TIA. Ato EnnaEuno manda in dissesto i Comuni di Enna, Nicosia, Barrafranca e Valguarnera? In evidenza

Marzo 07, 2014 2468

Primo giorno di Quaresima amaro per 4 Comuni che hanno ottenuto l’annullamento della Tia 2007, ma che tra oggi e domani si vedranno recapitare le relative fatture a carico delle casse municipali. A ricevere la fattura quale “titolare” del debito sono i Comuni di Enna, Nicosia e Barrafranca a carico dei quali l’Ato EnnaEuno ha emesso le fatture per il servizio di igiene ambientale del 2006 e del 2007, mentre al Comune di Valguarnera per il momento verrà chiesto solo il saldo relativo al 2006. Si tratta dei Comuni i cui sindaci hanno chiesto e ottenuto l’annullamento della Tia perché la tariffa non era stata deliberata nelle forme di legge. Si tratta di cifre tali da mandare in dissesto le casse dei 4 Comuni, se si considera che per Nicosia si tratta di circa 2 milioni di euro, che comunque devono essere pagati perché il servizio è stato prestato. “Si tratta di un atto dovuto al quale – ha spiegato il commissario liquidatore Giovanni Interlicchia – non potevamo sottrarci, essendo l’Ato in liquidazione e dovendo pertanto, nella veste di liquidatori, certificare le entrate e garantirle con crediti esigibili che come tali devono identificare il soggetto che deve le somme”. In questo caso sono i Comuni che hanno chiesto e ottenuto l’annullamento della Tia, il che vuol dire che se altri Comuni lo chiederanno, riceveranno le fatture per i relativi importi. Il servizio risulta prestato nei Comuni e quindi sono questi gli Enti, tra l’altro già obbligati a versamenti ed anticipazioni, che devono coprire il costo in veste di soci dell’Ato. Le fatture intimeranno un termine per il pagamento, si presume entro il 30 aprile, data dopo la quale gli Ato dovrebbero essere definitivamente sciolti.

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Ultima modifica il Venerdì, 07 Marzo 2014 15:42
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