Articoli filtrati per data: Novembre 2024
POLITICA Con le “autonomie ” un bel regalo alle opposizioni di sinistra.
Con Socrate, a proposito dell’approvazione del cosiddetto disegno di legge sull’Autonomia differenziata, si potrebbe dire “tanto tuonò che piovve”. Infatti, dopo anni di dichiarazioni e di prese di posizioni sul tema, i leghisti sono riusciti a centrare l’obiettivo. Una vittoria parlamentare, certamente, un problema in più per questo Paese, sicuramente. Questo risultato è stato facilitato dal fatto che la Lega è parte essenziale di questa maggioranza di governo e gli alleati, Meloni compresa, NO non potevano dirglielo. Partiti come Fratelli d’Italia, ideologicamente legati ai valori nazional, hanno dovuto ingoiare il rospo di una riforma che, laddove venisse attuata, avrebbe conseguenze sulla coesione nazionale. Ho sottolineato “laddove venisse attuata” perché c’è un ostacolo fondamentale da superare, parlo della realizzazione dei LEP previsti dalla lettera m) del 2° comma dell’art.117 della Costituzione. I LEP, recita la norma citata, sono “i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale.” È evidente che per realizzare i LEP sono necessarie enormi risorse finanziarie, risorse che attualmente lo Stato non può permettersi. E, forse, contando su questo, cioè sul fatto della difficoltà a realizzare i LEP, tanto Forza Italia che Fratelli d’Italia hanno dato il via libera alla riforma. Ma è proprio così, o come spesso accade, il “diavolo si nasconde nei dettagli”? La Commissione che dovrebbe definire i LEP, presieduta da un giurista come Sabino Cassese, forse per superare l’ostacolo, naturalmente si tratta di una nostra maliziosa illazione, pare stia operando un ridimensionamento degli stessi LEP riducendo l’impatto finanziario a cui la loro attuazione andrebbe incontro. Basta questo e il gioco è fatto. A questo punto l’unica possibilità di bloccare questa disastrosa riforma che penalizza il già depresso meridione è il ricorso al referendum abrogativo che, sono certo, vedrà il voto convinto di tanta gente che non si riconosce nella sinistra. Come dire : Un regalo inaspettato per l’opposizione al governo Meloni !”
Pasquale Hamel
Pasquale Hamel ( nella foto ) Già vice segretario generale dell’ARS, direttore del museo del risorgimento di Palermo e direttore scientifico della ” Federico Secondo . Ha insegnato e storia contemporanea nell’università di Palermo. . Opinionista del giornale di Sicilia, ha scritto su Avvenire e La Repubblica. E’ autore di numerosi libri tra cui breve storia della società siciliana.
Fonte Se è Così.....di Giovanni Pepi
DC Enna. Riuscito convegno su " Clima , ambiente , salute".
Si è tenuto al Garden l’incontro sul tema “clima, ambiente e salute ” promosso dalla Segreteria provinciale della Democrazia Cristiana di Enna primo di una serie di incontri che serviranno a far emergere i fabbisogni della collettività ennese al fine di promuovere tutte le azioni necessarie e possibili per eliminare o quantomeno mitigare quelle criticità che hanno portato questa provincia ai più bassi livelli di sostenibilità. Grande la partecipazione, sono stati affrontati i temi inerenti l’inquinamento ambientale con particolare riferimento alle patologie tumorali rilevate in provincia di Enna. Dopo i saluti del Segretario Provinciale della DC di Enna Ing. Sebastiano Rampulla ha introdotto i lavori la dottoressa Caterina Seminara che ha voluto fortemente l’incontro per portare tra l’altro la sua esperienza personale conclusasi felicemente. La dott. Maria Fascetto Sivillo ,ispettrice e referente regionale per la sicurezza chimica presso il Ministero della salute, che ha relazionato sul tema “Ambiente e salute: la risorsa acqua” . Il dottor Carlo Santangelo – specialista oncologo dirigente medico che ha affrontato il tema su ” Epidemiologia dei tumori nella provincia di Enna” infine il sen. Domenico Scilipoti Isgro’ – specialista in Ostetricia e ginecologia nonchè responsabile nazionale del dipartimento sanità della DC, che si è soffermato su ” Prevenzione e terapia delle patologie ambientali” ha moderato i lavori il dott. Mauro di Piazza- membro del comitato scientifico del Cemec della Repubblica di San Marino e responsabile regionale max emergenze Sicilia della DC. Ha cocluso i lavori il Segretario Nazionale della Democrazia Cristiana Toto Cuffaro il quale ha assicurato il massimo impegno della Nuova DC per far sì che nelle sedi politiche opportune vengano portate avanti e risolte le criticità rilevate durante l’incontro molte delle quali interessano tutto il territorio nazionale.
