Volley. Bartolo Spalletta analizza il buon momento del Volley Centuripe.
"È stata una partita gestita bene dai ragazzi, dovremo sicuramente lavorare di più sulla concentrazione e gestione di alcune determinate situazioni, la strada è ancora lunga e nessun avversario ci regalerà mai nulla" "Comincia adesso un mese di fuoco per noi, domenica riceveremo il Leonforte, chi guarda la classifica sbaglia di grosso, hanno giocato poche gare e due di essere contro formazioni che aspirano alla Serie D, inoltre hanno due giocatori con esperienza in B e C, non sarà per nulla facile. Poi faremo visita al Gravina, ed infine concluderemo il girone d'andata tra le mura amiche contro Gupe e Vipe, formazioni complete e ben organizzate. I ragazzi danno sempre il massimo in palestra, il gruppo è veramente fantastico, e la società è sempre presente, tocca a noi continuare la striscia positiva e non mollare nemmeno un centimetro."
Così si è espresso a fine gara mister del team di Centuripe , Bartolo Spalletta , il quale ha sintetizzato il buon momento che la formazione diel Presidente Walter Testaì sta attraversando, confermato dal quintio successo consecutivo , questa volta ottenuto a Fiumefreddo contro il Papiro Volley. I parziali dell'incontro ( 22-25 ; 20-25 ; 20-25 ) testimoniano che comunque per i centuripini non è stata una passeggiata , pur mantenendo sempre il controllo della gara , soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. " Testa ora alla prossima gara interna contro lo Sportland di Leonforte - ci dice Spalletta - Un derby che ci teniamo a vincere , per affrontare così il prossimo mese di incontri , dopo il quale tireremo le somme sulla prima fase della stagione. "
Agira. L'arrivo dei nuovi libri arricchisce la Biblioteca Comunale.
Cambia il tetto del limite massimo del contante.
Con il voto di Lega e Forza Italia durante l’esame degli emendamenti al dl Milleproroghe in commissione alla Camera, si torna indietro nel tempo. Il tetto, che dallo scorso primo gennaio era sceso a mille euro, torna ora per un anno a duemila euro. La modifica sposta infatti l’entrata in vigore della soglia più bassa dal primo gennaio 2022 al primo gennaio 2023. La modifica è passata, secondo quanto viene riferito, per un solo voto con il parere contrario del governo.Dunque fino al 31 dicembre 2022 il limite torna a duemila euro.
In Ue le donne sono più esposte alla povertà
Nonostante le numerose politiche in favore della parità di genere, ancora oggi in Europa le donne guadagnano meno degli uomini. Un divario che varia sensibilmente tra i vari paesi membri e anche tra i lavoratori più o meno giovani. Eppure, anche a fronte di un progressivo allargamento del dibattito sull’uguaglianza di genere che è andato a coprire via via sempre più temi di riflessione, questo traguardo così fondamentale ancora non è ancora stato raggiunto. Stando all’ultimo aggiornamento relativo al 2019, le donne ancora guadagnano meno degli uomini.
Estonia e Lettonia, in particolare, sono i primi paesi Ue per disparità salariale oraria tra uomini e donne, pari rispettivamente al 21,7% e al 21,2%. Seguono sotto questo aspetto i paesi dell'Europa centrale, Austria (19,9%), Repubblica Ceca e Germania (entrambe a quota 19,2%), Slovacchia (18,4%) e Ungheria (18,2%). Mentre in Lussemburgo, il paese europeo con il divario più contenuto, la cifra si abbassa a 1,3%. Segue la Romania, con una disparità salariale pari appena al 3,3% e l'Italia (4,7%). Questo divario a livello salariale ha conseguenze molto significative sulla vita delle donne. In primis le espone maggiormente alla povertà e all'esclusione sociale. Le linee guida Ue definiscono il rischio di povertà come la condizione in cui si guadagna un salario inferiore al 60% del salario mediano del paese in cui si vive. A partire dal 2010, il divario tra uomini e donne rispetto all'esposizione a povertà e esclusione sociale ha iniziato a rimarginarsi. Si è trattato però di un processo dai ritmi molto lenti. In 10 anni, la disparità si è infatti ridotta di appena 0,3 punti percentuali, passando da un divario di 2,7 punti nel 2010 a uno di 2,4 nel 2019. Peraltro con una recente inversione di tendenza. Mentre infatti nel 2015 la differenza era scesa a 1,6 punti percentuali, negli anni successivi questa cifra ha ripreso a salire, ritornando, nel 2019, ai livelli del 2012.
