Salve a tutti mi chiamo Letizia Stancanelli, ho 22 anni e sono una giocatrice dell’Ameselon Volley di Regalbuto, squadra militante nel campionato nisseno di prima divisione. Faccio parte di questa realtà ormai da sette anni. Sette anni fatti di vittorie, sconfitte, gioie e sacrifici. Sette anni in cui quella palestra è divenuta una seconda casa, un porto sicuro in cui entrare, ricaricarci e ritrovare il sorriso, magari dopo una giornata andata male. Beh se la palestra è una seconda casa, la squadra è una seconda famiglia. Abitare in un piccolo paese, in cui tutti ci conosciamo ci aiuta molto e, nella maggior parte dei casi, ci permette di essere legate da una forte amicizia che continua anche una volta fuori dal campo di gioco. Con il tempo diventa, dunque, naturale condividere con le compagne di squadra altri momenti della propria vita. Altro importante fattore di crescita è la persona che sta alla guida di tutto. Da quest’anno la nostra squadra è diretta da un nuovo coach, che da noi si fa chiamare semplicemente Carla. Con pazienza e caparbietà sta cercando di donarci tutto ciò che ha appreso nei suoi lunghi anni di carriera pallavolistica e che, in poco tempo, ha assunto un ruolo fondamentale all’interno della nostra grande famiglia. Oltre a questo, vorrei sottolineare come nella pallavolo, più che in ogni altro sport, si possano estrapolare delle metafore di vita: Collaborazione. Permettetemi di citare una frase di mister Berruto “Non c’è nessuno che può schiacciare se non c’è un altro che alza, nessuno che può alzare se non c’è un altro che ha ricevuto la battuta avversaria” Sapete tutti che una partita di pallavolo è un continuo susseguirsi di azioni che si concludono solo attraverso i “tre tocchi”. Il risultato si ottiene progressivamente, mattone dopo mattone, con pazienza, costanza, perseveranza e spirito di squadra. Il sacrificio del singolo, spinge l’intera squadra a raggiungere l’obiettivo. E poi, la gioia per il punto chiuso, condivisa con le compagne in un abbraccio a sei. Over the block. È ormai divenuto lo slogan ufficiale di tutto l’ambiente pallavolistico. Quel muro messo lì dalle avversarie a bloccare l’azione, e noi, con tutta la nostra forza fisica e mentale pronte a superare il limite. Ricominciare. Una partita di pallavolo è formata da più set e per portare a casa il risultato la squadra deve riuscire a vincere tre set. Ad ogni set il punteggio è azzerato. Abbiamo vinto il primo set? Ok. Dobbiamo ricominciare da capo nel secondo. Ritrovare energia, motivazioni, qualità tecniche e morali. Ciò che è stato fatto prima, anche se perfetto, non basta più, bisogna rimetterlo in gioco. Viceversa, abbiamo perso il set precedente? Abbiamo una nuova oggettiva opportunità di ricominciare da capo. Infine il fatto che una partita di pallavolo si concluda sempre con un vincente, nonché con l’equivalente “perdente”, non è come potrebbe sembrare un concetto “spietato”. Solo se si perde è possibile innescare la molla dell’autoanalisi che porta alla correzione degli errori. Per me la pallavolo è tutto questo: uno stile di vita. E permettetemi di concludere con un piccolo sfogo personale. Una questione che ho a cuore da qualche anno, quella di poter vedere la pallavolo nelle grandi emittenti tv. Vedere nel senso di conoscere, approfondire e valorizzare questo sport tanto quanto ogni altro seguito da milioni di telespettatori come, ad esempio, il calcio. Credo che, negli ultimi anni, grazie agli ottimi risultati raggiunti da entrambe le nazionali italiane (maschile e femminile), il volley si sia meritato una grande attenzione. Il movimento pallavolistico ha senza dubbio ottenuto consenso e audience. Ma sarebbe un peccato che tutto si riducesse, come sempre, ad una comparsa estemporanea. E allora, ritorna la domanda. Dopo gli ottimi risultati a livello internazionale, perché uno sport così bello e pulito debba sempre passare in secondo piano? Forse la risposta potrei trovarla tra le mie stesse parole? Uno sport così bello e pulito, sarebbe tale se anche esso puntasse ai grandi affari?

Buona Pallavolo e buona vita sportiva a tutti.

