"Aidone modello per una nuova politica europea sull 'integrazione” ( articolo tratto da www.vivienna.it)
"Aidone modello per una nuova politica europea sull’integrazione” è questo il titolo del convegno organizzato dall’Associazione Don Bosco di Piazza Armerina e dal Comune di Aidone, partner nel progetto SPRAR, in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, indetta dall’Alto Commissariato dell’ONU. Il convegno si è tenuto in Aidone nei locali della Fondazione “Marida Correnti” ed è stato introdotto da Agostino Sella, coordinatore del progetto SPRAR Aidone, che ha illustrato l’esperimento in atto nel paese della Venere. Sono intervenuti: il Prefetto di Enna, il dott. Fernando Guida, la dott.ssa Gabriella Tomai, Magistrato presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, il prof. Filippo Minacapilli giudice onorario presso lo stesso tribunale ed infine il dott. Fabio Aurilio Dirigente del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina. Molto apprezzata la testimonianza di due migranti che qui hanno trovato una loro collocazione anche lavorativa: Abramo Sylla, mediatore culturale presso la fondazione Di Vincenzo in Aidone e il giovanissimo Adam Mohamed Abdullah interprete presso l’associazione Don Bosco. Un breve saluto è stato rivolto ai presenti ed alle autorità dal sindaco Enzo Lacchiana e da don Carmelo Cosenza parroco di Santa Maria La Cava. Lacchiana che si è trovato a gestire il progetto attivato dal suo predecessore Filippo Gangi, anch’egli presente in sala, si è detto ottimista sul contributo che lo SPRAR potrà dare alla crescita economica e culturale di Aidone, ha espresso la volontà di creare a breve una consulta cittadina per l’immigrazione ed ha anticipato che forse già dalla prossima settimana saranno attivate delle borse lavoro per i migranti che permetteranno loro di svolgere dei lavori utili alla comunità tutta. Sia Sella che Lacchiana hanno ribadito che non bisogna sottovalutare la ricaduta economica dell’accoglienza in una realtà povera come la nostra: affitti con contratti triennali per case altrimenti disabitate, incremento del commercio, esperienze lavorative altamente professionalizzanti per un nutrito gruppo di mediatori, assistenti sociali e psicologi.
I primi ad essere felicemente sorpresi dall’affermazione espressa nel titolo del convegno – “Aidone modello per una nuova politica europea sull’integrazione”- sono stati i numerosi aidonesi presenti al convegno, che, pur vivendo in modo naturale e positivo l’inserimento di un centinaio di migranti, accolti a vario titolo nel piccolo centro che sfiora i 5000 abitanti, non pensavano certo di poter essere “additati” come modello di accoglienza ed integrazione. Se lo sono sentito ripetere più volte nel corso degli interventi che hanno fatto chiarezza sui modi e le forme dell’accoglienza dello SPRAR aidonese. Oltre ai migranti ospitati nella maniera tradizionale presso l’hotel Morgantina e il gruppo di minori non accompagnati, ospitati presso il Centro d’Accoglienza Zingale-Acquino gestito dalla Fondazione Vincenzi, vivono in Aidone una sessantina di migranti, provenienti in gran parte dall’Africa, ma anche da Pakistan, India e Iraq, accolti nelle comunità diffuse ospitate in 12 abitazioni, tra di essi ci sono anche alcuni nuclei famigliari. Questa delle comunità diffuse è la scommessa dello SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, che, attraverso “l’accoglienza integrata” si propone di “superare la mera distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico” o in parole più semplici, come ha detto il Prefetto, “la vera sfida non è garantire un tetto e un pasto, ma un futuro, nel rispetto delle motivazioni e della cultura di ogni migrante”. Attraverso il coinvolgimento diretto dell’ente locale, con fondi ministeriali ed europei, si garantisce a queste piccole comunità una casa dignitosa -in Aidone si è optato per le case ammobiliate, disabitate e molto numerose-, i buoni spesa spendibili nei supermercati locali e una cifra giornaliera di sussistenza. I migranti in certo qual modo si autogestiscono, sono responsabilizzati e vivono una vita da cittadini e non da semplici ospiti. La convivenza in piccoli gruppi omogenei, per cultura e provenienza, serve ad evitare disagi culturali e linguistici, previene eventuali conflitti e, con la diffusione nel tessuto urbano, scongiura la ghettizzazione.