FONTE OPENPOLIS
Crisi Ucraina. Sommergibile Nato nel mare di Sicilia.
Non è un’ordinanza di interdizione ma solo un avviso. Avviso di pericolosità, scrive la Capitaneria di porto di Pozzallo, per la presenza di un sommergibile in immersione. È però allerta, nel mare ibleo, per i pescatori di professione e per i pescatori dilettanti. Allerta pure per le popolazioni della parte sud-orientale dell’isola che vedono sorvolare nei cieli elicotteri militari dell’Alleanza Atlantica. Stessa appartenenza, da indiscrezioni, per il sommergibile. Fino a domani, 14 febbraio, al fine di assicurare la tutela della pubblica incolumità, la sicurezza della navigazione marittima e la salvaguardia della vita umana in mare il comandante della Capitaneria di porto di Pozzallo, Donato Zito, ha emesso un avviso con il quale nel mare ragusano la navigazione dovrà svolgersi con la massima cautela e tutte le unità in transito dovranno prestare la massima attenzione al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività riconducibili alla presenza del sommergibile.
Ad Agira sarà ristrutturata l’antica sinagoga di Santa Croce che custodiva i rotoli della Toràh.
( fonte Le Vie dei tesori Magaziine) . → Grazie a un finanziamento di 785mila euro, concesso dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità, ad Agira inizieranno i lavori di ristrutturazione del Bet Ha Midrash, ex sinagoga, e il restauro dell’Aron Ha Kodesh, antico arredo sacro della religione ebraica. Si tratta di un importante intervento, atteso da quasi trent’anni, che si inserisce nell’azione intrapresa dall’amministrazione comunale, volta alla valorizzazione del patrimonio del territorio e del rapporto secolare che la cultura agirina intrattiene con quella ebraica. L’Aron Ha Kodesh, infatti, è tra le poche testimonianze della radicata presenza degli ebrei nell’entroterra della Sicilia, ma è anche il più antico d’Europa, con la rara caratteristica di essere stato costruito interamente in pietra arenaria locale e non in legno, come avveniva di consueto. L’Aron di Agira, destinato a contenere i rotoli della Toràh, risalirebbe al 1454 ed era collocato nella sinagoga costruita nella parte alta del centro abitato, trasformata in oratorio cristiano nel 1492, dopo l’editto di Granada con il quale le comunità ebraiche furono espulse dai regni spagnoli. L’Aron rimase all’interno della chiesa di Santa Croce fino agli anni ’70 del secolo scorso, quando fu spostato nella Collegiata del Santissimo Salvatore, dove si trova tutt’ora, per salvaguardarlo dallo stato di abbandono in cui versava. Il monumento, alto 5 metri e più volte scambiato per un portale aragonese, è in stile gotico-catalano e si sviluppa su due livelli, uno dei quali ospitante a basso rilievo lo stemma della casata degli Aragona di Sicilia. Dopo più di cinque secoli, l’armadio sacro tornerà alla sua antica dimora, attraverso un articolato progetto voluto dal Comune di Agira e affidato all’architetto Alfio Musumeci, attraverso un dialogo costante con l’Ucei, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il progetto di ristrutturazione della sinagoga prevede il recupero delle mura del 15esimo secolo con integrazioni di architettura contemporanea, differenziate da un profilo in acciaio corten. Le facciate saranno rivestite in pietra di Comiso o di Modica, mentre la copertura sarà costituita da strutture leggere e vetrate, capaci di illuminare gli ambienti interni durante il giorno.
