Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

AGI - Il governo metterà a punto un piano responsabile e lungimirante per impiegare le risorse messe a disposizione dall'Europa. E questo processo avverrà attraverso un lavoro collettivo con il Parlameto. Con queste parole, il premier, Giuseppe Conte, ha illustrato al Senato l'accordo raggiunto ieri dall'Unione Europea a Bruxelles con la realizzazione del Recovery Fund.

Il governo, ha detto il premier, "si assume la responsabilità di predisporre e realizzare il piano nazionale di rilancio con impegno, determinazione e lungimiranza". Conte concede una "menzione speciale" al ministro per gli Affari europei Amendola, ringrazia la "compattezza" della maggioranza e la "maturità" dell'opposizione. Il premier assicura: "Il piano per la ripresa sarà un lavoro collettivo, ci confronteremo con il Parlamento".    

La maratona negoziale del Consiglio Europeo, conclusosi lunedì, porta l'intesa anche sul Quadro Finanziario Pluriennale Ue 2021-2027. "Il saldo italiano sul quadro finanziario pluriennale, pur restando negativo, migliora - sottolinea Conte - rispetto a quello attuale, 2014-2020, passando da meno 0,24 per cento a meno 0,17 per cento del PIL (in termini assoluti, da meno 4,11 miliardi di euro a meno 2,9 miliardi di euro in media all'anno) ed è più che compensato dei rientri attesi dal Next generation EU. Siamo inoltre uno dei pochi Stati membri che vede aumentare, rispetto al quadro finanziario pluriennale attuale, da 36,2 a 38 miliardi di euro le proprie dotazioni sulla politica di coesione, che invece è stata ridotta, per un totale di 37 miliardi, nei vari Stati membri. Si tratta di un risultato decisivo, perché la politica di coesione, tanto più in questa particolare congiuntura socio-economica, svolge un ruolo fondamentale a beneficio dei territori".

Per affrontare l'emergenza Covid, l'Europa emette "titoli di debito europei", dimostrandosi "all'altezza della sua storia e del suo destino. Quello che il 15 luglio consideravo un auspicio, ora è una certezza". Giuseppe Conte incassa gli applausi del Senato, compresi gli elogi di senatori dell'opposizione come Emma Bonino e quelli di Forza Italia. "Nello schema attuale, l'Italia riceverà 209 miliardi di euro: il 28 per cento delle risorse totali previste dal Next generation EU. In particolare, resta fissato a 81 miliardi l'ammontare dei trasferimenti, i famosi grant destinati all'Italia, così come previsto dalla proposta della Commissione. Aumenta, invece, davvero in modo significativo, di circa 36 miliardi di euro, la componente dei prestiti disponibili, che arriva così alla ragguardevole cifra di 127 miliardi di euro. Tali risorse potranno essere impegnate fino al 31 dicembre 2023. Il 70 per cento di queste risorse saranno disponibili tra il 2021 e il 2022 e i relativi pagamenti legati allo svolgimento dei progetti definiti all'interno dei piani nazionali per la ripresa, saranno disponibili fino alla fine del 2026, quando l'Unione interromperà l'emissione di titoli e inizierà il periodo di restituzione da parte degli Stati membri". Il cosiddetto 'freno di emergenza', chiesto dai Paesi 'frugali', avrà una durata limitata di tre mesi e non darà alcun diritto di veto.

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Oltre mille spettatori, in misura contingentata e distanziata, hanno festeggiato in tutta la Sicilia la riapertura dei Teatri dove si rappresenta l'Opera dei pupi. La "Giornata del teatro dei pupi 2020", fortemente voluta dall'assessore regionale dei Beni culturali e dell'identità siciliana, Alberto Samonà, che ne ha sostenuto la realizzazione, è stato il modo per riconoscere il valore di una forma d'arte che dal 2001 è stata riconosciuta dall'Unesco come capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell'umanità.


«L'Opera dei pupi - afferma l'assessore Samonà - rappresenta forse l'espressione più caratteristica della tradizione popolare orale della Sicilia e un elemento fortemente identitario della nostra storia. Le diverse scuole d'arte esistenti in Sicilia, ancora oggi tramandano una tradizione che conserva i suoi canoni e le sue caratteristiche, spesso diverse da una zona all'altra della nostra Isola. Una tradizione che, pur essendo ormai profondamente storicizzata, non si può dire cristallizzata dal momento che, attraverso i pupi, si raccontano le gesta dei nuovi eroi del XX secolo. Il teatro dei pupi di Angelo Sicilia, ad esempio, rappresenta una evoluzione dell'impianto tradizionale in quanto si distacca dal ciclo epico carolingio per dare corpo e voce alla narrazione delle gesta dei giudici e dei martiri antimafia. Attraverso la giornata dell'Opera dei Pupi, celebrata contemporaneamente in tutta la Sicilia - dice Samonà - il governo Musumeci ha voluto marcare la propria volontà di diffondere la tradizione orale siciliana portata avanti dalla "Rete italiana dell'Opera dei pupi" che vede come capofila il Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino».

