Anche le lancette dividono l’Europa. Al Parlamento Ue c’è, infatti, chi sta portando avanti una risoluzione — che viene votata l'8 febbraio a Strasburgo — per abolire l’ora legale. I promotori dell'iniziativa chiedono alla Commissione di «condurre una valutazione approfondita» della direttiva comunitaria sull'ora legale. Il cambio di orario due volte all'anno, a ottobre e a marzo, oltre che essere «scomodo», può provocare anche dei danni sulla salute dei cittadini. Costretti a spostare in avanti o indietro di un'ora delle lancette dell'orologio, «possono provare malessere, stanchezza e irritabilità». «Fine del cambio biannuale d'ora» Secondo il testo in votazione, un regime orario unificato a livello Ue dovrebbe essere mantenuto anche se i cambiamenti d’orario verranno aboliti. I singoli stati dunque non potrebbero decidere in maniera autonoma il cambio di orario ma dovrebbero restare in linea con tutti gli altri Paesi membri. Si ricorda che l'ora legale è un'idea introdotta nel 1784 come espediente per risparmiare energia. A proporlo fu Benjamin Franklin, ma perché la sua idea potesse trovare seguito, si dovette attendere il 1916, quando a Londra la Camera dei Comuni istituì l'ora estiva nel quadro delle misure economiche necessarie per far fronte alla Prima Guerra mondiale. Una curiosità? In Medio Oriente vi è un solo orario valido per tutto l'anno, come in Russia.

ANSA "Ho deciso: niente nomine nel sottogoverno regionale in campagna elettorale. Voglio evitare qualsiasi tentativo di speculazione. La legge mi impone, com'è noto, l'esercizio della facoltà di sostituire i vertici di tutte le società partecipate entro novanta giorni dal mio insediamento. Poiché la scadenza coincide con la campagna elettorale, ho dato disposizione, d'accordo con la giunta, di procedere alla nomina 'transitoria' tra il personale degli uffici di diretta collaborazione, rimandando al dopo 4 marzo le scelte definitive, sulla base di oggettive valutazioni di competenze ed esperienze di ognuno". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a proposito dell'avvio dello spoil system nelle società partecipate della Regione.

Quella mattina la quercia era molto calma. Era un enorme albero nella foresta; aveva un tronco gigantesco e i suoi rami, molto al di sopra del terreno, si estendevano in tutte le direzioni. Tranquillo, stabile e irremovibile, faceva parte della terra, come gli altri alberi che lo circondavano. Gli altri si ribellavano al vento, giocavano con esso e ogni lama apparteneva al vento. Le piccole foglie della quercia giocavano anche con il vento, ma c'era una grande dignità e profondità di vita che si percepiva osservandola. L'edera si aggrappava a molti alberi e raggiunse la cima dei rami più alti, ma nella quercia non ce n'era. Persino i pini avevano questa edera attaccata che, se permesso, li avrebbe distrutti. E lì, nel boschetto, c'erano sette o otto alberi di sequoia alti e imponenti che dovevano essere piantati secoli fa. Erano circondati da rododendri e durante la primavera il boschetto era un santuario non solo per uccelli e conigli, fagiani e piccoli animali, ma per gli esseri umani che erano interessati ad arrivarci. Si può sedere tranquillamente per un'ora con i narcisi e le azalee e contemplare il cielo blu attraverso le foglie. Era un posto adorabile e tutti questi grandi alberi erano amici di uno, se uno voleva amici.

