Per dare un contributo alla vicenda che riguarda il pagamento delle partite pregresse ad AcquaEnna,riportiamo l'intervento di Massimo Greco apparso sul quotidiano on line Vivienna. 

La volontà dell’ente gestore privato del servizio idrico per il territorio della provincia di Enna di non sospendere la riscossione delle voci di costo inserite in fattura agli utenti, meglio conosciute col nome di “partite pregresse”, nonostante l’illegittimità acclarata da due diversi Giudici di Pace del Tribunale di Enna è un fatto grave che merita una pronta risposta. Il diritto dell’ente gestore del servizio di proporre appello alle citate sentenze non può certo trasformarsi in uno strumento per disconoscere quanto statuito dai Giudici di 1° grado che, fino a nuova – ed eventuale – diversa statuizione nei successivi gradi della giustizia, rappresenta indubbiamente la giurisprudenza di riferimento.

Più corretto sarebbe stato da parte dell’ente gestore sospendere la relativa riscossione in attesa di conoscere l’esito degli annunciati appelli. Al contrario, “AcquaEnna” non solo si rifiuta di sospendere la riscossione ma, addirittura, ritiene di non dover sospendere tale riscossione neanche nei confronti di coloro ai quali la competente Autorità Giudiziaria ha dato ragione. A questo punto, e in attesa che i Sindaci che governano la nuova Autorità d’ambito si sveglino dal lungo letargo in cui sembra caduti, occorre rapportare il tutto all’Autorità Nazionale per la Concorrenza e il Mercato al fine di far sanzionare il comportamento dell’ente gestore privato per pratica commerciale scorretta.

“AcquaEnna”, infatti, quale “professionista” individuato dal Codice del Consumo, nonché monopolista legale nella fornitura di un servizio essenziale, deve osservare un elevato livello di diligenza professionale nella gestione del servizio idrico, considerata la posizione di debolezza contrattuale nella quale versano gli utenti sprovvisti della possibilità di scegliere un fornitore alternativo o di rinunciare al consumo, nonché in ragione delle rilevanti asimmetrie informative che caratterizzano il settore idrico. Diversamente, “AcquaEnna” continua a fare largo uso di un’importante leva commerciale per la riscossione delle fatture emesse, quale la minaccia e l’esecuzione della sospensione della fornitura di un bene essenziale o il mancato allaccio (o ri-allaccio) alla rete idrica. Tale minaccia, infatti, unitamente al sollecito di pagamento della tariffa richiesta comprendente anche la voce di costo “partite pregresse” – dichiarata illegittima – corrisponde pienamente al paradigma di coercizione o indebito condizionamento configurato dagli articolo 24 e 25 del Codice del Consumo in quanto idoneo a limitare la libertà di scelta e di comportamento del consumatore.

