AcquaEnna . Partite Pregresse sospese.

Marzo 01, 2017 1835

Acqua Enna. La maggioranza dei Sindaci della provincia hanno sospeso le partite pregeresse.
Hanno votato contro i Sindaci di: Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto, pari ad una percentuale del 13,53%. Assenti (non ritenendo di inviare delegati) invece i Comuni di Agira, Aidone, Barrafranca, Catenanuova, Gagliano, Sperlinga, Valguarnera e Villarosa

Le partite pregresse pagate dai cittadini sulla bolletta dell’acqua sono state sospese. A deciderlo a maggioranza, ma con la perplessità di alcuni, sono stati i sindaci dei Comuni. Sta di fatto che per la prima volta alcuni sindaci hanno assunto una decisione intesa come storica. Resterà adesso da vedere nei sei mesi di sospensione se le partite pregresse pretese da AcquaEnna sono legittime. Sì secondo la maggioranza dei sindaci presenti, non del tutto convinti i sindaci di Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto che hanno votato contro. A favore della sospensione invece Enna, Piazza Armerina, Nicosia, Troina, Leonforte, Calascibetta e Pietraperzia mentre erano assenti Agira, Aidone, Barrafranca, Catenanuova, Gagliano, Sperlinga, Valguarnera e Villarosa da dove non è arrivato neanche un delegato.
Quello della sospensione non è stato però un percorso semplice ma tutt’altro e lo si è visto pure nell’incontro di ieri in un lungo dibattito dove alcuni sindaci hanno ipotizzato dei problemi e perplessità sul tema e qualcuno ha tentato di prolungare la questione. Magari per approfondire. Dal sindaco di Nissoria, Glorioso, è invece stato proposto di invitare AcquaEnna a sospendere bonariamente le partite pregresse (una strada pressocchè a vicolo cieco) invitando i cittadini a pagare ma chiedendo poi il rimborso evitando la prescrizione. Messa ai voti la proposta è stata votata dai soli sindaci di Nissoria, Assoro, Centuripe, Cerami, Regalbuto, Nicosia e Leonforte ed è stata quindi bocciata. Si è così passati al voto per la sospensione a cui si sono opposti i comuni di Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto lasciando qualche mugugno nei comitati a difesa dei cittadini ma anche di quei sindaci che hanno puntato alla sospensione. Soddisfatto per l’esito del voto il presidente dell’Ati, nonché sindaco di Enna, Maurizio Dipietro che ha fortemente voluto questa soluzione trovando alcuni sindaci d’accordo e commentando il risultato ha parlato di punto di svolta rimandato, in passato, per troppo tempo e finalmente raggiunto per dare delle risposte ai cittadini.
La sospensione si sarebbe potuta raggiungere anche prima se non ci fosse stata la “melina” tra alcuni sindaci e se la legge regionale avesse dato più poteri ed un senso all’Ati che invece non può godere né di personale, né di fondi.
Adesso ci saranno a disposizione sei mesi per capire se le partite pregresse sono legittime e per riuscirci si acquisirà il parere di un professionisti di livello che sarà pagato con la quota (0,50 cent. ad abitante) che ogni Comune avrebbe dovuto versare ma che ancora nessuno ha pagato.

 
 

William Savoca per La Sicilia

Ultima modifica il Mercoledì, 01 Marzo 2017 11:25