Ne usufruirà anche la provincia di Enna della pioggia di finanziamenti stanziati per il piano di edilizia scolastica, annunciato dal premier Matteo Renzi e che porta in dote alla Sicilia 91 milioni di euro suddivisi in 2339 edifici.
Anche le scuole dell’ennese avranno la loro buona parte di finanziamenti da spendere nelle scuole, circa 5 milioni 3 900 mila euro per 193 scuole.
Gli interventi consisteranno nella messa in sicurezza (progetto #scuolesicure) e di decoro e piccola manutenzione (#scuolebelle). Nessun progetto, invece, per la costruzione di nuove scuole in provincia di Enna.
I finanziamenti per l’Ennese sono stati così suddivisi tra i venti Comuni: Agira 150 mila euro circa, Aidone 78.600 euro, Assoro 76 mila euro, Barrafranca 272.383 €, Calascibetta 56.768 €, Catenanuova 86.427 €, Centuripe 117.869 €, Cerami 34.047 €, Enna 678.377 €, Gagliano 68.094 €, Leonforte 316.043 €, Nicosia 356.226 €, Nissoria 41.904 €, Piazza Armerina 577.950 €, Pietraperzia 113.522 €, Regalbuto 141.474 €, Sperlinga 21.587 €, Troina 206.044 €, Valguarnera 123.093 € e Villarosa 89.958 €.
In tutti i casi si tratta di fondi che sono stati concessi per lavori di decoro e piccola manutenzione anche se in due comuni, Piazza Armerina e Regalbuto, è stato concesso un finanziamento extra per la messa in sicurezza; alla città dei Mosaici è stato riconosciuto un ulteriore contributo di un milione e mezzo di euro mentre a Regalbuto nell’ambito del progetto #scuolesicure è stato concesso un ulteriore finanziamento di 222.500 €.
LEGGI SU VIVIENNA

Domenica scorsa  a Santa Tecla,nelle acque antistante il club “La Vignitta “ , si è svolto il primo “Safari fotografico” riservato ai sub organizzato dal comitato provinciale Acsi Enna che conclude le attività sportive e formative e culturali della stagione 2013/2014. Alla manifestazione alla quale hanno partecipato appassionati della fotografia subacquea  erano presenti il presidente provinciale Agostino Vitale , il vice presidente Angelo Di Nolfo e la segretaria Dorotea Ripa e il responsabile del settore sub l’esperto Toni Carabotto che ha diretto tutte le operazioni di immersione. Al termine delle immersioni la giuria ha esaminato le foto e ha premiato i sub : Graziano Trovato ( primo posto);Alfio Chiarenza ( secondo) e Valeria De Felice ( terza), gadget sono stati consegnati a tutti i partecipanti. “ Per noi – dichiara il presidente dell’Acsi Enna Agostino Vitale – l’esperienza di organizzare un concorso fotografico nei fondali della baia dei Ciclopi,è stata una esperienza che ci incoraggia a proseguire anche il prossimo anno,attratti soprattutto dalla disponibilità che ci ha offerto la presidente dell’esclusivo club la Vignitta  la quale ci ha concesso uno spazio per organizzare un “diving acsi” dove poter organizzare i nostri corsi e le promozioni per i principianti alla scoperta dei fondali di Santa Tecla,oltre ad escursioni in barca. Per me è stata un’esperienza unica soprattutto perché ho potuto apprezzare un paesaggio e una location incantevoli che certamente non scopro io.” Dopo la premiazioni si è riunito il direttivo di Acsi Enna per fare una prima valutazione sulla eccessiva decurtazione dei  fondi operati dalla regione siciliana e sulle conseguenze che avrà sull’economia delle società sportive oltre che sugli enti di promozione sportiva come l’Acsi.

