Sabato giorno 24 alle ore 19:00 nella sala Paolo VI , annessa alla Chiesa Madre “ S. Basilio “,a Regalbuto  si terrà un incontro-dibattito con la presenza del direttore dell’emittente televisiva ”Telejato”  Pino Maniàci sul tema della legalità, relativo al progetto “ Colori e musica per la legalità “, condotto da 15 alunni delle terze classi della Scuola Superiore di Primo grado dell’Istituto Comprensivo “ G. F. Ingrassia “ di Regalbuto, con la guida delle docenti: Pinella Amoruso,Angela Natoli e Giovanna Vasta. Il lavoro proposto dalla scuola si è classificato al primo posto del bando "Progetto Legalità" finanziato dalla Banca di Credito Cooperativo “La Riscossa” di Regalbuto diretto alle scuole secondarie di primo grado per l'anno scolastico 2014/2015. Le finalità del progetto sono quelle di rendere i ragazzi partecipi e protagonisti della vita della comunità, fornire strumenti per una lettura critica del fenomeno mafioso, acquisire coscienza sociale e civile di se stessi, imparando a rapportarsi con le Istituzioni e i coetanei  ed infine incrementare occasioni ludiche ed espressive per promuovere lo sviluppo della fantasia e della creatività.Quest’incontro rappresenta la prima tappa del progetto proposto dalle tre insegnanti che si articolerà in diverse fasi e si concluderà con una manifestazione finale che vedrà coinvolta la maggior parte della comunità regalbutese. Parlare oggi ai ragazzi di legalità non è facile ma è necessario farlo quindi  è merito delle tre insegnanti aver proposto alla scuola ( ex Media) un tema che è stato sempre presente nelle programmazioni annuali del collegio dei Docenti. Ma chi è Pino Maniaci. Imprenditore e giornalista di Telejato da più di dieci anni in prima linea nella lotta contro la mafia. Telejato con sede a Partinico, in provincia di Palermo, ha un “bacino d’utenza” caratterizzato storicamente dalla forte presenza mafiosa: Corleone, Cinisi, Montelepre, Alcamo, Partinico, Castellammare del Golfo, San Giuseppe Jato. Pino Maniaci ha ricevuto molteplici minacce e subito diversi attentati mafiosi,

Nasce Catania Card.

Gennaio 21, 2015

L’annuncio proviene dal Palazzo degli Elefanti in cui il sindaco Enzo Bianco e l’assessore al Turismo Orazio Licandro hanno presentato la Catania card. La tessera servirà a dare nuovo slancio al turismo culturale con iniziative volte a turisti e no.

Durante la conferenza, in cui oltre i già citati Bianco eLicandro erano presenti gli operatori del settore e il rappresentante delle guide turistiche, per presentare la Catania card è lo stesso primo cittadino a prendere parola e illustrare come: «L’anno appena iniziato parte con una rinnovata attenzione al tema della cultura nella nostra città. Uno degli aspetti essenziali dell’idea che noi abbiamo di Catania è proprio quella del turismo culturale come strumento prezioso, su cui abbiamo puntato sin da subito».

La Catania card darà la possibilità di usufruire dei mezzi pubblici, visitare i musei comunali (diocesano compreso) e garantirà sconti su alberghi, ristoranti e altri esercizi commerciali. Vi saranno due tipologie di abbonamento: singola e family, quest’ultima comprenderà 2 adulti e 2 bambini fino a 13 anni. La durata di tale abbonamento è variabile in 3 fasce: 24, 72 e 120 ore.

Disponibile dal prossimo mese e acquistabile presso tutti i punti vendita dei biglietti AMT (partner dell’amministrazione) e negli uffici turistici del Comune, la Catania Card darà un'ulteriore possibilità di rilancio con la partnership degli operatori del settore.

L’assessore al Turismo Orazio Licandro proietta nel futuro l’estensione della Catania card: «Speriamo di aggiungere anche i siti gestiti dalla Regione. La sovraintendente Caffo è disponibile a implementare la card, immettendo anche i siti e i musei regionali, avviando un rapporto col dipartimento ai beni culturali. Quello che abbiamo presentato è infatti uno strumento duttile che ha uno scopo preciso, ovvero la valorizzazione dei beni culturali».

