Articoli filtrati per data: Dicembre 2024

“Sono state distribuite più di settecento copie nelle abitazioni e negli esercizi commerciali.” E’ il commento di uno dei responsabili del movimento civico “uniti per Regalbuto” a proposito della lettera aperta che il movimento ha voluto scrivere ai cittadini regalbutesi ,ritornando sulla questione della mancata approvazione da parte del consiglio comunale della consulta comunale per il superamento dell’handicap e del disagio familiare, consulta proposta come si ricorderà dai consiglieri comunali del movimento civico. Lunga e circostanziata, il movimento nella lettera contesta l’opinione del vice sindaco Angelo Plumari il quale nel suo intervento durante la seduta del civico consesso aveva motivato il parere negativo a che a Regalbuto si costituisse la consulta perchè “ogni richiesta e' soddisfatta (nei limiti delle possibilità economiche del comune)- riferisce UPR nella lettera-  e, a suo parere, non ci sono motivazioni valide per istituire un organo propositivo demandando di fatto la decisione al consiglio e accusando persino i proponenti di strumentalizzazione.” Il consiglio comunale  a maggioranza espresse parere negativo “ritenendo non necessaria in questo momento istituire la consulta.” Nella lettera aperta il movimento fa rilevare invece che la consulta “E' un organo autonomo di consultazione con funzione di collaborazione propositiva sui programmi dell'amministrazione comunale –scrivono- e strumento di partecipazione dei cittadini alla gestione pubblica sulle tematiche inerenti la disabilità e i disagi sociali. Ha il compito di proporre e stimolare la realizzazione di tutte le iniziative necessarie a garantire il rispetto dei diritti del cittadino disabile e con problemi sociali con l'unica finalità di promuoverne la qualità di vita, con il conseguimento di quei diritti che ne impediscono l'autonomia, e realizzare condizioni di pari opportunità nell'ambito del tessuto sociale e comunitario. Presso la consulta, le persone potranno trovare delle risposte concrete ai loro problemi e potranno avanzare richieste specifiche per tali problemi o disagi sociali. I componenti della consulta operano a titolo di volontariato.” Infine il movimento UpR fa ricordare al sindaco che proprio nel suo programma elettorale aveva inserito la costituzione di consulte.

 

 

 

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3. I cognomi dell’ennese: Schepis, Lapis, Primavera, Ferlisi, di Francesco Miranda

Schepis

Cognome tipico della zona dello Stretto (Messina, Reggio Calabria), del catanese, del siracusano: deriva probabilmente da soprannome grecanico originato da un’alterazione dialettale del termine greco antico σκεψις (skèpis = pensiero, riflessione), attribuito a capostipiti inseriti in posizione di governo o partecipanti a incontri culturali. Schepis è diffuso soprattutto nel messinese (Messina, Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò, San Piero Patti, ecc.), nel catanese (Scordia, Biancavilla, Aci Bonaccorsi, Santa Maria di Licosia, Castiglione di Sicilia, ecc.), nel siracusano (Francofonte, Siracusa, Lentini, Carlentini), ma anche nel palermitano e nell’ennese (Aidone, Enna). Con piccoli nuclei è presente anche in altre regioni italiane: Lombardia, Piemonte, Calabria (Reggio Calabria), Toscana, Liguria, Lazio, ecc.

Tracce storiche e personaggi: Il Palizzolo Gravina nel suo “Blasone di Sicilia”, stampato in Palermo, 1871/75, riprendendo diversi storici,  Minutoli, Inveges, Mugnos, cita una nobile famiglia Schepis, originaria di Sicilia, che aveva dimora a Palermo. Fra le famiglie borghesi esistenti a Pace del Mela fra il 1800 e il 1900 risulta una famiglia Schepis, fra cui si inserisce Pietro Schepis, sindaco di Pace del Mela dal 26/9/1927.