Si riuniranno il 25 giugno i Consigli Comunali degli attuali Enti facenti parte della Provincia di Enna e di quei Comuni che potrebbero entrare a far parte del Libero Consorzio Ennese.
Ai venti Comuni dell’Ennese si aggregheranno in questo Consiglio Comunale aperto anche Capizzi, Caronia, Castel di Lucio, Mistretta, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano, Santo Stefano di Camastra e Tusa per un totale di 29 Comuni. Un numero ancora provvisorio perchè nelle intenzioni c’è la volontà di coinvolgere anche altri paesi che ricadrebbero bene all’interno del Libero Consorzio di Comuni che si estenderebbe dall’attuale provincia di Enna verdo la zona nord della Sicilia passando per la zoan nebroidea e trovando l’ormai famigerato sbocco sul mare. Da qualche mese si susseguono degli incontri tra i sindaci di questi Comuni ma ad oggi di ufficiale non c’è mai stato nulla e il Consiglio Comunale aperto, convocato dal Presidente di Sala d’Euno Maurizio Bruno, potrebbe finalmente rompere gli indugi per far decollare un progetto che comunque conserva ancora dei dubbi e basterebbe citare alle funzioni demandate ai Liberi Consorzi per far capire che ancora c’è molto da fare e da capire.
Questa seduta servirà innanzitutto per capire ufficialmente la volontà generale ossia se ognuno dei Comuni che parteciperanno hanno l’intenzione di unirsi ad Enna e, di contro, se c’è qualche Comune negli attuali confini ennesi che vorrebbe andare via. Una soluzione, quest’ultima, non di facile realizzazione perchè per farlo non dovrà creare pregiudizi di natura numerica rispetto al limite di 150 mila abitanti. Il pensiero va soprattutto a Piazza Armerina il cui sindaco ha ammesso in questi giorni che la legge non permette grandi possibilità.
Al Consiglio di mercoledì si arriverà probabilmente dopo aver svolto qualche altro incontro tra i sindaci dei Comuni coinvolti per solidificare ancor di più la resistenza del possibile nuovo Consorzio.
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Francesco Lo Cicero convocato nella Nazionale Under 15
La città di Regalbuto continua a sfornare talenti sportivi . Lo fa in quasi tutti i campi : dall'atletica al calcio e pallamano. Uno tra questi è Francesco Lo Cicero il quale nei giorni scorsi ha ricevuto la notizia della convocazione nella Nazionale Under 15 di calcio a 5. Il giovane calciatore, tesserato con il Rahl Butahi di Regalbuto, si era già distinto nel Trofeo delle regioni disputato a Vasto, dove oltre ad aver conquistato il titolo di capocannoniere del torneo ed esser stato il capitano della rappresentativa siciliana, è stato premiato come miglior giocatore della manifestazione. Nonostante la giovane età, è nato nel 2000, farà parte dei 12 giocatori Under 15 che rappresenteranno l'Italia in campo internazionale. La notizia è arrivata anche alla dirigenza del Rahl Butahi e quindi è naturale la soddisfazione di tutti dato che quest'anno la società sportiva di Regalbuto ha vinto il campionato provinciale nella categoria giovanissimi, accedendo alla final four regionale. La soddisfazione è massima dato che i dirigenti del Rahl Butahi quest'anno hanno deciso di puntare esclusivamente sul settore giovanile . " Quest'anno, posso affermare che, è stata una stagione eccezionale per i traguardi conquistati - dichiara Rapisarda, dirigente del Rahl Butahi - e quest'ultima notizia arrivata premia il lavoro fatto fino ad oggi, volto alla valorizzazione dei giovani. Adesso ci apprestiamo ad iniziare la nuova stagione sportiva nella speranza che, il nuovo manifesto programmatico approntato, possa far aderire tantissimi nuovi ragazzi, perni centrali del nostro progetto che, tra l'altro, ambisce alla rinascita del calcio a 11 regalbutese.”