Nell'attesa dell'inizio del campionato continuano gli allenamenti della RO.GA VOLLEY AGIRA; sempre più giovani sono presenti agli appuntamenti settimanali e insieme agli atleti più esperienti si allenano duramente per essere protagonisti nel prossimo campionato di serie maschile che oramai è alle porte. Rosario Gagliano da anni è un punto di riferimento della pallavolo ad Agira,oggi dirigente e capitano della squadra, ed è a lui che abbiamo chiesto di raccontare le speranze e i progetti del Volley Agira. "L' obbiettivo che come capitano mi prefiggo è quello di trasmettere alla squadra la grinta e la passione che da anni mi caratterizza. Quest' anno affronteremo un campionato in un girone ricco di derby che spero riusciremo ad affrontare al meglio portando a casa un ricco bottino, proprio a partire dalla prima giornata di campionato in cui ci confronteremo con la squadra della città di Leonforte , una squadra che proviene dalla serie B,formata da giovani che vogliono far bene anche nel campionato di serie D. " Agira per la pallavolo,nel territorio di Enna è punto di riferimento per molte società sportive. Dal vivaio sono usciti giovani promesse che hanno giocato anche nelle serie nazionali. La dirigenza da due stagioni ha scelto la linea "verde": far giocare cioè nei campionati dove partecipano ragazz ie ragazze sui quali puntare e progettare il futuro. L'esempio più concreto è la formazione femminile di serie D. Ma anche la maschile non è da mano perchè già dall'Under 16 usciranno i prossimi giocatori che daranno continuità ai progetti societari.

" Il mio augurio - ci dice ancora capitan Rosario Gagliano - è che tutti i giovani possano fare le stesse meravigliose esperienze che io e altri miei compagni di squadra abbiamo fatto e facciamo nel mondo della pallavolo , uno sport unico fatto di amicizie e solidarietà, questi ragazzi e ragazze sono certo che saranno agevolati nel loro cammino nel volley dalla collaborazione che abbiamo stretto col Modena Volley che ringraziamo per averci permesso e permetterci di partecipare ai loro stage. A tutti gli atleti un buon inizio di campionato e in particolare agli atleti della mia squadra ai quali auguro di arrivare il più in alto possibile."

 

CHIOGGIA - Un ago incandescente contro il tumore. La tecnica innovativa, che si chiama “termoablazione mediante microonde”, permette di sciogliere il tumore (e anche le forme metastatiche) al fegato, ai reni, ai polmoni, alla tiroide e alle ossa in un’unica seduta, anche ambulatorialmente, in cui il paziente viene sedato e curato in pochi minuti senza sentire dolore e, in molti casi, senza avere la necessità poi di altri trattamenti come quelli chemioterapici. La nuova metodica, rivoluzionaria nel trattamento di alcune neoplasie, è approdata nella Chirurgia e Medicina dell’Ospedale di Chioggia: proprio oggi, martedì 15 novembre, i professionisti della Ulss 14 hanno curato con questo innovativo trattamento, in soli dieci minuti, un signore chioggiotto di 65 anni che era affetto da una grave lesione metastatica epatica. L’intervento di alta specialità si è tenuto nelle nuove sale operatorie di day surgery, recentemente restaurate. 

«La termoablazione mediante microonde – hanno spiegato il primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello insieme al responsabile del servizio di ecografia interventistica Mario Della Loggia – è un nuovissimo trattamento che necessita di un generatore di microonde e di un terminale chiamato antenna che, mediante guida ecografica, viene inserita direttamente nella lesione. L’antenna, attraverso un aumento di temperatura rapido, controllato e localizzato, provoca la distruzione del tessuto malato con la massima precisione. Rispetto a ieri possiamo intervenire in maniera mininvasiva, con una piccola incisione di 2-3 millimetri, su tumori importanti e calibrare il tipo di cura a seconda della neoplasia: si agisce localmente, delimitando e colpendo solo l’area interessata dalla malattia. Persino l’intensità di calore e la durata dell’intervento viene misurata in base alla grandezza del tumore da distruggere. In questo modo evitiamo l’asportazione chirurgica, rendendo possibile il trattamento anche su pazienti pluripatologici, quindi inoperabili e fragili, con tempi di ricovero più brevi e una migliore ripresa funzionale dei pazienti stessi». 

L'intervento di oggi è durato 10 minuti e questa sera il paziente potrà già andare a casa con una ferita di 2 millimetri senza neppure sutura.

