Articoli filtrati per data: Gennaio 2025
Salario minimo, Istat: “Con la proposta M5s 1.073 euro in più l’anno per 2,9 milioni di lavoratori”. Sindacati contrari
Se passasse la proposta di legge del Movimento 5 Stelle a prima firma Nunzia Catalfo, che fissa il salario minimo a 9 euro lordi l’ora, 2,9 milioni di lavoratori avrebbero un incremento medio annuo di retribuzione di 1.073 euro. Sarebbe coinvolto il 21% dei lavoratori dipendenti con un aumento stimato del monte salari pagati dalle imprese di 3,2 miliardi complessivi. La stima è dell’Istat che l’ha presentata in audizione alla Commissione lavoro del Senato sul ddl che vede l’opposizione di Confindustria e sindacati, secondo cui occorre per prima cosa stabilire il valore legale dei trattamenti economici previsti dai Contratti collettivi nazionali di lavoro. Contratti a cui il ddl peraltro fa esplicito riferimento spiegando che l’intervento è “di sostegno alla contrattazione collettiva, e non già sostitutivo di essa”.
CISAL: il salario minimo non ci fa paura.
“Una retribuzione minima garantita per legge non solo è perfettamente compatibile con il nostro ordinamento giuridico e con il dettato costituzionale, ma si rivela un vero e proprio stimolo alla contrattazione nazionale. Riteniamo infatti che, una volta fissato il salario minimo, ogni organizzazione sindacale rappresentativa possa e debba legittimamente impegnarsi a formulare, partendo da quella base, contratti con valore erga omnes, quanto più possibile favorevoli al lavoro e ai lavoratori”. E’ quanto ha dichiarato Massimo Blasi, Segretario confederale CISAL, nel corso dell’audizione tenutasi ieri in materia presso la Commissione Lavoro del Senato.
“Per affrontare le numerose declinazioni che l’introduzione del salario minimo comporterebbe nella disciplina dei rapporti di lavoro - ha aggiunto il Segretario - la CISAL propone di aprire una stagione di confronto tra istituzioni e parti sociali che porti all’elaborazione di un accordo quadro e all’individuazione delle opportune norme integrative e attuative”.
Ex Province Sicilia, Upi: risolvere il vulnus istituzionale
Roma, 12 mar. (askanews) – “Lo stallo istituzionale che ha visto le ex Province della Sicilia gestite da Commissari regionali dal 2014 ad oggi non ha fatto che complicare la situazione finanziaria degli enti, che hanno subito i tagli, ma non hanno avviato il riordino né delle funzioni né del personale. È indubbio che il succedersi di oltre 80 Commissari abbia lasciato i Liberi consorzi senza l’autorevolezza necessaria anche per gestire l’emergenza finanziaria”. Lo ha detto il Vice Presidente di UPI Carlo Riva Vercellotti, intervenendo oggi alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati sul disegno di legge sull’emergenza finanziaria delle Ex Province della Sicilia.
“Dal punto di vista finanziario – ha detto Vercellotti – i problemi maggiori sono gli equilibri per la spesa corrente, tanto che in diversi enti gli stipendi del personale sono erogati con pesanti ritardi e difficoltà: su questo è necessario un impegno da parte di Regione e Governo ad individuare possibili soluzioni e reperire risorse ad hoc.
Ma – ha concluso il Vice Presidente – se non si affronta con determinazione il processo di riordino degli enti con la garanzia della copertura delle funzioni fondamentali attraverso i tributi propri, e quella delle funzioni non fondamentali da parte della Regione, e il ritorno all’elezione degli organi, si rischia l’ennesimo provvedimento tampone”.
Istat : cala in numero dei disoccupati , ma al Sud è ancora preoccupante.
Aumenta il numero degli occupati e scende su base annua il tasso di disoccupazione: i dati ISTAT sull'andamento del mercato del lavoro sottolineano la complessità del percorso di uscita dalla crisi e segnalano anche il peggioramento nell'ultimo trimestre del 2018. Il tasso di disoccupazione ora è al 10,6%. La brutta notizia è quella che ancora al Sud il tasso di disoccupazione è del 18,4% nel 2018, quasi tre volte quello del Nord (6,6%) e il doppio di quello del Centro (9,4%). Inoltre solo il Sud deve ancora recuperare i livelli di occupazione del 2008, prima della crisi, superato nel resto d’Italia. Il tasso di occupazione nel Mezzogiorno è del 44,5% nel 2018, un punto e mezzo in meno di 10 anni prima, nonostante i progressi dell’ultimo anno, simili a quelli del resto del Paese.
