Lo Sport entrerà nella Carta costituzionale. Verrà introdotto, infatti, un nuovo comma all’articolo 33 della Costituzione proprio per riconoscere il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva. Il Senato ha approvato, in seconda deliberazione, il decreto costituzionale per portare lo sport in Costituzione con 195 voti favorevoli, 12 astenuti e 5 contrari. Dopo l’ok di palazzo Madama il provvedimento tornerà a Montecitorio per l’ok definitivo. Poiché si tratta di un ddl di modifica costituzionale sono necessarie, infatti, due deliberazioni per ciascun ramo del Parlamento e la maggioranza assoluta. Poche semplici parole ma significative perchè la Costituzione , cioè la legge dello Stato, riconosce l'alto valore educativo dello sport, dopo la famiglia e la scuola. Ma cosa cambia , ovvero , cosa dovrebbe cambiare ? Lo sport è, infatti, occasione di crescita individuale e sociale, ed è un presidio contro tutte le marginalità. Fare riferimento nel testo all'attività sportiva in ogni sua forma ci dice come possa essere forte, significativa ed inclusiva la scelta che è stata fatta. E' necessario essere consapevoli di quanto sia importante e talvolta decisiva per i nostri ragazzi la pratica sportiva e di quanto sia al contempo fondamentale garantire l'accesso a tutti e senza distinzioni alla pratica sportiva per crescere nelle relazioni con le altre persone, misurarsi e imparare a stare con l'altro, capire il valore del rispetto delle regole, oltre che garantire uno stato di salute migliore. Da questo punto di vista dobbiamo essere orgogliosi perchè lo sport racchiude in sé i più alti valori e i sani principi del vivere comune. La realtà però non è del tutto così. Oggi il peso dello sport per i ragazzi è a totale carico delle famiglie. Sono tanti i Comuni che oramai da lungo tempo non elargiscono contributi a favore delle società sportive . In alcuni di questi Comuni addirittura non vi è più neanche la voce nel bilancio. Non sono rari oggi i casi di genitori che non possono permettersi di pagare l'iscrizione dei propri figli , specie quando questi sono più di uno, . Riconoscere oggi l'alto valore sociale ed educativo dello sport , potrebbe consentire non il ritorno ai contributi a pioggia alle società sportive, ma un contributo proporzionato all'attività giovanile che consenta di abbassare ( come dicevamo) il peso economico alle famiglie. Negare questo contributo , seppur limitato, potrebbe valere come negare il diritto allo sport per alcuni ragazzi , e ciò contrasterebbe senza alcun dubbio con quanto oggi è stato approvato nella Costituzione. La grande sfida è dunque già iniziata e dopo l’approvazione di questa legge: dovrà cominciare un grande lavoro per dare concretezza al principio sancito nella Carta Fondamentale. Serviranno criteri organizzativi ma anche soldi, finanziamenti per consentire l’effettiva e sempre più ampia partecipazione alla pratica sportiva.
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