Migranti. Il libro inchiesta di Gaetano Amoruso.
Settima fatica letteraria per lo scrittore siciliano Gaetano Amoruso che con il suo “Migranti” riesce a mettere a fuoco una problematica per molti ancora confusa e senza precisi punti di riferimento. Il reportage, pubblicato a proprie spese, per un improvviso mancato accordo con la casa editrice Bonfirraro, consegna al lettore una straordinaria capacità di orientamento in uno dei meandri sociali più fitti e paradossali dell’età odierna. Un libro inchiesta che parte da come e quando sia nato questo fenomeno per arrivare fino all’interno del Cara di Mineo per testimoniare le problematiche di quel centro accoglienza oggi vero e proprio hub dove prostituzione e droga la fanno da padroni. “Bonfirraro è una casa editrice piccola ma dinamica e intraprendente – dichiara Gaetano Amoruso - e un po’ mi è dispiaciuto non avere avuto la possibilità di concludere un progetto che sembrava destinato a pubblicazione certa. Salvo Bonfirraro è un editore duttile e capace che ha sempre creduto in me e questo non lo dimentico” Il libro, di quasi duecento pagine, analizza il fenomeno dell’immigrazione in maniera totalizzante. L’autore ha preferito suddividerlo in quattro capitoli per rendere la lettura più semplice e intuitiva con decine di immagini realizzate dal fotografo Mario Fagone che da qualche tempo collabora con lo scrittore agirino. La parte più interessante è certamente il blitz al Cara di Mineo. Come sia riuscito ad entrare in un centro accoglienza blindatissimo è ancora un interrogativo che Amoruso non vuole o non può sciogliere. “Ho usato un grimaldello, un ero praticamente a contatto con la rete di uno dei dormitori. Sono riuscito a intervistare alcuni migranti somali e siriani che hanno messcollaboratore grazie al quale sono riuscito ad entrare senza particolari problemi riuscendo a realizzare 27 fotografie dell’interno. Per motivi che non sto qui ad elencare non posso aggiungere altro, rischierei di compromettere altre persone”. Non poteva mancare una visita al centro di accoglienza di Lampedusa. “Nessun blitz questo volta – continua sorridendo Amoruso – praticamente ho chiesto di entrare e ovviamente mi hanno risposto di no. Nessun problema, avevo studiato bene la zona e, salendo una fiancata piuttosto ripida e ridiscendendo dall’altra parte, o a dura prova le mie conoscenze di inglese. Ho anche potuto apprezzare, nei due giorni, che sono stato nell’isola la bellezza di Lampedusa e la cortesia e la laboriosità dei suoi abitanti. Mi è solamente dispiaciuto trovarla zeppa di immondizia.
Regalbuto. Disagi ...
L'abbiamo voluto semplicemente titolare " disagi" perchè la foto forse non rende l'idea dei disagi che centinania di regalbutesi stanno subendo dai danni causati all'edificio delle poste e comunicazioni. Meno male che il tempo regge e dunque la lunga fila che si forma allo sportello della "posta mobile" per ritirare la pensione, nonostante tutto , a fatica a volte troppa, i pensionati , almeno quelli che arrivano alle prime luci dell'alba, riescono a prelevare la loro pensione. Disagi dunque , in attesa che l'edificio riprenda la piena funzionalità, sperando che il tempo sia ancora per qualche giorno clemente.
Volley. Sabato ultimo test prima dell'inizio del campionato.