Quella giocata domenica scorsa al palasport Giovanni Paolo II è stata una partita di pallavolo femminile dai due volti. Volley Club Catena e pallavolo Caltagirone si trovavano per la prima volta di fronte nel calendario di prima divisione femminile di pallavolo organizzato dalla federvolley di Catania e per la formazione del presidente Pietro Scravaglieri era l'esordio assoluto in un campionato più competitivo sia per la qualità delle squadre che la quantità delle iscritti. La partita dei due volti perchè le ragazze di Catenanuova giocavano bene i primi tre set, portandosi in vantaggio nel primo ( 26/24), perdendo di misura il secondo ( 23/25) , vincendo il terzo ( 25/20) ma poi di colpo la formazione di mister Franco Randazzo non ha saputo reagire al ritorno delle calatine le quali vincevano agevolmente il quarto set ( 12/25) e il tie-break ( 12/15). Due ore e mezza di partita ben arbitrata dalla giovane Francesca Millauro , che non toglie nulla a Valentina Gulisano e compagne perchè la squadra c'è ma hanno bisogno di non "regalare" punti alle avversarie,punti che si possono evitare, anche se c'è da dire che il palasport di Regalbuto è troppo grande per chi è abituato a giocare in una piccola palestra quale quella di Catenanuova. Alla fine uno sconsolato Franco Randazzo così commenta l'incontro:" Peccato perchè potevamo portare a casa i tre punti contro una formazione alla nostra portata. Il campionato però è ancora lungo e sono certo che ci abitueremo a giocare a Regalbuto e soprattutto a non distrarci per evitare di trovarci ancora a dover regalare punti alle avversarie."  Un punto dunque in classifica per Sharon Proietto e compagne le quali sabato prossimo dovranno far visita a Misterbianco al Kondor Volley .

Anche il settore tecnologico dell’Istituto Tecnico “Salvatore Citelli” di Regalbuto ha aderito al “PMI DAY - INDUSTRIAMOCI”, 7° giornata nazionale delle Piccole e Medie Imprese, organizzata a livello locale da Confindustria Centro Sicilia. "Gli studenti del quarto e quinto anno dell’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica - ci ha detto il prof Petronio - hanno così avuto la possibilità di visitare l’azienda SOAPLAST s.r.l. di Regalbuto, che da oltre venti anni si è specializzata nella produzione di driplines per l'irrigazione a goccia, e che rappresenta un  esempio di imprenditoria locale che esporta i suoi manufatti in tutto il mondo. Ad accogliere studenti e docenti l’ing. Tranchida, che ha illustrato nel dettaglio funzionamento dei macchinari, processi produttivi e caratteristiche dei manufatti prodotti." Questa è soltanto una delle numerose iniziative del settore tecnologico per il corrente anno scolastico, che vedrà gli studenti del terzo anno impegnati in attività di alternanza scuola lavoro nella manutenzione hardware e software dei laboratori informatici e tecnologici delle scuole medie di Regalbuto, Nissoria e Leonforte, grazie ad apposite convenzioni stipulate con i rispettivi Dirigenti Scolastici, coniugando l’aspetto didattico a quello di utilità sociale."Gli studenti del quarto e quinto anno- continua Petronio - avranno invece la possibilità di partecipare ad attività di Alternanza e di Tirocinio formativo come manutentori e impiantisti presso le strutture alberghiere NH Hotels diffuse a livello nazionale, senza dimenticare il consueto stage presso la STMicroelectronics di Catania.Ed infine, per gli studenti del primo biennio partirà già dalla prossima settimana un corso pomeridiano di “robotica e coding” finalizzato alla partecipazione a fine Anno Scolastico alla Minirobotics, competizione di robotica a carattere nazionale che da più di un decennio viene organizzata dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica ed Informatica dell’Università degli studi di Catania."

