Ottimizzare i costi della sanità chiudendo strutture poco funzionali e costose, potenziare le periferie non ospedalizzate:con queste parole il Presidente della provincia dott. G. Monaco, in qualità di medico, ha riassunto le norme che regolamentano la L.R 5/2009 per il riordino del Servizio Sanitario Regionale aggiungendo che il decentramento dei servizi, oltre a erogare assistenza specialistica, dovrebbe favorire la trasformazione degli ospedali più importanti in centri di eccellenza che contribuirebbero a rallentare o arrestare la forte migrazione dei pazienti verso il nord Italia con notevole aggravio di spesa del SSN.Con questi principi è stato istituito il nuovo servizio di malattie infettive ed epatologia nel poliambulatorio ASP di Regalbuto che conta così 14 servizi specialistici erogati in soli 6 mini-ambulatori.La nostra ASP non ha mantenuto fede agli accordi presi con gli amministratori della passata legislatura guidata dal Sindaco G. Punzi ed oggi, a causa della leggerezza degli stessi, probabilmente non potrà più essere garantita (a detta del Dott. P.Nocilla coordinatore sanitario territoriale ASP di Enna) la ristrutturazione dei locali assegnati al poliambulatorio a causa dei tagli operati dalla spending review alla sanità siciliana. Tagli che suddivisi per province registrano la somma di circa sette milioni e mezzo di euro per 175.000 abitanti della provincia di Enna contro cifre pressoché simili o inferiori nelle provincie di Catania e Agrigento con numero di abitanti notevolmente superiore. Tagli sproporzionati che collocano la nostra provincia ad avamposto su tutte le province della Sicilia e la rendono la più povera; da qui nasce la sollecitazione ai sindaci di portare avanti un’azione di forza presso l’assessorato alla sanità regionale per rivendicare i diritti essenziali di assistenza ai cittadini che non possono essere considerati di serie B rispetto ai loro conterranei e sperare che all’aumento del numero dei servizi possa corrisponderne la qualità in luoghi dove la dignità del cittadino-paziente non venga calpestata né umiliata ma rispettata così da non rimpiangere né invidiare l’efficientismo del NORD.
Santa Todaro