Non si può certo negare l’impegno dell’intera amministrazione comunale per dare un nuovo slancio al turismo culturale della città. Catania card è l’ultima di alcune opere volte a valorizzare una città ricca di storia e fortemente intenta a farsi spazio tra le metropoli italiane.

Fonte foto: katanews.it

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Vogliamo riprendere un articolo apparso sul quotidiano "Il Mattino di Salerno" nel quale per certi aspetti si possono trovare tracce di una vicenda che è accaduta , che vede da un lato Assoconsumatori di Enna il quale ha contestato all'Ato Idrico la retroattività di alcune voci inserite nelle bollette.  

L'imposizione di un canone per il servizio idrico, con decorrenza retroattiva, è illegittimo. È quanto sancito con sentenza dalConsiglio di Stato, che ha confermato in secondo grado la decisione del Tar della Sardegna di annullare l'aumento tariffario adottato dall'autorità d'ambito (Aato). Una sentenza, che potrebbe fare da apripista alla sfilza di ricorsi contro le partite pregresse(ante 2012) richieste agli utenti dalla Gori spa, con l'invio di una fattura separata. Gli importi sono stati richiesti in maniera retroattiva, applicando la delibera commissariale n. 43 del 30 giugno 2014, che autorizza l'azienda al recupero delle differenze dovute dai cittadini, a causa degli errori di calcolo effettuati dai dirigenti dell'Ato e della Gori. 

In questi giorni sindaci, associazioni e cittadini si sono mobilitati per contestare l'ennesimo carico economico sui residenti nei 76 comuni dell'Ato 3. Per molti si tratta di una richiesta illegittima dovuta all'applicazione di una retroattività, che dovrebbe essere imposta da una legge e non da un provvedimento commissariale. Secondo i giudici della sesta sezione del consiglio di Stato «la delibera che approva le tariffe ha natura di atto amministrativo di regola irretroattivo». Deroghe sono contentite solo nel caso intervenga «una legge pari ordinata e non un atto amministrativo». Quindi, senza una legge l'ente d'ambito e la Gori non potrebbero imporre agli utenti, con una delibera, il recupero delle somme pregresse in parte prescritte. Sullo sfondo un buco economico di 122 milioni di euro da ripianare. 

Fonte: Il Mattino di Salerno

Venerdì 16 gennaio prossimo alle ore 19,00 nella sede del circolo del PD " Ciccio Marraro " di Regalbuto , sarà presentato il libro scritto da Gaetano Amoruso dal titolo " Unikuore" . E' il primo di una serie di incontri tematici che il nostro direttivo ha in mente di organizzare per il 2015. Volutamente inizieremo con uno dei temi forse più attuali quale il sentimento dell’amicizia legato in maniera quasi indissolubile all’evoluzione della coscienza.. Gaetano Amoruso è partito da una storia vera vissuta durante gli anni di studio all'università Kore di Enna nel quale si racconta come il raggiungimento di un obiettivo possa determinare la creazione di legami forti e indissolubili. La storia, liberamente tratta da un fatto realmente accaduto, narra di un gruppo di studenti che si trovano nella malinconica situazione di essere gli ultimi laureandi di scienze della comunicazione dell'Università Kore di Enna prima della definitiva chiusura del corso e, in particolare, di uno di loro affetto da disturbo schizoide della personalità. Un parallelismo originale e audace accompagna la trama di questo romanzo con un finale denso di sorprese e continui colpi di scena. La chiave di lettura potrebbe rivelarsi anche un'altra: chi sono veramente i plotoni grigi? Chi o cosa rappresenta il dottor Indelicato? A volte basta solo cambiare prospettiva e avere fede. Bello è da leggere, forse un pò scomodo come oramai ci hanno abituato le trame scritte da Amoruso. Gaetano Amoruso, laurea in comunicazione conseguita presso l’Università degli Studi di Enna, laurea al corso magistrale di comunicazione dell’Università di Catania. È impegnato da sempre nella continua difesa dell'identità storica e culturale di Agira (Enna). La passione per la scrittura nasce nel 1992 quando inizia a collaborare con i quotidiani La Sicilia, Giornale di Sicilia, Sicilia Imprenditoriale, Quotidiano di Sicilia e con il settimanale "Visto". Nel 2006, con il romanzo breve in senso inverso, ha partecipato al premio nazionale "L'autore" e nel 2008 ha pubblicato un saggio dal titolo Agyrion.it, un excursus sulla storia e preistoria di Agira. Impegnato nel sociale, si è interessato anche della tutela del patrimonio storico ed artistico del proprio paese. In tal senso al suo nome sono legate alcune iniziative portate avanti con competenza e concretizzate nel tempo. Se a questo profondo senso etico si aggiunge una grande passione, sostenuta dai propri sogni, riusciamo a comprendere, pur nella sua semplicità, il suo impegno eclettico che lo ha portato ad essere giornalista, scrittore, storico con la grande capacità di utilizzare gli strumenti più adatti al raggiungimento dei suoi obiettivi; Gaetano è pienamente un "uomo del suo tempo".