Il dott. Mario Zappia nominato Direttore Generale dell'ASP di Enna.
Adesso è ufficiale. Prima da Commissario , il dott. Mario Zappia è il nuovo Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna. Con Decreto dell’Assessore Regionale alla Salute del 31/01/2024, era stato nominato alla guida dell’ASP di Enna come Commissario Straordinario. L’incarico di Direttore Generale conferma la scelta già operata dal governo regionale. Nato a Bronte, medico, 61 anni, in possesso di numerosi master universitari in campo scientifico e manageriale, il dott. Zappia vanta, nel suo curriculum prestigioso, incarichi di direzione presso le Aziende Sanitarie di Agrigento e Siracusa, Ospedali nazionali ad alta Specializzazione, l’IRCCS di Troina, e numerose docenze universitarie. Le congratulazioni per la nomina a Direttore Generale sono già pervenute in queste ore al Dott. Zappia da parte di realtà associative, autorità e cittadini.
“L’incarico di Direttore Generale – dichiara il dott. Zappia – sarà l’occasione per coinvolgere tutti i validi dirigenti e collaboratori presenti nell’ASP di Enna, al fine di dotare il nostro territorio di tutti i servizi mancanti, di rafforzare quelli carenti e di coinvolgere le forze sane della provincia, Amministratori locali e forze sociali, per operare con entusiasmo e offrire alla popolazione una sanità adeguata ai suoi bisogni, con una attenzione particolare alle persone con fragilità e alle loro famiglie.”
Lo sport italiano è un’industria da 24 miliardi di euro l’anno
Rappresenta l'1,8% del Pil nazionale. Fa lavorare più di 15.000 aziende.
Lo sport è tra i motori dell’economia italiana: nel 2023 ha generato 24 miliardi di euro, rappresentando l’1,8% del Pil. Il calcio, il primo tra gli sport per numero di spettatori, è in continua crescita, che aumenteranno del +8% ogni anno fino al 2025, del +37,7% se consideriamo le stime entro il 2030. Maggiori investimenti in strutture sono necessari, anche in comparazione al resto d’Europa, a progetti realizzati, i 14 nuovi stadi di calcio porteranno 12 mila nuovi posti di lavoro. E non solo, secondo le stime attrarranno +3,3 milioni di spettatori, con conseguente aumento dei ricavi da stadio per oltre 200 milioni complessivi. Queste tra le conclusioni dell’ultimo report di Rome Business School, ‘Lo sport in Italia. Governance, impatto economico e infrastrutture sportive’ a cura di Francesco Baldi, docente dell’International Master in Finance di Rome Business School; Massimiliano Parco, economista, Centro Europa Ricerche, e Valerio Mancini, direttore del Centro di Ricerca Divulgativo di Rome Business School.
In Italia il calcio rimane lo sport da cui provengono la maggior parte degli introiti economici nazionali, ma la media di affluenza per partita è del 78,3%, tra le più basse a livello continentale, indice dell’insoddisfazione dei tifosi per l’esperienza legata allo stadio. ‘L’invecchiamento delle strutture e la mancanza di modernizzazione non permettono di diversificare e aumentare l’incasso del sistema sportivo. Anche se sono in corso di realizzazione diversi impianti, serve un piano più strutturato che metta al centro lo spettatore e le sue nuove necessità, ravvivando l’esperienza del match day e curando il business potenziale dato ad esempio da spazi commerciali, hospitality di lusso, oggettistica e gadget, attività di gaming ed entertainment’, afferma Valerio Mancini, tra gli autori.