Era un posto di rara bellezza, isolato, silenzioso, e la gente non l'aveva ancora rovinato. È strano come gli esseri umani dissacrano la natura con le loro uccisioni, il loro rumore e la loro volgarità. Ma qui, con le sequoie e la quercia e tutti i fiori primaverili, questo era davvero un santuario per la mente tranquilla, per una mente ferma e ferma come quegli alberi - non a causa di alcuna credenza, qualche dogma o dedizione ad alcuni scopo; la mente libera non ha bisogno di queste cose. Uno guardò gli alberi, così straordinariamente tranquillo quel pomeriggio. La strada era lontana e non si sentiva il rumore dei veicoli; Nessun suono proveniva dalla casa vicina e il silenzio era totale. Anche la brezza si era fermata e non una singola foglia si muoveva. La nuova erba primaverile era di un verde delicato, che non si poteva quasi toccare. La terra, gli alberi e il fagiano che ti proteggevano erano indivisibili. Tutto faceva parte di quello straordinario movimento di vita e di vita, la cui profondità il pensiero non può mai raggiungere. L'intelletto può tessere molte teorie, può costruire attorno ad esso una struttura filosofica, ma la descrizione non è descritta. Se ti siedi in silenzio, lontano dal passato, allora forse potresti sentirlo; non lo senti come un essere umano separato, ma piuttosto perché la mente sarebbe così completamente silenziosa che ci sarebbe un immenso senso di consapevolezza senza la divisione dell'osservatore. L'intelletto può tessere molte teorie, può costruire attorno ad esso una struttura filosofica, ma la descrizione non è descritta. Se ti siedi in silenzio, lontano dal passato, allora forse potresti sentirlo; non lo senti come un essere umano separato, ma piuttosto perché la mente sarebbe così completamente silenziosa che ci sarebbe un immenso senso di consapevolezza senza la divisione dell'osservatore. L'intelletto può tessere molte teorie, può costruire attorno ad esso una struttura filosofica, ma la descrizione non è descritta. Se ti siedi in silenzio, lontano dal passato, allora forse potresti sentirlo; non lo senti come un essere umano separato, ma piuttosto perché la mente sarebbe così completamente silenziosa che ci sarebbe un immenso senso di consapevolezza senza la divisione dell'osservatore.

E se si allontanasse a breve distanza, troverebbe una fattoria con enormi maiali, montagne di carne rosa, che sbuffano, pronte per il mercato. (Dissero che era un affare molto buono e redditizio). Vedresti spesso un camion risalire una strada tortuosa e tortuosa, e il giorno dopo ci sarebbero meno maiali. ("Ma abbiamo bisogno di vivere", hanno detto ...). E la bellezza della terra è stata dimenticata.

Dal Bulletin 8 (KF), 1970

Nel corso dell'annuale festa del socio , il circolo cittadino di Regalbuto ha quest'anno festeggiato il 126° anno dalla fondazione . I soci e gli invitati si sono ritrovati presso il ristorante Castel Miralago in una cornice di cordialità tra cibo e balli. Il consiglio di amministrazione come di consueto ha consegnato una rosa omaggio ad ogni donna e non è mancata la tradizionale torta con tanto di candeline. Anche quest'anno sono state assegnate targhe ricordo ai soci con più di quarant'anni di anzianità. Domenica è toccato ai soci: Michele Dell'Arte;Geom Giuseppe Carambia;Francesco Leanza e Vito Bonanno. 

Il Carnevale di Regalbuto edizione 2018 è arrivato alla penultima settimana prima del finale con le sfilate delle maschere ,dei gruppi e carri allegorici. per gli appuntamenti c'è da segnalare la mostra fotografica che si aprirà domenica alle ore 16,30 al Collegio dei Gesuiti.  migliori scatti di fotografi professionisti e amatoriali, che ritraggono i momenti salienti della manifestazione sempre accompagnata da uno spirito di festa. Nella stessa giornata del 4 febbraio prosegue l'appuntamento con il carnevale dei bambini in piazza della Repubblica e dalle ore 18 in poi gli stand per lo street food sono già pronte per accogliere gli amanti del cibo di strada. Per i sabati a tema , pioggia permettendo, stasera per gli estrosi verranno premiate le maschere più estrose della piazza con buoni offerti dai commercianti e con una targa speciale.

Vittorio Sgarbi ha presentato un esposto contro lo sfidante e candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Come annunciato attraverso un post pubblicato su Facebook, il candidato forzista – che sfiderà Di Maio nel collegio uninominale di Acerra – Vittorio Sgarbi ha intenzione di chiedere alla magistratura di verificare la validità dei titolo di studio di Luigi Di Maio: "Vittorio Sgarbi ha dato mandato al suo legale Giampaolo Cicconi di presentare un esposto alla magistratura campana per verificare se i titoli di studio di Luigi Di Maio siano stati conseguiti regolarmente", si legge nel comunicato stampa.

"In particolare intendo verificare se Di Maio abbia realmente svolto le scuole elementari e conseguito il diploma di scuola media. Numerosi e concordanti elementi, ormai di dominio pubblico, relativi alle sue lacune su argomenti di storia e geografia che fanno parte del bagaglio di conoscenze di uno studente di scuola media, nonché la sua oramai conclamata incapacità di coniugare i verbi e di confondere i congiuntivi con i condizionali, possono, a evidenza, far ritenere che egli abbia potuto ottenere i titoli della scuola dell'obbligo in maniera fraudolenta. La magistratura non avrà difficoltà ad accertare questa mia ipotesi, augurandomi che si possa procedere, preliminarmente, con una sorta di incidente probatorio sottoponendo Di Maio a un esame pubblico", ha spiegato Vittorio Sgarbi.

