E’ stata calendarizzata per il 10 luglio alle ore 15, la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Enrico Scozzarella.In tale data ed in tale ora il consesso civico dovrà decidere con appello nominale se l’attuale Presidente dovrà rimanere ancora in sella o se dovrà passare il testimone a qualche altro. Il 20 giugno scorso, come si ricorderà, 7 consiglieri su 12 sia di maggioranza che di opposizione, (Filippa Greco, Filippa D’Angelo, Angelo Bruno, Carlo Biuso, Enrico Capuano, Luca Bonanno, Giuseppe Speranza), depositarono la sfiducia .

L’ANCI Sicilia  invita  i sindaci siciliani a contribuire alla promozione della cultura della donazione  tra i propri concittadini, soprattutto nel periodo estivo, quando l’emergenza sangue rischia di diventare  insostenibile.

“E’ necessario favorire e promuovere lo sviluppo di azioni volte alla crescita della cultura della donazione  in particolare tra le giovani generazioni, quale atto importante  di  solidarietà”.  Hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale  di ANCI Sicilia

“Malgrado si siano registrati, negli ultimi anni, significativi progressi nella donazione di sangue, raggiungendo una sostanziale autosufficienza annuale, permangono forti criticità soprattutto durante la stagione estiva, quando la minore disponibilità alla donazione determina forti carenze di sangue a fronte di un fabbisogno trasfusionale costante da parte delle strutture ospedaliere – continuano Amenta e Alvano -  il rischio è che le donazioni si esauriscano ulteriormente a causa delle ferie estive, con inevitabili e conseguenti disagi per un gran numero di pazienti con patologie gravi che necessitano di continue trasfusioni”. 

“E’ per questo, quindi,  che facciamo appello a tutti gli amministratori siciliani - aggiungono Amenta e Alvano - affinché  si adoperino in una proficua campagna di sensibilizzazione e utilizzino tutti gli strumenti di comunicazione e informazione  utili ad incentivare la donazione di sangue intero e di plasma in aferesi”.   

“Donare il proprio sangue – conclude Amenta - è certamente uno dei più significativi  fra gli  atti di solidarietà che può realizzare un cittadino. Accrescere la cultura della donazione in una comunità può rappresentare una delle azioni di maggior valore che ogni amministratore possa fare”.  

