Dalle Province Regionali siciliane ai Liberi Consorzi di Comuni In evidenza

Marzo 05, 2013 523

Su Vivienna è apparso l'intervento di Massimo Greco sulla decisione del Governo Regionale di abolire le province. Pubblichiamo volentieri la sua opinione.

Sull’onda del grillismo, che ha caratterizzato il risultato elettorale per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana prima e del Parlamento Nazionale dopo, il Governatore della Regione Siciliana Crocetta, ospite della trasmissione domenicale pomeridiana di Giletti, annuncia l’approvazione di un disegno di legge che, nel sopprimere le Province Regionali della L.r. n. 9/86, ripristina i Liberi Consorzi di Comuni quali unici enti intermedi previsti dallo statuto siciliano. La notizia potrebbe lasciarci indifferenti se non fosse per le varianti che il disegno di legge contiene. I futuri Liberi Consorzi di Comuni assorbiranno infatti le competenze delle soppresse autorità d’ambito per la gestione integrata delle risorse idriche e dei rifiuti, nonché quelle degli attuali Istituti Case Popolari.

I Liberi Consorzi di Comuni, aventi una natura consortile, saranno governati da organi di 2° grado, cioè da organi eletti non più direttamente dai cittadini ma dai Comuni consorziati. La questione, per la verità niente affatto nuova per alcuni di noi che da anni si cimentano nel promuovere riflessioni condivise su tali argomenti di ingegneria costituzionale, merita delle brevissime osservazioni.

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Ultima modifica il Martedì, 05 Marzo 2013 16:20
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