Investimenti, incentivi, imprese, immobili. Sono le quattro direttrici d’azione del dl crescita, sulle quali il Governo intende muoversi per rilanciare il percorso di sviluppo del Paese, con un insieme organico di misure volte a sostenere il sistema produttivo nel breve periodo ed a rafforzarne la competitività nel medio termine. Complessivamente lo stanziamento è pari a circa 1,9 miliardi di euro nel triennio 2019-2021, di cui un miliardo di euro nel solo 2019 e 450 milioni annui nel biennio 2020-2021.
Fra le misure cardine del decreto, la reintroduzione del superammortamento per i beni strumentali nuovi, l’aumento della deducibilità dell’Imu per le imprese, una decisa semplificazione della mini-IRES, oltre a uno snellimento delle procedure burocratiche per l’efficientamento e la riqualificazione del patrimonio immobiliare.
Si agirà sugli investimenti pubblici, accelerando l’utilizzo di risorse già stanziate, sugli investimenti privati, rimuovendo i vincoli di carattere regolatorio e rimodulando gli stanziamenti, e incentivando l’attività di ricerca, pubblica e privata.
Sul fronte degli investimenti pubblici, l’obiettivo è rilanciare la spese delle Amministrazioni Pubbliche che da un decennio sono in progressiva riduzione, da circa il 3% a meno di 2% del Pil. Per questo si prevedono interventi sulle procedure di realizzazione delle opere, volti a utilizzare le risorse già destinate, e lo stanziamento a favore dei Comuni di 500 milioni per piccoli investimenti di rapida esecuzione, finalizzati alla messa in sicurezza delle infrastrutture e degli edifici e all’efficienza energetica.
Dal lato degli investimenti privati, scesi di 4 punti percentuali rispetto alla media del decennio 2001-2010, viene previsto il potenziamento della Nuova Sabatini (per l’abbattimento degli interessi passivi), la reintroduzione del cosiddetto superammortamento, l’istituzione di un fondo di garanzia per le medie imprese. Allo stesso tempo, vengono introdotti il rifinanziamento del fondo di garanzia per la prima casa e l’estensione del sisma bonus per i soggetti incapienti, mentre arrivano incentivi alla rigenerazione urbana. Vengono snelliti i meccanismi di fruizione dei benefici per l’efficientamento energetico, con la possibilità di trasformare la detrazione fiscale in uno sconto sul prezzo.
Novità arrivano anche sul fronte del patent box, con procedure di accesso semplificate, su quello del rientro dei cervelli, con la proroga e l’ampliamento degli incentivi, nonché agevolazioni a progetti di riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare.