Uscire a fare una passeggiata con i propri figli, oppure con il proprio parente anziano, si può. Lo ha stabilito ieri il Ministero dell’Interno con una circolare ai prefetti, nel tentativo di porre fine alle polemiche degli ultimi giorni di molti genitori che sottolineavano la necessità per i bambini di uscire ogni tanto all’aria aperta anche durante la quarantena. E' un decreto che sta suscitanto le proteste non solo delle regioni ma soprattutto di tanti genitori che esprimono il loro disappunto sui social. “E’ da intendersi consentito, - si legge nella circolare - ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione […] L’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)”. Resta vietato “svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici”. Le condizioni sono sostanzialmente quattro: che si tratti di minorenni, che sia presente un solo genitore, che si rimanga vicino a casa e che si rispetti la distanza minima di un metro dalle altre persone, evitando di creare assembramenti. Nulla di nuovo, insomma. Si fa affidamento alla responsabilità dei genitori. Una discussione che negli ultimi giorni era diventata particolarmente evidente non solo sui social ma anche sui media nazionali, anche a causa di alcune sanzioni a genitori con figli. Tanto da spingere il Viminale a prendere posizione chiarendo che sì, passeggiare con i bambini è effettivamente possibile. Ma non giocare o fare sport.
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