Quello che si svolgerà domani , nella palestra della Scuola Media di Centuripe con inizio alle ore 17,sarà l’ultimo test contro il Volley Catena del Team di Ameselon Volley in vista dell’inizio del prossimo campionato di prima divisione femminile che inizierà domenica 6 dicembre prossimo. Allenate da mister Walter Testai , la squadra di Regalbuto si compone di giovanissime ragazze alcune delle quali alla prima esperienza in un campionato Federale. Tra queste Federica Longhitano , Nerea Calcerano , Elena Bonifacio e Debora Bivona che certamente rappresentano il futuro prossimo della pallavolo usciti dai vivai delle scuole di pallavolo di Centuripe e Regalbuto. Amèselon e US Centuripe si ricorderà che per questa stagione hanno voluto unire le forze per mettere in piedi una formazione “ che guardi al futuro “ – come sostiene il presidente Agostino Vitale , senza però perdere d’occhio quelle ragazze che potranno dare il loro apporto di esperienza , agonismo e tenuta in campo. “ Non sarà facile – dichiara mister Testaì – non lo è perché il campionato di prima divisione femminile organizzato dalla federvolley di Caltanissetta è costituito da squadre che farebbero bella figura anche nel campionato di serie D. Tra queste – continua Testaì – vi è senza dubbio l’Accademia Volley di Caltanissetta , vincitrice del triangolare femminile che si è disputato domenica 22 scorso , ma anche Santa Barbara Sommatino , Gela e Caltagirone non sono da meno. Noi giocheremo non solo per fare esperienza ma anche per cercare qualche risultato positivo che ci consenta di guardare in avanti con fiducia. Domani – conclude Testaì – incontreremo il Volley Catena che è data favorita per vincere il campionato di prima divisione di Enna. Una squadra solita dove Valentina Gulisano è certamente la punta di diamante che può comodamente giocare anche nelle categorie superiori , noi però giocheremo la nostra partita e alla fine tireremo le somme. Anche a noi però mancano elementi come le centrali di esperienza Valeria Russo e Cristina Grassia Marchese ma non disperiamo perché con Elena e Nerea possiamo costruire in futuro un “centro” piuttosto forte. ”
Acqua. Ad Enna le tariffe più care ..
( fonte Vivienna)Anche l’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva colloca la provincia di Enna al primo posto in Sicilia per esosità della tariffa corrisposta dagli utenti al fine di usufruire della somministrazione della vitale risorsa idrica. La spesa media annua per l’anno 2014 ha raggiunto quota 503,00 euro contro 446,00 di Agrigento, 482,00 di Caltanissetta, 194,00 di Catania, 293,00 di Messina, 315,00 di Palermo, 237,00 di Ragusa, 265,00 di Siracusa e 361,00 di Trapani. Ma vi è di più, la tariffa deliberata dalla competente autorità d’ambito ATO Idrico ENNA n. 5, ha subito un aumento del 6,4% rispetto al precedente anno 2013 e un aumento del 64,4% rispetto al 2007.
Siamo in presenza di dati sconfortanti che prima o poi qualcuno dovrà spiegarci e questa spiegazione dovrebbe arrivarci prioritariamente dai Sindaci che compongono per legge l’Autorità d’ambito e che, paradossalmente, hanno sempre approvato non solo i progressivi aumenti tariffari, poi richiesti agli utenti dall’ente gestore del servizio “AcquaEnna”, ma anche le famose “partite pregresse” oggetto di numerosi contenziosi.
E’ infatti strano che in una provincia come la nostra, definita la provincia dei laghi, si paghi una quota tariffaria così elevata. Se è vero che rispetto agli altri ambiti territoriali ottimali, nel nostro si registrano spese di investimento per il rifacimento della rete idrica che incidono sul costo del servizio e quindi, a ricaduta, sulla tariffa, è anche vero che la logica economica sottesa al sistema integrato del servizio idrico avrebbe dovuto prevedere, nel medio e lungo periodo, una riduzione progressiva della tariffa e non certo un aumento. Il superamento della logica comunale nella gestione del servizio idrico a favore dei più estesi ambiti territoriali ottimali infatti avrebbe dovuto consentire la realizzazione di opportune economie di scala, quali condizioni indispensabili affinchè il gestore del servizio fosse effettivamente in grado di fornire servizi di migliore qualità con costi e quindi prezzi realmente competitivi.
NIente appalti per i Comuni se non si uniscono.
( fonte Vivienna) È stato pubblicato dall’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione, il Comunicato del Presidente del 10 novembre 2015 relativo alla “entrata in vigore dell’art. 33, comma 3-bis del D.Lgs. n. 163/2006”, che fornisce chiarimenti in ordine al rilascio del codice identificativo gara (CIG) per l’acquisizione di lavori, beni e servizi da parte dei Comuni non capoluogo di provincia.
Dal 1° novembre 2015 è entrata in vigore la previsione che impone agli stessi di acquisire lavori, beni e servizi in forma aggregata, mediante unioni di Comuni, accordi consortili, soggetti aggregatori o Province, ovvero ricorrendo, per beni e servizi, a Consip o ad un altro soggetto aggregatore di riferimento.