Un bando da 38 milioni di euro a sostegno degli artigiani siciliani. Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale delle Attività produttive, Carmelo Frittitta, è stato approvato e pubblicato l’avviso pubblico “Più artigianato" il cui obiettivo è sostenere gli investimenti delle imprese del settore. Nel dettaglio, le agevolazioni, che saranno erogate nei limiti del "de minimis", consistono in un abbattimento degli interessi sui finanziamenti bancari o contratti di leasing finanziario fino all’80% del tasso di riferimento, cui si aggiunge un contributo in conto capitale pari al 20% degli investimenti sostenuti. L’aiuto è concesso con procedura valutativa a sportello. L'ente gestore del fondo è la Crias, la Cassa regionale per il credito artigiano. «Con questa iniziativa - dice l'assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo - il governo Schifani va incontro al fabbisogno reale delle imprese artigiane siciliane messe a dura prova dalla crisi pandemica, dal recente incremento dei costi delle materie prime e dell'energia e dall'annoso problema delle difficoltà di accesso al credito attraverso i canali tradizionali. Si tratta di agevolazioni - sottolinea l'esponente della giunta regionale - pensate per quegli artigiani che intendono effettuare investimenti di crescita, perché soltanto investendo una impresa può generare occupazione e reddito e sostenere le sfide del mercato». Dalle ore 11 del 31 luglio 2023, accedendo al sito della Crias - www.crias.it - tramite la piattaforma "Crias Agevola" si potrà procedere all’invio della istanza attraverso le credenziali SPID. Qui il link https://www.crias.it/piuartigianato/home.php al bando e alla piattaforma. mz/as Di seguito la scheda tecnica dell'avviso Credito agevolato per artigiani, pubblicato bando da 37,9 milioni di euro in regime di «de minimis» per le imprese dell'Isola Ente gestore del fondo è la Crias, la Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane, che opererà attraverso una convenzione con l'assessorato regionale delle Attività produttive e un bando pubblicato oggi, 30 giugno. Il bando è rivolto alle imprese artigiane, costituite anche in forma di cooperative o consortile, che abbiano stipulato con le banche contratti di finanziamenti per investimenti o spese. Le istanze potranno essere inoltrate a partire dal 31 luglio sulla piattaforma dedicata sul sito Crias. Tipologia di investimenti e spese ammissibili • acquisto del terreno destinato alla costruzione e/o ampliamento di fabbricati (agevolabile nella misura del 15% della spesa ammissibile); • acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati; • acquisto di macchine, attrezzature ed impianti, autoveicoli, incluse le spese per gli impianti e le attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale • acquisto di software, diritto di brevetto e licenze e alla realizzazione di siti web a sostegno dell’immagine e per la promozione dell’impresa artigiana, alle attività di studio e progettazione necessarie all’introduzione di innovazioni nel processo produttivo; • acquisto di scorte di materie e di prodotti finiti, per un importo non superiore a 200mila euro (per tale destinazione è necessario presentare domanda separata). Stipula, erogazione e modalità di rimborso del finanziamento • Le operazioni di finanziamento, liberamente stipulate sul mercato, possono prevedere un periodo di pre-ammortamento della durata massima di 12 mesi per tutte le tipologie di investimentil. Importo massimo delle agevolazioni in conto interessi, in conto capitale e in conto canoni • L’investimento non è soggetto ad alcun limite d’importo, essendo un’agevolazione «de minimis» (Reg. UE n.1407/2013). • L’impresa, in applicazione al «de minimis», non può usufruire, nell’arco di tre anni, di agevolazioni pubbliche complessive superiori a 200.000 € (per le imprese di trasporto su strada questo importo non potrà superare € 100.000). • Sono escluse dalle agevolazioni le operazioni di finanziamento di importo inferiore a € 5.000. Contributo in conto interessi: - 60% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del finanziamento; - 80% se garantito dai Confidi. Contributo in conto capitale • 20% del costo documentato (aggiuntivo al contributo in conto interessi/canoni). Durata • I contributi in conto interessi sono riconosciuti per una durata massima di: a) 12 anni per i finanziamenti destinati all’acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento locali; b) 6 anni per i finanziamenti relativi alle altre destinazioni ad eccezione dell’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti; c) 5 anni per i finanziamenti relativi all’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti. Domanda di ammissione alle agevolazioni • La domanda, per essere ricevibile ed ammissibile al finanziamento, deve rispondere ai seguenti requisiti: • essere presentata via web sulla piattaforma messa a disposizione da Crias. • essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa artigiana e dal soggetto presentatore (Banche, Associazioni artigiane di categoria, Consorzi di garanzia fidi) • essere trasmessa a C.R.I.A.S. dal soggetto presentatore, non oltre 6 mesi dall’erogazione. • Dalle ore 11 del 31 luglio 2023, accedendo al sito della CRIAS - www.crias.it - tramite la piattaforma “Crias Agevola”, si potrà procedere all’invio delle istanze attraverso le credenziali SPID. Le domande saranno valutate tramite procedimento valutativo a sportello (ex art. 5 D.Lgs. N. 123/98) entro 60 giorni.
 

