A salvaguardia dell' incolumita' dei fedeli e di tutti i cittadini visto lo stato di criticita' di archi, volte e cornicioni evidenziato nel corso di un sopralluogo effettuato dalla Soprintendenza, dai Vigili del Fuoco e dall'Ufficio Tecnico Comunale alla presenza del parroco, don Roberto Zito, la Chiesa di Santa Margherita è stata dichiarata inagibile e ne è stato interdetto l'utilizzo, sia per finalità religiose che di ogni altra natura.
La chiesa ad Agira dedicata a Santa Margherita è la più grande della diocesi di Nicosia e risale alla prima metà del XIII secolo.
Questa bellissima chiesa ad Agira è stata ricostruita dopo il sisma del1693 per opera dei più importanti architetti siciliani della seconda metà del ‘700 tra cui Giovanni Battista Vaccarini e Stefano Ittar.
La pianta, a croce latina, è divisa in tre navate da due ordini di colonne(14 in tutto) con capitelli in stile corinzio.
Il maestoso prospetto neoclassico fu realizzato alla fine del XIX secolo. Numerose sono le opere di importante valore artistico, tra cui L’altare maggiore, del XVII secolo, rivestito interamente da miniature in oro su vetro.
Le sei colonnine reggenti la cupola del tempietto sono in marmo di Sicilia, la croce della mensa di agata e il resto in granito d’Egitto.
L’altare della chiesa ad Agira presenta la pregevole statua del napoletano Giuseppe Picano the 1787, è sicuramente una delle opere più belle che si possono ammirare in questa Chiesa. Notevoli alcuni quadri del seicento, tra i quali la Misericordia di scuola Napoletana della metà del secolo, S. Maria Maddalena di scuola veneziana e l’Addolorata e i quattro Evangelisti di Ovidio Sozzi. Interessanti il Coro ligneo in stile rinascimentale di Giovan Battista Li Volsi e del figlio Stefano e il pulpito, in legno intagliato, con le statue dei Santi Protettori delle Parrocchie di Agira, realizzato nei primi del novecento.