In settimana è stato raggiunto l’accordo di affiliazione tra la Calcio Catania s.p.a. e il Regalbuto Calcio a 5 dei Presidenti Adornetto e Contino.L’accordo indubbiamente è qualcosa di straordinario non solo per la società regalbutese ma anche per tutte le società sportive dei comuni limitrofi che già si sono complimentate col direttore Sergio Politi  per la riuscita di questo grande obiettivo che sicuramente farà fare il salto di qualità a tanti bambini e giovani di Regalbuto che avranno la possibilità non solo di una crescita sportiva e morale ma anche di poter condividere durante la stagione sportiva 2014/2015 tante emozioni e gioie col mondo professionistico della Calcio Catania.L’accordo gode di un programma finalizzato alla crescita e allo sviluppo del proprio settore giovanile; predispone un progetto di collaborazione tecnica; verranno messi in atto programmi tecnici al fine di valorizzare l’attività calcistica giovanile; verrà fornito ai giovani atleti un efficace servizio di istruzione del gioco del calcio, frutto di sinergie e confronti metodologici e didattici tra gli istruttori delle rispettive società Calcio Catania e Regalbuto Calcio a 5; verrà inserito l’atleta nel mondo dello sport ed educato ad una sana e corretta pratica sportiva sia nei confronti dei compagni di squadra che nei confronti degli “avversari”; verrà favorita una adeguata formazione tecnica, tattica, fisica e mentale dei giovani calciatori per avviarli alla pratica agonistica del gioco del calcio e, qualora le qualità lo consentono, favorire il loro inserimento nell’ambito del settore giovanile della società Calcio Catania; verranno fatti durante l’anno corsi di aggiornamento tra i membri del Regalbuto Calcio a 5, i genitori e lo staff dirigenziale e tecnico del settore giovanile della Calcio Catania; verranno organizzati stage, selezioni e manifestazioni non solo a Regalbuto ma anche nella bellissima cornice di Torre Del Grifo, centro sportivo del Calcio Catania; verranno fatte convenzioni mediche con il centro di riabilitazione e valutazione di Torre Del Grifo.

Quelle che verranno saranno le giornate decisive per la costituzione dei liberi consorzi dei comuni . Stamattina  sulle pagine della provincia di Enna del quotidiano “La Sicilia “ sono apparsi diversi articoli su questo argomento che riguardano il libero consorzio di Enna , ma quel che ha particolarmente attratto la mia attenzione è l’articolo a fondo pagina a firma di Silvano Privitera  che riporta l’iniziativa del presidente del consiglio comunale di Troina Alfio Giachino, il quale , d’intesa con tutte le componenti del consiglio comunale e con la giunta comunale, ha convocato per domani sera alle 18,30 ( da osservare l’orario di convocazione) nell’aula magna dell’Istituto scolastico Ettore Majorana il civico consesso in sessione aperta dove i  “ cittadini  e le associazioni possono intervenire prendendo la parola per discutere , valutare e approfondire la legge regionale che prevede l’istituzione dei liberi comuni.  L’iniziativa di aprire il consiglio comunale ai cittadini e alle associazioni fino ad ora mi sembra che , in provincia di Enna, si unica nel suo genere ma , secondo il mio modesto parere, la più democratica perché da modo ai cittadini e alle associazioni di poter esprimere il proprio pensiero su un argomento che riguarderà la vita sociale,politica ed economica per gli anni a venire. Le cronache riportano quasi quotidianamente che si dibatte a Piazza Armerina , Pietraperzia a Villarosa a Barrafranca e forse in altri comuni dell’ennese di cui si sa poco , almeno sui giornali. In altri comuni  il silenzio . Un silenzio che fa riflettere soprattutto per la portata di un argomento che dovrebbe incoraggiare a realizzare e praticare quella forma di democrazia che partendo dalla base o meglio dai cittadini consente all’amministratore di svolgere la propria missione in maniera ancora più serena. Realizzare la “democrazia “ è talvolta scomodo  ma sembra non preoccuparsene il presidente del consiglio comunale di Troina il quale nel voler sentire le opinioni dei propri concittadini e delle associazioni si troverà a dover affrontare con coraggio un consiglio comunale aperto ma nel rispetto delle regole che determinano la libera e democratica espressione delle diverse opinioni.  Questa forma di democrazia oggi è pressoché scomparsa per lasciare spazio alla “realpolitik” un termine usato per descrivere politiche basate su di una concreta pragmaticità, rifuggendo da ogni premessa ideologica o morale. Personalmente penso che sulla vicenda del libero consorzio di Enna pesa il sospetto che la decisione ancora una volta , così come è avvenuto in passato, sia stata presa dall’alto , da quella politica “occulta” che escludeva , giocoforza, il cittadino per decidere invece nei comitati ristretti di coloro che esercitano il potere.