La delegazione della Democrazia Cristiana provinciale di Enna formata da Giuseppe Di Franco, Giuseppe Arcuria , Agostino Vitale e Davide Urzì è stata ricevuta ieri 28 giugno dal Commissario del libero consorzio dei Comuni di Enna , dott. Girolamo Di Fazio.
L'incontro, che era nato per avere notizie sugli interventi di ripristino della viabilità provinciale, ha avuto una piacevolissimo inizio con la comunicazione che il 27/06/23 era stata approvata la DD 1087 con la quale si sono stanziati circa 1.8 milioni di Euro per il ripristino dell'asse viario delle S.P. 7A - S.P. 4 - S.P. 88 per la direttrice verso l'Autostrada A19.
Il Commissario Di Fazio ha voluto specificare che tali interventi potranno essere rafforzati nel momento che l'ANAS acquisirà in via definitiva le citate strade provinciali.
Sull'argomento della viabilità in sicurezza abbiamo sollevato anche il problema della pulizia dei cigli stradali e delle cunette di deflusso delle acque che, al pari del manto stradale deteriorato, sono causa di diversi incidenti. E' sotto gli occhi di tutti lo stato di incuria ed in alcuni casi la vegetazione erbacea ed arbustiva limita la visibilità degli automobilisti.
Senza dubbio il depauperamento delle risorse finanziare delle ex Provincie non consente una costante e corretta manutenzione ma la soluzione che abbiamo proposto come Democrazia Cristiana, è quella di utilizzare le imprese agricole del territorio che potrebbero, con piccoli lotti di intervento, provvedere alla scerbatura, al decespugliamento ed alla pulizia di canalette di scolo e caditoie; e perchè no anche alla parziale riparazione delle buche stradali.
E la possibilità di utilizzo delle imprese agricole è stato sancito dalla Sentenza 3891/2013 del Consiglio di stato, che ne stabilisce la loro partecipazione agli appalti pubblici nei limiti degli art. 14 e 15 del D.lgs 228/2001 e del D.lgs 163/2006.
La proposta della Democrazia Cristiana, che ha visto il Commissario Di FAzio favorevole a verificarne la fattibilità, avrebbe tre effetti immediati: la possibilità di poter intervenire velocemente e su tutte le strade; un minor costo degli interventi complessivi e non ultimo per importanza, dare un reale ed immediata integrazione al reddito degli agricoltori ed indirettamente anche all'indotto del piccolo commercio connesso. Il vantaggio non secondario, sarebbe anche quello di prevenzione degli incendi e di prevenzione degli allagamenti stradali.
L'incontro è continuato affrontando anche i temi legati al " turismo lento" per dare maggiore visibilità al patrimonio del territorio provinciale ed il Commissario Di Fazio ci ha comunicato che è disponibile a valutare altri progetti mentre uno è quasi in via di realizzazione: " La Via del Grano" “Costruzione di un “percorso lento” per vivere il Cuore Verde della Sicilia, a sostegno del turismo naturalistico e culturale, realizzato attraverso l’interconnesione tra Pergusa/Grottacalda e la ferrovia dismessa Leonforte-Caltagirone nel tratto che collega Floristella con Piazza Armerina”,
Un altro argomento trattato è stato quello dell'utilizzo delle palestre scolastiche da parte delle società sportive dilettantistiche che, specialmente a fronte delle ultime normative del settore, hanno necessità di un maggior sostegno pubblico per continuare a garantire la continuità delle attività che, specialmente in alcuni ambiti, rappresentano unica valvola di sfogo dei giovani in quasi tutti i comuni dell'Ennese.

Realizzare le opere finanziate dal piano si è rivelato molto complesso soprattutto per i comuni più piccoli. Per questo sono stati assegnati dei fondi ai centri con meno di 5mila abitanti per assumere personale specializzato.

Il tema dell’efficienza della pubblica amministrazione ritorna ciclicamente al centro del dibattito. La quantità di personale preposto per un determinato comparto e le competenze sono aspetti cruciali per il funzionamento della machina amministrativa. Non soltanto per le operazioni ordinarie ma anche per quelle straordinarie, come quelle legate agli investimenti di lungo periodo. L’accesso e l’utilizzo dei fondi del piano di ripresa e resilienza (Pnrr) ne è un chiaro esempio. Abbiamo già parlato delle difficoltà delle amministrazioni locali in questo senso, legate dal un lato alla capacità di presentare progetti ammissibili e dall’altro alla loro concreta realizzazione. Come approfondisce Svimeznelle fasi di attuazione delle opere pubbliche si accumulano spesso ritardi, in particolare nelle aree del sud. Portare a compimento gli interventi infrastrutturali entro i tempi previsti è però un aspetto cruciale per non rischiare di perdere l’accesso a parte dei fondi europei. 

Per facilitare e ridurre i tempi di realizzazione dei progetti previsti dal piano è stato predisposto il fondo per le assunzioni Pnrr per i piccoli comuni di personale tecnico specializzato. Si tratta di risorse specifiche per gli enti che non superano i 5mila abitanti, spesso i più carenti in termini di personale e competenze. Predisporre aiuti per i comuni di dimensione più ridotta è particolarmente rilevante: sono 5.532 le amministrazioni locali italiane che riportano un numero di residenti inferiore ai 5mila, componendo il 70% degli enti. Spesso tali centri sorgono nelle aree interne, lontani dai comuni maggiori baricentrici in termini di servizi. Per questo gli investimenti Pnrr in queste zone possono rappresentare un’opportunità importante per colmare gli storici divari territoriali che caratterizzano il nostro paese.Con il decreto legge 51/2021 sono stati delineati i processi per conferire gli incarichi di collaborazione per il supporto ai processi amministrativi legati all’attuazione del Pnrr. In questo contesto, è stato istituito un fondo particolare per le amministrazioni che non superano i 5mila abitanti. Tale fondo si trova nello stato di previsione del ministero dell’interno, controbilanciato dalla riduzione del fondo per gli interventi strutturali di politica economica. Il personale assunto non è di tipo dirigenziale, si tratta di figure tecniche con delle competenze specifiche per portare a compimento i progetti del Pnrr. I contratti infatti sono a tempo determinato: possono superare i 36 mesi di durata ma non possono eccedere il periodo complessivo del piano. Gli inquadramenti contrattuali sono definiti dal contratto collettivo nazionale (Ccnl) comparto funzioni locali e possono essere di tre categorie: D, C e B3. Le assunzioni devono comunque passare una revisione che valuta il rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio

