Sarà stato un caso ma la gara Under 14 femminile tra Greco Volley Centuripe e Agira Ameselon , di fatto ha aperto la stagione 2018/2019 delle partite dei calendari del territorio di Catania. Il derby tutto ennese è stato vinto proprio dalle centuripine che all'esordio , non solo nel campionato, hanno battuto le pari età il sestetto di Regalbuto/Agira per tre a uno:( 25-20 ;25-18 ;21-25 ; 25-18). La gioia è esplosa nel quarto set sul punteggio di 24 a 18 per le padroni di casa, dopo un errore delle avversarie che regalavano una palla facile alla centrale del Centuripe la quale non aveva difficoltà a chiudere il punto. Dicevamo di un Centuripe voglioso che nel corso di questa prima parte della stagione si è preparato all'esordio dopo qualche anno di assenza dai campi di pallavolo femminile, riportando l'entusiasmo in una città dove la pallavolo è vissuta con particolare calore. Buona la prima dunque! Particolare soddisfazione è stata espressa dal presidente del sodalizio Walter Testaì e da tutto lo staff tecnico del Centuripe. 

Dopo 10 anni di insegnamento a Susa , al confine con la Francia in provincia di Torino, ritornai a Regalbuto ad insegnare presso l'ex Scuola Media , ai miei alunni predicavo il concetto che i computer avrebbero ridotto le manodopere  soprattutto nel sud. Indicando ai ragazzi che la forbice tra nord e sud si sarebbe allargata per effetto di quella storia della nostra Italia che ha ridotto il meridione d'Italia nella condizione di non sviluppo. Dicevo loro che in tale situazione ( attuale) a pari età lo studente del Nord aveva maggiori opportunità rispetto al quello del Sud anche per la maggiore vicinanza al Nord dell'Europa.Finivo la mie prediche esortando i miei ragazzi ad impegnarsi nello studio per diventare ....cittadini d'europa. Oggi a distanza di anni queste frasi mi pesano. Mi pesano perchè mai avrei creduto che il fenomeno dello spopolamento dei nostri territori sarebbe diventato così enorme, con conseguenze disastrose per la nostra città. Nel frattempo Regalbuto ha subito la chiusura dell'indotto della plastica, la chiusura di imprese edili e poi la "botta" della illusione di poter diventare il parco giochi del mediterraneo. Oggi rifletto sul fatto che quando le generazioni del dopo guerra ( fino agli anni 50/60) non ci saremo più a reggere quella poca economia con le nostre pensioni, Regalbuto potrebbe vivere una situazione economica ancora peggiore dell'attuale. Quel che mi addolora è il fatto che la politica nazionale,regionale,locale pur trovandosi di fronte a simili situazioni realistiche, continua a litigare su chi ha la ricetta migliore per governare senza minimamente affrontare la realtà dei fatti. Oggi intere famiglie vanno via. Sarebbe interessante quanto meno sapere quale è attualmente la popolazione regalbutese , quanti sono gli iscritti all'Aire e quanti purtroppo sfuggono all'Aire. A ciò si aggiungano i dati degli studenti che si sono trasferiti nelle città , trasferendo anche una parte della nostra economia. Dati che alla politica potrebbero servire per far capire che oggi , qui e ora , se non si collabora , se non ci si mette al lavoro , insieme, per affrontare gli argomenti e cercare le soluzioni tampone e programatiche che  diano una quanto meno immagine della futura Regalbuto , a pagare saranno le future generazioni. A pagare saranno sempre le stesse classi sociali. Capitelo.

