Dal 21 al 29 novembre si svolgerà la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) nella sua dodicesima edizione. Anche quest'anno il territorio simetino sarà rappresentato dal Comitato Mamme in Comune, che in collaborazione con il Presidio Partecipativo e il Coordinamento Paternò c'è, ha programmato per l'occasione una campagna di comunicazione ambientale per favorire la sensibilizzazione sulle problematiche legate ai rifiuti e sulla necessità di ridurli drasticamente.

21/11/2020 ore 10:00 Presentazione Azione Serr 2020 con diretta facebook e lancio del questionario on line sui rifiuti invisibili, 22/11/2020 pubblicazioni sul tema : Rifiuti dell'industria tessile 23/11/2020 pubblicazioni sul tema : Rifiuti Comparto Alimentare 24/11/2020 pubblicazioni sul tema: Smaltimento dei sottoprodotti di origine animale 25/11/2020 pubblicazioni sul tema : Le preziose materie prime dei rifiuti 26/11/2020 pubblicazioni sul tema: I rifiuti del covid e chiusura del questionario online 27/11/2020 Elaborazione dati questionario 28/11/2020 ore 18,00 Tavolo di confronto, con altre associazioni locali per elaborare i dati del questionario, valutare la partecipazione e elaborare strategie per nuove azioni per accrescere la consapevolezza sul tema rifiuti e la riduzione a monte da parte di tutti i cittadini . Utilizzeremo la piattaforma zoom messa a disposizione dal Presidio Partecipativo del fiume Simeto

Il 30 ottobre scorso  l’UREGA,  ha affidato i lavori per la riqualificazione del poliambulatorio di Regalbuto con un finanziamento dell’ASP di Enna di 340 mila euro. I lavori consistono nella riorganizzazione del  primo piano dell'edificio con spazi per ambulatori e ampliato il piano terra per il 118 e per la Guarda Medica comprensivo di nuovi arredi. A comunicarlo il Sindaco di regalbuto Francesco Bivona ."Attendiamo fra qualche settimana, dopo la verifica dei documenti, la consegna dei lavori per l’avvio dell’intervento.L’Amministrazione Comunale ha continuato ad insistere con  interlocuzioni con l’ASP e la loro piena collaborazione, affinché finalmente il poliambulatorio avesse dei locali idonei ed adeguati alle esigenza della nostra comunità."

20 novembre 2020

«Siamo in una fase di grande attenzione e ho ritenuto di accompagnare le decisioni nazionali e regionali con un'ordinanza che ha l'obiettivo di sostenere i primi segnali positivi, evitando nei giorni domenicali e festivi le occasioni di assembramento che abbiamo visto in tante immagini pubblicate dai mezzi di comunicazione. Chiediamo a tutti uno sforzo nelle prossime importanti giornate».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che questa sera ha adottato un'ordinanza destinata a limitare le occasioni di contagio nei giorni domenicali e festivi. Prevista la chiusura delle attività commerciali ad eccezione di farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole e del domicilio per i prodotti alimentari, dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

«Lo dobbiamo - prosegue il governatore - agli operatori della sanità che stanno dimostrando una capacità di intervento senza precedenti, ma lo dobbiamo anche a tutti gli operatori economici che stanno affrontando un momento difficile e, in definitiva, lo dobbiamo a noi stessi, perché bisogna ritornare a una vita il più possibile normale nei tempi che la pandemia impone».

«Ho sentito il ministro Speranza - riprende Musumeci - che mi ha anticipato la decisione di rinnovare la propria ordinanza per tutte le zone arancioni in Italia, fissando per la prossima settimana un primo confronto tecnico per una nuova valutazione del rischio-Regione. Nel corso della telefonata avuta con l'assessore regionale per la Salute, il ministro ha avuto modo di evidenziare il miglioramento del quadro regionale, anche alla luce di misure di contenimento che erano state già adottate».

