Fase 2.Non è il " liberi tutti". In evidenza

Maggio 20, 2020 2422

Da un lato i giovani con la voglia matta di  ritornare alle loro abitudini pre Covid . Alla seconda gli altri: i genitori, i nonni ,preoccupati della troppa libertà di movimento dei loro figli. In tutta Italia purtroppo si registrano casi che le cronache riportano fedelmente con tanto di immagini. Immagini di assembramenti nelle vie della movida, ma non sono da meno neanche nei piccoli centri urbani. Quel che più preoccupa è però l'assenza della mascherina. Spopolano sulla rete i volti di giovani senza mascherina vicini, molto vicini l’uno all’altro, con l’aperitivo in mano. In parecchi hanno identificato nel comportamento di questa generazione di ventenni-trentenni, l’esempio del comportamento sbagliato, da irresponsabili. La mancanza di rispetto. Allo scontro hanno partecipato anche sindaci e presidenti di Regione. In alcuni casi come è avvenuito lunedì scorso a Padova sono dovuti intervenire i Carabinieri a tarda notte. Ma si possono citare anche il caso di Palermo ( alla Vucciria), Ferrara.Su Facebook il sindaco di Bologna Virginio Merola, scrive addirittura una lettera aperta ai giovani della città. “Care ragazze e cari ragazzi, si riaprono molte attività. Mi rivolgo a voi: abbiamo bisogno della vostra energia per affrontare questa situazione. Energia positiva. Riapriamo sapendo che è un rischio. Con tutte le precauzioni possibili”. Sindaci dunque preoccupati ma pronti a decisioni forse impopolari ma necessaruie. Non è ancora il liveri tutti. Se da un lato si comprende la voglia di riprendere a vivere quei giorni ai quali specie i giovani e gli adolescenti erano abituati , dall'altro la prudenza , il distanziamento , il senso di responsabilità devono continuare ad esistere mettendoli in atto se si vogliono evitare pericoli maggiori che possono riportare indietro le lancette dell'orologio.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Maggio 2020 16:59
Image
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale , ai sensi della legge n° 62 del 7/3/2001.