In tempi di coronavirus o nelle difficoltà noi italiani tiriamo sempre fuori il meglio di noi stessi . A Roma per esempio. Caffè espresso o cappuccino e brioche calda al bar la mattina sono un "rito" quotidiano. E in tempi di lockdown, con i locali chiusi al pubblico per decreto, sono in molti ad averne nostalgia. Per sopperire a questa mancanza i baristi di Caffè Vergnano, solitamente dietro il bancone del bar, portano il primo pasto del giorno direttamente a casa dei romani, a bordo di un'Apecar brandizzata e sanificata.
Attrezzata con macchina professionale, il "tre ruote" più famoso del mondo è un vero e proprio bar itinerante che prova a regalare ai clienti attimi di normalità: caffè, orzo, ginseng, cornetto alla crema o al cioccolato, integrale e non, ce n'è per tutti: "I più richiesti "er ciavattone" con la crema e il rombo ricotta e cioccolato", dice uno dei baristi alla guida dell'Ape. Prezzi da listino: espresso 80 centesimi, decaffeinato 1 euro, 20 centesimi in più il cappuccino, 90 centesimi invece un croissant. Bicchieri e palette rigorosamente da asporto.
E per gli amanti dei prodotti gourmet in vendita a 5 euro una lattina di caffè macinato per moka 100% arabica da 250 grammi, a 3 euro e 30 centesimi le capsule compatibili con le macchine Nespresso. Il viaggio on the road per il barista di turno inizia alle 6,30: guanti, mascherina, gel igienizzante a portata di mano e poi via con le consegne a domicilio fino alle 14,30. Le prenotazioni avvengono tramite call o messaggio whatsapp."Ma dalla prossima settimana - è questo l'obiettivo dell'azienda - sarà attivo in altri quadranti della città. Come Trastevere, Monteverde, viale Marconi e Porta Portese, via della Maglianella, La Pisana e Boccea".Ieri il primo tour: 87 consegne in tre ore, 100 cornetti, 50 cappuccini e 40 caffè venduti. "L'appuntamento è sotto casa di chi ne fa richiesta - spiega il barista Sandro - chiamo il cliente al numero di telefono indicatomi oppure gli citofono direttamente. Lui mi raggiunge in strada, paga in contanti e sale a casa con la colazione, come se fosse stato al bar". Poi di nuovo in giro per la città, "rispettando le norme di sicurezza previste dalla legge - assicura Carolina Vergnano, responsabile marketing ed export department dell'azienda - Sappiamo che la colazione o il caffè al bar è un rito per molti italiani e crediamo sia una delle abitudini che più mancano in questo momento di quarantena".Secondo giorno, l'Ape non si ferma, viaggia da lunedì a domenica fino a 35 kilometri orari per raggiungere non solo abitazioni private ma anche supermercati, portando con sé i simboli indiscussi della colazione all'italiana: caffè espresso e brioche calda. Conforto e normalità.
fonte Repubblica.it