Il presidente della Regione annuncia che «nelle prossime giornate proseguiremo con il monitoraggio degli indici di contagio, con la valutazione di misure di contrazione della mobilità extra-regionale, con l'adozione di protocolli di contenimento condivisi con gli Enti locali, con screening a tappeto nelle categorie. Dobbiamo fare tutti la nostra parte e noi non possiamo fare finta di niente di fronte a comportamenti individuali che troppe volte sembrano improntati a una mancanza di responsabilità. Il presidente della Regione ha il dovere di garantire il difficile equilibrio tra diritto alla salute e diritto alla socialità».

«Abbiamo recepito - conclude - le indicazioni provenienti dal nostro Osservatorio epidemiologico e la Regione sta allargando il monitoraggio su aree più vaste dei Comuni, con parametri oggettivi che portano all'adozione di misure da "zona rossa". Serve tempestività, ma soprattutto rigore scientifico. Servono controlli per garantire effettività alle misure. Ciò che non serve, lo dico con rispetto di ogni opinione, sono le polemiche che tendono a dividere le Istituzioni. Faccio mio il messaggio di unità del presidente Mattarella e voglio essere interprete, garantendo, come abbiamo fatto fin dall'inizio della emergenza sanitaria, decisioni che siano frutto di analisi e condivisione».
 

AGI - Il Natale 2020 sarà "più sobrio, senza veglioni, baci e abbracci. Lo pagheremmo a gennaio con più decessi". Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, avverte gli italiani per il prossimo 25 dicembre: "Il Governo non ha la palla di vetro, anche se ci sono primi segnali positivi. Non possiamo prevedere la situazione epidemiologica in prossimità del Natale, ma dobbiamo predisporci ad un Natale più sobrio".Sulle restrizioni da imporre ai vari territori, Conte non esclude differenziazioni a livello provinciale: "Il meccanismo è tarato anche per una differenziazione delle restrizioni a livello provinciale. Serve una richiesta del Presidente della Regione".

Regalbuto 4/2/1993 . L'idea è quella di istituire nel lago Pozzillo e nelle rive un'oasi, ai sensi dell'art.32 della legge regionale 37/1981. E' iniziata così la prima giornata da consigliere dell'ex vice sindaco Vito maida il quale ha ricevuto ieri alcuni funzionari della ripartizione faunistica venatoria di Enna. Questi hanno solecitato la presentanzione di alcuni documenti per la completa definizione di una pratica che giaceva nel dimenticatoio  dal lontano 1988 ( allora sindaco Ciccio Saccone). Ricostriamo la vicenda di cui pochi erano a conoscenza. Nei primi mesi del 1988 all'allora sindaco Francesco Saccone e al sindaco di Agira, la sezione della LIpu di Regalbuto aveva chiesto che nelle rive del lago e nelle acque si vietasse la caccia perchè ciò comprometteva non solamente l'avifauna di una dei più belli invasi della Sicilia ma soprattutto perchè veniva danneggiata l'immagine paesaggistica che l'ambiente lacustre offriva ai sempre più numerosi visitatori. La LIpu , presieduta da gaetano Punzi - giustificava la propria richiesta motivando anche la particolare specie di uccelli migratori e non che niidificavano nel territorio di Agira. I due Comuni accogliendo le istanze e con diverse delibere consiliari approvate anche dalla Commissione Provinciale di Controllo autorizzavano la creazione dell'oasi. Nel novembre dello stesso anno la sezione di Enna della rRipartizione Faunistica Venatoria chiedeva ai due Comuni alcuni documenti per accelerare la creazione di un'oasi protetta ai sensi della legge regionale 37/81 e il conseguente divieto di caccia. Da allora tutti si erano "dimenticati" del Lago Pozzillo ed anzi che,come l'assessore Maida,non conosceva la vicenda , progettava la rivalutazione delle acque e delle pendici del Pozzillo con uno studio che titt'ora giace nelle stanze del Comune. Ieri la visita dei tre funzionari ha avuto il pregio di restituire alla luce la delibera n°62 del 12 aprile 1988 approvata dal consiglio comunale , ma soprattutto di dare speranza non solo alla Lipu ma anche ai numerosi amanti e frequentatori del Pozzillo i quali , forse, potranno vedere uccelli quali "Svassi" e "aironi cenerini" e persino uccelli migratori quali un pellicano recentemente fotografato dalla stessa Lipu di Regalbuto. " Il mio desiderio - ci ha dichiarato l'ex vice sindaco Maida -è quello di riuscire in un progetto nel quale ho sempre creduto perchè ritengo che sia alla base del progetto turistico della città di Regalbuto " I funzionari della Ripartizione Faunistica Venatoria di Enna nella stessa mattinata di ieri sono stati accompagnati all'ufficio tecnico e dopo la presentazione dei relativi documenti richiesti , affontando una modica spesa  a carico dei due Comuni di Agira e Regalbuto protebbe l'Oasi diventare finalmente realtà.