agovit

 

  • E’ stata davvero grande la sorpresa, oltre che il piacere di apprendere, qualche settimana fa, dal mio amico Liborio Presidente della nostra Ass. Cul. “I vaneddi dell’arte”, che anche lui da ora in poi verrà annoverato tra i migliori autori siciliani, entrando di fatto nel Pantheon della grande letteratura siciliana, e sedendo umilmente, accanto ai più grandi autori della nostra Trinacria, da Verga a Quasimodo, da Pirandello a Camilleri. Un riconoscimento che dimostra, come nonostante la nostra dimensione “paesana”, un piccolo centro abitato come Regalbuto, sia capace di sfornare dal proprio ventre di difformità (concedetemelo), delle eccellenze assolutamente indiscusse. Un invito palese ad abbandonare le ristrettezze psicologiche della piccola dimensione di paese, che ci costringe in uno spazio angusto e poco riconosciuto. Quello che dimostra un tale riconoscimento secondo me, è che bisogna buttare via “quel’essere paesino anonimo” che ci imbriglia in potenzialità e possibilità, piuttosto, mantenerlo come orgogliosa identità fatta di piccole tradizioni e piccole qualità che in grossi centri non possono esprimersi, forse per la grande dimensione. La dimostrazione risiede nel fatto che, anche attraverso la neonata associazione culturale, con grande passione e poche sostanze economiche si è scoperto un vero mondo artistico che in paese, chi più, chi meno, ignorava inverosimilmente. Questo riconoscimento, dell’inserimento nel dizionario biobibliografico, più degli altri piccoli e grandi premi che Liborio ha visto riconoscersi in questi anni, è grandemente più significativo, a mio parere, che tutti i precedenti messi assieme. Vedere scolpito il proprio nome sulla pietra della storia, incastonata come chiave di volta nell’architrave della nostra cultura siciliana, è un grande onore, da lasciare come scrisse Sciascia “A futura memoria”. Voglio concludere questa mia introduzione, lasciando il lettore alle recensioni sicuramente più titolate della mia, dedicando all’amico Liborio, sensibile e attento crociato di madre natura, una poesia scritta da mio nonno:

Regalbuto. “ Meglio non dare niente per scontato e prima di decidere   di entrare nel costituendo Libero consorzio ennese, secondo me il Comune di Regalbuto farebbe bene, se non ancora fatto, a guardarsi attorno e ad aprire un tavolo di confronto anche con il consorzio  di Catania ,  affinchè si possano valutare con serenità e la coscienza del buon padre di famiglia eventuali vantaggi e svantaggi che una decisione di tal genere comporta . In tal senso sarebbe forse più opportuno sentire il parere delle forze politiche e dei movimenti che non hanno voce in consiglio comunale ma che rappresentano ognuna quasi un quarto della popolazione di Regalbuto.In fin dei conti Regalbuto era già provincia di Catania e tutt’ora gravita  sulla città etnea sia in termini sanitari che di istruzione universitaria e tempo libero. Anche le acque del nostro Lago servono più al territorio di Catania che a quello di Enna.C’è da dire infine che è meglio valutare anche le eventuali ricadute economiche ed occupazionali per il nostro territorio. La cosa che ci deve spingere è quella che con la nascita dei liberi consorzi dobbiamo evitare  di rimanere emarginati, come  è di volta in volta accaduto in passato, dalle scelte che sono state fatte a livello provinciale.Se le premesse che leggiamo sui quotidiani sono quelle che il Libero consorzio ennese che si va delineando, si allunga verso il mar Tirreno comprendendo alcuni comuni del territorio di Messina secondo il mio modesto parere mi sembra  troppo lontano da noi sia in termini  logistici che di collegamenti stradali e con caratteristiche territoriali e socio-economiche molto differenti da Regalbuto.Non metto in dubbio il fatto che i nostri amministratori e con loro metto il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale  in prima fila fino ad ora abbiano “dormito” , anzi, sono certo che abbiano un’idea assai concreta sulle cose da fare e che sono state fatte,  ma  a mio modesto avviso  mi sembra che iniziare a coinvolgere la maggior parte delle parti politiche e sociali del paese sia opportuno cercando di stabilire un dialogo che possa avvenire in maniera sereno , costruttivo e non ideologico . Quando Mussolini decise di aggregare il nostro territorio a quello della nascente provincia di Enna fu per volontà di uno solo e non del popolo, sono certo che se il popolo avesse potuto scegliere sarebbe rimasto con la provincia di Catania, oggi si offre la possibilità ai cittadini regalbutesi di esprimersi  in un argomento che li legherà possibilmente per i prossimi decenni al nuovo territorio. Sia chiaro che comunque la decisione finale spetterà al consiglio comunale. Ma credo che ascoltare opinioni anche diverse dalle nostre può far solo bene perché ci rinfranca con la realizzazione della “democrazia” o se si preferisce nel suo significato etimologico   del “governo del popolo”.  