 

Nota della redazione. 

In uno stato di diritto c'è posto anche per gli analfabeti. Il fare politica non è un diritto solamente delle persone colte. Molti anni fa ho avuto modo di ascoltare i comizi e gli interventi nei consigli comunali di persone di Regalbuto che non avevano nemmeno la terza elementare e addirittura non sapevano leggere e scrivere ma mettevano tanta di quella passione per la propria città da incantare coi loro discorsi e con il loro fare politica. 

 

La Sicilia farà da scenario nello scontro tra diversi big alle prossime elezioni nazionali. Infatti, verranno canditi sull'Isola, nei collegi uninominali o plurinominali, alcuni dei nomi più noti della politica italiana, anche leader di partito.

E se per Piero Grasso, leader di Liberi e Uguali, questa scelta può essere naturale, essendo siciliano, più rumore fanno le candidature dell'attuale premier Paolo Gentiloni, del sottosegretario Maria Elena Boschi, del leader della Lega Matteo Salvini. Sarà candidata in Sicilia anche l'avvocato penalista Giulia Bongiorno.

 

leggi su GdS .it 

Il 26 scorso dunque si è svolta la seduta del  Consiglio Comunale di Regalbuto presieduta da Mariarosa Rubulotta. Tra i 12 punti all'ordine del giorno vi era l'interpellanza presentata dal gruppo consiliare del movimento civico "Regalbuto Riparte" relativo alla costruzione di un impianto a Biomasse in contrada Criscinà , nel territorio di Regalbuto. Un argomento che per la natura e particolarità della funzione che svolge un impianto di tal genere è stato oggetto di discussione durante i lavori del civico consesso. Per il gruppo consiliare di minoranza è stato il consigliere Gianni Meli a presentare ai consiglieri presenti una relazione tecnica , depositata agli atti, in merito all'iter burocratico e l'individuazione dell'area su cui si sta realizzando l'impianto  e sui timori che un tale impianto comporta sulla salute dei cittadini , che ,a detta del gruppo consiliare , presentano aspetti piuttosto controversi che meritano di essere approfonditi . L'argomento sollevato dal gruppo Regalbuto Riparte nei prossimi mesi pensiamo sarà oggetto di discussione e dunque  sarà seguito dal nostro blog con particolare attenzione. 

Il lago era molto profondo, con massi che si ergevano su entrambi i lati. Si poteva vedere l'altra sponda, boscosa, con nuove foglie primaverili; e quel margine del lago era più ripido, con più alberi e un fogliame forse più spesso. Quella mattina l'acqua era calma e il suo colore era verde bluastro. È un bellissimo lago. C'erano cigni, anatre e, occasionalmente, una barca con i passeggeri.

Come uno si trovava sulla riva, in un parco ben curato, era molto vicino all'acqua, un'acqua assolutamente incontaminata la cui struttura e bellezza sembravano penetrare all'interno. Si sentiva l'odore dell'aria profumata e dell'erba verde, e c'era un senso di unità con esso mentre si muoveva con la corrente lenta, con i riflessi e la profonda immobilità dell'acqua.

Era una cosa strana provare un così grande sentimento di affetto, affetto non per qualcosa o per qualcuno, ma per la pienezza di ciò che si può chiamare amore. Tutto ciò che conta è sondare la profondità di esso, non con la piccola mente sciocca ei suoi mormorii incessanti di pensiero, ma con il silenzio. Il silenzio è l'unico mezzo o strumento che può penetrare in qualcosa che sfugge ad una mente contaminata.

Non sappiamo cos'è l'amore. Conosciamo i loro sintomi, piacere, ansia, dolore, ecc. Cerchiamo di risolvere i sintomi, che diventa un vagabondaggio nel mezzo dell'oscurità. Trascorriamo in questo i giorni e le notti, e presto finisce con la morte.

Mentre eri lì, sulla riva del lago, contemplando la bellezza dell'acqua, tutti i problemi umani, i problemi delle istituzioni, il rapporto dell'uomo con l'uomo (che è la società), tutto questo troverebbe il suo posto esatto se uno potrebbe entrare silenziosamente in questa cosa che chiamiamo amore.