La Sicilia giovedì 4 febbraio 1993 articolo a firma di :

Agostino Vitale

Oggi il Lago Pozzillo è inserito tra le "Mete del Cuore" della FAI . Si trova al 795° posto con 196 voti nel 2020. Si può ancora votare fino al 15 dicembre -

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PALERMO (ITALPRESS) – Degli oltre 84 milioni di euro del Fondo Sicilia, il fondo istituito nel febbraio 2019 grazie all’acquisizione da parte della Regione di risorse del Ministero per l’Industria, un importo significativo è già stato assegnato. L’impiego del fondo, si legge in una nota, è stato voluto sin dal suo insediamento dal Governo Musumeci ed ottenuto attraverso una complessa trattativa con il MISE condotta dall’Assessore all’Economia, Gaetano Armao.
Dopo circa 18 anni di stallo operativo, nel dicembre dello scorso anno, lo stanziamento di tali risorse a favore delle attività produttive siciliane ha quindi avuto concreto avvio operativo grazie ad una convenzione stipulata tra la Regione Siciliana ed Irfis FinSicilia.
A marzo scorso a valere sul Fondo Sicilia è stata inoltre varata dal Governo Musumeci la Misura Straordinaria di liquidità, uno strumento finalizzato a supportare le esigenze di liquidità delle imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica Covid-19, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto accordati a fronte di finanziamenti chirografari concessi dal sistema bancario e dai consorzi fidi.
Della dotazione di 30 milioni di euro prevista per il triennio 2020/2022, per tali finalità, sono 2649 le domande pervenute e 1726 le operazioni già istruite (3,3 milioni di euro di finanziamenti erogati che hanno ottenuto da banche per complessivi 41 milioni di euro, con una leva finanziaria pari a 12 volte la garanzia). Di quest’ultime, sono 746 le domande già deliberate (1,4 milioni di euro), mentre le restanti 923 operazioni sono in fase di istruttoria e saranno completate entro il 31 dicembre di quest’anno.
Tra le domande a valere sul plafond destinato ai settori ristorazione e alberghiero, tra le categorie che più hanno sofferto le conseguenze del lockdown, sono già pervenute oltre 80 istanze di finanziamento.
La proiezione dei dati al 31 dicembre 2020, consente di calcolare contributi a fondo perduto per oltre 5 milioni e, sulla base del moltiplicatore calcolato, un ammontare di finanziamenti erogati dal sistema bancario pari a circa 65 milioni di euro.
“I pesanti effetti economici della pandemia – ha dichiarato il vicepresidente ed assessore per l’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao – stanno drenando liquidità alle attività produttive siciliane, molte delle quali rischiano oggi la chiusura. Con il Fondo Sicilia, insieme alle altre misure varate dal Governo Musumeci con la legge di stabilità, grazie alla convenzione con Irfis-Finsicilia, stiamo sostenendo gli operatori economici, i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali ed i titolari di partita IVA nel far fronte alle esigenze finanziarie causate dalla crisi derivante dalle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19”.
“Non sono solo numeri ma aiuti e servizi concreti alle imprese – afferma il Presidente dell’Irfis, Giacomo Gargano -. Il Presidente Musumeci, infatti, sin dal proprio insediamento, ha da subito fissato gli obiettivi che il Consiglio di amministrazione dell’Irfis avrebbe dovuto perseguire, ossia trasformare la Finanziaria della Regione anche in Società di consulenza e di servizi alle imprese siciliane. L’obiettivo è stato raggiunto con la recente iscrizione dell’Irfis nel registro delle società in house”.
(ITALPRESS).