Lapis

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Nel corso del consiglio comunale che si è svolto recentemente a Regalbuto è stata accolta all’unanimità la proposta presentata dal consigliere Vito Cardaci con la quale si chiedeva al civico consesso di votare un documento da inviare al Commissario della provincia di Enna,al Prefetto , al Commissario di Sicilia ambiente,al commissario A.T.O. idrico Enna , ad Acqua Enna spa e ai sindaci dei comuni della provincia,con il quali si chiede la convocazione urgente di un vertice sul grave problema che vede coinvolti alcuni operai di Sicilia Ambiente del consorzio Intercomunale e dell’ex ASEN,i quali dovevano transitare insieme al servizio Acqua Enna spa e invece si sono trovati licenziati o in procinto di esserlo o nella migliore delle ipotesi  con riduzione dello stipendio  e spesso del livello contrattuale acquisito in anni di servizio. “ Ritenendo che questi fatti – si legge nel documento – abbiano un risvolto di carattere politico – amministrativo –giuridico, chiediamo ai soggetti coinvolti, ognuno per le sue competenze,di assumere una posizione.Pertanto –si legge – mettiamo a disposizione la sede consiliare di Regalbuto certi che in tempi brevi si possa tenere il vertice.” In merito a ciò il consigliere Vito Cardaci ha voluto sottolineare, nel corso della seduta del consiglio comunale di Regalbuto,il silenzio politico che ha avvolto la vicenda,ricordando la responsabilità che hanni i consigli comunali a non aver fatto un atto di indirizzo e controllo in merito a questa vicenda che ha responsabilità sia politiche,che amministrativo-giuridiche. Sempre lo stesso consigliere nella sua dichiarazione invita “ i consigli comunali ad approfondire la vicenda nella speranza che nel contempo i soggetti coinvolti possano sedersi a un tavolo e mettere la parola fine a questa ennesima storia ristabilendo il primato della politica sul governo.”

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Nel corso del consiglio comunale del 27/06/2013 che si è svolto a Regalbuto,uno dei punti inseriti all’ordine del giorno era la proposta dei consiglieri del gruppo il Megafono  ,Pina Trovato e Federico Nasca relativa alla stesura di un regolamento per la disciplina delle sale gioco.A presentare l’argomento , la consigliera Pina Trovato la quale nella relazione illustriva letta in Consiglio Comunale illustrava ai presenti che il dilagare delle slot machines, ubicati negli esercizi commerciali ,causa-a detta dei consiglieri comunali-gravi danni al tessuto sociale ed economico della città . Pina Trovato a suo tempo aveva invitato il Sindaco, a prendere in considerazione la stesura di un regolamento comunale che disciplinasse  tale fenomeno e si  prefiggesse l’obiettivo di garantire che la diffusione dei locali, nei quali si pratica il gioco lecito, garantisse i limiti di sostenibilità con l’ambiente circostante e fosse in linea con le normative vigenti, oltre al corretto rapporto con l’utenza, la tutela dei minori e delle fasce più a rischio,  presidiando il territorio e gli esercizi commerciali dove sono ubicati ogni genere di gioco che crea dipendenza  attraverso l’azione diretta della polizia locale e di tutti gli organi deputati al controllo. Approdata alla1^ commissione consiliare di cui la stessa fa parte e votata all’unanimità dai consiglieri comunali presenti il consiglio comunale ha votato all’unanimità adottando il regolamento.“Siamo lieti perché finalmente anche nel nostro comune di  Regalbuto e forse uno dei primi in Sicilia abbiamo un regolamento sul gioco responsabile. Ringraziamo tutti i colleghi consiglieri e l’intera amministrazione che sono stati molto sensibili alla problematica e hanno accolto la nostra proposta. “

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Mercoledì, 25 Settembre 2013 09:26

50 anni di matrimonio

 

Cinquant’anni di matrimonio.E’ un bel traguardo quello festeggiato sabato scorso a Regalbuto dai coniugi Romano che nella chiesa Madre di San Basilio hano rinnovato la promessa fatta il 14 settembre del 1963. Francesco Romano e Francesca Carambia durante la funzione religiosa hanno rinnovato il rito del matrimonio assieme ai figli Vito e Massimo , alla nuora Letizia e ai nipotini Francesca,Riccardo,Margherita e Roberta. Presenti anche i parenti e i numerosi amici che in un noto locale di Catenanuova hanno circondato i coniugi Romano con il  loro affetto.

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2. I cognomi dell’ennese: Pastorelli, Centonze, Alberghina, Guzzone, di Francesco Miranda

Pastorelli

L’origine di questo cognome potrebbe essere  direttamente collegata al mestiere di pastore tipico dell’economia premoderna fortemente improntata all’agricoltura e alla pastorizia: in questo caso “Pastorelli” deriverebbe da soprannome o nome del mestiere dei capostipiti. Ma potrebbe essere collegata al nome medioevale “Pastore” che allude probabilmente alla figura di Gesù Cristo, il buon pastore per eccellenza; nel linguaggio ecclesiastico, infatti, il termine “pastore” è usato nel senso di prete, guida spirituale: in questo caso esso si sarebbe formato dalla cognomizzazione di nomi personali dei capostipiti