GLI IMPIANTI E GLI SPORTIVI PER REGIONE
Circa il 78% del Pil del settore sportivo in Italia deriva dal settore dei servizi, pari a oltre 19 miliardi di euro. Seguono l’industria in senso stretto (12,7%), con un valore di prodotto di 3,1 miliardi di euro, e il commercio, che contribuisce con poco più di 1 miliardo di euro (4,3%). I settori delle costruzioni e dell’agricoltura hanno un peso complessivo di poco superiore al 2%. ‘In Italia si contano 15.651 aziende operanti nel settore sportivo. Esse producono 3 miliardi di fatturato, di cui il 60% apportato da imprese di micro-dimensione (fino a 9 addetti) e il 23,7% da imprese di piccole dimensioni (tra 10 e 49 addetti)’ afferma Francesco Baldi..
Gli impianti sportivi in Italia sono 77.000. Le amministrazioni comunali ne detengono la proprietà e gestiscono circa il 63% di essi (in generale, i soggetti pubblici detengono il 69% degli impianti). Il restante 31% è gestito da soggetti privati, inclusi istituzioni religiose (10%), società sportive (4%) e altri soggetti privati (17%).
L’Emilia-Romagna è la regione con la maggior presenza di impianti sportivi (12,7%), seguita dalla Lombardia (12,3%) e dal Veneto (12,1%), Valle d’Aosta, Basilicata e Molise fanalini di coda (0.5%). L’Istat (2023) posiziona le regioni montuose come il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta come quelle dove ci sono più individui che praticano sport in maniera continua: 39,6% e 34,4% rispettivamente. La regione che registra i numeri più bassi è la Campania (19%), seguita dalla Calabria (19,2%).
STADI ITALIANI E DEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI A CONFRONTO
La maggior parte degli stadi in Italia, ad eccezione di poche realtà positive, come l’Allianz Stadium di Torino, il Mapei Stadium di Reggio Emilia, la Dacia Arena di Udine e il Gewiss Stadium di Bergamo, sono obsoleti e necessitano di significative ristrutturazioni per soddisfare gli standard contemporanei di comfort e sicurezza. Non solo, ad oggi solo nel 12% degli stadi di Serie A vengono utilizzati impianti che sfruttano fonti di energia rinnovabili. Secondo le Norme sull’Infrastruttura degli Stadi Uefa (Uefa, 2024), è possibile identificare il livello di un impianto attraverso un punteggio che va da un minimo di 1 a un massimo di 4 e l’Italia, in questo ambito, ha meno stadi nella massima categoria Uefa rispetto a Spagna, Francia o Germania.Questa differenza è principalmente data da un diverso approccio alla modernizzazione delle infrastrutture sportive: in Spagna, maggiore è la collaborazione tra club di calcio e autorità municipali, che vedono questi progetti come un’opportunità per stimolare l’economia locale. I club spagnoli inoltre, come l’Atletico Madrid, combinano efficacemente risorse proprie con prestiti bancari, sponsorizzazioni e accordi di denominazione, semplificando il processo di finanziamento. In Francia, eventi internazionali come l’Euro 2016 e la Coppa del Mondo femminile del 2019 hanno incentivato la modernizzazione delle infrastrutture sportive, posizionando il paese tra i leader in Europa per costruzione e rinnovo di stadi. La Germania, invece, si distingue per il suo modello di finanziamento basato su contratti di denominazione con grandi marchi, leva per creare e mantenere gli stadi moderni e funzionali. Dopo il Covid, la Germania ha rapidamente recuperato, raggiungendo una media di affluenza del 96% per ogni partita della Bundesliga (Transfermarket, 2024).
Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
Svimez, Schifani: «Dati su economia della Sicilia gratificazione e stimolo all’azione del governo regionale»
«L’incremento del Pil pari al 2,2% fa della Sicilia la regione italiana ad avere segnato la crescita maggiore nel 2023. Un indicatore, certificato da Svimez, che ci gratifica e fa da stimolo all’azione del mio governo per continuare a lavorare con ulteriore impegno per lo sviluppo della nostra Isola nella direzione che abbiamo intrapreso, con l’obiettivo di utilizzare al meglio tutte le risorse e senza alcuno spreco». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando i dati diffusi dall'associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. In un quadro in cui l’intero Meridione d’Italia ha incrementato il prodotto interno lordo reale (+1,3%) più delle altre aree del Paese, la Sicilia registra la crescita di Pil più elevata tra tutte le regioni italiane, trascinata soprattutto dagli investimenti pubblici. «Un risultato solido, dopo il rimbalzo dei Pil all’uscita dal Covid - aggiunge Schifani - ottenuto grazie anche alle opere pubbliche realizzate e in corso di realizzazione nel nostro territorio. Le infrastrutture sono fondamentali per lo sviluppo e su questo abbiamo le idee ben chiare. Rilevanti per la crescita anche il pieno impiego delle risorse della programmazione 2014-2020 entro il periodo di spesa previsto e i primi effetti del Pnrr. La Regione Siciliana, tra finanziamenti regionali ed extraregionali - prosegue il governatore - ha messo in campo la massa di risorse più significativa del Mezzogiorno, in connessione anche alla tempestività nell’adozione dei provvedimenti finanziari e alla velocizzazione delle procedure: la Sicilia, infatti, è stata la prima Regione italiana ad aver recepito il nuovo Codice dei contratti pubblici, rendendo così chiare e certe le regole da applicarsi negli affidamenti di lavori e servizi». «In prospettiva - prosegue Schifani - la chiusura del nuovo Accordo per i Fondi di sviluppo e coesione firmato con lo Stato, che mette in campo 6,8 miliardi di euro nel complesso, potrà rafforzare la crescita dela nostra economia. Se il settore delle costruzioni e dei servizi risulta trainante e l’export dei prodotti siciliani cresce velocemente e il comparto industriale ha retto più che altrove, è l’agricoltura che appare penalizzata, così come in quasi tutta Italia. Questo - conclude Schifani - rende ancora più forte la determinazione del mio governo nell’orientare la spesa e gli interventi di sostegno verso questo settore che rappresenta un’economia di straordinaria importanza per la nostra Isola. Un comparto che deve essere tutelato in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo a causa della perdurante siccità».
Solstizio d’estate, ecco perché quest’anno è il 20 giugno.
ROMA – L’estate, astronomicamente parlando, inizia ufficialmente oggi, 20 giugno. La stagione primaverile finisce alle 22.50, quando il Sole raggiungerà l’altezza massima possibile sull’orizzonte, regalandoci più ore di luce rispetto al solito. Il giorno più lungo dell’anno, dunque, a cui noi del nord equatore ci riferiamo come Solstizio d’estate.
PERCHÉ IL SOLSTIZIO D’ESTATE È IL 20 GIUGNO?
Nel 2023, il Solstizio d’estate è stato il 21 giugno, quest’anno è il 20 giugno. Le date cambiano a causa di una discrepanza tra il nostro calendario e l’effettiva durata della rivoluzione terrestre. La Terra, infatti, impiega poco più di 365 giorni per completare il suo giro intorno al Sole (precisamente 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 48 secondi). Tuttavia, il calendario gregoriano arrotonda l’anno a 365 giorni e non tiene conto dell’extra. Le ore in avanzo vengono riallineate ogni 4 anni con l’anno bisestile, facendo slittare o anticipare le date di equinozi e solstizi.
COS’È IL SOLSTIZIO
Il termine ‘Solstizio’ deriva dalle parole latine ‘sol’, cioè Sole, e ‘sistere’ ossia ‘fermarsi’: ovvero, il momento in cui il Sole si arresta nel suo punto più alto.
L’asse terrestre è sempre inclinato di un angolo di circa 23,5 gradi rispetto all’eclittica, ossia il piano immaginario creato dal percorso della Terra intorno al Sole. Tuttavia, l’orientamento dell’inclinazione cambia durante l’anno.