Cappella Sistina, sede del Conclave, sotto gli affreschi di Michelangelo sono le 9.30 dell’11 gennaio 2015. Papa Francesco all’improvviso alza lo sguardo e si rivolge alle donne: «Voi mamme — dice — date ai vostri figli il latte — anche adesso. Se piangono per fame, allattateli, tranquille». Qualcuna, timidamente, tira fuori un biberon.
Di fronte ai vagiti di 33 neonati (20 bambine e 13 maschietti), figli di dipendenti vaticani da battezzare, il Pontefice argentino ha incoraggiato le mamme a non ignorare i pianti dei piccoli. Con una semplice frase pronunciata davanti a un’esigenza umanissima, l’allattamento al seno dei neonati, il Papa ha così rotto un altro tabù, facendo di colpo giustizia dei limiti imposti di recente in alcune zone pubbliche. Luoghi tutt’altro che sacri: come alberghi, musei, aerei.
Non è la prima volta che Francesco affronta la questione. Lo aveva già fatto proprio dopo l’episodio londinese, durante la sua visita alla parrocchia romana di San Giuseppe, all’Aurelio. «I bambini piangono, fanno rumore — aveva detto alle famiglie dei bambini nati nell’ultimo anno — vanno da una parte e dall’altra… e a me dà tanto fastidio quando in chiesa un bambino piange e la gente vuole che se ne vada fuori. No! È la migliore predica! Il pianto di un bambino è la voce di Dio! Mai, mai cacciarli via dalla chiesa, davvero! ».
Così Bergoglio ha rincarato la dose: «Ringraziamo il Signore per il dono del latte — ha continuato durante l’omelia — e preghiamo per quelle mamme — sono tante, purtroppo — che non sono in condizione di dare da mangiare ai loro figli. Preghiamo e cerchiamo di aiutare queste mamme».

DA VIVIENA.IT

Finalmente ( è il caso di scriverlo) da lunedì 12 gennaio prossimo apriranno presso i Centri per l’Impiego della Sicilia ( quindi anche a Regalbuto) gli sportelli “ Garanzia Giovani” ( da non confondere con il cosiddetto Piano Giovani). La notizia era attesa da  parecchi mesi perché il ritardo accumulato si era fatto piuttosto pesante soprattutto verso quei giovani e imprese che si erano iscritti già dal mese di Giugno dell’anno scorso ed erano in attesa che si avviassero i tirocini formativi . Presso i Servizi per l'Impiego, giovani, imprese, enti possono ricevere informazioni  sulla Garanzia Giovani ed essere indirizzati verso le opportunità offerte dal programma!

I Servizi per l'Impiego costituiscono il punto fisico di accesso dei giovani al programma, con funzioni di accoglienza e informazione, di presa in carico, colloquio individuale, profiling e orientamento.

Oltre alle attività informative, promozionali e di sensibilizzazione sulla Garanzia Giovani, gli sportelli dei Servizi per l'Impiego supportano i giovani nella registrazione al programma tramite i portali nazionali e regionali e ne agevolano la partecipazione: chi non è ancora registrato avrà il supporto di un operatore per compilare il modulo on line e la scheda anagrafico-professionale; coloro che invece sono già registrati al Programma, saranno aiutati da un operatore a compilare la scheda anagrafico-professionale, ossia il dossier personale che contiene i dati anagrafici, la storia formativa, le esperienze di lavoro, un documento fondamentale per avere una fotografia della situazione personale e professionale del giovane e capire qual è il percorso più adatto da offrirgli! La scheda e le eventuali modifiche sono gestite dai Servizi per l'Impiego.