È ormai diventato un pericoloso vortice di crisi che non risparmia nessuno quello che ruota intorno l’Ato “EnnaEuno”. E così mentre da due giorni i lavoratori del Ccr di Enna hanno iniziato lo sciopero della fame, un altro grave stato di disagio è denunciato dai dipendenti dei cantieri di Dittaino e cioè il compostaggio, officina e servizi provinciali. Così come al resto dei colleghi anche loro vivono settimane di dramma per il mancato pagamento di quattro mesi e mezzo. Per loro oltre al danno anche la beffa di rischiare il licenziamento per interruzione del servizio. È quanto gli è stato comunicato nei giorni scorsi dal commissario Amato, ora dimessosi, e dal Collegio di liquidazione guidato da Di Mauro.
«Quanto ci sta succedendo è incredibile, qualche settimana fa abbia rappresentato a Di Mauro le nostre difficoltà e si era impegnato a farci pagare qualche mensilità per intero» raccontano i dipendenti che attendevano una risposta entro giugno ma ne è seguito solo un assordante silenzio. «Abbiamo quindi deciso per l’astensione lavorativa presidiando però il posto di lavoro e abbiamo avvisato l’azienda nel caso in cui avessero voluto inviare dei sostituti anche se non l’ha fatto» raccontano i dipendenti dell’Ato che aggiungono: «Nonostante i nostri disagi abbiamo però ricevuto una lettera dell’azienda in cui ci si prospetta il rischio del licenziamento per interruzione del servizio». E qui esplode la protesta e la rabbia: «Questa sarebbe la punizione perchè chiediamo i nostri diritti? Con questi espedienti vogliono allegerire l’organico? Bene, noi non siamo d’accordo e non ci fermiamo» dicono i lavoratori ricordando che «poco tempo fa l’impianto di compostaggio è stato chiuso un mese perchè qualcuno non ha fatto la polizza fideiussoria di 14 mila euro circa, in quel caso il servizio non era essenziale ed ora si?». Ma i dipendenti si sono chiesti anche che fine faccia l’umido raccolto visto che non arriva a Dittaino: «Forse lo portano in discarica?» si chiedono i dipendenti che concludono spiegando il loro dramma: «Qui c’è gente che piange ogni giorno perchè non può garantire l’essenziale ai propri figli, neanche gli alimenti e tutto per qualcuno sembra essere normale visto che siamo stati abbandonati da tutti, nessuno ne parla, il silenzio è assoluto ma – avvisano – non può andare ancora a lungo questa situazione, bisogna trovare una soluzione a questo dramma».

Intanto, è diventato molto difficile smaltire i rifiuti ed andare ad abbancare gli stessi presso la discarica di Motta Santa Anastasia per molti comuni della provincia di Enna o a Gela per i comuni della zona Sud. Perché con la crisi delle discariche si corre il rischio di arrivare alla discarica, trovare una lunga fila di autocompattatori di altri comuni della Sicilia, non riuscire a scaricare e tornare indietro con la stessa spazzatura con cui si era partiti. E’ capitato ad alcuni comuni della provincia partire intorno alle due per la discarica e poi tornarsene senza avere concluso niente. La situazione dello smaltimento dei rifiuti è diventato il problema più difficile per molti comuni della Sicilia e per la provincia di Enna in particolare. E’ la situazione non trova uno sbocco positivo proprio per la crisi delle discariche e perché i lavori alla la vasca B2 di contrada Cozzo Vuturo ancora non iniziano perché si deve firmare il contratto e consegnare i lavori. Un rallentamento che sta penalizzando, per certi aspetti, tutta la provincia di Enna. UN problema difficile che è caduto sulle spalle della commissione di liquidazione e del presidente Antonino Di Mauro, visto che CdA della nuova società Srr si è presentato dimissionario e per eleggere il nuovo CdA ci sono difficoltà perché nessun sindaco si vuole caricare tante difficoltà, la più importante delle quali è sicuramente il passaggio del personale dall’Ato Rifiuti alla nuova società che comporta un aggravio finanziario notevole. Ma su questo argomento CdA dimissionario e sindacati avevano discusso ampiamente e si era arrivati quasi ad una soluzione con la decurtazione in percentuale dello stipendio dei lavoratori a secondo del ruolo ricoperto nell’organico, ma queste riduzioni non sono state ne approvate ne sottoscritte per diventare operative. Nella prossima assemblea si dovrà necessariamente parlare ed operare in tal senso, bisogna decidere sulla nomina del CdA in caso contrario la situazione diventerebbe veramente difficile e si rischia di creare caos a tutti i livelli. “Il problema di fondo – dichiara Armando Glorioso, sindaco di Nissoria – è che ci sono tante responsabilità per i sindaci che vanno a far parte del CdA e sono responsabilità complesse, aggravate dall’incapacità della Regione di risolvere il problema dei rifiuti e del suo smaltimento”.

Aumenta in Sicilia la richiesta di credito. Dall'analisi dell'osservatorio Crif emerge che il numero di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie ha fatto segnare a giugno una crescita del +21,3% contro il 14,6% della media nazionale.