Il Solstizio d’estate, per noi a nord dell’equatore, si verifica proprio quando l’asse è più inclinato verso il Sole e i raggi colpiscono direttamente la linea di latitudine tropicale (per noi dell’emisfero boreale, il Tropico del Cancro).
n questo modo la nostra stella resta nel cielo per un periodo di tempo più lungo (circa 16 ore), producendo più luce. Da domani, il Sole inizierà gradualmente a calare, fino ad arrivare al suo punto minimo sull’orizzonte nel Solstizio d’inverno, che nel 2024 cadrà il 21 dicembre. Al contrario, invece, avviene nell’emisfero australe, dove il solstizio d’estate si verifica a dicembre con il Sole allo zenit al tropico del Capricorno.
A livello scientifico il Solstizio di giugno corrisponde all’inizio dell’estate astronomica, che terminerà il 22 settembre 2024 con l’Equinozio d’autunno.
IL SOLE DI MEZZANOTTE
A nord del Circolo Polare Artico, in prossimità del Solstizio d’estate, il Sole non scende sotto l’orizzonte per un lungo periodo, durante cui non cala mai la notte. Si assiste ad un interminabile tramonto, con il Sole ben visibile al di sopra dell’orizzonte anche alla mezzanotte. La durata dipende dalla latitudine.
Il fenomeno delle cosiddette ‘notti bianche’ interessa Alaska, Canada, Groenlandia, Russia, Norvegia, Svezia e Finlandia.
Il complesso monumentale di Stonehenge è il fulcro dei misteri legati al solstizio e all’equinozio: le pietre che lo compongono sono infatti allineate in corrispondenza dei punti in cui il sole sorge in quei particolari giorni, motivo per cui è stato ipotizzato che il sito fosse un antico osservatorio astronomico. Tuttavia, poco si sa riguardo la costruzione di Stonehenge: la tradizione più popolare la vede legata al culto dei druidi, che istituirono il sito come luogo di sacrifici. Ogni megalite che compone il complesso, ha un nome e una storia: la più curiosa è quella legata alla cosiddetta Pietra del Tallone (Heel Stone), anticamente conosciuta con i nomi di Pietra del Sole (Sun-Stone) e Tallone del Frate (Friar’s Heel).
Un racconto popolare spiega così l’origine del nome:
“Il diavolo comprò le pietre da una donna in Irlanda, le avvolse e le portò sulla piana di Salisbury. Una delle pietre cadde nel fiume Avon, le altre vennero portate sulla piana. Il diavolo allora gridò, ‘Nessuno scoprirà mai come queste pietre sono arrivate fin qui”‘ Un frate rispose, ‘Questo è ciò che credi!’, allora il diavolo lanciò una delle pietre contro il frate e lo colpì su un tallone. La pietra si incastrò nel terreno, ed è ancora lì.”
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
BENESSERE ESTIVO: CONSIGLI E SOLUZIONI PER UNA SALUTE AL TOP della dott.ssa Daniela Catalano
Prendersi cura del proprio benessere durante l'estate è fondamentale per godere appieno delle giornate di sole e relax
La prevenzione non va in vacanza, oltre la valigia e la prova costume, è importante effettuare un check-up di prevenzione, per godersi al meglio le vacanze ed affrontare la stagione più calda con energia e al meglio. Spossatezza, debolezza e stanchezza mentale sono solo alcuni dei sintomi che si possono avere con l’arrivo del caldo. Il passaggio da temperature miti al caldo torrido infatti mette a dura prova le nostre funzioni cognitive compromettendo così le attività quotidiane.
Per questi motivi il “Palazzo della Salute” situato in Via Stazione 20 a Catenanuova propone un “Check-up Estate”.
Il check-up estate consiste in una serie di esami quali:
-EMOCROMO -SIDEREMIA -GLICEMIA -COLESTEROLO TOT/HDL/LDL/TRIGLICERIDI -VITAMINA D -VITAMINA B12 -SODIO -POTASSIO -CALCIO -MAGNESIO. Esami che potrete facilmente far eseguire in laboratori specializzati , compreso nel nostro centro di Catenanuova.
Per ritrovare l’energia è importante adottare uno stile di vita sano, curare l’alimentazione, fare sport e riposarsi. Tuttavia un valido aiuto è offerto dagli integratori per l’estate che forniscono sostanze come il magnesio, il potassio e le vitamine in dosi appropriate. Vediamo insieme quando e come assumerli!