Tappa in Sicilia, a luglio, del Pd per discutere di Autonomia differenziata e Pnrr. La segretaria nazionale, Elly Schlein, ha scelto Enna e poi Palermo per affrontare con i territori questi temi, strategici nei prossimi anni. Si inizia il 7 luglio con il coinvolgimento diretto della segretaria nazionale Elly Schlein con un doppio appuntamento siciliano a Enna e a Palermo incentrato su due argomenti nevralgici: autonomia differenziata e Pnrr. A Enna (Cinema Grivi, ore 9:30) Elly Schlein, con Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia, discuterà di autonomia differenziata assieme ai deputati Stefania Marino, Marco Sarracino (componente della segreteria nazionale Pd con delega al Sud-coesione territoriale e aree interne) e Peppe Provenzano (componente della segreteria nazionale con delega agli Esteri). 

Aumento dei costi del Servizio di Salvaguardia dell’energia elettrica: questo il tema dell’incontro che si è svolto tra L’ANCI Sicilia e ARERA (Autorità di Regolazione per Energia e Ambiente).

Durante l’incontro il presidente e il segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, hanno evidenziato come tali costi siano insostenibili per molti comuni, in particolare per quelli che vivono già una difficilissima condizione finanziaria, e come ci sia il grosso rischio di mettere in pericolo la qualità dei servizi essenziali  erogati a cittadini e imprese.

Si è, quindi, trattato di un confronto per chiarire, dal punto di vista tecnico, cosa si possa fare di concreto per aiutare gli enti locali ad uscire da questo scenario drammatico evitando il dissesto finanziario.

“L’aumento dei costi dell’energia- ha spiegato Amenta – ha causato un’ impennata  dei tributi locali nei Programmi economici finanziari (PEF). Aumenti che spesso non sono sostenibili dalle famiglie che si trovano nell’impossibilità di pagare, generando un forte ammanco nelle casse comunali. Bisogna fermare questo circolo vizioso che con un pericoloso effetto domino  ha fatto schizzare i costi della Tari e del servizio idrico integrato, due voci che risultano essere tra le cause più significative della crisi finanziaria dei comuni”.

ANCI Sicilia e ARERA hanno, quindi, sottolineato la necessità di chiedere al Governo una modifica normativa che possa favorire la fuoriuscita dei comuni dal mercato di salvaguardia.

“È necessario individuare – hanno concluso Amenta e Alvano – norme che favoriscano l’accesso al mercato libero attraverso strumenti finanziari e tutele per far fronte ai debiti pregressi è un meccanismo di garanzia che eviti il repentino ritorno al mercato di salvaguardia”.

«La Procura della Repubblica di Messina ha consentito l’utilizzo delle navi sequestrate alla “Caronte&Tourist Isole Minori” per i servizi di linea da e per le isole minori, sotto la guida dell’amministrazione giudiziaria a cui sono state affidate». Lo rende noto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, avendone avuto notizia. La Regione, tramite l'assessorato alle Infrastrutture, aveva scritto al giudice per le indagini preliminari, alla Procura messinese, all’amministratore giudiziario e ai prefetti di Agrigento, Messina, Palermo e Trapani, esponendo la preoccupazione per lo svolgimento del servizio e chiedendo di sapere se le navi sottoposte al fermo potessero essere comunque essere impiegate e in quali termini. «La Procura - aggiunge Schifani - ha dimostrato grande sensibilità concedendo l’uso dei traghetti, senza i quali sarebbero stati a rischio molti collegamenti, penalizzando sia i residenti sia gli operatori economici, tanto quanto i turisti che affollano le nostre isole nella stagione estiva. Appena appresa la notizia, ieri, ci siamo subito attivati per trovare una soluzione e siamo lieti che l’Autorità giudiziaria abbia colto il nostro allarme. Ringraziamo anche i prefetti coinvolti che hanno dimostrato grande attenzione a questo tema. In attesa che il procedimento giudiziario faccia il suo corso, vengono intanto assicurati i servizi indispensabili sulle rotte da e per le isole, alle quali il governo regionale presta sempre grande attenzione».
 