Agovit

Dopo la notizia che abbiamo pubblicato relativa alla rinuncia alla 1^ div /F di pallamano dello Scinà di Palermo allenata da Salvo Cardaci , stamattina ci siamo incontrati con Salvo per una chiacchierata sulla situazione che lo sport oggi vive in Sicilia. Una Sicilia che , almeno nello sport, secondo noi sta arretrando perché ogni anno sono sempre di più le società sportive che rinunciano a partecipare ai campionati federali perché non possono più contare da tempo sul sostegno delle sponsorizzazioni delle piccole imprese, sui finanziamenti o sulle agevolazioni degli Enti Locali. I costi delle attività sono tutti sulle spalle dei praticanti e delle famiglie, che spesso non sono più in grado di sopportarli. Ne è venuto un “ parallelo” tra ciò che accade in Sicilia e ciò che è avvenuto nel nostro comune . Con la crisi vengono al pettine i problemi strutturali dello sport : lo stato non si occupa dello sport di base, le Regioni e gli Enti Locali non hanno gli strumenti e i fondi necessari, le poche leggi e normative di settore non aiutano lo sviluppo delle attività sul territorio. Il mondo sportivo organizzato nel Comitato Olimpico viene lasciato da solo a fronteggiare le attuali difficoltà. Le società sportive chiedono attenzione alla politica e alle istituzioni perché è sempre più difficile affrontare da sole i mille problemi quotidiani e svolgere, allo stesso tempo, un ruolo sociale per la salute, l’educazione, la diffusione di sani stili di vita, l’integrazione, la socializzazione. Le attività sportive sul territorio migliorano l’aspetto delle nostre città. Nelle società sportive si discute e si sceglie democraticamente. Per questo rappresentano una scuola di cittadinanza e di partecipazione.La pratica motoria e sportiva per tutti come un bene di interesse comune e' un valore sociale, così come indicato dal Libro Bianco sullo sport promulgato dall’Unione Europea nel 2007. Con l’azzeramento dei contributi regionali c’è il rischio chiusura delle sedi delle federazioni e degli entri di promozione sportiva dell’isola. Insomma uno scenario apocalittico che può retrocedere se solo si riconoscesse il valore sociale dello sport e dello sport di cittadinanza come bene comune e se “ insieme “ ( istituzioni e società sportive) si collabori per tracciare una nuova strada da perseguire in attesa che questa crisi inverta la rotta.  