Il nostro corpo per mantenere una temperatura corporea adeguata può scegliere due strade: la prima è quella della sudorazione mentre l’altra è quella della dilatazione dei vasi sanguigni. Entrambe queste strategie servono ad abbassare la temperatura corporea e in alcuni casi possono avere degli effetti che si fanno sentire sul nostro organismo. Quando sudiamo infatti perdiamo acqua e sali minerali come il magnesio utile alle funzioni cognitive. Queste sostanze, se non reintegrate, possono portare a disidratazione e al quel senso di spossatezza che spesso si prova nei periodi più caldi. Con la dilatazione dei vasi sanguigni invece si ha una riduzione della pressione arteriosa che ci fa sentire stanchi e meno reattivi.
Il magnesio è un minerale che gioca un ruolo fondamentale per garantire delle buone prestazioni cognitive. Aiuta quindi la mente a rimanere concentrata e a sentirsi più attiva. Il potassio invece contribuisce a mantenere stabile la pressione sanguigna ed è fondamentale per la contrazione muscolare.
Le Vitamine del gruppo B sono fondamentali per completare o attivare i processi fisiologici del nostro organismo. In particolare si occupano della salute del sistema nervoso e di trasformare i carboidrati in glucosio facendoci avere così energia subito disponibile. Tra gli integratori che contengono Vitamine del gruppo B oltre al coenzima Q10,selenio,zinco e magnesio troviamo Carnidyn Fast caldo e affaticamento.
CURIOSITA’: Il coenzima Q10, noto anche come ubiquinone, è un elemento essenziale per l’attività cellulare: esso infatti partecipa alla produzione di ATP, la molecola che le nostre cellule producono per immagazzinare energia da utilizzare per le principali funzioni metaboliche. Il coenzima Q10 inoltre esplica un’azione antiossidante contro i radicali liberi proteggendo così le cellule dal danno ossidativo.Il coenzima Q10 è particolarmente concentrato in alimenti come manzo, sardine, pollo, arachidi. Si stima che l’assunzione media giornaliera per un adulto è di 3-5 mg al giorno. L’organismo umano è in grado di produrre coenzima Q10, ma i suoi livelli tendono a diminuire con l’età.
La foto......
L'autonomia differenziata è legge. Se da un lato , come osservatori della vita politica italiana , non commentiamo la legge , la foto di induce a riflettere sui motivi della legge. L'esposizione delle bandiere delle regioni del Nord e della Calabria da parte di alcuni senatori è , secondo noi, di pessimo gusto . Si può esultare , ma con dignità e rispetto e se l'Italia è una , meglio con la bandiera dell'Italia. L'applicazione della legge ci dirà se è stata una buona o pessima legge. " A voler pensare male ...." diceva qualcuno " spesse volte ci si azzecca"
Convegno su Clima , Ambiente e Salute .
Si parlerà di Clima Ambiente e Salute – Venerdì 21 Giugno ore 18 Hotel Garden .
A portare i saluti della Democrazia Cristiana del territorio di Enna, sarà il segretario provinciale Nello Rampulla ai quali seguiranno quelli di Mario Zappia – commissario straordinario ASP di Enna – ai quali seguiranno i lavori su un tema attuale e interessante quale quello del clima , dell’ambiente e della salute . Introdurrà i lavori Caterina Seminara – responsabile provinciale del Dipartimento Maxi Emergenze Sicilia della DC . A moderare è stato chiamato Maurizio Di Piazza , membro del Comitato Scientifico del CEMEC ( Centro Europeo di medicina delle catastrofi) della Repubblica di San Marino e responsabile regionale Maxi Emergenze Sicilia della DC. Gli interventi saranno quelli di Maria Fascetto Sivillo , ispettore e referente regionale per la sicurezza chimica presso il Ministero della Salute. Enrico Croce del dipartimento Arpa di Enna , Carlo Santangelo – specialista oncologo dirigente medico e del senatore Domenico Scilipoti Isgrò – Specialista Ostetricia e Ginecologia nonchè responsabile nazionale del dipartimento sanità della DC. Al convengo sarà presente il segretario nazionale della Democrazia Cristiana Totò Cuffaro che chiuderà i lavori.