Consapevole che quest’anno il 17 novembre assume un valore del tutto particolare, la titolare dell’Istruzione non ha potuto negare che “viviamo giorni in cui servono pazienza e responsabilità perché siamo dentro una pandemia che è tornata a colpirci con forza“. Dall’altra parte ha però citato le parole degli esperti del Comitato tecnico-scientifico che hanno ribadito a più riprese che

le scuole sono un ambiente controllato che gli studenti rispettano con attenzione le regole imposte.Sempre il Cts le avrebbe suggerito di tenere le scuole aperte anche perché una loro chiusura prolungata rischia di impattare negativamente e a lungo termine sulla formazione, sulla capacità di apprendimento, sui livelli di istruzione e sull’emotività dei ragazzi. Di qui la sua considerazione: “Non dovete essere voi a pagare il prezzo più alto di questa emergenza“.

Per questo ha assicurato agli studenti di star lavorando per riaprire al più presto gli istituti scolastici che hanno avviato la didattica digitale, ma anche per far sì che nelle prossime settimane non ne chiudano altri.

 

Ha quindi invocato un lavoro di squadra tra il Ministero, gli Enti locali e i governatori delle singole regioni. “Dobbiamo essere tutti d’accordo sul fatto che lasciarvi a casa sarebbe una sconfitta per tutta la comunità“, ha concluso.

" Spianare la strada alla donazione del plasma per curare i malati di Covid". E' questo l'obiettivo primario per il quale si sta lavorando a Regalbuto. Lo scopo è quello di spianare la strada ai possibili donatori pensando di dare loro la possibilità, già da subito, di effettuare nel proprio territorio il primo step del processo, ovvero l’ idoneaità (si tratta di un primo prelievo preliminare atto ad accertare la compatibilità del soggetto all’esecuzione della donazione vera e propria, che si dovrà invece poi eseguire obbligatoriamente in ospedale). “Così facendo – spiega Roberta Ruccella -  – eviteremmo ai donatori di spostarsi due volte a Catania. Ho pensato di avviare una campagna di sensibilizzazione rivolta in questa fase iniziale ad Agira e Regalbuto (Comuni che dispongono di un numero importante di cittadini guariti da coronavirus e dunque di potenziali donatori) con la speranza che quest’idea sia solo un punto di partenza e possa servire anzi da stimolo per altri cittadini che vorranno spendersi per questa nobile causa. Sarebbe bello coinvolgere tutto il nostro territorio. Io resto a disposizione. Dobbiamo provare con tutti i mezzi a nostra disposizione a contenere questa seconda ondata pandemica e consentire a tutti coloro che hanno la possibilità, e che vogliono farlo, di poter contribuire. Spero che la battaglia intrapresa dal deputato regionale Luisa Lantieri possa andare a buon fine per consentire ai cittadini di poter donare il plasma direttamente a Enna”.

L’idea di Roberta potrebbe presto prendere forma, essendo già stata accolta favorevolmente dall’ospedale Garibaldi Centro di Catania e dai sindaci di Agira e Regalbuto. A sposare con entusiasmo il progetto, anche la Fratres di Ramacca e di Catenanuova e l’ Avis  di Agira, felici di poter concretizzare l'idea. Insomma, gli attori sono tutti pronti. Si attende adesso il via libera ufficiale da parte delle autorità sanitarie ennesi competenti, che potrebbe arrivare già in settimana. “Voglio ringraziare per la disponibilità manifestata i primi cittadini Bivona e Greco – prosegue Roberta – il dottor Sciacca, primario del Garibaldi Centro, la signora Costanzo, della Fratres che opera all’interno dell’ospedale, la Fratres di Catenanuova, l’Avis di Agira e le associazioni di volontariato regalbutesi #Avas e #Misericordia, che offriranno il loro prezioso supporto. Una battaglia che non ha colori, tutti insieme per provare a salvare vite umane”.
- Alcune info utili sulla plasmaterapia:
"Non rappresenta una terapia di prima linea nella cura della patologia causata da Sars-CoV-2 ma un'opzione sperimentale, attuata in un regime d'emergenza, - ci spiega Roberta - la possibilità di utilizzare il plasma iperimmune potrebbe comunque rappresentare una valida soluzione aggiuntiva alle altre terapie di supporto. È importante donare perché per qualcuno che non risponde alle attuali terapie, la plasmaterapia potrebbe essere l’ultima e unica chance per contrastare il virus tramite un'immunoprofilassi passiva, oltre alla possibilità di un suo utilizzo per aiutare ad impedire alle persone che sono moderatamente ammalate di sviluppare quadri clinici di entità più severa o complicazioni correlate alla malattia".
Il potenziale donatore deve:
- essere guarito dal Covid con esito di tampone negativo;
- avere un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni;
- non deve essere stato mai trasfuso;
- se donna, non avere avuto gravidanze;
- avere un peso corporeo superiore ai 50 kg.