Anche il settore tecnologico dell’Istituto Tecnico “Salvatore Citelli” di Regalbuto ha aderito al “PMI DAY - INDUSTRIAMOCI”, 7° giornata nazionale delle Piccole e Medie Imprese, organizzata a livello locale da Confindustria Centro Sicilia. "Gli studenti del quarto e quinto anno dell’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica - ci ha detto il prof Petronio - hanno così avuto la possibilità di visitare l’azienda SOAPLAST s.r.l. di Regalbuto, che da oltre venti anni si è specializzata nella produzione di driplines per l'irrigazione a goccia, e che rappresenta un  esempio di imprenditoria locale che esporta i suoi manufatti in tutto il mondo. Ad accogliere studenti e docenti l’ing. Tranchida, che ha illustrato nel dettaglio funzionamento dei macchinari, processi produttivi e caratteristiche dei manufatti prodotti." Questa è soltanto una delle numerose iniziative del settore tecnologico per il corrente anno scolastico, che vedrà gli studenti del terzo anno impegnati in attività di alternanza scuola lavoro nella manutenzione hardware e software dei laboratori informatici e tecnologici delle scuole medie di Regalbuto, Nissoria e Leonforte, grazie ad apposite convenzioni stipulate con i rispettivi Dirigenti Scolastici, coniugando l’aspetto didattico a quello di utilità sociale."Gli studenti del quarto e quinto anno- continua Petronio - avranno invece la possibilità di partecipare ad attività di Alternanza e di Tirocinio formativo come manutentori e impiantisti presso le strutture alberghiere NH Hotels diffuse a livello nazionale, senza dimenticare il consueto stage presso la STMicroelectronics di Catania.Ed infine, per gli studenti del primo biennio partirà già dalla prossima settimana un corso pomeridiano di “robotica e coding” finalizzato alla partecipazione a fine Anno Scolastico alla Minirobotics, competizione di robotica a carattere nazionale che da più di un decennio viene organizzata dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica ed Informatica dell’Università degli studi di Catania."

San Martino a Savarino.

Novembre 11, 2016

La sera mio padre , i padri e i nonni, sarebbero scesi in cantina con la bottiglia in mano e il cuore pieno di speranza. Si sarebbero inginocchiati con la chiave in mano che di li a poco avrebbe aperto la vite della cannula e fatto scorrere il primo vino torbido all'inizio ma poi il colore sarebbe emerso agli occhi , il profumo al naso e infine il sapore. Ognuno a sera avrebbe vantato il proprio vino e guai a dirgli che aveva un retrogusto acetoso..Lo avrebbero fatto ovunque, nelle vie , nelle piazze e nei circoli. Solo chi all'assaggio avrebbe scoperto che il mosto si era trasformato in aceto stava zitto e quel silenzio era noto al silenzio di chi sapeva quale fosse il significato.La sera a tavola tra salsicce e castagne mio cugino Enzo avrebbe sfornato il cosciotto di maiale cotto al forno dopo una giornata trascorsa a raccogliere olive, Mario aveva già gli occhi lucidi per i troppi assaggi, lo zio Vincenzo invece aspettava anzioso a tavola e con quel suo accento catanese ci raccontava le sue storie, intanto Melo metteva i baffi finti per fare la parodia a Hitler ( cosa che gli riusciva benissimo). Più serie le donne: zia Lucia , Nina , la Mamma intende a cucinare e portare a tavola le pietanze. Quella sera il vino a Savarino riuniva tutti e dopo sul tardi si sarebbero intonati i canti siciliani tra i brindisi, formaggio pecorino e olive ,  fino a che il vino  si sarebbe esaurito. Era la sera di San Martino. 

E la pampina di l’aliva,
di l’aliva la pampina.
E la pampina di l’aliva,
di l’aliva la pampina.
Veni lu ventu e la cutulia,
ca cimiddia cascari la fa.
Veni lu ventu e la cutulia,
ca cimiddia cascari la fa.
E la pampina di l’aliva,
di l’aliva la pampina.
E la pampina di l’aliva,
di l’aliva la pampina.
Veni lu ventu e la cutulia,
ca cimiddia cascari la fa.
Veni lu ventu e la cutulia,
ca cimiddia cascari la fa.
La, la, la, la, la, la…