Si è concluso a Regalbuto il primo trofeo femminile di pallavolo vinto al tie break dalla formazione Macchitella Gela che ha battuto l'Accademia Olimpica di Caltanissetta . Terze classificate le ragazze di Ameselon Volley . Alla premiazione erano presenti l'assessore allo sport Teresa Perra e il presidente del consiglio comunale Salvo Cardaci oltre al presidente del comitato provinciale Fipav Caltanissetta Massimo Scibetta e il presidente di Acsi Enna Agostino Vitale. Il torneo di Regalbuto targato fipav e acsi ha dato spunto alle tre formazioni in campo ad una serie di riflessioni sullo stato di forma dei rispettivi sestetti. Olimpica e Macchitella gela difatti quest’anno parteciperanno al campionato provinciale di prima divisione femminile indetto dal comitato provinciale Fipav di Caltanissetta mentre il sestetto di Regalbuto di Amèselon Volley inizia a saggiare le proprie potenzialità in vista forse di un eventuale ritorno all’agonismo nel prossimo campionato 2015/2016. Nel primo incontro l’Accademia Olimpica ha avuto la meglio sulle padroni di casa le quali non hanno saputo gestire il vantaggio sia nel primo che nel secondo set il vantaggio sul 19 a 15 a loro favore regalando punti alla più esperta e quotata formazione di Caltanissetta , soffrendo forse troppo l’assenza dell’eclettica Martina Politi. Senza storia invece il secondo incontro tra Amèselon e Macchitella Gela . Siciliano e compagne si sono letteralmente disunite mostrando fragilità soprattutto psicologica e assenza di spirito di gruppo cedendo facilmente al Gela che ha meritato la finale. Una finale bella , coinvolgente , tirata fino al tie breac. Le due formazioni hanno dato tutto in campo e quando nel secondo set sul 23 a 19 per Macchitella sembrava già tutto scritto è emerso l’orgoglio dell’Olimpica che ha addirittura ribaltato il risultato. Bel gioco e alterne vicende al tie breac che però alla fine ha premiato le Gelesi le quali si sono aggiudicate il trofeo. Durante la premiazione alla ragazze è stato fatto dono di una maglia ricordo in vista del prossimo carnevale di Regalbuto, mentre l’assessore Teresa Perra e il presidente del consiglio comunale Salvo Cardaci si sono dichiarati disponibili a patrocinare un prossimo “trofeo di Carnevale” da disputare a Regalbuto.

 

Nell’auditorium Falcone e Borsellino della Procura di Enna, venerdì 9 gennaio 2015 alle 17,30 – Palazzo di Giustizia di Enna, le istituzioni ennesi presentano “Nel paese dei balordi”, il nuovo libro di Josè Trovato.“Mi piace definirlo il mio primo romanzo criminale. Racconto la mafia di questi anni dell’entroterra siciliano, i mafiosi e le loro storie”. Così Josè Trovato, giornalista di Enna, autore del libro “Nel paese dei balordi” (Lancillotto e Ginevra edizioni, 220 pagine, 15 euro), definisce il testo, distribuito in questi giorni. La prima presentazione, racconta con un pizzico di orgoglio, è organizzata da un’associazione antimafia, la “Fuori dal Coro”, in collaborazione con la Procura di Enna e con il presidente emerito del Parco minerario Floristella Grottacalda Giuseppe Lupo per venerdì 9 gennaio alle 17,30, nell’auditorium Falcone e Borsellino del Palazzo di Giustizia di Enna. Interverranno, oltre a Trovato, il prefetto Fernando Guida, il procuratore Calogero Ferrotti, il questore Ferdinando Guarino, il presidente Lupo, il presidente dell’associazione antiracket Giordano di Gela Renzo Caponetti, il presidente dell’associazione Fuori dal Coro Sandro Immordino. Moderatore il giornalista della Rai Guglielmo Troina.
Parla di mafia, “Nel paese dei balordi”, ma non è una storia della mafia e ancor meno, sottolinea l’autore, un testo per gli addetti ai lavori. “E’ un libro pensato per le nuove generazioni – lo definisce –. Il mio è il linguaggio della strada, parlo in prima persona per mostrare il vero volto della mafia. Racconto personaggi e tante storie di vita vissuta”. Nel testo, c’è una mappa del potere mafioso, che l’autore definisce “empirica e non certo definitiva”, anche perché alcuni processi devono ancora chiudersi. Si parla di storici boss, come Gaetano Leonardo “u liuni”, e di personaggi meno noti, come il suo “picciotto diventato boss Giancarlo Amaradio”. C’è poi un capitolo su Salvatore Seminara, ritenuto il nuovo capo provinciale di Cosa Nostra, ma è tuttora solo un’ipotesi investigativa, perché il processo è ancora in corso a Caltanissetta, dopo l’annullamento della condanna in Cassazione.