Forse varrebbe la pena mettere nell'agenda delle discussioni al primo posto il tema dello spopolamento della nostra città.Intere famiglie vanno via. Giovani in cerca di lavoro che trovano in Svizzera, in Germania , persino in Australia. I dati sono disarmanti. Trincerarsi sul " noi non possiamo farci nulla" non serve a giustificare le responsabilità dell'evitare di voler affrontare un argomento che oramai investe tutte le famiglie eil tessuto sociale anche del nostro paese.  La Sicilia si colloca al secondo posto, solo dopo l'enclave spagnola della Città Autonoma di Ceuta in Marocco, per percentuale di persone che vivono in famiglie con livello di intensità di lavoro molto basso (23,7%). In Sicilia ogni anno sparisce un paese: 20 mila emigrati ogni 12 mesi. La crisi oramai è endemica e a partire sono .Diplomati e laureati, il meglio delle nuove generazioni alle quali dovremmo affidare le possibilità di sviluppo, dopo esser stati educati e formati in Sicilia, con grandi sacrifici per le famiglie, affidano le speranze di lavoro all'emigrazione senza ritorno. A chiudere e partire ora si aggiungono anche i commercianti i quali subiscono la crisi proprio per gli effetti della mancanza di lavoro.Effetti di una politica economica statale che nell'ultimo decennio ha investito sempre meno e peggio le proprie risorse al Sud, ma anche della mala amministrazione senza visione ed attenzione alle future generazioni".
Rifacendosi allo studio "Scuola e università: la grande emigrazione degli studenti siciliani", la Flc Cgil segnala che "negli ultimi 15 anni il numero degli iscritti alla scuola pubblica di ogni ordine e grado è passato da 769.111 a 642.486: una caduta che trova spiegazione nella flessione della natalità e nel fenomeno dell'emigrazione interna ed esterna, mentre i siciliani che hanno trasferito la residenza all'estero dal 2013 al 2016 sono stati quasi 38 mila.Nel 2017 l'isola ha raggiunto la peggiore performance in Europa per quota di persone a rischio povertà o esclusione sociale (52,1%) e ha anche il primato della quota di popolazione dai 15 anni in su a rischio povertà (41,3%). 

"Il consumo di prodotti provenienti da filiera corta e colture biologiche, ma anche l’eliminazione delle stoviglie in plastica ‘usa e getta’ per un maggiore rispetto dell’ambiente, sono due delle caratteristiche principali che caratterizzeranno il servizio mensa e refezione per i bambini della Scuola dell’Infanzia del Comune di Regalbuto a partire dall’anno scolastico 2018/2019." A dichiararlo l'assessore Concetta Giaggeri all'indomani dell'avvio della mensa scolastica per gli alunni delle scuole dell'infanzia. 

Maltempo: dalla Regione Sicilia i primi 6 milioni ai Comuni alluvionati - Meteo Web

“La situazione – sottolinea il governatore – e’ davvero difficile e drammatica, migliaia di aziende, soprattutto agricole, sono in ginocchio. Bisogna subito dare un segnale concreto, ai sindaci ed alla gente colpita, affinche’ non si sentano soli”. In particolare, il governo ha deciso che un milione di euro, dai fondi di bilancio, sia destinato agli enti locali colpiti dalla calamita’ da utilizzare in lavori di somma urgenza per rimuovere le macerie e ripristinare la viabilita’ nelle strade di particolare interesse provinciale e comunale. Altri cinque milioni di euro serviranno per il ripristino delle infrastrutture danneggiate.
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2018/10/maltempo-dalla-regione-sicilia-i-primi-6-milioni-ai-comuni-alluvionati/1167968/#dJKYbElvycvv0lry.99

Maltempo: dalla Regione Sicilia i primi 6 milioni ai Comuni alluvionati - Meteo Web

“La situazione – sottolinea il governatore – e’ davvero difficile e drammatica, migliaia di aziende, soprattutto agricole, sono in ginocchio. Bisogna subito dare un segnale concreto, ai sindaci ed alla gente colpita, affinche’ non si sentano soli”. In particolare, il governo ha deciso che un milione di euro, dai fondi di bilancio, sia destinato agli enti locali colpiti dalla calamita’ da utilizzare in lavori di somma urgenza per rimuovere le macerie e ripristinare la viabilita’ nelle strade di particolare interesse provinciale e comunale. Altri cinque milioni di euro serviranno per il ripristino delle infrastrutture danneggiate.
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2018/10/maltempo-dalla-regione-sicilia-i-primi-6-milioni-ai-comuni-alluvionati/1167968/#dJKYbElvycvv0lry.99

Sei milioni di euro destinati dalla Regione Siciliana a favore dei Comuni colpiti da alluvione. A darne l'annuncio il Governatore Nello Musumeci. “La situazione – sottolinea il governatore – e’ davvero difficile e drammatica, migliaia di aziende, soprattutto agricole, sono in ginocchio. Bisogna subito dare un segnale concreto, ai sindaci ed alla gente colpita, affinche’ non si sentano soli”. In particolare, il governo ha deciso che un milione di euro, dai fondi di bilancio, sia destinato agli enti locali colpiti dalle forti pioggie che hanno caratterizzato questo inizio di autunno.