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"La Federazione Italiana Pallavolo lancia l'allarme sull'utilizzo delle Palestre Scolastiche in carico alla Città Metropolitana di Catania.
Le Società sportive (dichiara Giuseppe Gambero Presidente del comitato territoriale etneo) stanno ricevendo in questi giorni comunicazioni da parte dei dirigenti scolastici di molti istituti della Provincia riguardo l'utilizzo delle palestre scolastiche che non potrà più essere garantito perchè l'utilizzo delle stesse sarà destinato per implementare le aule e poter garantire il regolare svolgimento dei programmi didattici.Per quanto sopra riteniamo urgente aprire un tavolo di concertazione con le Istituzioni preposte al fine di individuare possibili alternative, come ad esempio gli spazi del Centro Fieristico Le Ciminiere, da destinare agli Istituti che hanno difficoltà nel reperimento di spazi idonei dove poter ospitare i propri alunni nel rispetto del DPCM.
Confidiamo nel senso di responsabilità da parte di tutti gli interlocutori per la risoluzione della questione che se non affrontata in modo costruttivo metterebbe a rischio oltre che l'attività di base ed il regolare svolgimento dei campionati anche numerosi posti di lavoro."

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"Riceviamo notizie sempre più insistenti della volontà dei responsabili della sicurezza scolastici , i  Capi D'Istituto e i Consigli D'Istituto a non voler  concedere il nulla osta per l'utilizzo delle palestre  alle Società Sportive del territorio di Enna. Pur comprendendo la delicata e incerta fase del momento che attraversiamo legata sia alla ripartenza del nuovo anno scolastico che al diffondersi dell'epidemia, ci preme far riflettere le Amministrazioni Comunali e Provinciale di Enna, sul grave danno sociale che  verrebbe riflesso sull'intero movimento sportivo che attualmente è rappresentato nel territorio di Enna  da migliaia di tesserati nelle varie discipline sportive riconosciute dal Coni e quelle di natura amatoriali, che così verrebbero negati un sacrosanto diritto per la salute e  soprattutto ad essere compromesso sarebbe la costruzione del percorso educativo e formativo che la pratica dello sport sa dare al ragazzo, fattore questo  universalmente riconosciuto sia sul piano sociologico nonchè  psicologico e pedagogico, necessari alla formazione del futuro uomo. La chiusura delle palestre creerebbe un vulnus non indifferente sui nostri ragazzi e sulle famiglie con la possibile chiusura dell'attività  di tante società sportive nel territorio di Enna che avrebbe risvolti occupazionali ed economici di un certo rilievo.

L'ACSI ENNA  invita le Amministrazioni Comunali e Provinciale, i Capi d'Istituto  e i Consigli d'Istituto , data l'importanza che l'argomento riveste ,di attendere ancora del tempo  prima di prendere decisioni e nel contempo istituire tavoli di discussione per affrontare l'argomento nella sua interezza e dunque valutare insieme alle società sportive , le quali , così come già evidenziato nei decreti  del Governo , hanno precise responsabilità penali  legate alla prevenzione per evitare il diffondersi del Covi-19, e dunque  obbligate ad  applicare le linee guida diffuse dalle federazioni e dagli enti di promozione sportiva.

ACSI ENNA invita infine le società sportive affiliate nel  prendere atto della attuale incertezza cui le scuole e gli Enti Locali sono costretti  ad operare , a collaborare con essi nella ricerca di  soluzione  atte a non far disperdere il patrimonio di migliaia di ragazzi e ragazze che praticano lo sport ad ogni livello."