Lo spazio sinagogale ospiterà proprio l’Aron, che in questa occasione verrà smontato con precisione e accuratezza dalla Chiesa del Santissimo Salvatore, e sottoposto a restauro conservativo attraverso propedeutiche analisi petrografiche, chimiche, biologiche e microbiologiche, con la supervisione dell’archeologa medievista Daniela Patti, docente all’Università Kore di Enna. L’Aron verrà sottoposto a studi scientifici, ricomposto e orientato a est, verso Gerusalemme, mentre delle teche posizionate lungo alcune pareti della sinagoga conterranno importanti reperti connessi alla cultura ebraica agirina. Una mensola sopra l’arca santa ospiterà la lampada simbolo della fiamma eterna, che nella notte illuminerà l’edificio, consentendone la visibilità a distanza.
I lavori, che partiranno nelle prossime settimane, sono stati presentati lo scorso settembre in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica: il sindaco Maria Greco insieme alla giunta, infatti, intravede nella ricostruzione della sinagoga un’occasione di rilancio del territorio, facendo della presenza dell’Aron l’inizio di un sodalizio culturale e religioso tra cristiani ed ebrei, capace di ripartire proprio dal centro della Sicilia.
De Luca lancia la sua corsa a Governatore della Sicilia.
Da mezzanotte non sarà più sindaco di Messina, l'ultimo giorno per Cateno De Luca, che si è dimesso per candidarsi - per ora in solitario - a governatore della Sicilia, è cominciato presto. Qualche diretta Facebook in maglietta bianca per i suoi quasi 500 mila followers, poi gli incontri per i saluti istituzionali: il rettore, il prefetto, il questore, l'arcivescovo, imprenditori e sindacalisti. Dopo la visita istituzionale, De Luca ha incontrato il presidente della Corte d'appello, quindi a Palazzo Leoni per salutare i dipendenti e i sindaci del messinese, con annessa diretta Fb.
Fitto il programma anche nel pomeriggio, con la relazione a Palazzo Zanca, sede del municipio, in serata l'ultima riunione della giunta e alle 23 la formalizzazione delle dimissioni.
Mezz'ora dopo diretta no stop sulla sua pagina Fb con la consegna della fascia tricolore al segretario generale del Comune, l'omaggio floreale all'Immacolata in piazza e il brindisi di commiato in piazza Duomo. Un quarto dopo la mezzanotte, De Luca presenterà il candidato sindaco sostenuto dal sua movimento 'Sicilia Vera'. Domani in Assemblea siciliana, alle 10.30, De Luca lancerà ufficialmente la sua corsa a governatore. (ANSA).
MESSINA, 12 FEB - "Mi sono arrivate diverse offerte sia di una vicepresidenza della Regione e di un assessorato al bilancio, sia eventualmente una nomina come sotto segretario in futuri governi nazionali. Questo perché hanno capito che condizioneremo gli equilibri: parte difatti l'operazione movimento meridionalista, c'è già pronta denominazione e loghi e Messina sarà il fulcro. La mia candidatura alla presidenza della Regione sta facendo tremare i palazzi". A dirlo il sindaco di Messina, Cateno De Luca durante la conferenza stampa nella quale ha salutato i giornalisti ricordando che il 14 prossimo rassegnerà le dimissioni per candidarsi a presidente della Regione e indicherà il suo candidato a primo cittadino della città dello stretto.
"Rispetto a 10 anni fa - prosegue - quando mi sono candidato alla guida della Regione ho l'esperienza e gli anticorpi per affrontare adeguatamente questa sfida. Il prossimo presidente deve ragionare come un sindaco e governare con la stessa tensione, questo è mancato nel governo della Regione che non è stato amministrata si è fatta solo politica con la logica dei soldatini.". (ANSA).
Bollette da capogiro. In crisi il settore produttivo e le famiglie.
