E' bastata ieri sera una mini " bomba d'acqua" per mettere in crisi viabilità e mettere in evidenza i torti che l'uomo continuamente fa all'ambiente senza alcun controllo. E' vero che dobbiamo abituarci a cose del genere. L' uomo è riuscito a modificare la natura a tal punto da ridurla al consumo dell'intera riserva. Il clima è cambiato e le città sono in crisi. Quante volte abbiamo assistito a scene di allagamenti con gente costrette a salire sui tetti o nuotare per raggiungere un luogo sicuro! Ieri sulla Regalbuto- Catenanuova si è assistito all'enesimo momento di panico con l'acqua mista a fango che ha invaso prepotentemente la carreggiata costringendo gli automobilisti a farsi coraggio per uscire da quella situazione. In città il fango ancora una volta si è disteso in Piazza Vittorio Veneto , disceso dalla collina di Santa Lucia. Senza contare ciò che è rappresentato dal micro scivolamento di un intero quartiere fino a parte del cimitero comunale. Regalbuto è fragile. Forse è il caso di convingerci che è arrivato il momento di investire sull'ambiente , sui suoi argini, sulle strade dove ancora mancano gli scarichi delle acque piovane, sulla vigilanza attiva nel territorio. Investire per noi vuol significare dare priorità nei bilanci degli Enti Amministrativi della regione. Rafforzare i bilanci degli uffici tecnici comunali. Renderli efficienti con l'assunzione di più operai. Di mezzi meccanici. E' chiaro che siamo ancora impreparati a gestire l'evidenza ma se è arrivato il momento nel quale bisogna prenderne atto è bene farlo e come al solito , così come ci piace sottolineare, tutti ( diciamo tutti) dobbiamo sentirci parte attiva per tutelare il nostro territorio.
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