Le azioni intraprese tra i sindaci di Enna e Caltanissetta a difesa del territorio è stata a lungo auspicata già allorquando si iniziò a parlare di soppressione di enti o uffici. A ricordarlo è il consigliere comunale Dario Cardaci: «Ma questo non era quello che il consiglio comunale auspicava? Non è forse il documento approvato dallo stesso Consiglio in uno con i sindacati e le forze sociali quando si discusse della soppressione della Provincia? ».
Per Cardaci «la strada è quella di costruire una piccola area metropolitana delle zone interne con Enna e Caltanissetta a farsi da riciproca sponda: mettere in comune quello che si ha e rilanciarlo sulla base dell'innovazione, della modernità». Linea ferroviaria, Corte d'appello, prefettura, università, riconoscimento del Dop per l'olio d'oliva sono cose serie a cui se ne potrebbero aggiungere altre di pari importanza sostiene Dario Cardaci che pone l'attenzione su un altro "bene comune": l'autodromo. Il consigliere comunale nei giorni scorsi ne ha parlato anche con il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, facendo sponda su una possibile collaborazione: «Due soci, Camera di commercio e Provincia, non ci sono più ed allora perché non sostituirli con altri enti di grande rilievo come il Comune di Caltanissetta? ».

Votato da 12 consiglieri comunali su 15 succede a Vito Maida.

E’ il prof. Salvo Cardaci (nella foto) il nuovo presidente del consiglio comunale di Regalbuto.  Vito Maida  nei giorni scorsi aveva rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico rispettando  l’impegno elettorale condiviso con il gruppo consiliare che lo votò nel maggio del 2012.
Confermata la presenza di Maida e il suo immutato impegno tra i banchi della maggioranza, il vice presidente Nicola Manoli (coadiuvato dal segretario comunale dott. Giuseppe Romano) ha dato il via, quindi, alle operazioni di voto per l’elezione del nuovo presidente del civico consesso.
Al termine della votazione è risultato eletto Salvo Cardaci che ha riportato 12 preferenze su 15.
Il gruppo di opposizione “Uniti per Regalbuto” (Beninati, Lo Cicero e Sassano) ha votato per l’uscente Maida, mentre a votare Cardaci oltre ai 10 componenti della lista “Guardiamo al Futuro” (Blasco, Missorici, Vito e Salvo Cardaci, Meli, Longo, Corrente, L’Episcopo, Maida e Manoli) sono stati anche i 2 consiglieri del gruppo “Il Megafono” (Nasca e Trovato).
Visibilmente emozionato Salvo Cardaci al termine dello spoglio delle schede ha ringraziato l’intero consesso che gli ha dato fiducia .Cardaci, tra l’altro, è il più giovane presidente del consiglio eletto a Regalbuto nell’ultimo ventennio con l’introduzione della Legge del 15 marzo 1993 n. 8 che disciplina l’elezione del sindaco e dei consigli comunali e succede al compianto Salvatore Spezzi (amministrazione Bova); Ignazio Saccone e Vito Venticinque (amministrazione Scornavacche), Giovanni Meli (amministrazione Punzi) e Vito Maida (amministrazione Bivona).
Auguri di un proficuo lavoro al neo presidente sono venuti dai vari consiglieri comunali presenti in aula e da parte dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Francesco Bivona.