Domani sera nel corso del consiglio comunale appositamente convocato dal vice presidente Nicola Manoli, i consiglieri sono stati chiamati a votare il nuovo presidente del civico consesso di Regalbuto,dopo le dimissioni di Vito Maida. A meno di impossibili ripensamenti da parte di qualcuno, l'attuale capogruppo di maggioranza Salvo Cardaci sarà chiamato a guidare per altri due anni e mezzo il consiglio comunale e il gruppo “Guardiamo al Futuro” dovrà nominare il nuovo capogruppo consiliare. Maida a sua volta, dopo le “resistenze” dei mesi scorsi  ritorna dunque tra i banchi del consiglio anche se , voci non confermate , lo danno come prossimo assessore. Su quest'ultima “ voce” personalmente sono scettico anche perchè se ci si vuole richiamare al rispetto di quanto affermato nel corso della campagna elettorale per l'elezione del Sindaco, Maida avrebbe dovuto dividere la carica di Presidente proprio con Salvo Cardaci , e più volte il Sindaco aveva puntualizzato che la squadra di governo non sarebbe cambiata fino alla durata dell'incarico. In politica però tutto può accadere , soprattutto perchè essa è mutevole e non deve scandalizzare dunque se dovessero esserci news entry che sostituirebbero altri assessori. Abbiamo notizie invece che dopo l'elezione del nuovo Presidente, il gruppo di maggioranza potrebbe procedere ad una verifica del loro programma , forse in vista soprattutto dell'appuntamento del 2017 per il rinnovo delle cariche amministrative locali. E da questo punto di vista se fosse così  ci potrebbero anche essere novità che potrebbero riguardare eventuali , ma non è detto ,  cambi di guardia nella composizione della giunta comunale.

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Il presidente del consiglio comunale di Regalbuto Vito Maida , ha rassegnato ieri nelle mani del segretario comunale, le proprie dimissioni dalla carica. A Vito Maida subentrerà , così come concordato prima delle scorse elezioni amministrative, il consigliere e capogruppo di maggioranza Salvo Cardaci. Il passaggio di consegne avverrà il 23 dicembre prossimo nel corso della seduta del civico consesso regalbutese già convocato dal presidente uscente. Voci , però non confermate, affermano che a gennaio, dopo la verifica del programma di metà mandato, si potrebbero valutare anche possibili rotazioni anche tra i componenti della giunta.Salvo Cardaci dunque sarà il nuovo presidente del consiglio comunale. Cardaci culmina un percorso politico iniziato con l'adesione al movimento giovanile della D.C. in seguito dirigente di partito, candidato a Sindaco , assessore allo sport e vice sindaco con il governo Punzi , consigliere provinciale ,consigliere comunale e capogruppo ed ora Presidente del consiglio comuinale. Cardaci oltre al suo impegno politico è apprezzato anche per quello sportivo sia nella pallamano che nel calcio a cinque dove tutt'ora dirige la formazione juniores della società sportiva Futsal Regalbuto.

 

Da qualche mese giravano sempre più frequenti indiscrezioni ma adesso c’è anche l’annuncio del rettore Giovanni Puglisi, l’università Kore di Enna potrebbe presto avere la facoltà di Medicina e Chirurgia.
Puglisi, ha ammesso che c’è in atto un’organizzazione interateneo tra Enna e l’università di Palermo appunto per il corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. Attualmente la facoltà d’appartenenza all’ateneo di Palermo ha una sede a Caltanissetta sulla quale la Kore avrebbe la possibilità di gestione.
Si potrebbe parlare di svolta storica per l’università ennese, la più giovane tra le quattro siciliane, che già all’interno del sistema universitario siciliano, ma anche nazionale, ha assunto un ruolo primario e di riconoscimento internazionale.

 

Il rettore Puglisi lo scorso venerdì ha ribadito che “l’università Kore ha determinato la vitalità di questo territorio e in tal senso colgo l’occasione per dire che c’è un’organizzazione interateneo con Palermo per la facoltà di Medicina che porterà nuova vitalità”.
Nessun passo affrettato o corsa in avanti da Enna che, da quanto filtra in questa fase, avrà il compito di gestire il corso di laurea il che potrebbe sembrare riduttivo ma invece non lo è assolutamente.

Negli ultimi mesi si era ipotizzata la collaborazione con delle università straniere (Romania o Israele) ma queste strade sono sembrate poco percorribili a fronte di una collaborazione interateneo che rafforza i rapporti con l’università di Palermo e con essi il principio di cooperazione tra università siciliane che possono rilanciare l’offerta non solo all’interno della Regione ma in tutto il Mediterraneo (dove la Kore ha ormai un canale privilegiato e di affidabilità).