PALERMO (ITALPRESS) – Taglio del nastro all’interno dell’ospedale Cervello di Palermo dove questa mattina è stato inaugurato il reparto di Oncoematologia, centro di riferimento regionale per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle leucemie e dei linfomi per il trapianto di midollo osseo. “Ogni inaugurazione è sempre una magnifica occasione per riaffermare l’impegno da parte del governo nei confronti della Sanità pubblica. Inaugurare un nuovo reparto significa dare la possibilità ai pazienti di vivere in ambienti confortevoli, perchè sulla qualità dei professionisti che lavorano in questa realtà non c’è mai stato alcun dubbio. Il trapianto di midollo osseo oggi è sicuramente una delle terapie più concrete, più certe per dare a persone affette da patologie ematologiche una risposta di guarigione. Abbiamo casistiche molto confortanti da questo punto di vista, e lo trovo un fatto importante”, ha dichiarato l’assessore regionale della Salute Giovanna Volo.
L’inaugurazione odierna è frutto di mesi di una ristrutturazione che prevede l’ampliamento dei posti, nonchè un ammodernamento tecnologico della struttura per una spesa di circa 750mila euro con fonti di finanziamento aziendali. Con l’aggiornamento della pianta organica, si contano 20 posti letto in reparto, 11 posti in Day Hospital, 10 in unità trapianti, ai quali se ne aggiungono altri 16 in ematologia. L’oncoematolgia è dotata di 12 medici, il primario e 22 infermieri. “Questi sono momenti di grande soddisfazione e di grande piacere, ancora di più per me che sono cresciuta in questo mondo, in questo ospedale, perchè qui ho fatto la mia prima specializzazione presso il reparto di ematologia. Rivivo e rivedo quello che erano i miei tempi, molto lntani da quello che invece inauguriamo oggi”, conclude l’assessore Volo. Tra i presenti anche il commissario straordinario Walter Messina che vede in questo reparto un piccolo passo in avanti per la ripresa di fiducia nella Struttura del Servizio Nazionale Sanitario da parte dell’opinione pubblica.

foto: xm3/Italpress

«Imprimiamo una prima sforbiciata ai cosiddetti enti inutili della Regione. Anche questo è un impegno che avevamo assunto davanti ai siciliani e confermiamo oggi la precisa volontà di mantenerlo passando ai fatti. Lo facciamo nell'interesse della nostra Regione ad avere un quadro ordinato e regolare delle proprie articolazioni operative, nonché nell'interesse dei cittadini a vedere azzerate inefficienze e sprechi».

Così il presidente della Regione Renato Schifani commentando l'approvazione da parte della Giunta regionale dei bilanci finali di liquidazione di dieci delle vecchie Aziende autonome di soggiorno e turismo (Aast), inattive da decenni, ai sensi della legge regionale 15 del 2005. A curare l'iter l'assessorato all'Economia. Si tratta delle Aziende di due Città metropolitane, Catania/Aci Castello e Messina, e di quelle dei centri di Caltagirone, Capo d'Orlando, Cefalù, Erice, Giardini Naxos, Messina, Milazzo, Nicolosi, il cui antico scopo era di promuovere e coordinare le politiche turistiche di località, riconosciuta di interesse turistico.

«Le Aziende, in liquidazione da anni e di cui abbiamo finalmente chiuso i bilanci - spiega l'assessore all'Economia Marco Falcone - rientrano nella prima tranche di soppressioni di enti fantasma della Regione, iniziativa di risanamento su cui il Governo Schifani sta imprimendo un deciso slancio così come da programma. Seguiranno nelle prossime settimane le altre Aast e diversi altri enti inutili che appesantiscono la Regione da vent'anni e oltre. Ora ci sarà un ultimo passaggio in Assemblea regionale per poi decretare il definitivo taglio di questi rami secchi dell'amministrazione regionale, nel rispetto di leggi parecchio risalenti a cui, oggi stiamo finalmente dando attuazione».