 

Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2018/10/maltempo-dalla-regione-sicilia-i-primi-6-milioni-ai-comuni-alluvionati/1167968/#dJKYbElvycvv0lry.99

 

“Interrogherò il Governo sulla gestione del servizio idrico da parte di AcquaEnna”. A dichiararlo è il Senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste.Il quale intende far luce sulla situazione dell'acqua sporca che ha creato problemi in diversi comuni dell'ennese.
“Lo scorso 18 ottobre, si è appreso che il Comune di Enna, il cui sindaco è Presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica, chiede all’ASP e alla società di gestione del servizio chiarimenti in merito al colore giallognolo dell’acqua”.
“Questa situazione è diventata insostenibile e intendo sottoporla al più presto al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. I cittadini dell’ennese – che pagano una delle tariffe più care d’Italia, hanno dimostrato fin troppa pazienza nei confronti di AcquaEnna”.
“È inammissibile”, prosegue Trentacoste, “che AcquaEnna
comunichi solo il 10 settembre u.s. di aver provveduto all’acquisto di un’apparecchiatura che consentirà di risolvere una problematica, verificatasi troppe volte nel corso di un intero anno. Allo stesso modo, è inammissibile che Siciliacque non risponda dell’accusa che le viene rivolta da AcquaEnna e cioè fornire acqua poco limpida e maleodorante, probabilmente, inquinata. Reputo sospetta la totale mancanza di controlli e azioni da parte del Governo regionale: di tutto ciò chiederò verifica puntuale e risposta immediata”.

Il Comitato Territoriale Fipav Catania ha pubblicato ieri la composizione dello staff maschile e femminile delle rappresentative territoriali 2018/2019; la notizia è che ancora una volta il movimento pallavolistico ennese,nell'ambito del C.T di Catania, è ben rappresentato. La Scuola di Pallavolo Regalbuto augura a Tino Pregadio , il nostro in bocca al lupo perchè siamo certi che la sua esperienza come allenatore e duttilità nei rapporti con la squadra ,nell'ambito dello Staff femminile ,saranno preziosi al fine di raggiungere l'obiettivo di ben figurare nel prossimo Trofeo Picciurro.

Nel 2050 il 75% della popolazione italiana vivrà nelle città. Nel 2013 era il 50% e nel 1970 appena il 10%. I paesi , dunque anche il nostro , vivono oggi un lento ma progressivo spopolamento verso le città o comunque verso i territori che offrono maggiori opportunità di lavoro. Un tessuto sociale coeso potrà resistere meglio di fronte alle sfide alle comunità.?   l'Arcivescovo Betori nel 2012 dichiarava: " C’è bisogno  di una società coesa, in cui la condivisione e la vicinanza aiutano il cammino di tutti, soprattutto quello più esitante di chi più soffre”. “Da soli – ha affermato ancora Betori - non si va da nessuna parte. Insieme ci si sostiene e si condividono i pesi. Il nodo che nella fune diventa un ostacolo, nella rete diventa una forza. Il legame della carità genera solidarietà, prossimità, capacità di dono. E nel dono vengono fugati gli spettri dell’egoismo che hanno generato la crisi in cui ci dibattiamo”. Parole chiare, che inducono alla riflessione e pongono alcune domande . La nostra comunità regalbutese è una comunità coesa ? Come stiamo reagendo al continuo spopolamento , alla mancanza di lavoro, alla crisi che da un ventennio attanaglia il nostro tessuto sociale? In poche parole siamo una società unita,solidale ,coesa che condivide il peso dei nostri giorni? Rispondere a queste domande non credo sia semplice perchè i tempi e dunque le situazioni sono in continua evoluzione. Negli anni '50 , il nostro paese usciva dalla guerra e da un bombardamento forse mai registrato in altre città che ha mietuto un centinaio di vittime innocenti. La gente aveva voglia di vivere e soprattutto dimenticare. Si usciva la sera del sabato e domenica , le famiglie si incontravano durante le passeggiate ed era bello vedersi, scambiare due chiacchiere. La politica era litigiosa ma quando si trattavano argomenti di interesse generale era capace di unirsi verso un unico obiettivo e sono state realizzate le cose migliori. Col tempo , man mano , con l'evolversi degli anni ho potuto registrare un progressivo e lento cambiamento che oggi è sotto gli occhi di tutti. Ma non credo che oggi la nostra società sia coesa. E questo,a parer mio, è il male peggiore. La strada intrapresa a Regalbuto ( e in altre parti ) è fortemente in salita. Uscire dalla strettoia, che ha costi alti per famiglie, giovani, adulti e pensionati, è possibile ma solo “insieme”. Solo “insieme”, infatti, si affrontano le prove anche più dure: se le persone si sentono sole di fronte alle difficoltà, si deprimono e si arrendono, finiscono ai margini della vita, facile preda del peggio; ed è noto che, senza lavoro e nella incertezza, il male ha buon gioco. Anche la politica non solo quella locale , è mutata caratterizzata da una costante litigiosità e direi poco rispetto dell'altrui opinione. Oggi si assiste al fatto che ogni maggioranza ha sempre ragione e ogni minoranza sempre torto. Mai un punto di incontro. Mai un " parliamone". Separati dalla convinzione che le mie idee sono migliori delle tue , dimenticando che ci sono momenti durante i quali solamente " insieme" si possono affrontare le prove più dure e perdonate il mio pessimismo, questo , qui ed ora, è per noi a Regalbuto uno di questi momenti.