 

Le dichiarazioni ( La Sicilia –Enna -14/12/2014)  del sottosegretario Davide Faraone in visita a Enna lo scorso venerdì , anticipano e ufficializzano nel territorio la nascita nel PD di un’area Renzi che “ deve organizzarsi per creare un’alternativa a Crisafulli” e in qualche modo rende ufficiale la richiesta di tesseramento al PD  del Sindaco di Regalbuto . Lo fa quando  nella riunione ha espresso la volontà che vengano accettate le richieste di tesseramento “ a partire – si legge sul giornale- dal Sindaco di Regalbuto”. La notizia che il primo cittadino regalbutese abbia espresso  il desiderio di tesserarsi al PD di Regalbuto era nota negli ambienti politici della città. Ma niente di ufficiale. Niente di concreto . Solo voci in alcuni casi infondate. La dichiarazione del sottosegretario Faraone a proposito del Sindaco Bivona , rivolta evidentemente al PD di Regalbuto, invece conferma  la scelta del Sindaco , ma nello stesso tempo apre un capitolo che non solo a Regalbuto ma nel territorio ennese , non sappiamo quali  risvolti assumeranno dato che oramai è ufficiale la nascita di un coordinamento  Renziano , che ha come leader a Regalbuto il primo cittadino. Quel che balza agli occhi però è il fatto che questo coordinamento nasce in contrapposizione di Crisafulli . “ Vi ho invitati a costituire un coordinamento perché – come riporta la stampa–  non possiamo farci condizionare dalla presenza di Crisafulli, così come è complicato che arrivi qualcuno da Roma e butti fuori tutti per far entrare gli altri”. Il coordinamento renziano è coordinato da Angelo Argento  e pare che abbia preso forma “ per fare delle iniziative politiche già con le primarie ad Enna .” Lo stesso Argento – come si legge sul giornale- ha fissato i primi appuntamenti

Abbiamo voluto trarre dal quotidiano on line Vivienna l'opinione di Cataldo Salerno, la quale ci sembra pertinente sugli "scippi " e "accorpamenti " cui la provincia di Enna è vittima.

La soppressione di diversi uffici provinciali a Enna non configura di per sé un’azione rivolta alla cancellazione della provincia. Va detto che molte di queste soppressioni, che si succedono ormai da oltre dieci anni, fanno parte di un progetto che colpisce gradualmente tutti i capoluoghi di provincia per concentrare la presenza dello Stato nei soli capoluoghi di regione o, al più, nelle grandi città metropolitane. Quello che avviene oggi a Enna, avverrà domani a Caltanissetta come a Siracusa, come abbiamo già visto con altri uffici e servizi chiusi da tempo.

 
 

Lo smantellamento delle sedi territoriali fa parte di una cultura politica che concepisce lo Stato come una struttura “leggera”, qualcuno direbbe “liquida”, non più protagonista della gestione del Paese e dei servizi per il cittadino, ma funzionale essenzialmente al mercato e agli interessi economici. La soppressione degli uffici sul territorio è il risultato di puri calcoli economicistici: fa niente se il cittadino deve spostarsi per trovare un ufficio o addirittura un ospedale o un tribunale, o se non trova la banda larga per accedere ad internet perché realizzare le reti in quel dato territorio non è “conveniente”. Si tratta di un’ottica totalmente diversa da quella che portò nel dopoguerra ad un grande sviluppo solidale del Paese, mentre oggi la nuova filosofia statale sta ampliando in misura drammatica la forbice tra nord e sud, desertificando inesorabilmente il Mezzogiorno d’Italia.

Non sono solito utilizzare questo strumento di comunicazione mediatica per quelle che ai più potrebbero apparire tediose tematiche che sarebbe più opportuno affrontare nelle sedi deputate e cioè nei pomposi convegni che i tecnici della materia appositamente organizzano.
Ma se ciò faccio è per denunziare lo sforzo che quotidianamente noi operatori del diritto siamo costretti a compiere per evitare d’incappare in errori del tutto formali che però hanno la potenzialità di pregiudicare l’accertamento della verità sostanziale e, quindi, portano ad una pronuncia giurisdizionale che si pone in contrasto con il comune sentimento di giustizia.
Sono convinto che le società che permettono all’azzeccagarbugli di turno di procurare un vantaggio al proprio assistito a discapito di una ragione avversa che avrebbe dovuto imporsi nel merito, siano società profondamente antidemocratiche ed autoritarie.
Parimenti, antidemocratici ed autoritari sono, a mio avviso, quegli ordinamenti in cui l’accesso alla giustizia è oltremodo costoso anche attraverso l’imposizione fiscale ovvero mediante l’imposizione di una geografia giudiziaria che di fatto pone il cittadino nella condizione di rinunciare al proprio diritto.
Tornando al formalismo, le recenti modifiche legislative che riguardano il sistema delle impugnazioni civili (appello e ricorso in cassazione) danno la misura di come il nostro ordinamento, limitando se non addirittura vietando il controllo della motivazione circa un punto decisivo della motivazione (ricorso in cassazione) od imponendo una tecnica compilativa estremamente farraginosa e poco chiara che non ha più come base l’indicazione dei motivi di appello, veda l’impugnazione come un fastidio di cui bisogna in qualsiasi modo liberarsi.
Perché oggi, questo è quel che io ricavo da queste novelle, il modo con cui il nostro Stato vuol rendere giustizia è quello di negarla.
Negare la giustizia: questo è il mezzo con cui si intende deflazionare il sistema giudiziario!
E’ come dire: i soldi non bastano più per le esigenze della famiglia, eliminiamo qualche figlio di troppo.

