Lo tsunami del Covid-19 si abbatte duramente sui liberi professionisti siciliani. Nel secondo trimestre del 2020, oltre 14 mila professionisti hanno dovuto chiudere gli studi a causa della pandemia, un triste primato che colloca la Sicilia in testa alle regioni italiane per lo scostamento più ampio fra primo e secondo trimestre 2020: da 78 mila a 64 mila unità. Non solo, la pandemia arresta anche la crescita del comparto. Se al termine del primo trimestre 2020, i professionisti sono infatti aumentati di oltre 7 mila (+ 10,6%) rispetto al primo trimestre 2019, al termine del secondo 2020 risultano in netto calo del 9,9% sul corrispondente 2019 (- 7 mila unità). Situazione che trova conferma nel contesto occupazionale siciliano, dove nel primo trimestre del 2020 si assiste ad un crollo verticale del lavoro sia dipendente che indipendente. Questa la fotografia della Regione scattata dal II Rapporto sulle libere professioni in Sicilia, lo studio realizzato dall’Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni, che verrà presentato lunedì 17 maggio, a partire dalle 11.30, in diretta streaming sulla pagina Facebook di Confprofessioni.
News