A livello provinciale spicca Enna con un incremento pari al +45,6% rispetto al primo semestre del 2015 a fronte del +20,0% rilevato in provincia di Palermo. La provincia di Caltanissetta, al contrario, è quella che ha fatto segnare la crescita più contenuta, pari al +10,3%.

Relativamente all'importo medio richiesto, invece, è stata proprio Palermo a posizionarsi al primo posto con 117.896 Euro. Per quanto riguarda le richieste di prestiti personali, nel primo semestre del 2016 la Sicilia ha fatto registrare una contrazione pari a -2,7%.

Tra le province spiccano Siracusa e Agrigento, rispettivamente con un decremento delle domande di prestiti personali pari a -6,2% e -6,1%. Palermo ha fatto registrare, invece, una contrazione meno marcata, pari a -1,1% rispetto al I semestre 2015.

NICOSIA. Il rivestimento della cuspide che dovrebbe essere collocata sul campanile quattrocentesco della cattedrale di San Nicola di Nicosia non è conforme a quello autorizzato nel 2004, così l'ufficio tecnico comunale ha ordinato la sospensione cautelare dei lavori.

La copertura che si stava realizzando, grandi tessere di polimero plastico dai colori sgargianti che dovranno sostituire la copertura di cotto smaltato, sarebbe il frutto di una variante di progetto, decisa nel 2015 dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna. Il progetto era stato approvato in sede di conferenza di servizio. Ma a luglio del 2015 la soprintendenza ha disposto una variante stabilendo che la copertura si realizzasse con scandole di poliuretano. Così ora la sospensione cautelare dei lavori, disposta con ordinanza, per evitare danni irreversibili alla cuspide che era stata abbattuta da un fulmine nel 1962.Sulla vicenda Leandro Ianni, presidente regionale di Italia Nostra, ha presentato un documento esposto contestando le scelte operate. «Noi di Italia Nostra non possiamo non chiederci come mai si sia potuta concepire, progettare e realizzare una soluzione del genere. Una cuspide - si legge nell'esposto - rivestita con scandole di materiale plastico dai colori vivacissimi: uno strano oggetto architettonico che andrebbe bene per un parco giochi. Per un ludico edificio postmoderno. Mai per  il progetto di restauro di una chiesa romanica del 1300. L'ennesimo lavoro pubblico relativo ad un bene di valore storico, collettivo, all'insegna dell'opacità e del
pressappochismo».

La giunta regionale riunita in data odierna, ha approvato l’istituzione dell’ufficio speciale per la differenziata. L’ufficio, sotto il coordinamento della Presidenza della Regione e del Dipartimento Acqua e rifiuti, opererà come supporto alle amministrazioni comunali per la corretta impostazione e la piena attuazione degli obiettivi di incremento della raccolta differenziata. Più specificamente, l’ufficio opererà per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: adozione da parte di tutti i Comuni siciliani, anche mediante commissariamento ad acta, dei Piani comunali per la raccolta differenziata; predisposizione dello schema tipo di Regolamento e Piano da approvare con Decreto del presidente della Regione, per i Comuni inadempienti; monitoraggio dell’avanzamento ed efficacia delle azioni poste in essere e proposta di correttivi da proporre al presidente della Regione ed al Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti per i provvedimenti conseguenziali in seno all’ordinanza 5/Rif.
Attività di supporto tecnico alle Amministrazioni comunali per la declinazione delle azioni di competenza e di help desk per quesiti e chiarimenti in sede di attuazione;
ricognizione delle inadempienze delle Amministrazioni comunali ai fini della graduazione della gravità e reiterazione delle stesse per le emissioni di eventuali provvedimenti di decadenza degli Organi comunali;ogni attività utile, di concerto con la Presidenza della Regione, con il Dipartimento Acqua e Rifiuti e con l’assessorato all’Energia, per l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti nell’Ordinanza 5/Rif. 2016.
L’ufficio, incardinato presso la Presidenza della Regione, sarà in carica fino a ottobre 2017 e sarà guidato dall’ingegnere Salvo Cocina.