Torna in campo la Futsal Regalbuto nel quarto turno del campionato regionale Juniores maschile. Il sodalizio del presidente Vito Contino mercoledì pomeriggio è atteso da una delicata sfida casalinga contro i "cugini" dell'Argyrium. Una formazione da prendere con le pinze quella agirina che, dopo aver perso di misura contro la capolista San Cataldo (3 a 2 il finale), nella terza giornata ha letteralmente surclassato la Nissa con il punteggio di 8 a 2 e con la prima squadra guida incontrastata la classifica nel campionato di serie C2. Discorso diametralmente opposto per Capuano, Militello, Rocchetta, Leanza, Saitta e compagni che, dopo il debutto vincente proprio contro la Nissa, sono incappati in una rocambolesca (e diciamo pure immeritata) sconfitta sul campo del Leonforte. Una gara che ha lasciato qualche strascico con il capitano regalbutese Vito Gamiddo che dovrà stare ancora a riposo almeno per una settimana mentre è in fase di recupero il laterale Andrea Vitale uscito malconcio proprio dal terreno di gioco leonfortese. Nei giorni scorsi la squadra si è comunque allenata con tanto impegno mostrando una grande voglia di riscatto in un girone (quello ennese e nisseno) che appare veramente equilibrato. "Sarà una sfida tutta ennese e come tutti i derby sfugge ai pronostici - evidenzia il direttore sportivo Sergio Politi - la battuta d'arresto del turno precedente sono sicuro che ci farà bene e anche se non siamo al meglio per via di alcuni infortuni, sono fiducioso per tre punti fondamentali nella rincorsa alle primissime posizioni". Sulla stessa lunghezza d'onda il pensiero di mister Salvo Cardaci che aggiunge: "contro l'Argyrium dovremo giocare con grande attenzione e determinazione. E' una buona squadra e dai risultati sembra anche in salute. Ma è chiaro che davanti al pubblico amico non possiamo fallire l'appuntamento con la vittoria e quindi ai nostri ragazzi chiedo il massimo impegno per tornare subito al successo". Appuntamento per gli sportivi del calcio a cinque per mercoledì 10 novembre alle ore 18.00 presso il palazzetto dello sport di Piano Arena.

Due vittorie , due risultati che fanno bene al morale dei ragazzi del Rahl Butahi. Fatto sta che gli allievi e i giovanissimi del Rahl Butahi calcio a cinque , nei due derby contro gli amici dell'Asd Regalbuto hanno ottenuto due successi che certamente finiranno per influire sul prosieguo dei rispettivi campionati. Venerdì scorso era toccato agli “allievi” battere i cugini dell'Asd Regalbuto , con il nazionale del Rahl Butahi Lo Cicero che disputava l'ultima partita dato che è stato ceduto di recente all'Acireale calcio a cinque . Domenica mattina è poi toccato ai giovanissimi allenati da Luca Vitale, Rosario Ferrante e Vito Cardaci , vincere per 9 a 3 portando a casa il terzo successo consecutivo della stagione , mantenendo così il primato della classifica. Nulla da fare per il Regalbuto calcio a cinque perchè la differenza tra le due formazioni è apparsa evidente e non solamente per il risultato. Frutto soprattutto dal fatto che i ragazzi di Vitale/Ferrante/Cardaci si allenano già dalla fine di agosto e svolgono attività quattro volte la settimana posti sotto torchio dagli attenti mister i quali hanno fatto già esordire ragazzi di 12 anni che hanno risposto al meglio alle richieste dell'allenatore. Dicevamo che con questo successo i giovanissimi del Rahl Butahi mantengono la prima posizione in classifica. Ma quel che fa riflettere è soprattutto la scelta della società del presidente Nello Arcodia di dedicare tutti gli sforzi nel settore giovanile e le soddisfazioni arrivano non solo dai risultati ma anche dal fatto che dal vivaio iniziano ad uscire calciatori come Francesco Lo Cicero che meritano di giocare con società sportive come l'Acireale calcio a cinque.