" Garanzia giovani". Il programma europeo e' stato presentato ai giovani di Regalbuto.
Mercoledì scorso , organizzato dalla Confesercenti Enna, si è svolto a Regalbuto nell’aula dell’Istituto del Fratelli delle Scuole Cristiane, un interessante convegno durante il quale ai giovani presenti è stato presentato il programma “garanzia giovani” ,piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet - Not in Education, Employment or Training). Oltre al direttore provinciale della Confesercenti Enna Santino Li Volsi erano presenti Agostino Vitale del patronato Itaco Regalbuto e Giuseppe la Porta referente provinciale per i servizi per l’impiego europei il quale ha illustrato ai giovani e ad alcune imprese presenti i programmi, le iniziative i servizi informativi , i percorsi personalizzati e gli incentivi previste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità di orientamento , formazione e inserimento nel mondo del lavoro in un’ottica di personalizzazione delle azioni erogate. Il progetto europeo è rivolto ai giovani dai 15 ai 29 anni i quali possono aderire on line collegandosi al sito garanziagiovane.gov.it seguendo le istruzioni. Entro due mesi dall’iscrizione saranno chiamati dai centri per l’impiego territoriali per un colloquio orientativo e successivamente inseriti nel percorso più idoneo alle attitudine del giovane. Il piano è un'importante occasione anche per le imprese che, beneficiando delle agevolazioni previste nelle diverse Regioni,
Sicilia Outlet Village: tappa del Ferrari Cavalcade con 80 equipaggi e “Modelli per un giorno”
Modelli per un giorno”, un anno dopo: com’è cambiata la vita di Riccardo Romano, vincitore della seconda edizione? La domanda è d’obbligo vista la rapida scalata del giovane palermitano che, a soli 19 anni, si è ritrovato a calcare le passerelle più prestigiose della moda internazionale, trasferendosi nella capitale del fashion system: Milano. Tutto grazie a un un’opportunità: quella offerta dai casting di Modelli per un giorno, tra le più attese iniziative del Sicilia Outlet Village, che ogni anno regala a centinaia di aspiranti modelli la possibilità di realizzare il proprio sogno, puntando su se stessi, coniugando bellezza, volontà e un pizzico di fortuna.«Vale davvero la pena provarci – commenta Riccardo, rivolgendosi ai “colleghi” d’avventura – è un prezioso trampolino di lancio per chi, come me, insegue questo sogno sin da piccolo, ma non sa da dove cominciare. Modelli per un giorno può cambiare la vita e io ne sono la prova: vivo in una città stupenda, ho le giornate piene di lavoro tra casting e sfilate, divido il mio tempo con amici e colleghi di altre nazionalità, a breve effettuerò il cambio di Ateneo per proseguire gli studi in Economia. Insomma, partecipate perché l’ambizione di diventare modelli professionisti potrebbe durare più di un giorno». ( tratto da Vivienna)
PUBBLICATO IL CALENDARIO VENATORIO
Pubblicato dall’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea il calendario venatorio 2014/2015 tanto atteso dai cacciatori. La caccia, consentita da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto, avrà una preapertura da lunedì 1 settembre al 20 settembre e sarà consentita nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, ad esclusione del martedì e del venerdì, nei quali l’esercizio dell’attività venatoria è in ogni caso vietato e, comunque, per non più di tre giornate settimanali a libera scelta del cacciatore. L’apertura generale sarà il 21 settembre seguendo però un preciso ordine di caccia agli animali.
L’assessorato ha stabilito inoltre le aree sottoposte a protezione precludendone quindi l’esercizio venatorio. Si tratta dei parchi (“Parco dei Nebrodi” nei comuni di Cerami e Nicosia, “Parco Minerario Floristella”), Riserve Naturali (Monte Altesina, Sambuchetti – Campanito tra Nicosia e Cerami, Vallone di Piano della Corte ad Agira, Lago di Pergusa, Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale, Rossomanno – Grottascura – Bellia), Oasi (Invaso Diga Don Sturzo ad Aidone, Zone cinologiche, Zone del Demanio Forestale e Fondi chiusi), Aree Industriali (Cosorzio Asi e Miniera Pasquasia).