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Il dipartimento di Protezione Civile ha emesso un comunicato stampa che estende l'allerta gialla anche in Sicilia nella tarda mattinata di sabato 18 luglio. La perturbazione che dall’Europa nord-orientale sta interessando l’Italia, nelle prossime ore porterà instabilità anche sulle regioni meridionali peninsulari, con precipitazioni a prevalente carattere temporalesco, in particolar modo sulle aree interne di Campania, Puglia e Basilicata, in estensione alla Sicilia.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende il precedente. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, venerdì 17 luglio, precipitazioni a prevalente carattere temporalesco, su Campania, Puglia e Basilicata, specie sui settori interni ed appenninici. Dalla tarda mattinata di domani, sabato 18 luglio, si prevedono precipitazioni a prevalente carattere temporalesco sulla Sicilia, specie sui settori centro-orientali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni in atto e previsti, è stata valutata per la giornata di domani, sabato 18 luglio, allerta gialla su alcuni settori di Lazio, Basilicata e sull’intero territorio di Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

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AGI - Mentre la società americana di biotecnologia Moderna si prepara per avviare il prossimo 27 luglio, il trial di fase III, quello su vasta scala, del suo vaccino contro il Covid-19 (mRNA-1273), trapelano indiscrezioni circa la pubblicazione domani su Lancet dei primi dati della sperimentazione di un altro vaccino anche lui entrato in fase III di sperimentazione, quello di Astra Zeneca. Le indiscrezioni hanno avuto un effetto in borsa facendo salire in borsa il titolo del 5 per cento in queste ore.Negli ultimi giorni intorno al vaccino progettato dallo Jenner Institut dell'Università di Oxford, ingegnerizzato sulla piattaforma della Advent srl di Pomezia che sarà prodotto da AstraZeneca si rincorrono voci. In un articolo de La Stampa sono stati anticipati risultati della sperimentazione del vaccino. Dalle indiscrezioni trapelate che non hanno al momento ancora trovato conferma, il vaccino sarebbe relativamente efficace perché ridurrebbe la malattia a solo un evento leggero con un po' di tosse e raffreddore, mentre, per ottenere l'immunizzazione completa occorrerebbe una seconda dose. Si tratta di un'enorme complicazione dal punto di vista logistico che avrebbe spinto, l'Emea, l'ente che regola l'autorizzazione al commercio dei farmaci in Europa ad autorizzare comunque la somministrazione del vaccino alle fasce più deboli della popolazione.

In attesa di ulteriori chiarimenti sulla questione, oggi l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato che sono almeno 75 i paesi che hanno presentato manifestazioni di interesse per proteggere le loro popolazioni e quelle di altre nazioni attraverso l'adesione allo strumento COVAX, un meccanismo progettato per garantire un accesso rapido, ed equo ai vaccini COVID-19 in tutto il mondo.

I 75 paesi, che finanzieranno i vaccini con le proprie finanze pubbliche, collaboreranno con un massimo di 90 paesi a basso reddito che potrebbero essere sostenuti attraverso donazioni volontarie al COVAX Advance Market Commitment (AMC) di Gavi. Insieme, questo gruppo di massimo 165 paesi rappresenta oltre il 60% della popolazione mondiale. Nel gruppo vi sono rappresentanti di tutti i continenti e oltre la metà delle economie del G20 del mondo. "COVAX è l'unica soluzione veramente globale alla pandemia di COVID-19", ha dichiarato Seth Berkley, CEO di Gavi, Vaccine Alliance. "Per la stragrande maggioranza dei paesi, - ha aggiunto - significa ricevere una quota garantita di dosi ed evitare di essere spinti in coda nella distribuzione del farmaco come è accaduto durante la pandemia di H1N1 dieci anni fa. Anche per quei paesi che sono in grado di assicurarsi i propri accordi con i produttori di vaccini, questo meccanismo rappresenta, attraverso il suo portafoglio in cui sono presenti i maggiori candidati vaccini che sono in corso di sperimentazione, un mezzo per ridurre i rischi associati ai singoli candidati che non riescono a dimostrare efficacia o ottenere licenze".

Attualmente, secondo le stime del Milken Institute di Santa Monica, sono 194 i vaccini in fase di studio e 17 quelli avviati a sperimentazione clinica. Secondo l'OMS, COVAX "raggiungerà questo obiettivo condividendo i rischi associati allo sviluppo del vaccino, investendo nella produzione in anticipo in modo che i vaccini possano essere distribuiti su larga scala non appena si dimostrano efficaci, e unendo gli appalti e il potere d'acquisto per raggiungere volumi sufficienti per porre fine alla fase acuta della pandemia entro il 2021".

L'obiettivo di COVAX e' fornire due miliardi di dosi di vaccini sicuri ed efficaci che hanno superato l'approvazione normativa e / o la prequalificazione dell'OMS entro la fine del 2021. Questi vaccini sarannèconsegnati allo stesso modo in tutti i paesi partecipanti, in proporzione alle loro popolazioni, inizialmente dando la priorità agli operatori sanitari, quindi espandendosi per coprire il 20% della popolazione dei paesi partecipanti. Ulteriori dosi saranno quindi rese disponibili in base alle necessità del paese, alla vulnerabilità e alla minaccia COVID-19. Lo strumento COVAX manterrà anche una riserva di dosi per le emergenze e l'uso umanitario, compreso il trattamento di gravi focolai prima che sfuggano al controllo. 