Contestualmente, a partire da tale data, in osservanza dell’art. 33, comma 3 bis, del Codice dei contratti, l’ANAC non rilascia più il codice identificativo gara (CIG) ai Comuni non capoluogo di provincia che non ottemperano a tale obbligo e cioè:
a tutti i Comuni non capoluogo di provincia con popolazione superiore a 10.000 abitanti che procedono all’acquisto di lavori, servizi e forniture in violazione degli obblighi di centralizzazione/aggregazione previsti dal comma in questione per importi superiori a 40.000 euro;
ai tutti Comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti che procedono all’acquisto di lavori, servizi e forniture in violazione degli obblighi di centralizzazione/aggregazione previsti dal comma in questione per qualunque importo anche se inferiore a 40.000 euro.
In sostanza i Comuni che non hanno aggregato la funzione non potranno affidare lavori, servizi, acquistare beni. I Comuni con più di 10.000 abitanti, senza aggregazione, potranno affidare solo lavori fino a 40.000 euro, I comuni con meno di 10.000 abitanti non potranno del tutto affidare alavori. Per i servizi ed i bani l’unica alternativa all’aggrgazione è la Consip, su cui però pesa il parametro economicità. Sono tanti infatti gli studi che hanno evidenziato criticità del sistema elettronico pubblico evidenziando come spesso i comuni riescano ad appaltare a prerzzi ben inferiori rispetto a quelli dei lotti consip.
a cura di Gildo Matera
Il presidente del consiglio comunale Salvo Cardaci risponde alle accuse dei consiglieri di opposizionie.
In relazione all'articolo pubblicato dal quotidiano "La Sicilia" in data 30 ottobre 2015 dal titolo: Consigli comunali convocati a "uso e consumo" del sindaco, nella qualità di Presidente del consiglio comunale di Regalbuto vorrei precisare quanto segue: non corrisponde assolutamente al vero che a Regalbuto si celebrano consigli comunali a uso e consumo del sindaco con le richieste di convocazione del consesso della minoranza che restano al palo".
Nessuna violazione del regolamento comunale, dunque, come erroneamente si legge nelle dichiarazioni del capogruppo Giuseppe Sassano che è stato anche informato con note ufficiali e non circa "l'inopportunità" di convocare un consiglio straordinario (a ridosso del Ferragosto) su un argomento che aveva già visto la chiara presa di posizione della Giunta Bivona che aveva già deliberato per tempo sull'argomento "scorie radioattive ed eventuale individuazione dei siti" e dopo aver anche sentito telefonicamente il presidente provinciale di Lega Ambiente Amato ed interessato ben due assessori comunali (Monteleone e Carambia) che hanno presenziato anche a delle riunioni che, di fatto, hanno scongiurato qualsiasi ipotesi di deposito scorie da collocare nel territorio regalbutese.
Ancora più lesiva la dichiarazione che parla del sottoscritto come di un "presidente del consiglio che non riesce assolutamente a rappresentare in maniera imparziale il consiglio comunale continuando a fare il capogruppo anche per le dubbie competenze di altri".
Vorrei ricordare al capogruppo Sassano che proprio questa presidenza è la più rappresentativa di sempre a Reagalbuto avendo avuto il voto non solo dei consiglieri della maggioranza (10 su 10), ma anche di altri due colleghi della minoranza che nel dicembre dello scorso anno hanno riposto fiducia nella mia persona.
Così come mi sembra assolutamente offensivo l'attacco ai colleghi del civico consesso e al nuovo capogruppo (Calogero Meli) persona seria e preparata che svolge il proprio ruolo con competenza e professionalità.
Semmai dovrebbe essere evidenziato il comportamento inadeguato al ruolo Istituzionale del gruppo consiliare "Uniti per Regalbuto" che non partecipa ai lavori della 1^ commissione consiliare permanente, diserta quasi sistematicamente tutte le conferenze dei capigruppo e addirittura diverse volte, come facilmente dimostrabile dai verbali, non si sono nemmeno presentati in maniera puntuale in consiglio comunale costretto a rinviare ad altre sedute interpellanze e interrogazioni presentate da loro stessi e non discusse in aula proprio per la mancanza dei consiglieri presentatori.