Sogni e speranze di una squadra. Sono questi i sentimenti che accomunano le stagioni sportive di ogni squadra specie alla vigilia di nuove esperienze come quelle che vivrà il Volley Club Catena di Catenanuova e il suo capitano Sharon Proietto che da domenica pomeriggio alle 17 al palasport di Regalbuto esordiranno nel campionato di prima divisione femminile di pallavolo contro la formazione del Caltagirone. "Quest' anno per noi ragazze della Volley Club Catena si apre un nuovo anno,- ci dice il capitano della squadra Sharon Proietto - un anno particolare! Con la nostra società abbiamo deciso di intraprendere un nuovo campionato con il comitato fipav di Catania, con realtà decisamente diverse dalla nostra. Il gruppo é entusiasta, si é rinnovato di nuove atlete ed é desideroso di dare  il meglio per mostrare gratitudine alla nostra società che sta cercando di accompagnarci in questa avventura nel migliore dei modi. Ovviamente non tutto è rosa e fiori come sembra, purtroppo ci siamo ritrovate quasi a inizio campionato con una novità, quella di non poter giocare all' interno della nostra palestra che fino ad oggi è sempre stata un punto di ritrovo per tutte noi! La nostra palestra non è in linea con le norme federali  e in poco tempo siamo stati costretti a cercare soluzioni per poter affrontare e soprattutto partecipare al campionato. Fortunatamente l'amministrazione comunale di  Regalbuto ci ha autorizzato a  utilizzare le sue strutture sportive e questo ci consentirà di realizzare un nostro sogno. Per noi non sarà facile, perché siamo sempre state abituate a giocare in ambienti molto più piccoli e ritrovarsi a giocare in un palazzetto non è così semplice come sembra. Io di una cosa sono poi che convinta, il lavoro di squadra e l'unione tra di noi renderà le cose decisamente più facili. Io mi fido delle mie compagne e la stessa cosa vale per loro nei miei confronti e di sicuro formeremo una gran bella famiglia in questa nuova avventura in "trasferta". Confidiamo nel pubblico regalbutese nel farci sentire un po' più a casa considerando il nostro lungo viaggio. Per il resto, in bocca al lupo a noi ragazze della società Volley Club Catena . "

L'organico della squadra. 

Palleggiatore: Marica Bartolotta, Carla Saccullo Centrale: Elisa Castiglione, Elisabetta Branca, Nunzia Procaccianti Schiacciatore di banda: Valentina Gulisano, Sandra Dottore, Paola Quattrocchi, Fabiana Barbagallo, Giuliana Di Marco Schiacciatore opposto: Sharon Proietto, Federica Longhitano Libero: Michela Spitaleri, Giuliana Calì

“La situazione non più sostenibile. Per questo siamo pronti allo sciopero, già proclamato per il prossimo 14 novembre a Siracusa. Il governo regionale deve dare risposte immediate e mettere a regime i Liberi Consorzi, garantendo il futuro dei lavoratori, circa seimila”. Lo dicono Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl Sicilia, e Gesualda Altamore, segretario della Uil Fpl Siracusa, oggi all’Ars, che aggiungono: “La burocrazia e’ lenta e siamo certi che passeranno almeno altri quattro mesi prima di aver risposte concrete. Troppo tempo. La situazione è davvero critica e siamo pronti allo sciopero unitario il prossimo 14 novembre a Siracusa, dove tra l’altro oggi sta protestando un gruppo di lavoratori”. Secondo i dati del sindacato servirebbero subito 15 milioni per mettere a regime il Libero Consorzio di Siracusa; 4,9 milioni per quello di Ragusa e 3,9 per Enna.

Catenanuova. Il loro percorso all’interno del Tour Music Fest – Festival Internazionale della Musica Emergente – è iniziato a Giugno con la prima selezione live di Catania superata brillantemente con l’accesso alle seconda fase macroregionale, poi ad Ottobre la seconda fase svoltasi a Palermo e ora, dopo 7 mesi di prove e sudore, i Black Experience sono stati scelti tra gli oltre 8000 artisti che hanno preso parte alle selezioni per contendersi il 19 Novembre a Roma la finalissima nazionale del Tour Music Fest il festival internazionale della Musica emergente presieduto da Mogol. Ormai vicini alla meta della serata più ambìta d’Italia per la musica emergente, i Black Experience si “scontreranno” a suon di note con altre 8 band della loro categoria artistica, per scoprire se saranno o meno tra i grandi protagonisti della serata finale del 2 Dicembre presso lo storico Piper Club di Roma, al cospetto di Mogol e di fronte a una giuria composta da personaggi di spicco della discografia italiana: Sony, MTV New Generation, Antonio Vandoni di Radio Italia, Rusty Record, Universal, EMI, ICompany, Euro Music Network e molti altri.
I Black Experience si sono fin da subito fatti notare dalla giuria itinerante del Tour Music Fest per il loro talento musicale e le loro capacità artistiche.
In occasione della semifinale del 19 Novembre al Jailbreak di Roma si esibiranno live con il brano intitolato Shoot to thrill.
La gara è aperta, l’emozione è tanta e i Black Experience sono pronti a esibirsi al Jailbreak Live club di Roma il 19 Novembre 2016, aspettando la finalissima del 2 dicembre che si terrà come da tradizione sul palco del Piper Club di Roma.
La band è composta da: Gianluca Randazzo (Liucke), Antonio Grassia, Dario Mondello, Adriano Calì /Edoardo Daidone, Alfio Gulisano. Manger: Silvio Castelli.

 
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