Che gli squilibri finanziari di AcquaEnna si giochino tra le pieghe di costi e ricavi è cosa nota ormai da tempo. A pagare, è opinione comune di tutti gli ennesi, non possono però essere gli "anelli deboli", alias i cittadini, che tra cauzioni, partite pregresse e quant'altro non sanno più a che santo votarsi per arginare bollette sempre più esose.
La crisi finanziaria annunciata qualche anno fa da AcquaEnna, dovuta agli "effetti di false ed errate dichiarazioni in gara sull'entità dei volumi d'acqua venduti (- 43,5%) " e in parte anche al costo del personale "che a regime risulta in esubero sia rispetto alle esigenze di servizio che alle risorse disponibili", è forse l'epilogo di una storia che ha avuto inizio nel 2005, quando gli fu affidato la gestione del servizio idrico. Una triste storia, alimentata da tante polemiche, secondo le associazioni e i comitati cittadini che in questi anni si stanno battendo contro il caro acqua.
"Qua il problema è un dramma - dice il direttore dell'Ato5 Stefano Guccione, che abbiamo incontrato alcune settimane fa - perché la tariffa è altissima, si compra l'acqua a caro prezzo, perché il piano industriale non funzionava, ci sono le perdite della rete e in dieci anni è aumentato pure il costo dell'energia".
Quanti sono gli investimenti finora fatti? "Abbiamo speso almeno 40 milioni e l'utente paga in tariffa sia l'acqua che una quota dell'investimento. Gli investimenti sono stati tantissimi e siamo l'unico Ato, rispetto alle altre province, che ha lavorato sulle reti".

E’ previsto per Giovedì 4 Dicembre presso i laboratori di Elettronica dell’Istituto Tecnico “Salvatore Citelli” di Regalbuto (www.citelli.it), sede associata all’I.S.I.S.S. “Fortunato Fedele” di Agira,  il primo incontro dell’unico CoderDojo presente nella provincia ennese, il quinto in tutta la Sicilia.

I CoderDojo sono club gratuiti il cui obiettivo è l’insegnamento della programmazione informatica ai più piccoli. CoderDojo è un movimento aperto, libero e totalmente gratuito, organizzato in centinaia di club indipendenti sparsi in tutto il mondo (la lista completa dei dojo italiani è disponibile su www.coderdojoitalia.org). Ogni dojo organizza le proprie attività senza scopo di lucro, rispettando le indicazioni della Charter internazionale. Le attività di formazione dei club ruotano intorno al gioco, lo scambio reciproco ed il peer learning. Migliaia di bambini hanno già partecipato agli incontri italiani del movimento, imparando ad utilizzare linguaggi di programmazione come HTML, Javascript e CSS, creare piccoli videogiochi con Scratch e programmare hardware con Arduino.

Il progetto, fortemente voluto dai professori Marco Petronio e Mario Luciano, che metteranno a disposizione il proprio tempo e le proprie professionalità, e dal nuovo Dirigente Scolastico Serafino Lo Cascio, che metterà a disposizione i laboratori ultra-tecnologici dell’Istituto, al cui interno oltre a PC e LIM sono anche presenti robot (i Mindstorms della Lego) e dispositivi programmabili (Arduino, PIC, PLC), prevede un ciclo di lezioni, completamente gratuite e a cadenza settimanale, sul coding (programmazione informatica) e sulla robotica.

Alle lezioni parteciperanno i migliori alunni delle classi terminali delle scuole medie di Regalbuto, Agira, Assoro, Catenanuova, Centuripe, Gagliano C.to, Leonforte e Nissoria, i cui nominativi sono stati segnalati dai rispettivi Dirigenti Scolastici. Gli alunni parteciperanno alle lezioni in compagnia dei genitori, che avranno modo di condividere con i propri figli un’irripetibile esperienza didattica.

Tra gli obiettivi del progetto c’è anche quello di individuare e valorizzare le eccellenze tra gli studenti del territorio, dando loro consapevolezza delle proprie capacità e attitudini, in modo da incoraggiarli ad intraprendere i percorsi più idonei per un potenziamento delle competenze. Già da diversi anni infatti l’Istituto è impegnato in attività di orientamento con Università, ITS, associazioni di categoria ed enti pubblici e privati (come il progetto FIxO di ItaliaLavoro).