Dopo qualche stagione in chiaro-scuro, il sodalizio ennese presieduto da quella vecchia conoscenza della pallamano italiana Anna Lattuca (storico portiere della scudettata De Gasperi Enna) è tornato a fare attività nel capoluogo ennese, creando una vera e propria scuola di pallamano e ripartendo dai campionati regionali giovanili.
Settore tecnico affidato al prof. Salvo Cardaci (per tanti anni allenatore dell' H.C. Messana in A1 e prima del Regalbuto in A2) che insieme a Mario Filiciotto guida le formazioni under 18 e 14 che molto bene si stanno comportando nei rispettivi campionati.
Ma torniamo alla gara di mercoledì prossimo nello “storico” palazzetto di Enna Bassa con il giovane sodalizio ennese che proverà a conquistare il titolo contro una delle realtà femminili migliori della Sicilia. In questa stagione sono due i precedenti con le agrigentine che hanno pareggiato (23 a 23) a Enna, rischiando anche di vincere la contesa; mentre nel girone di ritorno furono proprio le ennesi ad espugnare il campo del Licata (34 a 21) al termine di una partita giocata in maniera straordinaria.
“Dobbiamo assolutamente dimenticare quella gara vinta in maniera netta a Licata – evidenzia il tecnico ennese Salvo Cardaci – in quell'occasione le nostre ragazze giocarono su livelli altissimi, mentre le agrigentine sbagliarono di tutto e di più. In ogni caso ci giochiamo il titolo siciliano in casa e quindi credo che dovremo approfittare di questo piccolo vantaggio scendendo in campo senza troppa tensione emotiva e concentrandoci esclusivamente sulle cose da fare.
La nostra è ancora una squadra “in embrione” e nonostante gli evidenti segali di crescita deve ancora maturare dal punto di vista tecnico-tattico e soprattutto dal punto di vista mentale”.
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Ma se dovesse scommettere come pensa che finirà?
“Non mi piace scommettere ma è chiaro che se riusciremo a ripetere la performance di Licata avremo tante possibilità di poter ottenere la vittoria. Le nostre ragazze stanno bene e giocheranno al massimo delle loro attuali potenzialità. Sarà il campo, come sempre, a dare il verdetto finale”.