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"Con l'aggiudicazione dei lavori della metropolitana da piazza Stesicoro fino all'aeroporto di Catania, poniamo le basi per scrivere un'altra pagina storica per le infrastrutture a Catania. L'obiettivo del 2025 per avere finalmente l'intermodalità nei trasporti fra Fontanarossa e il capoluogo etneo diventa sempre più realistico e ringrazio tutti gli attori, dalla Ferrovia Circumetnea a imprese e tecnici, a lavoro ogni giorno verso questo traguardo".

Lo afferma l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, commentando l'odierna avvenuta aggiudicazione all'Ati Consorzio stabile "Medil" dell'appalto Fce per costruire il tratto Stesicoro-Aeroporto della metropolitana di Catania.

"Manteniamo l'impegno su un'opera strategica e attesa da decenni - prosegue Falcone - finanziata con quasi 400 milioni di euro dal Governo Musumeci attraverso la virtuosa acquisizione di risorse di provenienza comunitaria. Con la stazione ferroviaria "Fontanarossa", da aprire nel 2021, e l'arrivo della metropolitana all'aeroporto, entro pochi anni sarà davvero possibile raggiungere lo scalo etneo senza fare ricorso all'auto privata. Per l'economia, il traffico e le abitudini quotidiane dei catanesi e non solo - conclude Falcone - sarà una svolta di respiro internazionale".

L'esponente del Governo Musumeci sarà in sopralluogo lunedì 20 luglio alle 9.30 al cantiere della tratta Nesima-Monte Po, in vista della rimozione del restringimento sulla Circonvallazione di Catania necessario per i lavori.

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Da ieri è possibile e accedere alle informazioni per il bando “Sport e Periferie”.Si tratta di un fondo finalizzato alla costruzione e rigenerazione di impianti sportivi localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e per il completamento ed adeguamento di impianti esistenti.Un provvedimento che può cambiare il volto dei nostri quartieri, in special modo quelli più disagiati, dove un centro sportivo può fare molto di più di controlli e telecamere. Per questo vogliamo che questa misura sia ancora più improntata al sociale.Il Bando infatti premierà la capacità di programmare - sin dalla fase di avvio dell’intervento - le modalità di utilizzo e gestione degli impianti, garantendo quindi l’effettiva fruibilità per i cittadini, con particolare attenzione per le fasce più deboli.Rispetto al passato abbiamo deciso di raddoppiare le risorse messe a disposizione, che saranno quindi circa 140 milioni.

Se siete interessati, vi invito a partecipare andando su questo link
http://www.sport.governo.it/…/sport-e-periferie-2020/bando…/