Le tisane per ogni momento della giornata. Cosa sono e come si preparano.
Quando parliamo di tisane, ci riferiamo a bevande a base di erbe, piante o spezie, che vengono utilizzate per diversi scopi terapeutici. Negli ultimi anni, il loro utilizzo è tornato in voga ed è diventato sempre più popolare anche tra la popolazione giovane, che ha riscoperto i loro effetti benefici sulla salute.
Le tisane possono essere bevute in qualsiasi momento della giornata e sono un’alternativa sana e naturale ai tè o alle bevande zuccherate. Ogni tisana ha proprietà specifiche, poiché ogni erba possiede qualità nutritive differenti: alcune possono aiutare a calmare l’ansia, altre a migliorare la digestione, altre ancora a rinforzare il sistema immunitario.
Bere tisane può essere un’ottima abitudine da aggiungere alla propria routine quotidiana per rilassarsi e prendersi cura di sé stessi e aiuta, inoltre, a rimanere idratati anche nei periodi più freddi dell’anno, quando è facile sentir meno la sete o quando facciamo più fatica a bere acqua.
Cosa sono le tisane e perché fanno bene
La tisana è una bevanda ottenute attraverso l‘infusione di erbe, spezie o altri vegetali in acqua bollente. Vengono utilizzate da secoli per le loro proprietà vantaggiose e per il loro potere terapeutico e costituiscono un modo naturale per trarre beneficio dalle proprietà delle piante e degli ingredienti che le compongono, senza ricorrere all’uso di sostanze chimiche o di farmaci.
Gli infusi e tisane possono avere molti benefici per la salute, del corpo e della mente. Alcune erbe, spezie ed altri ingredienti utilizzati nella preparazione delle tisane possiedono proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antispasmodiche e sedative. Altre coadiuvano a calmare l’ansia e lo stress, a migliorare la digestione, a ridurre il dolore e l’infiammazione, a migliorare la qualità del sonno e ad alleviare i sintomi di malattie o disturbi.
Le tisane sono anche spesso utilizzate come integratori alimentari naturali, poiché alcune erbe e spezie contengono nutrienti importanti come vitamine, minerali e antiossidanti. Inoltre, ci aiutano a mantenere l’organismo idratato, favorendo la salute generale del corpo. È importante, tuttavia, tenere presente che le tisane non dovrebbero essere utilizzate come sostituto unico di una dieta equilibrata né tantomeno di uno stile di vita sano, e che alcune potrebbero interferire con particolari tipi di farmaci (qualora se ne stessero assumendo) o avere effetti collaterali indesiderati, se si soffre di patologie specifiche. Per questo motivo, è caldamente consigliato consultare sempre un medico o un erborista prima di utilizzare tisane a scopo terapeutico.
Come si prepara la tisana?
L’acqua per la tisana va scaldata in bollitori specifici a 90/100 gradi (alcuni the possono richiedere temperature inferiori, solitamente è scritto sull’etichetta) oppure su gas o piastra elettrica fino a ebollizione. La bustina con la tisana deve essere messa prima di versare l’acqua nella tazza, in modo da fare sprigionare meglio gli oli essenziali e le caratteristiche benefiche della tisana e dargli un sapore più omogeneo e intenso, versando l’acqua direttamente sulla bustina. Aggiungete quindi l’acqua facendo attenzione a coprire bene la bustina con il liquido (evitando che essa galleggi), magari aiutandosi anche con un cucchiaino.
Il filtro della tisana deve essere lasciato in infusione per un periodo variabile da pochi minuti (come per la camomilla, che in caso di infusione prolungata può dare effetti contrari al rilassamento) fino a 8 minuti. Ricordatevi di coprire la tazza con coperchio.
Trascorso tale tempo di infusione, è bene estrarre la bustina filtro e spremerla con il cucchiaino, facendo uscire il liquido che ha impregnato le erbe.
A questo punto, dolcificare la tisana a piacere con miele o assumere tal quale.