" Per noi era importante decidere se continuare a sperare su un impiego oppure sollevare le maniche della camicia e inventarci un lavoro." Inizia così il lungo incontro che abbiamo avuto con due giovani regalbutesi : Gianluca Italiano e Carmelo Roccella , che da qualche settimana con il loro autocarro con carrello elevatore eseguono lavori nelle zone alte degli edifici pubblici e privati. Entrambi diplomati presso l'Istituto tecnico commerciale "Salvatore Citelli" di Regalbuto,quarant'anni ciascuno,  avevano valutato diverse strade per poter lavorare a Regalbuto e non fare la fine di altri loro coetanei che invece hanno deciso di trovare lavoro altrove,più specificatamente al nord o in Germania e Inghilterra. E' la Regalbuto che ci piace di più. Quella dove i giovani inventano qualcosa pur di lavorare e non aspettare invece la solita " raccomandazione" o piccoli e temporanei lavoretti il più delle volte mal pagati ." Il desiderio di restare nel nostro paese è stato più forte di tutti.Non volevamo aprire la solita pizzeria o rilevare un bar o una tabaccheria - ci dice Gianluca Italiano - abbiamo invece valutato quale fosse l'attività che manca in città e siamo arrivati all'idea di acquistare un autocarro con cestello elevatore per eseguire in altro lavori di ogni genere che vanno dal taglio degli alberi,alla pulizia delle grondaie fino ad arrivare alla pulizia dei vetri o i più semplici lavori esterni di qualsiasi genere e natura eseguibili con la messa in opera dei ponteggi, il più delle volte costosi." " La nostra società si chiama GiaCar che sta per Gianluca e Carmelo, - ci dice Carmelo Roccella - abbiamo chiesto alla banca l'aiuto di un prestito ed anche ai nostri genitori e con quei soldi abbiamo comprato il nostro autocarro. Lavoriamo secondo le ore di utilizzo del cestello elevatore e per il tempo necessario per eseguire questo o quel lavoro. Non è da noi approfittare delle persone e con il ricavato per ora dobbiamo pagare il costo del mezzo che speriamo possa essere usato anche in altri paesi."

E’ solo il giudizio del popolo, per giunta con il rischio di contaminazioni, interessi privati, rivalsucce e rappresaglie? Manco per niente. Il giudizio popolare sulla Rete, che scorre sulle pagine e nei “commentatoi” di Tripadvisor, è ormai elevato al rango di giudizio (quasi) divino. Perché al netto di tutti quei rischi sopra elencati (e che esistono), sulla Rete corre il tam tam dei gusti, delle selezioni, delle analisi. Un fiume in piena.
E, allora, nel cuore della già torrida estate, che cosa racconta Tripadvisor sulle spiagge siciliane?I “contributori spontanei” del portale dedicato al turismo mondiale  hanno giudicato le spiagge siciliane dopo averle viste e saggiate, dopo avere fatto il bagno, avere usufruito dei servizi igienici (se ci sono), delle docce, del ristorante o del bar, dei lettini e degli ombrelloni. Il massimo dei voti lo strappa, tanto per capire, la Spiaggia dei Conigli di Lampedusa. Cominciare da qui, perché il giudizio di circa 3000 utenti, intanto, spazza il campo da quella diffidenza che sopravvive qua e là ancora in chi associa l’immagine dell’Isola a quella degli sbarchi dolorosi di immigrati. Nulla a che vedere, ovviamente. E la spiaggia dei Conigli incassa migliaia di giudizi “eccellente”, da turisti che hanno apprezzato lo spirito selvaggio del luogo, la natura incontaminata e trasformato persino la difficoltà di raggiungere la spiaggia, in una ulteriore risorsa. Scrive Banny: «Caraibi a 2 ore da Milano. Posto indescrivibile! Sabbia bianca finissima ed acqua turchese: un altro mondo. Venti minuti a piedi per raggiungerla: vivamente consigliate scarpe da ginnastica, come pure acqua e qualcosa da mangiare se si vuole trascorrere la giornata li. Essendo oasi naturalistica, la spiaggia non è attrezzata: tenerne conto».Sulla spiaggia dei conigli spiccano 2432 giudizi eccellenti e, tolti i valori intermedi, sono appena in 15 a bollare come pessimo quel paradiso. Ma ci può stare tutto, ognuno ci vive, e trasmette, la propria esperienza. Come quella di chi promuove la spiaggia di San Vito Lo Capo. Anche il gioiello del Trapanese viaggia con oltre 2000 bollini di eccellenza, con apprezzamenti per mare, sabbia e per l’organizzazione generale. Chi si lamenta lo fa perché ha trovato folla, ma, qualche volta, è il prezzo che si paga proprio alla popolarità che una località raggiunge. Per molti viaggiatori, così, eccellente sì, ma un po’ troppo a misura di famiglie e di bambini. Sarà un difetto?