Lasciano assai perplesse dunque le dichiarazioni del collega consigliere Sassano e del gruppo che rappresenta che inviterei ad essere meno polemico e più costruttivo nell'interesse della comunità locale a cui entrambi apparteniamo.
(Presidente del consiglio comunale di Regalbuto)
Circuito Acsi Enna di mini volley. Il 31 ottobre da Agira la prima uscita stagionale.
Circuito ACSI Enna di mini volley : primo atto. Il 31 ottobre prossimo ad Agira si svolgerà la prima tappa del circuito provinciale di mini volley organizzato dal comitato provinciale Acsi di Enna. Sarà una festa , legata ad Halloween , per cui i ragazzi e ragazze saranno truccati e vestiti per l’occasione e daranno vita ad un evento che in provincia di Enna non ha precedenti. L’Agira Volley farà gli onori di casa al palazzetto dello sport dove si attendono circa 150 bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni provenienti da Centuripe,Regalbuto,Leonforte e Agira , oltre ai familiari e dirigenti che certamente riempiranno gli spalti del Palazzetto di Agira. Un circuito questo che è stato voluto da alcune scuole di pallavolo del territorio , convinti del valore dell’attività sportiva e soprattutto del gioco di mini volley che avvia una gran quantità di ragazzi e ragazze alla pratica sportiva senza perdere d’occhio l’attività motoria di base fondamentale per qualsiasi sport. Si parte appunto da Agira , da una città simbolo del volley nell’ex provincia di Enna con una delle scuole di volley più prolifere che rispetta la lunga tradizione pallavolistica dei suoi dirigenti. Scenario della manifestazione sarà il Palazzetto dello sport con sette campi di mini volley e con i ragazzi e ragazze che daranno vita ad una colorata gara che si concluderà con un rinfresco preparato dai genitori delle società sportive che vi partecipano. Il circuito Acsi Enna poi approderà a Regalbuto con il classico “Natale sotto l’albero” e via via nelle piazze e nelle palestre delle città che hanno aderito ad Acsi Enna. “ Non nego di essere felice – dichiara il presidente Acsi Agostino Vitale – perché era da tempo un desiderio riposto nel cassetto , che è stato condiviso e realizzato soprattutto grazie ai dirigenti delle scuole di Agira , Centuripe e Leonforte. Per noi Halloween non è una festa ma è il mezzo per la vera festa quella del mini volley perché vedere giocare a pallavolo questi piccoli ragazzi , vederli gioire ,piangere , soffrire e vedere trepidare dagli spalti i loro genitori è qualcosa che suscita sentimenti positivi . “ Il programma della manifestazione di Agira prevede l’arrivo dei partecipanti alle ore 15,30 , dopo l’inno nazionale le squadre inizieranno a giocare e poi intorno alle 18,00 ci sarà la conclusione della manifestazione con un il rinfresco ai bambini che hanno partecipato.
Leonforte. Da ieri pomeriggio, lo slargo antistante la Villa Bonsignore si chiama “Piazza Sac. Antonino La Giglia”. E’ dunque giunto a compimento un desiderio che i fedeli della Parrocchia del SS Salvatore nutrivano sin dalla scomparsa del parroco, avvenuta nel settembre 2010, e per il quale avevano presentato una petizione con circa 800 firme affinché le istituzioni si mobilitassero al fine di dedicare un luogo alla memoria del parroco. I tempi burocratici sono stati lunghi e non facili considerando che l’intitolazione di un luogo ad una persona può avvenire solo ai 10 dalla scomparsa della stessa; un’ordinanza del Prefetto di Enna, Fernando Guida, ha tuttavia permesso il superamento delle limitazioni imposte dalla Storia Patria. La scelta del luogo invece, inizialmente individuato dal consiglio pastorale in una zona periferica, è avvenuta di concerto con la commissione Toponomastica con l’obiettivo di trovare un luogo che fosse centrale e frequentato dai giovani, per rimarcare l’importanza che padre La Giglia ha sempre dato alla gioventù dando vita, per esempio, all’esperienza di Radio Onda Libera e riconoscendo valore sociale allo sport. Da qui l’individuazione dello slargo antistante la Villa Bonsignore. Infine, la richiesta del consiglio pastorale di installare una targa commemorativa con una dicitura che fosse rappresentativa della personalità e del percorso di vita: “Uomo dell’ascolto e del dialogo. Cristiano in costante ricerca e dalla fede “pensata”.. Educatore instancabile e appassionato. Sacerdote amante del Vangelo e della storia. Ponte di comunicazione tra terra e cielo”.