I drastici tagli ai contributi alle società sportive operati da comuni e Regione Sicilia e la mancanza dei cosiddetti “sponsor” stanno producendo ogni anno la chiusura dei sodalizi sportivi o quanto meno il ridimensionamento dei programmi con notevoli ripercussioni sociali. La “crisi “ ( ma crediamo che in alcuni casi il termine crisi sia un palliativo) non mette in ginocchio solo le piccole realtà dei paesi ma anche gli sport praticati ad alto livello come nel caso dello Scinà Palermo, società di pallamano femminile allenata da Salvo Cardaci . La notizia era nell’aria da qualche settimana, ma solo da giovedì scorso è ufficiale: la Polisportiva Scinà Palermo (sodalizio nato nel 1983) ha ufficialmente comunicato alla federazione l’impossibilità a partecipare al campionato di 1^ divisione per la stagione 2014-2015 e di conseguenza alla "EHF Cup", manifestazione riservata alle più forti formazioni europee conquistata con grande merito al termine della scorsa splendida stagione.
“Purtroppo la forte crisi economica – si legge in un comunicato a firma del presidente dello Scinà Matteo Palazzolo -  ha reso quasi impossibile trovare sponsor importanti da parte di privati ed inoltre gli Enti territoriali (Comune di Palermo e Regione Siciliana) hanno drasticamente tagliato i contributi alle società sportive, tutto ciò ha praticamente messo in ginocchio il mondo dello sport isolano ed in particolare le piccole realtà come la nostra. Proveremo in tutti i modi a non far morire la Polisportiva Scinà che vanta una lunga tradizione pallamanistica, ma oggi la situazione estremamente critica ci impone delle scelte dolorose che non avremmo mai voluto fare”.

Una notizia che ha gettato nello sconforto le atlete, gli stessi dirigenti e centinaia di tifosi e appassionati che appena qualche mese addietro seguivano con entusiasmo le gesta di queste formidabili ragazze che, alla loro prima esperienza nella massima serie di pallamano e sotto la guida del tecnico ennese Salvo Cardaci, riuscirono a stupire tutti addetti ai lavori e non conquistando i play-off scudetto, la quarta piazza in Coppa Italia e la prestigiosa qualificazione alla Challenge Cup.

Sabato 28 giugno transiterà da Regalbuto l’undicesima edizione del 4° “giro del parco dei  Nebrodi,  manifestazione nazionale organizzata dal  club auto e moto d’epoca Ibla . I partecipanti alla manifestazione arriveranno a Regalbuto intorno alle 8,30 ora in cui è previsto un incontro con i partecipanti di tutte le province in piazza della Repubblica. Dopo la colazione agli stessi saranno consegnati il materiale logistico e alle 10,00 è stata organizzata la visita guidata nel centro storico della città. Il programma prevede ancora alle 12,00 il giro per le vie di Regalbuto con le auto d’epoca e poi il pranzo per ripartire alla volta di Catenanuova intorno alle 16. Il comune di Regalbuto ha patrocinato l’evento assieme ai comuni di Enna e Catenanuova , l’Ars e la presidenza della Regione Siciliana.

Organizzata da Confesercenti Enna , lunedì pomeriggio nella sala conferenze dei Fratelli delle Scuole Cristiane  sono  stati riuniti artigiani e commercianti di Regalbuto ai quali è stato presentato il programma “garanzia Giovani Aziende”. L’incontro , presieduto da Santino Li Volsi , direttore Confesercenti Enna,  è servito per stimolare le aziende di Regalbuto ad usufruire delle opportunità che l’iniziativa a favore dell’occupazione offre non solo per i giovani ma anche per le imprese. Il Piano Europeo è riferito a quelle aree del territorio dove è alto l’indice di disoccupazione di quella fascia di età a rischio che va dai 15 ai 29 anni.  Da diversi anni a livello europeo si è posta l’attenzione sui Neet (Not in Education, Employment or Training), giovani non più inseriti in un percorso scolastico/formativo ma neppure impegnati in un’attività lavorativa. In questo gruppo di giovani un prolungato allontanamento dal mercato del lavoro e dal sistema formativo può comportare il rischio di una maggiore difficoltà di reinserimento. Nel 2012, in Italia oltre 2.250 mila giovani (il 23,9 per cento della popolazione tra i 15 e i 29 anni) risultano fuori dal circuito formativo e lavorativo. L’incidenza dei Neet è più elevata tra le donne (26,1 per cento) rispetto agli uomini (21,8 per cento).

Image
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale , ai sensi della legge n° 62 del 7/3/2001.