Ne abbiamo parlato molto. Ogni giovane dice di amare una donna, il sacerdote del suo dio, la madre dei suoi figli e, naturalmente, il politico gioca con essa. In effetti, abbiamo rovinato la parola caricandola di sostanza senza significato, la sostanza del nostro io stretto e meschino. In questo piccolo, limitato contesto, cerchiamo di trovare l'altro e, dolorosamente, torniamo alla nostra confusione e infelicità di tutti i giorni.

Ma era lì, nell'acqua, in ogni cosa intorno, nella foglia, nell'anatra che cercava di ingoiare un grosso pezzo di pane, nella donna invalida che passava ... Non era un'identificazione romantica o acuta. verbalizzazione razionalizzata, ma era lì, reale come quella macchina o quella barca.

È l'unica cosa che risponderà a tutti i nostri problemi. No, non una risposta, perché allora non ci sarebbero più problemi. Abbiamo problemi di ogni tipo e cerchiamo di risolverli senza quell'amore, e così si moltiplicano e crescono. Non c'è modo di avvicinare l'amore o di trattenerlo, ma a volte, se restiamo al bordo della strada o in riva al lago, osservando un fiore o un albero o il contadino che lavora la terra, se restiamo in silenzio, non sognando, fantasticando o sentendoci stanco, ma in un intenso silenzio allora forse l'amore verrà da noi.

Quando arriva, non cercare di trattenerlo, non lo faremo tesoro dell'esperienza. Una volta che ci tocca, non saremo più gli stessi. Lascia che sia ciò che agisce e non la nostra avidità, la nostra rabbia o il nostro giusto sdegno sociale. L'amore è davvero molto selvaggio, selvaggio, e la sua bellezza non è nulla di "rispettabile".

Ma non lo vogliamo mai, perché riteniamo che potrebbe essere troppo pericoloso. Siamo animali domestici, circondati da una gabbia che abbiamo costruito per noi stessi, una gabbia con le sue lotte, le sue dispute, i suoi leader politici impossibili, i suoi guru che sfruttano la nostra vanità e la loro con grande raffinatezza o con una certa grossolanità. Nella gabbia possiamo avere l'anarchia o l'ordine, che a sua volta lascia il posto al disordine. E questo è continuato per molti secoli, avanzando in modo esplosivo e retrocedendo, modificando gli schemi della struttura sociale, finendo forse con la povertà, qui o là. Ma se stabiliamo che tutto questo è il più essenziale, allora perderemo l'altro.

Restiamo soli di tanto in tanto e, se siamo fortunati, l'amore potrebbe raggiungerci in una foglia che cade o da quel lontano albero solitario in mezzo a un campo vuoto.

Dal Bulletin 1, Krishnamurti Foundation (KF), 1968

Crederci . E' questo in estrema sintesi l'urlo di Gaetano Campagna ai suoi compagni. Il capitano biancoazzurro: "La vittoria con il Cataforio serve per caricarci ancor di più. Ai play off noi ci crediamo assolutamente e contro la Futura andremo a giocarcela convinti di fare risultato. Il gruppo c'è, possiamo fare bene" Subito archiviata la sconfitta di Grassano contro il Signor Prestito CMB, il Regalbuto si impone davanti al pubblico amico sull’ostico Cataforio e sale a quota 16 punti in classifica. Sabato quasi uno scontro diretto sul campo della Polisportiva Futura: in caso di vittoria la formazione di Ceppi rilancerebbe prepotentemente le proprie ambizioni in ottica playoff. Capitan Campagna lo sa bene e per questo chiede ai suoi uno sforzo maggiore: ”La partita con il Cataforio era difficile, ne avevamo già parlato in settimana però dovevamo vincere assolutamente per continuare la corsa ai play off. Siamo in un buon momento, questa vittoria non deve farci abbassare la guardia anzi in previsione della gara contro il Futura deve ancor di più caricarci. Ai play off ci crediamo assolutamente, infatti andremo convinti di fare risultato. Anche perché cosi, poi, Cefalù e Rogit le potremo affrontare con più serenità. Il gruppo c’è, possiamo fare bene”. Nell'attuale stagione la Lubrisol avrebbe meritato di più se forse la sfortuna e gli eventi imprevisti non avessero giocato un ruolo decisivo che ha costretto i ragazzi di mister Ceppi a dover superare momenti dove era grosso il rischio di "mollare". La trasferta a Motta San Giovanni (RC) contro il Futura potrebbe essere forse la svolta decisiva per far quadrare i conti con la sfortuna e l'urlo di capitan Campagna non passerà inascoltato. 

tratto da Calcio a 5 Anteprima 

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