Dal 16 al 22 Giugno la settimana Federiciana 2014
Quest’anno , la Settimana Federiciana si svolgerà dal 16 al 22 Giugno. Anche questa volta così come nelle edizioni precedenti sarà un momento di aggregazione, incontro e scambio culturale, di festa e gioco. I quartieri di Enna saranno animati con attività giornaliere e serali, permettendo così al visitatore di assistere a rievocazioni storiche, giochi e degustazione di antichi sapori.
Domenica 22 Giugno 2014 la Settimana Federiciana si concluderà con il Torneo degli Arcieri presso il Castello di Lombardia.
PROGRAMMA
Lunedì16 Giugno2014 Apertura della Settimana Europea Federiciana
Palio dei Quartieri in collaborazione con i Quartieri” U Pupulu”, Sarbaturi, San Pitru, Funnurisi, Beddivirdi, S. Agustinu, A Chiazza coordinati da Giuseppe Castronovo, Biagio Di Dio e i Reggenti Armando Schillaci, Franca Corrao, Antonietta Merlo, Paolo Mungiovino, Salvatore Savoca, Salvatore Patti, Maruzza Prato Lo Giudice con la collaborazione del Collegio dei Rettori, del CONI , della Federazione dei cronometristi” Angelo Barbarino”.
Quartiere Beddivirdi- Valverde
ore 19.00 – Giochi medievali a squadre Reggente: Salvatore Savoca gioco Tirucùfirrudùcavaddru. Assaggio di antichi sapori Evento artisticocon la collaborazione della Confraternita di Valverde
Martedì 17 Giugno Quartieri San Pitru/Sarbaturi
ore 19,00- Giochi medievali a squadre Reggenti: Antonietta Merlo,Franca Corrao 1° Gioco: Caminata ccù l’uvu 2° gioco : Tirunà campana di lignu stupor mundijazz , viaggio tra la tradizione jazzistica e le linee melodiche tipiche mediterranee. Alessandro Presti tromba,Carmelo Venuto contrabbasso,Emanuele Primavera batteria., con la collaborazione dell’AVIS e della Confraternita del SS.moSalvatore
Assaggio di antichi sapori Mercoledì 18 Giugno
La Sicilia non attrae gli investitori.
Sicilia tra le ultime in Italia per la capacità di attrarre investimenti penultiima. L´analisi di Confindustria presentata nell´ambito del dossier “Check-up territorio – dossier Sicilia», è impietosa. Enna tra le province meno «attrattive» d’Italia. In particolare, lo studio ha analizzato 12 macro categorie (istituzioni, stabilità macroeconomica, infrastrutture, sanità, scuola primaria e secondaria, università, efficienza del mercato del lavoro, sofisticazione del mercato finanziario, dimensioni del mercato, avanzamento tecnologico, complessità degli affari, innovazione), e da queste ha tirato fuori un ranking regionale e provinciale sulla la capacità dei territori di produrre beni e servizi in condizioni di mercato libere ed eque, in grado di affrontare la concorrenza internazionale e generare reddito.
Tra le regioni la Sicilia è al 17mo posto, seguita solo da Calabria, Basilicata e Molise che chiudono la classifica. Per quanto riguarda il ranking provinciale, la forbice che separa l’Italia si fa più evidente: quasi tutte le province del Centro Nord, infatti, si trovano nella parte alta della classifica, mentre tutte le province del Sud, ad eccezione di Sassari, si posizionano nella parte bassa della classifica, che racchiude tutte le siciliane: Palermo è al 62mo posto, seguita da Siracusa (75mo), Catania (79mo), Caltanissetta (87mo), Messina (93mo), Agrigento (94mo), Trapani (96mo), Enna (102mo) e Ragusa (103mo).