Se vogliamo tornare ad una natura più selvaggia, allora, Tripadvisor ci trasporta a Sud della Sicilia, nella Spiaggia di Calamosche nel Siracusano. La segnala così Matteo: «Immersa nella riserva di Vendicari. Si lascia la macchina al parcheggio 3 e tutto il giorno con servizi annessi bagno e docce, molto comodo. si raggiunge la spiaggia con circa 30 minuti di cammino... Non consiglio nelle ore più calde... Spiagge molto bella completamente al naturale acqua limpidissima».

Isole di sogno nell’Isola che, come si vede, fa comunque sognare turisti e viaggiatori di tutto il mondo.Eccellente la Spiaggia dell’Asino a Vulcano, nelle Eolie. Sabbia nera, ovviamente, natura incontaminata, la trovi, raccontano in tanti, quasi all’improvviso, inattesa. Poi arriva la spiaggia di Scala dei Turchi, ad Agrigento («Uno spettacolo della natura! Sembra una pista da sci e invece è roccia bianchissima. Merita di essere vista»), ma si impennano anche i voti e i riconoscimenti per un’altra perla del Sud Est, la spiaggia di Plaia Carratois, tanti lidi, con caratteristiche diverse, sottolineano i turisti. Da quelli più familiari, a quelli più di tendenza e di moda, con tanto di aperitivo al tramonto, d.j. set. Ma il litorale è promosso a pieni voti perché il mare è pulito e, non sottovalutare, siamo a pochi chilometri da Marzamemi, Porto Palo, Noto e Siracusa. E se il mare bello si può coniugare con città che organizzano bene le sere d’estate, l’eccellente vale anche di più.

DAL QUOTIDIANO LA SICILIA.IT

PALERMO. «Il governo nazionale ha dato credito al gruppo dirigente locale per risolvere il problema rifiuti: se però si continua a litigare, il commissariamento sarà inevitabile».

L’avviso ai naviganti sulla contrapposizione tra il governatore e il sindaco di Palermo sulla gestione dell’impianto di Bellolampo arriva dal sottosegretario Faraone, che aggiunge: «Non piangessero poi Orlando e Crocetta se, di fronte a tale disastro, il governo nazionale anziché fare cronoprogrammi disattesi, decidesse di commissariarli».

Faraone quindi aggiunge: «Ai cittadini non interessa nulla delle polemiche, ma di avere le strade pulite». E conclude: «Speriamo non finisca come a Messina, dove sulla condotta idrica dopo 15 giorni abbiamo dovuto mandare l'esercito perché in Sicilia non si era in grado di fare da soli». I toni dello scontro si erano alzati sin da ieri pomeriggio quando il sindaco di Palermo si era duramente espresso: «I cittadini e le amministrazioni comunali sono le vittime di un sistema che ormai da decenni vede i rifiuti in Sicilia al centro di interessi privati e speculativi».