 

In Sicilia sono già attivi otto centri di raccolta del plasma per la cura del coronavirus autorizzati Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale della Salute. Sono servizi trasfusionali nei policlinici di Palermo e Catania, le Asp di Trapani, Caltanissetta e Ragusa e negli ospedali Papardo di Messina e Garibaldi di Catania, tutti autorizzati alla fine della scorsa primavera.

Possono donare quei cittadini guariti recentemente dal Covid-19 essendo ancora dotati di plasma iperimmune.

 

In questo mare magnum delle notizie che vengono pubblicate sul Covid-19 , una riesce a dare più speranze delle altre in attesa del vaccino che verrà. Nel sangue dei guariti c’è la chiave per curare i malati di coronavirus Covid-19. Già da qualche tempo, la sperimentazione che vede la terapia con il plasma, ricco degli anticorpi sviluppati da chi ha sconfitto il virus, sta dando i suoi frutti. In Italia il San Matteo di Pavia e l’ospedale Carlo Poma di Mantova hanno registrato i primi risultati incoraggianti. In Veneto il Governatore Zaia l'estate scorsa ha lanciato una vera e propria campagna per la raccolta del plasma. Ma quali sono le caratteristiche del donatore ?

Il donatore deve avere le seguenti 4 caratteristiche:

1)Guarito da COVID 19 con doppio tampone negativo
2)Plasma del donatore con anticorpi neutralizzanti il virus COVID 19 con titolo superiore a 1/160 (pare che solo il 20% dei guariti abbiano queste caratteristiche anticorpali indispensabile per una cura efficace)
3) Avere tutti gli esami previsti per i donatori di sangue nella norma ed in più alcuni test virali aggiuntivi (parvovirus,epatite A,Epatite E,Covid)
4)Non ci sono limiti di età per questa tipologia di donazione

L’unità di plasma prelevata da donatore deve avere le seguenti 2 caratteristiche:

1)Qualificazione biologica dell’ unità donata per tutti i test sopraelencati(donazione standard e test per plasma iperimmune)
2) Inattivazione agenti patogeni con varie tecniche (per es amotosalen o altri)
Tutte queste complesse procedure e test non sono effettuabili ovunque in Sicilia ed il Centro Regionale Sangue dell’Assessorato Salute sta studiando la possibilità rendere operativa una rete di servizi e laboratori in Regione in grado di effettuare tutte le indagini ed i processi per rendere trasfondibile la sacca di plasma IPERIMMUNE. Il vero grande limite però è lo scarso numero di donatori in Sicilia con queste caratteristiche , infatti, al 5 maggio, i guariti da COVID in Sicilia sono 818 ed il 20% reclutabile corrisponderebbe a circa 150 donatori ! Non sappiamo di questi 150 quanti sarebbero disponibili a donare (ricordo che si tratta di donazione volontaria) e quanti rientrerebbero nei parametri del protocollo della Regione (CRS).
Ciònonostante io mi sentirei di INVITARE TUTTI I GUARITI da covid 19( donatori e non donatori) a dare la propria disponibilità all’associazione donatori della propria città che avrà cura di predisporre un elenco di volontari immuni che in qualsiasi momento potranno essere convocati,studiati e valutati al fine di donare questa preziosa unità di Plasma Iperimmune. Ringrazio anticipatamente quanti comunicheranno i loro nominativi dimostrando una solidarietà di altissimo profilo etico”.

aricolo tratto da www.ialmo.it dell'8 Maggio 2020