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Secondo una ricerca di Airbnb, nel 2020 la percentuale di quanti passeranno le vacanze in Italia è aumentata del 49 per cento rispetto all'anno scorso. Con la Sicilia destinazione più ambita per gli 8 italiani su 10 che stanno pianificando le ferie. A spiegare il motivo di questa scelta è una ricerca di "Ipsos Future4tourism". Sembra che molti vacanzieri abbiano preso ispirazione dalla guida dei siti dell'Unesco tra cui figura anche l'Etna. Un altro studio, stavolta del sito Casa.it, rivela che nell'estate del distanziamento sociale in Sicilia è quadruplicata la ricerca di case vacanze, specie se vicino al mare.
E mentre la stampa internazionale ha scelto la Sicilia per rilanciare il turismo straniero in Italia, mettendo l'isola al centro di reportage pubblicati in tutto il mondo, uno studio Doxa-Birra Messina rivela che la nostra regione gode tanto del cosiddetto "turismo autoctono": 6 siciliani su 10 scelgono abitualmente - e a maggior ragione quest'anno - di passare le vacanze estive in Sicilia. Tra i siciliani stanziali o fuori casa, come i lavoratori o gli studenti fuori sede, la maggioranza ha dichiarato che coglierà l'occasione per scoprire luoghi nascosti della propria terra (39 per cento), mentre il 22 per cento degli intervistati ha confessato che resterà vicino casa, convinti che sia "il posto più bello del mondo".
Raccontando i luoghi del cuore per i siciliani e per i non siciliani (tra arte, natura, feste tradizionali e luoghi nascosti), la ricerca mette a fuoco analogie e differenze tra la vacanza dei turisti e quella dei locali. I primi cercano soprattutto cultura e bellezze naturali; i siciliani, forti di un rapporto più intimo, si riconoscono in una Sicilia più sensoriale e da scoprire, fatta di sapori, profumi ed esperienze autentiche.
Tra gli italiani, chi prepara le valigie per andare in Sicilia lo fa soprattutto per l'offerta culturale (63 per cento), per feste popolari e le tradizioni artigiane (41 per cento), per l'Etna (39 per cento), per l'entroterra meno conosciuto (38 per cento) e per le piccole trattorie dove mangiare i piatti semplici di una volta (33 per cento).
Monumenti, castelli, teatri, templi, palazzi nobiliari: i segni tangibili della storia millenaria dell'isola sono al primo posto tra i luoghi del cuore anche per i siciliani. Al secondo posto l'Etna, ma con valori molto più alti rispetto al campione nazionale e al terzo posto i tre mari della Sicilia e i suoi colori, le aree naturali protette in zone impervie e i piccoli paesini poco abitati dove raramente si vedono i turisti.
La ricerca spiega perché questa regione sembra avere una marcia in più, anche in questo momento, attraverso il concetto di "sicilitudine", parola che racchiude tutti gli aspetti che i siciliani (e i non-siciliani) amano di quest'isola: sui caratteri identitari dell'Isola e dei suoi abitanti c'è perfetta aderenza tra auto-percezione e percezione degli italiani. Generosità, accoglienza e ricchezza d'animo sono i tratti caratteristici in cui si riconoscono i siciliani e che attribuiscono loro anche il resto degli italiani, con valori sempre superiori al 90 per cento e con punte del 98 per cento.
"Questo dato conferma che la nostra Isola, oltre che splendida è anche sicura. Abbiamo affrontato, tutti insieme, cittadini e istituzioni, con grande rigore e senso di responsabilità la fase della pandemia contenendo un fenomeno senza precedenti - commenta il governatore Nello Musumeci - oggi l'immagine della Sicilia è quella più vera e lusinghiera, ovvero una terra ospitale e piena di fascino. Un fascino antico dato dalla sua storia ultramillenaria, dalle sue incomparabili bellezze naturali ma anche dalla sua gente, ospitale e generosa".

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Lunedì, 13 Luglio 2020 13:11

L’estratto di pomodoro (l’astrattu).

Quanti ricordi evocano in ognuno le calde estate siciliane ! I balconi e le terrazze profumavano dell'odore dei pomodori e soprattutto della passata di pomodoro messa ad essiccare al sole. Le donne così preparavano la riserva di sugo che serviva nei mesi estivi , quando nei negozi di frutta e verdura non si vendevano pomodori. A noi ragazzi un pezzo di pane con su spalmato l'astrattu accompagnavano le veloci merende pomeridiane tra un gioco e l'altro nelle vie dei quartieri di Regalbuto dove si svolgeva la nostra vita.  Era un grande rito della cucina siciliana che ogni anno, a fine estate, vedeva partecipare intere comunità nella scelta di un periodo ininterrotto di sole, nell’evitare che il vento di scirocco facesse bollire il pomodoro inacidendolo, nel tramandarsi leggi non scritte e superstizioni perché riuscisse perfettamente la preparazione ultima dell’estate. Superstizioni significative di un’atavica cultura contadina che oggi lasciano sorridere. Era infatti un rito, quello dell’estratto, assolutamente femminile; legato quindi ai cicli della luna, dove le donne erano sacerdotesse destinate a celebrare in una condizione di assoluta purezza. Tradizioni a parte, questo condimento ancora oggi è la base essenziale di molte ricette della tradizione regionale. Usato nella cottura lunga di carni o sughi, oppure semplicemente per rafforzare la salsa di pomodoro, può essere aggiunto direttamente alla preparazione in fase di cottura o sciolto in un po’ d’acqua.La lenta essiccazione al sole, che poteva durare anche una settimana, la notte le maidde e gli enormi piatti " dell'astrattu" erano al coperto per evitare l’umidità. La polpa, ogni giorno più asciutta e più scura, veniva costantemente girata, compattata , infine era riunita in un unico fangotto la polpa densa divenuta di colore rosso cupo e consistenza morbida e asciutta.Dopo qualche giorno al fresco, con mani ben unte d’olio, l’astrattu veniva  compattato in una palla schiacciata e posto in vasi di terracotta unti d’olio. Qualche foglia di alloro, una larga foglie di vite e un largo tappo di sughero completavano la conservazione e l’astrattu era pronto per essere utilizzato per un intero anno, finché il rito familiare verrà ripetuto.

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