AgoVit

Il problema è evidente, ed è in continuo peggioramento. Dal 2006 a oggi l'obesità infantile è aumentata di un terzo in Inghilterra. La fascia d'età più interessata è quella dei 10-11enni, soprattutto maschi: il 20,1% è obeso, mentre il 4,2%, più di uno su 25, lo è "gravemente". E se tra i più piccoli - 4 e 5 anni - la percentuale di quelli sovrappeso sta lentamente scendendo, in quelli più grandicelli continua a crescere. Il fenomeno rende anche più evidente quello che i britannici chiamano deprivation gap, il divario tra benestanti e poveri: i bambini che crescono nelle zone meno abbienti hanno il doppio delle probabilità di diventare obesi rispetto agli altri. E in Italia come stiamo ? "In Italia, 2 bambini su 10 sono sovrappeso e 1 su 10 ha l’obesità: primato europeo.Purtroppo i genitori tendono a riconoscere solo tardivamente l’eccesso di peso nel loro bambino, sottovalutando gli errori alimentari e lo stile di vita sedentario che ne sono alla base. Spesso pensano (erroneamente) che con la crescita il bambino dimagrisca spontaneamente. Infine hanno scarsa consapevolezza delle complicanze associate all’obesità. Infatti anche nel bambino l’obesità altera il funzionamento di molti organi ed apparati, con la possibile comparsa di fegato grasso (steatosi epatica), alterati livelli di lipidi e glucosio nel sangue, ipertensione arteriosa, ridotta tolleranza al glucosio/diabete di tipo 2, irregolarità mestruali, patologie osteoarticolari o respiratorie e si associa a stigma sociale, scarsa autostima e frequenti episodi di vittimizzazione. Al bando per i bambini ( ma anche per gli adulti) sono le bibite zuccherate,le merendine e patatine tutti prodotti di cui i bambini sono particolarmente golosi, e dunque la riduzione di alimenti calorici. Ma è anche consigliabile una continua attività fisica tra i numerosi sport che la società moderna oggi offre. La percentuale di bambini obesi o in sovrapeso si registrano soprattutto al Sud ma in generale i dati sono allarmanti: il 21% è in sovrappeso, il 25% non consuma frutta e verdura, il 9.8% è obeso, il 18 % pratica sport solo una volta la settimana. Quali dunque devono essere gli obiettivi: una dieta equilibrata, sport e cibo salutare a scuola, attività fisica sportiva, dieta sana e attività fisica da 2 - 3 anni , controllo abituale del peso. 

“Stiamo lavorando a un progetto ambizioso non per salvare ma per rilanciare Alitalia”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio al termine dell’incontro al Mise con i sindacati per Alitalia. “Ragioniamo oltre la linea di galleggiamento”, ha aggiunto, annunciando che la dotazione a favore della nuova Alitalia sarà di “almeno due miliardi” e assicurando che “entro il 31 ottobre deve arrivare un'offerta vincolante e il nostro obiettivo è rispettare quella data”. Secondo quanto si apprende, Di Maio si è impegnato a elaborare entro ottobre un piano a lungo termine che permetta una tutela il più ampia possibile dell’occupazione. Di Maio si sarebbe anche impegnato a rinnovare il fondo di solidarietà e a prolungare la cassa integrazione straordinaria. Si sta lavorando, inoltre, per avere una soluzione entro ottobre, ma sul possibile coinvolgimento dello Stato è ancora tutto da definire. Il ministro ha sottolineato che sono in corso colloqui con diversi partner interessati ma non sono stati fatti nomi. Il ruolo del titolare del Mise sarà quello di mediatore con i partner sulla questione de perimetro aziendale. Si sta lavorando, inoltre, a una norma di prolungamento del fondo di solidarietà del trasporto aereo, che finisce a fine anno. I sindacati hanno fatto sapere che ’intento del governo è affrontare la questione Alitalia con il modello Ilva.