Orlando ha puntato poi l’indice nei confronti dell’assessore Contrafatto e dell’esecuti - vo: «Non consentiremo che posizioni e attacchi di questo assessore e del governo regionale mutino l’attuale irrinunciabile gestione pubblica». In realtà, con i lavori per la settima vasca di Bellolampo ancora da avviare, il Comune di Palermo cercherebbedi limitare l’utilizzo dell’attuale impianto. Il presidente della Regione, invece, ha rilanciato sulle responsabilità: «Andassero a portare i rifiuti alla Rap, anziché portarli a Palazzo d’Orleans», riferendosi alla clamorosa iniziativa di protesta annunciata dal M5s per oggi.

Crocetta ha indetto ieri un incontro urgente con i sindaci del Palermitano «ai quali si impedisce di conferire i rifiuti nella discarica di Bellolampo», ha precisato: «Ho convocato anche i responsabili delle tre discariche di Bellolampo, Lentini e Siculiana». Nel “tutti contro tutti” che si è innescato, il governatore siciliano ha affondato il colpo: «La Rap dipende dal Comune guidato dal sindaco Orlando che da un lato organizza le proteste e dall’altro ostacola la soluzione del problema». Il presidente sottolinea inoltre che «i Comuni sono tenuti a fare rispettare le norme per la raccolta differenziata e, in caso contrario, possono decadere dalla carica».

L’incontro alla presidenza con Sicula trasporti ed i sindaci di Carini, Bagheria, Partinico e Cefalù dopo le 20 di ieri sera non aveva ancora avuto inizio: «Per quanto riguarda la Rap ho dovuto chiedere alla Prefettura di intervenire», ha spiegato Crocetta. «Intendo reiterare l’ordinanza ed entro due giorni devono prendere i rifiuti di tutta la provincia di Palermo a Bellolampo. Tutti pronti a protestare, Orlando fa il capopopolo, se l’ordinanza non verrà rispettata andrò a fare la denuncia alla Procura della Repubblica». In sostanza, dietro alle ragioni per cui Bellolampo rimane sotto utilizzato, ci sarebbe, secondo Crocetta una strumentalizzazione del problema: «Devono bio-stabilizzare fino a 1.200 tonnellate a Bellolampo, perché non lo fanno?» Crocetta ha quindi spiegato che la Sicula trasporti è disponibile a fornire il personale tecnico a supporto dell’ impianto di Bellolampo.  

TRATTO DAL QUOTIDIANO  LASICILIA.IT 
 

 

Sono 28 i giovani degli indirizzi cucina, sala e vendita che in questi giorni hanno sostenuto gli esami di Stato di maturità presso l'istituto professionale don Pino Puglisi di Centuripe.. La più attesa era senza dubbio la prova pratica , anche perchè rappresentava la vera novità tra le materie oggetto di esami di maturità. La trattazione di un caso pratico e professionale, ha permesso agli allievi di sala/bar e cucina di svolgere una esercitazione didattica particolarmente interessante, in quanto gli allievi dovevano proporre piatti e cocktail da inserire nei menu estivi di hotel e ristoranti stellati della Sicilia orientale Le discipline coinvolte sono state laboratorio servizi enogastronomici - cucina ; sala e vendita;diritto e tecnica amministrativa e lingua inglese. "Notevole il livello di preparazione raggiunto dagli allievi,- ci dice il preside Serafino Lo Cascio-  testimoniato anche dal loro agevole inserimento nel mondo del lavoro. Importante il ruolo svolto dalle commissioni presiedute dal prof. Giuseppe Trovato, che è riuscito a creare un ambiente sereno e motivante. " Secondo il dirigente scolastico dell'istituto, prof. Serafino Lo Cascio, "il buon livello professionale raggiunto dagli allievi al termine dei cinque anni è sicuramente anche frutto di una squadra di docenti molto qualificati e motivati. Gli studenti hanno acquisito delle qualifiche rispettivamente di Tecnico dei servizi ristorativi e prossimamente di Tecnico dei servizi turistici", titoli che permettono agli allievi il loro inserimento nel mondo del lavoro in maniera agevole e consente loro di svolgere l'attività in prestigiose strutture turistico-alberghiere sia in Italia che all'estero."

 

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