Lo storico Bar Roma festeggia gli ottant'anni di attivita'
Domani a Regalbuto si festeggiano gli ottant’anni dello storico Bar Roma. Un locale intriso di ricordi per tante generazioni che lì hanno trascorso gran parte del loro tempo in una partita a carte,con l’immancabile caffè caldo d’inverno freddo d’estate servito dal proprietario la cui caratteristica era il suo immancabile fazzoletto tra il collo e il colletto della camicia e che ogni giorno ci raccontava momenti della sua vita che noi giovani sognavamo o gli infiniti commenti sportivi , lui tifoso del Torino. Il Bar Roma è stato da sempre forse uno dei bar più frequentati dai giovani che venivano accolti dal sorriso sempre smagliante di Salvatore che contrastava con la serietà e severità di suo padre sempre accanto dietro il bancone che vigilava sugli eventuali “sconti” che il figlio a volte effettuava a noi giovani quando non avevamo tutto il denaro per pagarci un caffè o una gazzosa o una birra. Lì ricevetti la mia prima tessera di “cornuto” ( quella numero 1 era di Salvatore e la 2 del nostro presidente Armando Cardaci) , lì abbiamo votato il più bel “ c…” di Regalbuto , con la consegna della coppa tra applausi e bevuta di spumante ,offerta dal proprietario/figlio. Ma si possono raccontare tanti aneddoti anche oggi e per tutti gli ottant’anni della sua storia. Domani 9 giugno non si festeggerà solamente un anniversario ma un film la cui trama è stata scritta da ognuno che ha frequentato (e continua a farlo ), quel locale . Ricordi che domani sera si racconteranno tra un bicchiere e una fetta di torta , tra una risata e l’altra come se per un attimo si voglia fermare il tempo . Il BAR ROMA nasce negli anni che precedono il 1934. Il secondo gestore, D'Agostino commerciante dell'epoca, rimase proprietario del bar omonimo per poco più di un anno. Non si hanno notizie certe relative ai primi titolari.
Pietro Albertelli, fotografo, si presenta nel suo paese di origine, Regalbuto, con la prima mostra fotografica dedicata appunto ai suoi compaesani, rendendo in omaggio una citazione di Charles Bukowski “La gente è il più grande spettacolo del mondo.” “ E non si paga il biglietto”, ciò la dice lunga, di questo ritorno a casa, per capire quanto Pietro ama la sua gente che l’ha visto nascere e crescere.
Mi è piaciuto da sempre, dice Pietro, osservare le persone, le loro manie, i loro comportamenti, perché siamo attori involontari del palcoscenico della vita. Provo a raccontare delle piccole storie, a rubare momenti e fissarli in un ricordo, a volte ci riesco, a volte no. Quando non ci riesco, perdonatemi, ho tanto da imparare.
CINQUANTA MENO UNO – 1965 – 2014 – MOSTRA FOTOGRAFICA DI PIETRO ALBERTELLI 6/7 Giugno 2014
Chiostro di S. Agostino – REGALBUTO (Enna)
Graziano Perrotti, fotoreporter di fama internazionale, firma la presentazione della mostra:
Quando Pietro Albertelli mi ha chiesto una presentazione per la sua mostra a Regalbuto, ho accettato volentieri. Non ho mai voluto scrivere su fotografi che non conosco personalmente o che non ho seguito, almeno per un periodo, la loro crescita fotografica, crescita…nel senso che mai bisogna sentirsi fotograficamente adulti eavere la consapevolezza di potere ancora migliorarsi. L’autore lo sa e, personalmente, questo mi piace molto, la sua ricerca fotografica ne ha tratto benefici.
Pietro è cresciuto molto nei suoi recenti scatti e non si limita più come una volta ad immortalare persone che semplicemente camminano pur con tecnica perfetta e magari anche con perfetta regola dei terzi e altri paletti che in fotografia spesso limitano il saper guardare con “occhi diversi”. Pietro è cresciuto fotograficamente e ne è consapevole.
L’autore di questa bella mostra fotografica “Cinquanta meno uno – 1965 – 2014” ora si sofferma su una atmosfera dentro un attimo di vita e sa raccontarla a noi osservatori attenti. L’elemento umano è sempre il centro delle sue attenzioni ma come in una scena teatrale è spesso perfettamente ambientato in quinte sapientemente descritte e che danno vita a quell’attimo.