L’intitolazione di ieri, è stata preceduta dalla celebrazione della messa “Per non dimenticare chi ha predicato il Vangelo” presieduta dal Vescovo Mons. Salvatore Muratore – al termine della quale è stato proiettato un video con i momenti più salienti della vita del parrocco che ha commosso quanti gremivano la Chiesa del SS Salvatore.
Alla solenne dedica della piazza hanno preso parte, nonostante il mal tempo, numerosi cittadini, in presenza del Vescovo Mons. Muratore, di Padre Domenico Bannò, e dei rappresentanti istituzionali e militari.
PD ENNA. Commissiariato !!! Niente elezioni . Il commento....
Il PD di Enna è stato commissariato da Renzi. Era nell’aria . La guerra infinita tra renziani e Crisafulli ancora una volta ha finito per condizionare migliaia di persone che avrebbero voluto invece esercitare un diritto. Noi non siamo Crisafulliani ne Renziani diciamolo subito. A noi interessa far riflettere su questa precisa domanda. “ Può un territorio come quello di Enna essere ostaggio di personalismi politici a tal punto che si nomina un commissario in piena campagna elettorale per l’elezione del segretario e del direttivo di un partito a tal punto da coartare il diritto al voto ? E’ questo il punto. Neanche ai tempi della prima repubblica e della DC forse avvenivano certe cose. Fatta la riflessione cerchiamo di capire come si potrebbe evolvere la questione. Crisafulli è lì vivo e vegeto. I crisafulliani sono in tanti , diciamo la maggioranza. Cosa faranno ora non è dato saperlo , magari usciranno dal partito o resteranno lì fino alle prossime elezioni. Si perché i casi sono sempre due : o la sede provinciale del PD resta commissariata a vita oppure fra qualche mese o un anno si dovrà procedere a nuove elezioni , questa volta convocate con tutte le norme rispettate e senza ricorsi. Da una parte ci sarebbero i crisafulliani ( che ricordiamolo hanno la tessera del PD quindi hanno il diritto di esercitare il voto) dall’altra i renziani e una terza lista quella dei giovani turchi. Cambierà qualcosa? A meno che non si costringa il sen Crisafulli a “giurare” che non farà più politica, che gli si negherà la tessera o preferirà andarsi a godere le meritate vacanze alla Bahamas , Crisafulli sarà sempre lì. Magari si spera che i crisafulliani fuoriescano dal partito e formino un movimento . E allora cambia qualcosa. Oppure meglio ancora ad ogni cittadino che si dichiara crisafulliano gli si nega la tessera del PD. Forse questa potrebbe essere la strada giusta. Tanto in tema di “ democrazia” tutto fa brodo. L’importante è raggiungere l’obiettivo . Dai renziani e dai giovani turchi si usa il termine “ cambiamento” . Ci siamo chiesti quale.
Regalbuto. Dura protesta dei consiglieri di minoranza.
C’è polemica attorno a ciò che il gruppo consiliare di opposizione Uniti per Regalbuto considerano una violazione del regolamento comunale. Secondo i tre consiglieri Sassano,Lo Cicero e Beninati – come riportano in un comunicato stampa- è stato violato il diritto di convocazione straordinaria richiesta da 1/5 dei consiglieri eletti democraticamente e alla quale richiesta il presidente del consiglio è tenuto a provvedere entro e non oltre i 20 giorni, considerata l'importanza dei punti da trattare (il Rapporto SOGIN sul possibile sito di scorie nucleari a Regalbuto). Il tre consiglieri nel loro comunicato rincarano la dose delle critiche al presidente del civico consesso cittadino – Salvo Cardaci e alla giunta comunale - : “ Consigli comunali convocati a solo "uso e consumo" del Sindaco (anche di domenica e per un solo punto),-scrivono- un presidente del consiglio che non riesce assolutamente a rappresentare in maniera imparziale il consiglio comunale continuando a fare il capogruppo anche per le dubbie competenze di altri, una giunta "soldatina" che è sola rappresentanza di chi li ha nominati, il palazzo comunale usato come sede politica per riunioni spesso notturne,...