Enna.Traffico sostanze dopanti, 12 ordinanze custodia in tutta Italia.
Palermo, 12 mar. (askanews) – Un traffico internazionale di sostanze anabolizzanti, dopanti e stupefacenti è stato scoperto e smantellato dai carabinieri. Dodici le persone, su tutto il territorio nazionale, destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare eseguito dagli uomini del Nucleo operativo del comando per la tutela della salute.
Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Enna, Luisa Maria Bruno. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà nel Palazzo di Giustizia di Enna.
La Foto.....
“Dolore e sgomento per la prematura scomparsa di Sebastiano Tusa, Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana per la Regione Siciliana, ideatore della Soprintendenza del Mare, professore, socio onorario di ANA, ARCHEOLOGO di rara sensibilità umana e professionale, coraggioso e lungimirante innovatore, capace di incoraggiare ed infondere ottimismo nei suoi allievi e collaboratori”.
Conte e Toninelli sulla statale Agrigento-Caltanissetta
Valeggio sul Mincio (Verona), 11 mar. (askanews) – “Sarò domani con il ministro Toninelli in Sicilia a sbloccare un cantiere strategico, nella mia opinione e in quella degli esperti più strategico della Tav, che è la statale Agrigento-Caltanisetta”. Lo ha sottolineato il premier Giuseppe Conte a margine dell’inaugurazione della Fincantieri a Valeggio sul Mincio (Verona) che parteciperà alla ricostruzione del ponte di Genova.
“Capisco che tutta l’opinione pubblica sia concentrata sul Tav – ha evidenziato Conte- Tav sì o no, ho anticipato che adesso lavoreremo sul dossier Tav, io stesso personalmente ci lavorerò, avrò un’interlocuzione con la Francia e Ue – ha spiegato il premier – per approfondire le criticità emerse. Quello che questo dibattito pubblico legittimo rischia di offuscare è che l’Italia ha bisogno di investimenti e non esiste solo Tav”, ha concluso.
La Foto....
E' la foto che ci piace pubblicare perchè da sola siamo certi che dia il senso di felicità di Massimo e di coloro che apprezzano l'uomo , l'atleta , la persona votata ,nella sua semplicità, all'aiuto. La felicità di una madre emozionata di trovarsi lì davanti al Presidente della Repubblica , tra tanti ospiti e orgogliosa di suo figlio. Ancora auguri Massimo !
La Regalbuto - Catenanuova si farà.
Costerà un milione e 273 mila euro la messa in sicurezza , riqualificazione e rifunzionalizzazione della direttrice Regalbuto - Catenanuova A 19 tra le strade provinciali che sono oggetto di finanziamento da parte della regione Siciliana. Un finanziamento atteso da tempo perchè la SP b/23 è una delle strade più transitate specie dai regalbutesi che ogni giorno si dirigono verso Catenanuova e percorrono l'autostrada A 19 in direzione Catania o Enna.
Strade Provfinciali. A Enna e provincia arrivano 8,1 milioni di euro per otto interventi. E' la volta buona per la Regalbuto/Catenanuova o Regalbuto/Centuripe?
Ci sarà la Regalbuto Catenanuova o la Regalbuto Sparacollo - Troina o per la Regalbuto Centuripe? E' la domanda che viene spontanea fare soprattutto chi percorre giornalmente la provinciale che da Catenanuova porta a Regalbuto o che da Regalbuto va a Sparacollo oppure per la Regalbuto/ Centuripe. Otto cantieri in tutto il territorio ennese per altrettanto strade provinciali. E' una lotteria ma si sa meglio questi otto milioni che niente. Ma chi saranno le strade fortunate che saranno finanziate? La Regione dunque corre in aiuto degli enti intermedi siciliani e mette a punto un piano da 102 milioni per 70 interventi di manutenzione nelle strade provinciali. Interessato il territorio di tutti i liberi consorzi e città metropolitane dell’isola e daranno lavoro, secondo le previsioni dell’assessore Marco Falcone, “a un migliaio di persone“.Si tratta di interventi finanziati con risorse provenienti dal Patto per il Sud, A Enna e provincia arrivano 8,1 milioni di euro per otto interventi: praticamente una media di un milione a cantiere.