciminiere di Catania dal 29 novembre al 1° dicembre 2014 (www.expofoodandwine.com).

La scelta di SIEF ITALIA, organizzatrice della manifestazione con l’amministratrice Alessandra Ambra, è infatti quella di scommettere sul comparto dell’agroalimentare di eccellenza partendo proprio dalla Sicilia, per dare la possibilità a centinaia di produttori e imprenditori del settore di incontrare operatori e commercianti italiani ed esteri direttamente sul proprio territorio. Da qui, l’agenda fitta di appuntamenti già costituita dall’organizzazione, a cominciare dagli incontri B2B e con i Paesi esteri coinvolti: Argentina, Usa, Emirati Arabi, Ghana, Turchia, mentre altre nazioni stanno chiedendo di entrare nella squadra.

Gli operatori ghanesi stanno già lanciando un progetto di sviluppo per la diffusione dell’agroalimentare siciliano e del franchising nel loro Paese. Così come gli Emirati Arabi, abili nell’intermediazione commerciale. E gli Usa, da anni ormai innamorati della produzione vitivinicola italiana. Un’occasione da non perdere, per i tanti produttori siciliani, che potranno presentare tutte le potenzialità anche economiche della dieta mediterranea e avere visibilità sui mercati esteri.

Oltre che sul fronte commerciale, la stessa attenzione “Expo Food and Wine” la rivolge al mondo della ristorazione, trasformando le tre giornate in un momento di confronto e di educazione alla qualità agroalimentare. Una strategia alla quale hanno aderito da subito importanti e prestigiose istituzioni e associazioni di settore, a cominciare dalla Regione Siciliana – Assessorato delle Attività Produttive, SPRINT Sicilia – Sportello regionale per l’internazionalizzazione, che hanno dato il loro patrocinio, e dalla Federazione Italiana Cuochi e Associazione Provinciale Cuochi Etnei, che cureranno la parte organizzativa degli show cooking, e a cui si aggiungono la Federazione Italiana Pasticceri Sicilia, Associazione Italiana Celiachia – Sicilia, Confagricoltura Catania, Corfilac, Accademia Italiana Gastronomia Storica, Città del Gusto Catania – Gambero Rosso, Fisar, Associazione Italiana Sommeliers Sicilia, Università di Catania – Dipartimento DISPA e DI.GE.SA, Comitato Regionale Giovani Imprenditori Confindustria Sicilia, Cisalpina Tours, Consorzio Med Europe, GAL Terre dell’Etna e dell’Alcantara, e gli sponsor tecnici Enoiltech ed Electrolux.

continua a leggere su blog sicilia

Pubblicato in Notizie

PALERMO (ITALPRESS) – “L’accordo e’ concluso. Ho lavorato tutta la notte e gli incontri sono terminati. Si conferma l’accordo elettorale che ha dato origine alla mia candidatura e che prevede Lucia Borsellino e Linda Vancheri. Per il resto si azzera tutto e si ricomincia da capo”. Lo ha detto il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, a margine di un incontro all’ospedale Ingrassia, a Palermo, sulla scelta dei nuovi assessori dopo l’azzeramento della giunta regionale. “In giornata – ha continuato – mi aspetto i nomi. Naturalmente, dato che per me il tema della legalita’ e’ primario, bisognera’ fare prime tutte le verifiche su inconferibilita’ e incompatibilita’, le dichiarazioni dei redditi, i carichi pendenti perche’ una giunta in Sicilia non si puo’ permettere di fare errori”. Il governatore, pero’ ha smentito che le conferme di Borsellino e Vancheri siano all’unanimita’: “Per me e per l’intera coalizione la loro conferma – ha spiegato – e’ stato uno dei temi dirimenti perche’ invece qualcuno voleva un azzeramento totale”. Della nuova giunta non fara’ parte l’assessore alla Formazione uscente Nelli Scilabra.
(ITALPRESS).

Pubblicato in politica