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Vito Massimo Catania dell’atletica Amatori Regalbuto ha vinto la quarta edizione del “memorial Salvo D’Acquisto” che si è svolto domenica scorsa a Palermo sul percoso di 10 km percorso con il tempo di 32’53” davanti a Filippo Porto ( 33’44” e il piazzese Vincenzo Lo Presti ( 33’52”) .Quello di Palermo  è uno degli appuntamenti podistici più belli ed avvincenti della stagione agonistica Amatori/Master del 2013 valido come Prova del 19° Grand Prix Regionale di Corsa su Strada e Prova Challenger del BioRace UISP. La manifestazione organizzata dal CESD Palermo Onlus ( Centro Studi Salvo D'Acquisto) e l'ASD Universitas Palermo, per la quarta volta consecutiva è stata organizzata a Palermo per ricordare il sacrificio di Salvo D’acquisto a 70 anni della morte. Oltre ai migliori specialisti della corsa su strada siciliani erano presenti atleti provenienti da tutta la penisola che collocano la manifestazione tra le più virtuose in ambito turistico.Vito Massimo Catania ha aggiunto dunque al proprio palmares questo successo ponendosi così tra i migliori specialisti siciliani di corsa su strada di sempre.Risultati importanti anche per gli altri tesserati alla società di Armando Monaco: nella categoria MM40 Alessandro Napili ha conquistato il 13° posto con il tempo di 36’35”,per la categoria TMFrancesco Cardaci è arrivato 28° con il tempo di 39’16,mentre Massimiliano Vitale ha chiuso al 13° posto nella categoria MM35 con un buon 39’35”.Vito Messina (TM) è arrivato 32°,nella categoria MM50 Giuseppe Bonanno si è piazzato 42°,mentre Vito Magno ™ ha chiuso al 34°posto.Sempre per la categoria MM35 Onofrio Vito Catania è arrivato 40°,Vito Giaggeri ( MM55)36°,Vito La Bruna™ 55° ed infine sempre per la 10 Km Carmelo Corsaro ha chiuso il percorso in 48’14” al 44° posto. Nel percorso dei 7.500 km c’è da sottolineare il nono posto di Daniela La Venia (cat MF35), l’11^ posizione di Agata Coco(TF), il 12 posto per Salvatore Napoli nella categoria MM/70 ed infine il 47° posto di Sebastiano Furnò nella MM60.

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Leonforte. Che il consiglio comunale avrebbe riservato delle sorprese lo si evinceva dai variegati e delicati  ordini del giorno. Ma non si pensava di passare  alla storia, in un caldo pomeriggio, datato 11 settembre 2013.

Rinviate le numerose interrogazioni e interpellanze presentate dai diversi gruppi politici e prestato giuramento da parte del  neo consigliere del Megafono-Lista Crocetta, Antonio Scaccia, subentrato al dimissionario Domenico Livolsi – che ha scelto di continuare a fare politica unicamente come  assessore – è stata affrontata la mozione presentata dal consigliere Di Naso (Pd) riguardante il ripristino del doppio senso di circolazione in Via dei Cento Comuni. Alla mozione la coalizione Arca/MPC/Megafono aveva proposto di aggiungere al capoverso riguardante l’impegno dell’amministrazione a ripristinare il doppio senso il dispositivo”nei tempi e nei modi che riterrà opportuni se compatibile con la necessità di una adeguata verifica e pianificazione della viabilità generale in termine di traffico urbano e sicurezza”. L’emendamento è stato bocciato a maggioranza e nella votazione riguardante la mozione i sei consiglieri della coalizione si sono astenuti.

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Venerdì, 13 Settembre 2013 13:15

Il convegno sui centri di avviamento allo sport

Giovedì scorso nell’aula consiliare del municipio di Regalbuto si è svolto il convegno organizzato da Acsi Enna sul tema “ L’attività sportiva di base per lo sviluppo psico fisico del ragazzo”. Al convegno erano presenti i presidenti dell’Apd Ameselon Volley,il presidente dell’ASd Basket Regalbuto Bruno Milici  e il rappresentante dell’asd Dilettantistica Regalbuto Sergio Politi. Oltre ai tre sodalizi sportivi erano presenti l’assessore allo sport del comune di Regalbuto Teresa Perra, e i consiglieri comunali Vito Cardaci ( guardiamo al futuro) e Giuseppe Maria Sassano e Nicola Lo Cicero ( uniti per Regalbuto). Era altresì presente il presidente nazionale di Roi Italia, l’associazione che vuole formare gli osservatori calcistici, Matteo Sassano.Relatori sono stati Mauro Sabbino e il presidente provinciale dell’acsi Enna Agostino Vitale. Dal dibattito è emersa la necessità che le società sportive regalbutesi si coalizzino per sviluppare un progetto sportivo e sociale che si ponga l’obiettivo di educare i ragazzi allo sport come mezzo per contribuire assieme alla famiglia il futuro “uomo”. L’obiettivo però è anche quello di riportare il gioco e il movimento alla base dei primi passi che il ragazzo deve affrontare prima di scegliere quale tipo di sport più lo appassiona e vuole praticare ma anche quello di cercare di raggiungere qual 40% di ragazzi che non possono iscriversi ad un Centro di avviamento allo sport. Nel corso degli interventi è emersa la volontà delle società sportive di collaborare tant’è che sia il presidente Bruno Milici che il direttore sportivo Sergio Politi e il presidente di Amèselon volley hanno già manifestato il proposito di proporre ai genitori nelle rispettive scuole basket, calcio e pallavolo, per la fascia di età compresa dai 5 agli 8 anni la volontà di costituire un Cas dove il gioco rappresenti per i ragazzi un momento non solo di svago.