La previsione è quella che ogni famiglia nel corso dell'anno dovrà pagare in media 1500 euro in più rispetto allo scorso anno , somma dovuta per il rincaro delle materie prime e soprattutto quelle energetiche che hanno avuto come conseguenza il rincaro delle bollette di gas , luce e benzine.La ripresa dell'economia italiana, come del resto quella dell'Eurozona, dovrà fare i conti con un'inflazione più alta di quella prevista in precedenza. A guidarla, come è noto, il caro bollette, che comporterà rincari a catena, in particolare sui prezzi dei prodotti alimentari. È l'allarme lanciato dalla Commissione europea, cjhe ha presentato le sue previsioni economiche invernali. "Le indicazioni dei contratti futuri - ha detto il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni - mostrano che i prezzi dell'energia dovrebbero rimanere elevati più a lungo e che le pressioni sui prezzi si stanno estendendo a diverse categorie di beni e servizi". Di conseguenza, gli esperti di Bruxelles hanno rivisto al rialzo le stime sull'inflazione nel 2022: nell'Eurozona, l'aumento dei prezzi dovrebbe essere del 3,5%. In Italia, la stima è ancora più alta della media dei Paesi euro: +3,8% . Per il primo trimestre 2022 gli incrementi si tradurranno per quella elettrica in una spesa per la famiglia-tipo nell'anno scorrevole (compreso tra l’1 aprile 2021 e il 31 marzo 2022) di circa 823 euro, con una variazione del +68% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente, corrispondente a un incremento di circa 334 euro/anno. Lo precisa Arera nella nota in cui annuncia gli aumenti .Nello stesso periodo, la spesa della famiglia-tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.560 euro, con una variazione del +64% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente, (+610 euro/anno) Inoltre, da gennaio l'aumento della bolletta dell'elettricità per la famiglia-tipo in tutela sarà del +55%, mentre per quella del gas del +41,8%. Gli aumenti che scattano "malgrado gli interventi" del governo, spiega l'Autorità, precisando che gli incrementi record delle materie prime "avrebbero portato ad un aumento del 65% della bolletta dell'elettricità e del 59,2% di quella del gas" .
Il Papa : "Con i migranti quello che si fa è criminale"
“La guerra è un controsenso della creazione. Nella Bibbia Dio crea uomo e donna. Ma poi arriva una guerra tra fratelli, uno cattivo contro un innocente, per invidia, e poi una guerra culturale. Subito vengono le guerre. E’ un antisenso della creazione, la guerra è sempre distruzione. Fare una famiglia, portare avanti la società è costruire, la guerra è distruggere”. Così Papa Francesco in collegamento da Casa Santa Marta a “Che Tempo che Fa” su Rai3.
“C’è un problema di categorizzazione, di primo e secondo posto e le guerre, mi dispiace dirlo, in questo momento sono al primo posto. Bambini, migranti, poveri, coloro che non hanno da mangiare non contano, sono nelle categorie basse, non sono al primo posto. Nell’immaginario universale quello che conta è la guerra – ha sottolineato il Pontefice -. Con un anno senza fare armi si può dare da mangiare e fare educazione per tutto il mondo in modo gratuito, ma questo è in secondo piano. Si pensa alle guerre, è duro ma è la verità. La prima categoria è la guerra, gli altri al secondo posto. Guerra ideologica, commerciale, di potere, per andare avanti e tante fabbriche di armi”.
“Con i migranti quello che si fa è criminale. Per arrivare la mare soffrono tanto, ci sono filmati sui lager, uso la parola sul serio: lager in Libia – ha spiegato Francesco -. Cosa soffrono? Vogliono fuggire. I filmati sono nella sezione del dicastero umano. Soffrono, poi rischiano per attraversare il Mediterraneo, alcune volte sono respinti da chi ha responsabilità locale e dicono: no, qui non vengono e muoiono sul mare”.
“Vediamo poveri, migranti che muoiono, bambini che hanno fame, vediamo le ingiustizie ma c’è la tentazione molto brutta a guardare da un’altra parte. Guardiamo, ci lamentiamo un po’ e poi è come se nulla fosse accaduto – ha detto ancora il Papa -. E’ necessario sentire e toccare, non basta vedere. Entra la psicologia dell’indifferenza. Ci manca toccare le miserie. Penso ai medici, agli infermieri che hanno dato la vita in pandemia, hanno toccato il male e scelto di rimanere con gli ammalati. Il tatto è il senso più completo, pieno, quello che ci mette la realtà nel cuore. Toccare è farsi carico dell’altro, se guardiamo senza toccare con le mani il dolore della gente, mai potremmo trovare una soluzione, una via”.
(ITALPRESS).