Onu, a rischio milioni di bambini costretti a lavorare

Giugno 12, 2020 461

Agenpress – “La pandemia ha prodotto effetti catastrofici sui redditi delle famiglie. Senza misure di sostegno, molte famiglie potrebbero dover ricorrere al lavoro minorile”.Lo dice Guy Ryder, direttore generale Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) e il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef), in una nota pubblicata oggi a Ginevra, sottolineando come milioni di bambini rischiano di essere spinti al lavoro minorile dalla crisi da Covid-19.

“Questo potrebbe portare all’aumento del lavoro minorile dopo 20 anni di progressi compiuti per eliminare tale fenomeno. L’impatto della crisi sanitaria, potrebbe infatti portare a un aumento della povertà e quindi a un aumento del lavoro minorile, poiché le famiglie utilizzano tutti i mezzi disponibili per sopravvivere. Alcuni studi dimostrano che un aumento di un punto percentuale della povertà può portare ad un aumento di almeno lo 0,7 per cento del lavoro minorile in alcuni Paesi.

Per il direttore generale dell’Ilo, “la protezione sociale è vitale in tempi di crisi. I gruppi più vulnerabili, come quelli che lavorano nell’economia informale e i lavoratori migranti, risentiranno maggiormente della recessione economica e dell’insufficienza dei sistemi di protezione sociale, in aggiunta ad altri fattori, spiega la nota. Alcuni dati – afferma la nota – dimostrano che durante la pandemia il lavoro minorile aumenta gradualmente con la chiusura delle scuole, ma anche quando le scuole riapriranno, alcuni genitori potrebbero non essere più in grado di mandare i propri figli a scuola. Ilo e Unicef propongono una serie di misure per contrastare possibile aumento del lavoro minorile, tra cui una protezione sociale più completa, un accesso più agevole al credito per le famiglie povere, la promozione del lavoro dignitoso degli adulti e misure per far tornare a scuola i bambini.

Ultima modifica il Venerdì, 12 Giugno 2020 12:34
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