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Taccetta 

Diminutivo di “taccia”, termine dialettale con cui si indica una bulletta, un chiodo con larga capocchia rigata usata dai calzolai per gli scarponi (Cuccia-Piccitto).

Diffuso nel catanese (Grammichele, Catania, ecc.), nell’ennese (Agira, Leonforte, Calascibetta, Enna), nel palermitano.

 Gazzo

Cognome con molte varianti: Gazza, Gazze, Gazzi, Gazzone, Gazzoni. Tutti derivano dal nome di paesi o frazioni, come Gazzo nel parmense, nel mantovano, nell’imperiese, nel vicentino, nel padovano o come Gazzo Veronese. Potrebbero derivare anche da soprannomi o da un nome medioevale Ghezzo o Gazzo, o da una forma aferetica di un ipocoristico di Domenico o Domenigo; Domenigo/Menigo/Menigazzo/Gazzo (da notare che il suffisso in –azzo nel medioevo veniva usato come accrescitivo al posto del moderno –one).  Qualche studioso riporta il cognome Gazzo al termine longobardo “gaggium”, che significa “terreno recintato, bosco sacro”. Diffuso: nell’ennese (Agira, Assoro, Nissoria, Leonforte), nel catanese (Catania, Misterbianco, Mascali, Motta Sant’Anastasia, Acireale, Gravina di Catania, Aci Catena, San Giovanni La Punta, Valverde), nel nisseno (Gela), nel messinese (Santo Stefano Briga), nel siracusano, nel palermitano (Cefalù)

 

Arrogante

Arrogante è participio presente del verbo latino  arrogare, composto da ad-rogare, con il significato di domandare, richiedere. Nell’antico diritto romano arrogare significò anche “adottare” una persona non sottoposta alla patria potestà di un altro: per procedere a questa adozione occorreva richiederlo al popolo riunito nei comizi, ed ottenerne il consenso. In seguito al consenso del popolo si sostituì il rescritto del principe. Ciò posto, oggi il termine arrogante viene utilizzato per indicare persona che vuole attribuirsi ciò che non le spetta, che ad ogni costo vuole per sé più stima, più roba, più diritti, più meriti; quindi è un pretensioso, un presuntuoso. Nel passato, come abbiamo visto, il termine arrogante indicava, invece, una persona che chiedeva, domandava, interrogava. 

Arrogante, molto probabilmente, è quindi la cognomizzazione di un soprannome attribuito ad un capostipite che “rogava”, chiedeva, domandava o che…voleva attribuirsi qualcosa non suo.

Il cognome Arrogante è piuttosto raro, è presente in pochi comuni delle regioni Lazio (Zagarolo, Roma), Campania (Napoli, Pontegagnano Faiano, Salerno), Sicilia: nel nisseno (Caltanissetta), nel catanese (Caltagirone), nell’ennese (Enna). Secondo una ricerca storico-araldica, il cognome Arrogante proviene dalla Navarra, provincia della Spagna, dove ci sono diverse famiglie che, però, non hanno un’origine comune.

 Chicchirillo

Chicchirillo è un cognome basato sul termine dialettale siciliano chirchiriddu che è la cima di un  monte, il cocuzzolo della montagna, ma anche della testa. Il soprannome potrebbe essere riferito a capostipiti che provenissero da una zona molto elevata o che avessero particolare conformazione della testa, allungata nella parte superiore. Chicchirillo è un cognome tutto siciliano, presente nel palermitano (San Giuseppe Jato, Contessa Entellina, Chiusa Sclafani), nel catanese (Misterbianco), nel trapanese (Castelvetrano), nell’ennese (Enna)

Varianti di questo cognome sono Chirchirillo (diffuso nel palermitano, Trabia, Altavilla Milicia) e Circhirillo

(nell’agrigentino, ad Alessandria della Rocca, e a Palermo).

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